NUMERO DI PARTECIPANTI AI CORSI PER STUDENTI UNIVERSITARI
Formazione e Numero di Partecipanti ai Corsi per Studenti Universitari
Interpello Formazione e Numero di Partecipanti ai Corsi per Studenti Universitari
Data della seduta: 12 dicembre 2024
Oggetto del quesito: Possibilità di derogare al limite di 35 partecipanti previsto dall'Accordo Stato-Regioni del 21 dicembre 2011 per i corsi di formazione sulla sicurezza rivolti a studenti universitari equiparati a lavoratori.
Premessa
L’Università di Siena ha avanzato un interpello chiedendo alla Commissione un parere in merito alla possibilità di riconoscere gli insegnamenti accademici sulla sicurezza, integrati nei percorsi di studio universitari, come equivalenti ai corsi di formazione a rischio alto ex art. 37 D.Lgs. 81/08, nonostante il numero di partecipanti possa superare le 35 unità. L’Ateneo garantisce un esame finale conforme agli standard accademici.
Normativa di riferimento
Articolo 37 del D.Lgs. 81/2008
- Prevede che i lavoratori ricevano una formazione sufficiente e adeguata in materia di salute e sicurezza.
- Stabilisce che durata, contenuti e modalità della formazione siano definiti tramite Accordi in sede di Conferenza Stato-Regioni.
Accordo Stato-Regioni del 21 dicembre 2011
- Limita il numero massimo di partecipanti per ciascun corso a 35 unità.
- Definisce contenuti, durata e modalità dei corsi di formazione.
Accordo del 7 luglio 2016
- Ribadisce il limite di 35 partecipanti per i corsi sulla salute e sicurezza sul lavoro, salvo specifiche eccezioni.
Pronunciamento della Commissione
La Commissione, richiamando la propria funzione di fornire chiarimenti su quesiti di ordine generale, ribadisce quanto segue:
- Non è possibile derogare al limite di 35 partecipanti stabilito dall'Accordo Stato-Regioni, salvo esplicite disposizioni normative.
- L’analisi dei contenuti e delle metodologie dei corsi universitari non rientra nella competenza della Commissione, poiché si tratta di una fattispecie specifica e non di un quesito generale.
- La normativa vigente (Accordi del 21 dicembre 2011 e 7 luglio 2016) non consente di prescindere dal limite di partecipanti, anche per corsi integrati nel contesto universitario.
Conclusioni
La Commissione, in linea con precedenti pronunciamenti (interpello n. 2 del 18 aprile 2024), conferma che il limite di 35 partecipanti è vincolante anche per i corsi destinati agli studenti universitari equiparati a lavoratori. Per eventuali deroghe o riconoscimenti, è necessaria una revisione normativa da parte degli organi competenti.
TESTO INTEGRALE DELL'INTERPELLO 8/2024
Oggetto: Interpello ai sensi dell'articolo 12 del d.lgs. n. 81/2008 e successive modificazioni. Quesito in materia di formazione (art.37 comma 2 del DLgs.81/08) relativa al numero di partecipanti ai corsi rivolti agli studenti universitari che rientrano nella definizione di "lavoratori equiparati". Seduta della Commissione del 12 dicembre 2024.
L’ Università di Siena ha avanzato istanza di interpello per conoscere il parere di questa
Commissione in merito al seguente quesito:
“In deroga alla disposizione della Conferenza Stato Regioni che nell'Accordo del 21 dicembre 2011 che stabilisce che partecipino a ogni corso di formazione sulla sicurezza non più di 35 persone, si chiede la possibilità di riconoscere gli insegnamenti inseriti nella carriera degli studenti universitari aventi le caratteristiche stringenti precedentemente descritte, equivalenti ai corsi di formazione a rischio alto ex art. 37 del DLgs. 81/08 s.m.i. nonostante che in alcuni corsi di studio il numero di partecipanti possa essere superiore alle 35 unità, dal momento che l’Ateneo si assume la responsabilità di effettuare un esame finale secondo standard accademici.”
Al riguardo, premesso che:
- l’articolo 37, decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, rubricato “Formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti”, al comma 1, dispone "Il datore di lavoro assicura che ciascun lavoratore riceva una formazione sufficiente ed adeguata in materia di salute e sicurezza, anche rispetto alle conoscenze linguistiche, con particolare riferimento a:
a) concetti di rischio, danno, prevenzione, protezione, organizzazione della prevenzione aziendale, diritti e doveri dei vari soggetti aziendali, organi di vigilanza, controllo, assistenza;
b) rischi riferiti alle mansioni e ai possibili danni e alle conseguenti misure e procedure di prevenzione
e protezione caratteristici del settore o comparto di appartenenza dell’azienda”;
- il citato articolo 37, decreto legislativo n. 81 del 2008, al comma 2, sancisce “La durata, i contenuti minimi e le modalità della formazione di cui al comma 1 sono definiti mediante accordo in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano adottato, previa consultazione delle parti sociali, entro il termine di dodici mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto legislativo. Entro il 30 giugno 2022, la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano adotta un accordo nel quale provvede all’accorpamento, alla rivisitazione e alla modifica degli accordi attuativi del presente decreto in materia di formazione, in modo da garantire:
a) l’individuazione della durata, dei contenuti minimi e delle modalità della formazione
obbligatoria a carico del datore di lavoro;
b) l’individuazione delle modalità della verifica finale di apprendimento obbligatoria per i discenti di tutti i percorsi formativi e di aggiornamento obbligatori in materia di salute e sicurezza sul lavoro e delle modalità delle verifiche di efficacia della formazione durante lo svolgimento della prestazione lavorativa;
b-bis) il monitoraggio dell'applicazione degli accordi in materia di formazione, nonché il controllo sulle attività formative e sul rispetto della normativa di riferimento, sia da parte dei soggetti che erogano la formazione, sia da parte dei soggetti destinatari della stessa”;
- l’Accordo del 21 dicembre 2011 tra il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro della salute, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano per la formazione dei lavoratori, ai sensi dell’articolo 37, comma 2, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, Allegato A, al punto 2, rubricato “Organizzazione della formazione”, dispone che: “Per ciascun corso si dovrà prevedere: (omissis…) d) un numero massimo di partecipanti ad ogni corso pari a 35 unità”;
- il predetto Accordo, Allegato A, al punto 4, rubricato “Articolazione del percorso formativo dei lavoratori e dei soggetti di cui all’articolo 21, comma 1, del d.lgs. n. 81/08”, individua, tra l’altro, i contenuti della formazione generale e della formazione specifica per i lavoratori;
- il successivo punto 5-bis, Allegato A, del predetto Accordo, rubricato “Modalità di effettuazione della formazione di lavoratori e preposti”, dispone “Ferme restando le previsioni di cui ai punti 4 e 5 che precedono relativamente alla durata e ai contenuti dei corsi, le modalità delle attività formative possono essere disciplinate da accordi aziendali, adottati previa consultazione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza”;
- l’Accordo finalizzato alla individuazione della durata e dei contenuti minimi dei percorsi formativi per i responsabili e gli addetti dei servizi di prevenzione e protezione, ai sensi dell’articolo 32 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e successive modificazioni, stipulato il 7 luglio 2016 in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, al punto 12, rubricato “Disposizioni integrative e correttive alla disciplina della formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro”, dispone “12.8 Organizzazione dei corsi di formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro - In tutti i corsi di formazione in materia di salute e sicurezza
sul lavoro, fatti salvi quelli nei quali vengono stabiliti criteri specifici relativi al numero dei partecipanti, è possibile ammettere un numero massimo di partecipanti ad ogni corso pari a 35 unità”;
- l’Accordo citato del 7 luglio 2016, Allegato V, contiene la “Tabella riassuntiva dei criteri della formazione rivolta ai soggetti con ruoli in materia di prevenzione”;
- l’interpello n. 2 del 18 aprile 2024 di questa Commissione per gli interpelli in materia di salute e sicurezza sul lavoro ha trattato la problematica in questione
la Commissione ritiene opportuno ricordare, in via preliminare, come la stessa sia tenuta, ai sensi dell’articolo 12, decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, a fornire chiarimenti unicamente in ordine a “quesiti di ordine generale sull’applicazione della normativa di salute e sicurezza del lavoro” e non a quesiti relativi a fattispecie specifiche. Pertanto, ritiene di non poter formulare un riscontro in ordine alla valenza dei contenuti della formazione e della metodologia di insegnamento proposti, ai fini dell’assolvimento dell’obbligo formativo in questione.
La Commissione ribadisce, altresì, quanto già esplicitato nell’interpello n. 2 del 18 aprile 2024 e pertanto, ritiene che, allo stato della normativa attuale, per quanto attiene al numero dei partecipanti ad ogni corso, non si possa prescindere da quanto previsto dal punto 12.8 e dall’allegato V dell’Accordo stipulato il 7 luglio 2016 in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano.
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