Aggiornamento sulla Definizione di “Soggetto Formato”
Aggiornamento sulla Definizione di “Soggetto Formato”: Nuove Regole per la Certificazione delle Competenze
Il recente aggiornamento introdotto nella Circolare 8, in data 31 marzo 2025, rappresenta un passaggio fondamentale per il mondo della formazione professionale e la qualificazione dei lavoratori. Il documento, emanato dalla Direzione generale delle politiche attive del lavoro, si propone di integrare e sostituire il paragrafo 1.3 della precedente Circolare Anpal del 5 agosto 2022, fornendo un quadro operativo aggiornato in risposta alla riprogrammazione del Programma nazionale per la Garanzia di occupabilità dei lavoratori (GOL) e in linea con i recenti orientamenti della Commissione Europea.
Il Contesto Normativo e Programmatico
Nel quadro delle politiche attive del lavoro, il documento si inserisce in un percorso di continuo aggiornamento che vede la collaborazione tra il Ministero del Lavoro e quello dell’Economia e delle Finanze – con riferimento al decreto del 5 novembre 2021 e al successivo aggiornamento interministeriale del 29 marzo 2024. Tali interventi normativi mirano a rafforzare la riconoscibilità delle competenze acquisite attraverso percorsi di aggiornamento, qualificazione e riqualificazione professionale.
In particolare, la circolare illustra i meccanismi di verifica concordati con la Commissione Europea, che richiedono l’evidenza documentale relativa alle attestazioni rilasciate per il completamento dei percorsi formativi e delle attività esecutive. Un’attenzione particolare è riservata al monitoraggio del target secondario relativo alla formazione sulle competenze digitali, elemento sempre più centrale nel contesto lavorativo odierno.
Nuova Definizione di “Soggetto Formato”
Il documento definisce in maniera ampliata il concetto di “soggetto formato” includendo tutte le persone beneficiarie di un percorso formativo, dopo che questo ha portato all’ottenimento di una delle seguenti forme di attestazione:
Attestazione di Qualificazione o Parte di Essa
Inclusa nel Repertorio nazionale previsto dall’articolo 8 del decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13, e nelle sue articolazioni regionali.
Comprende anche attestazioni specifiche per categorie particolari, come quelle per persone con disabilità o per percorsi accreditati da enti pubblici differenti dalla Regione (ad esempio, la formazione degli insegnanti accreditata dal Ministero dell’Istruzione).
Attestazione di Formazione Regolamentata da Normative di Settore
Esempi pratici includono i corsi propedeutici alla patente europea di guida, la carta di qualificazione del conducente (CQC) o attestati abilitanti per la movimentazione di mezzi e l’uso di dispositivi previsti dalle normative di sicurezza.
Attestazione di Messa in Trasparenza, Validazione o Certificazione
Rilasciata ai sensi e per gli effetti del decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13, con riferimenti agli standard di qualificazione previsti a livello regionale.
Attestazione di Messa in Trasparenza degli Apprendimenti
Con riferimento primario alle Aree di Attività dell’Atlante del Lavoro o ad altri standard di carattere unionale e internazionale (tra cui il QCER, DigComp, EntreComp, LifeComp, e gli standard OCSE-PIAAC).
Attestato di Trasparenza delle Competenze
Rilevante ai fini della riconoscibilità e della spendibilità dei crediti formativi maturati, basato sulla partecipazione attiva alle unità didattiche previste dal percorso.
Attestazione di Valutazione Periodica
In conformità con il Capo III del decreto legislativo n. 226/2005, con evidenze che si riconducono in maniera automatica ai criteri di validazione definiti dal decreto legislativo 16 gennaio 2013.
Attestato per Attività di Tirocinio Non Curriculare
Rilascio dell’attestato da parte del soggetto promotore del tirocinio, che riassume le attività effettivamente realizzate in linea con gli standard internazionali e unionali.
I Contenuti Minimi Richiesti
Per garantire la corretta registrazione e validazione dei percorsi formativi, la circolare dettaglia anche una tabella riepilogativa dei contenuti minimi richiesti per ciascuna delle sette tipologie di attestazione. Tra le informazioni obbligatorie si evidenziano:
Dati Identificativi: Nome, cognome e codice fiscale del soggetto formato; dati identificativi dell’ente erogatore.
Periodo Formativo: Date di inizio e fine corso o percorso formativo.
Contenuti e Obiettivi di Apprendimento: Descrizione dettagliata delle attività svolte, moduli formativi o unità didattiche.
Durata del Percorso: Ore e mesi previsti e/o effettivamente realizzati.
Riferimenti Normativi e Standard: Collegamenti con il Sistema Nazionale di Certificazione delle Competenze e altri standard riconosciuti (es. Atlante del Lavoro, QCER, DigComp, ecc.).
Documentazione di Supporto: Qualora alcune informazioni non siano riportate esplicitamente nell’attestazione, dovranno essere recuperabili attraverso documentazione integrativa, registri o supporti informativi custoditi dalla Regione.
Questa struttura dettagliata permette una verifica approfondita delle evidenze formative e contribuisce a garantire la qualità e la trasparenza dei percorsi di formazione attivati nell’ambito del Programma GOL.
TIPOLOGIE:
Tipologia 1 Attestazione di qualificazione o parte di essa, inclusa nel Repertorio nazionale o nelle articolazioni regionali, comprese quelle per persone con disabilità o rilasciate da enti pubblici titolari diversi dalla Regione (es. attestati del Ministero dell’Istruzione).
Tipologia 2 Attestazione di formazione regolamentata da normative di settore, come corsi propedeutici alla patente europea di guida, CQC, o corsi abilitanti per l'uso di dispositivi di sicurezza nei luoghi di lavoro. Può includere attestazioni di frequenza in caso di interruzione del percorso.
Tipologia 3 Attestazione di messa in trasparenza, validazione o certificazione ai sensi del D.Lgs. 13/2013 e secondo gli standard regionali.
Tipologia 4 Attestazione di messa in trasparenza degli apprendimenti, referenziata alle Aree di Attività dell’Atlante del Lavoro o ad altri standard europei e internazionali (QCER, DigComp, EntreComp, LifeComp, OCSE-PIAAC).
Tipologia 5 Attestato di trasparenza delle competenze, relativo ai moduli e unità didattiche effettivamente frequentate, utile anche ai fini del riconoscimento di crediti formativi e validazione delle competenze.
Tipologia 6 Attestazione di valutazione periodica, secondo il D.Lgs. 226/2005, automaticamente riconducibile a una validazione di competenze ai sensi del D.Lgs. 13/2013.
Tipologia 7 Attestato di trasparenza delle attività realizzate in tirocinio non curriculare, rilasciato dal soggetto promotore del tirocinio, referenziato agli standard nazionali e internazionali (QCER, DigComp, EntreComp, LifeComp, OCSE-PIAAC).

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