VALUTAZIONE SINTETICA ADEGUATEZZA DEI PIANI DI MONITORAGGIO E CONTROLLO DEI RISCHI SEVESO 3

VALUTAZIONE SINTETICA DELL’ADEGUATEZZA DEI PIANI DI MONITORAGGIO E CONTROLLO DEI RISCHI LEGATI ALL’INVECCHIAMENTO DI ATTREZZATURE E IMPIANTI NEGLI STABILIMENTI SEVESO. LINEA GUIDA Versione 2.0/2021

A seguito della riunione del 17 dicembre 2020 del Coordinamento nazionale “Seveso”, è stato approvato l’aggiornamento delle Linee Guida “Valutazione sintetica dell’adeguatezza del programma di gestione dell’ invecchiamento delle attrezzature negli stabilimenti Seveso”, originariamente pubblicate nel 2018.

Il documento, che estende il metodo di valutazione ad altre tipologie di attrezzature industriali, in particolare ai sistemi dinamici (macchine rotanti), è stato redatto dal Gruppo di Lavoro coordinato dall’ INAIL.

Nella direttiva 2012/18/UE Seveso III è prevista, tra gli elementi del Sistema di Gestione della Sicurezza, all’interno del controllo operativo, la necessità di gestire il rischio associato all’invecchiamento e alla corrosione degli impianti. Tale elemento è presente nel D.lgs. 105/2015, di recepimento della direttiva Seveso-ter. In particolare nell’Allegato 3 del D.lgs. 105/2015, tra gli aspetti da trattare nell’ambito del SGS-PIR, al punto “controllo operativo” si prevede: “monitoraggio e controllo dei rischi legati all'invecchiamento delle attrezzature installate nello stabilimento e alla corrosione; inventario delle attrezzature dello stabilimento, strategia e metodologia per il monitoraggio e il controllo delle condizioni delle attrezzature; adeguate azioni di follow-up e contromisure necessarie”. Il D.lgs. 105/2015 introduce, così, per i gestori degli stabilimenti a rischio di incidenti rilevanti, l’obbligo di adottare, nell’ambito del SGS-PIR, piani di monitoraggio e controllo dei rischi legati all’invecchiamento di apparecchiature e impianti che tenga conto dei meccanismi di deterioramento presenti, inclusi corrosione interna ed esterna, erosione, fatica termica e meccanica.
In base all’ art. 11 del D.Lgs 105/2015, il Coordinamento per l’uniforme applicazione sul territorio nazionale presso il Ministero della Transizione Ecologica ha incaricato un gruppo di lavoro inter-istituzionale di redigere una linea guida per valutazione sintetica dell’adeguatezza del programma di gestione dell’invecchiamento negli stabilimenti Seveso da utilizzare durante le ispezioni ex art. 27 del citato Decreto. La prima versione della linea guida, entrata in vigore nel 2018, viene sostituita dalla seconda versione, estesa alle macchine rotanti e migliorata in vari punti.

La presente linea guida ha lo scopo di fornire uno strumento operativo per valutare, nei tempi ristretti della visita ispettiva ex art. 27 D.lgs. 105/2015, la complessiva adeguatezza delle attività messe in atto dalla Direzione al fine di gestire in modo sicuro il processo d’invecchiamento di apparecchiature e impianti critici, come individuati ai sensi e per gli effetti del D.lgs. 105/2015.

Lo strumento è destinato, prima di tutto, ai soggetti esterni (ispettori delle Commissioni ex art. 27 D.Lgs 105/2015 o auditor indipendenti) che sono chiamati a fornire una valutazione di adeguatezza in tempi ristretti, partendo dall’ acquisizione del piano di monitoraggio dell’invecchiamento e della corrosione. Lo strumento è anche consigliato al gestore che intenda fare un’autovalutazione della propria gestione dell’invecchiamento.

Campo di applicazione
Il campo di applicazione del presente documento è quello dei sistemi di contenimento primari che comprendono, secondo la definizione di (HSE 2010), sistemi statici, quali serbatoi, scambiatori, forni, reattori, miscelatori, separatori, colonne e tubazioni e sistemi dinamici che includono le macchine rotanti, quali pompe, compressori e turbine.
I sistemi di regolazione e controllo, le valvole di sicurezza e i sistemi di blocco, non sono oggetto del metodo. In modo indiretto entrano, però, in gioco in alcuni moduli, fra cui il modulo 9 (ispezioni funzionali) e il modulo 11 (sicurezza funzionale).
Gli stabilimenti dove sono presenti sistemi di contenimento primari statici
includono principalmente, ma non esclusivamente:
1. raffinerie;
2. impianti petrolchimici;
3. impianti chimici (processi continui e batch);
4. depositi di prodotti petroliferi (liquidi);
5. depositi di gas liquefatti (GPL, GNL) e impianti di ri-gassificazione;
6. impianti di produzione energetica.


Il metodo non è applicabile negli stabilimenti dove non sono presenti tubazioni o recipienti contenenti fluidi pericolosi, quali stabilimenti pirotecnici, depositi di esplosivi, magazzini di prodotti chimici e fitosanitari preconfezionati.
Se nel
magazzino sono presenti impianti di miscelazione o diluizione di sostanze pericolose si applica la presente linea guida.


Metodo per la valutazione sintetica

Per avere uno strumento agile e specifico nell’ambito PIR è stato sviluppato un metodo a indici. Lo sviluppo di tale metodo si basa su un’analisi di tipo fish-bone, finalizzata ad individuare i fattori che hanno un inevitabile effetto accelerante sull’invecchiamento e i fattori che, fornendo lavoro al sistema, hanno l’effetto di rallentare od invertire la naturale tendenza entropica. Come negli altri metodi a indice, i fattori acceleranti e i fattori frenanti si traducono rispettivamente in penalità e compensazioni e la valutazione generale del sistema è data dalla somma algebrica.
Il diagramma in Figura 1 mostra, in forma sintetica, i meccanismi individuati con l’analisi svolta.
L’obiettivo del metodo, come già accennato nell’introduzione, è quello di fornire uno strumento operativo per valutare, nei tempi a disposizione per le attività di ispezione, la complessiva adeguatezza delle attività messe in atto dal gestore dello stabilimento al fine di gestire in modo sicuro il processo d’invecchiamento di attrezzature e impianti critici, come individuati nel rapporto di sicurezza o in altra documentazione pertinente per gli stabilimenti di soglia inferiore.
Lo strumento si traduce, operativamente, nella compilazione di alcuni moduli di tipo tabellare e nel calcolo di un indice compensato, sulla base del quale si esprime la valutazione.
Il metodo ad indici presenta molti vantaggi, fra cui:
1) la proporzionalità delle misure: se le penalità sono basse vengono richieste poche compensazioni, se aumentano occorre di converso aumentare le attività di prevenzione per avere compensazioni più alte;
2) la libertà di scelta: il gestore può scegliere le soluzioni tecniche e/o gestionali da utilizzare per compensare le penalità. Si promuove comunque la preferenza verso soluzioni più razionali, senza privilegiare uno standard
rispetto agli altri;
3) la chiarezza della valutazione ottenuta: se le compensazioni sono maggiori o uguali alle penalità, le attività messe in campo per la gestione dell’invecchiamento sono adeguate. Se le compensazioni sono inferiori alle penalità, il sistema di gestione dell’invecchiamento deve essere migliorato. Se la differenza in termini assoluti è minima, saranno solo raccomandati interventi migliorativi, se la differenza è maggiore si potranno anche proporre delle prescrizioni;
4) l’uniformità: il metodo, basato su pochi riscontri, è ripetibile su tutti gli
stabilimenti ed evita gli sbilanciamenti soggettivi su questioni di dettaglio;
5) la rapidità: il gestore può compilare in anticipo le tabelle in modo che con la commissione ispettiva si possano discutere gli eventuali punti dubbi.
Gli svantaggi sono legati ad una relativa imprecisione del metodo, accettabile in relazione ai tempi a disposizione della verifica.

File excel Vers.2021

Viene resa disponibile una cartella excel, che implementa il metodo qui descritto. La cartella contiene 12 fogli excel, corrispondenti ai 12 moduli descritti nei precedenti paragrafi, oltre ad un primo foglio di istruzioni e a due fogli per i calcoli finali e le verifiche di coerenza.

I moduli da 1 a 12 vanno riempiti singolarmente seguendo le semplici istruzioni generali contenute nel primo foglio e quelle specifiche riportate nei singoli moduli. Le istruzioni contenute servono solo a facilitare l’uso del software, mentre per i contenuti del metodo il solo riferimento è il presente documento. Ove possibile, il file excel prevede l’uso di menù a tendina per facilitare la scelta all’interno di elenchi predefiniti, comunque presenti nel presente documento. La presenza del menù a tendina è segnalata con il simbolo . La cartella excel contiene due fogli per il calcolo del punteggio finale e le verifiche di coerenza. I due fogli non vanno compilati dall’ utente, è il software stesso che li riempie in automatico, utilizzando le formule descritte nella parte 1 e 2 del documento

SCARICA IL FOGLIO EXCEL


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