Vademecum sulla sicurezza sul lavoro CVVF

Vademecum VdF che costituiscono elemento di spunto, di riflessione e di approfondimento su altre tematiche in ambito di sicurezza

Mediante la  Nota VVF 003752 del 19 Febbraio 2021, il Capo CNVVF , rende nota la pubblicazione da parte dell'Ufficio politiche di tutela sicurezza sul lavoro del personale del Corpo dei Vademecum sicurezza sul lavoro del CNVVF.


Con la finalità di ampliare gli argomenti oggetto dei “Vademecum della sicurezza sul lavoro del CNVVF”, l’Ufficio per le politiche di tutela della sicurezza sul lavoro del personale del Corpo, ha redatto i Vademecum, di seguito elencati, che costituiscono elemento di spunto, di riflessione e di approfondimento su altre tematiche in ambito di sicurezza.

Tali “prontuari”, al pari di quelli già editi, rappresentano un valido strumento di informazione, obbligo imprescindibile del datore di lavoro e sono anche un efficace contributo alla diffusione della cultura della sicurezza oltre che un adeguato promemoria per i lavoratori. 

Ne è pertanto raccomandata la condivisione e la diffusione.


Vademecum: 

La manutenzione delle strutture e degli impianti degli edifici 

Redazione del Documento Valutazione dei Rischi 

Redazione del Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze (D.U.V.R.I) 

VADEMECUM Sicurezza nei luoghi di lavoro del CNVVF “La manutenzione delle strutture e degli impianti degli edifici”

VADEMECUM Sicurezza nei luoghi di lavoro del CNVVF “La manutenzione delle strutture e degli impianti degli edifici”

Prima di tutto è utile focalizzare sulla definizione del termine di manutenzione, al fine di inquadrare correttamente l’impiego di tale termine nel contesto della sicurezza: “combinazione di tutte le azioni tecniche, amministrative e gestionali, eseguite durante il ciclo di vita di un elemento (apparecchiatura, impianto o luogo di lavoro) destinate a preservarlo o a riportarlo in uno stato dal quale si possa eseguire la funzione richiesta”1.

La manutenzione può incidere sulla sicurezza e sulla salute dei lavoratori in diversi modi:

− è essenziale per mantenere apparecchiature, impianti o luoghi di lavoro in condizioni di sicurezza e affidabilità;
− deve essere eseguita in sicurezza, proteggendo adeguatamente dai possibili pericoli gli addetti alla manutenzione e, in generale, le persone presenti sul luogo di lavoro.

In questo contesto si osservi come anche la mancanza di manutenzione, o una manutenzione inadeguata, può essere causa di situazioni pericolose, infortuni e problemi alla salute. I guasti dovuti a una manutenzione carente (p. es. di veicoli, macchine, impianti elettrici, estintori antincendio, impianti idrici o luoghi di lavoro) possono essere quindi causa di conseguenze dannose per gli esseri umani e per l’ambiente.

Il processo di manutenzione inizia durante la fase di progettazione di una apparecchiatura, di un impianto o di una struttura, ecco che quindi riveste particolare importanza la documentazione di corredo (p. es. libretto di uso e manutenzione per i veicoli, le attrezzature, le macchine e gli impianti o il fascicolo del fabbricato). Una volta portate a termine le operazioni di manutenzione, eseguite secondo le indicazioni del costruttore/progettista/installatore, occorre eseguire i controlli (verifiche e ispezioni) per garantire che la manutenzione sia stata effettuata correttamente e che non siano stati creati nuovi rischi. Durante l’intero processo, una buona gestione della manutenzione deve assicurare che la manutenzione sia coordinata, programmata ed eseguita correttamente come pianificato, e che le apparecchiature o il luogo di lavoro siano lasciati in condizioni di sicurezza tali da consentire il proseguimento delle operazioni.

La manutenzione ha lo scopo di ridurre il livello di rischio che ha come conseguenza il danno a persone e cose (infortuni, danni agli impianti, danni agli immobili, danni al materiale, danni all'ambiente, disservizi, pericolo di incendio e quant'altro).

VADEMECUM DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO DEL CNVVF: “LA MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI DEGLI EDIFICI” pubblicazione redatta a cura di: PD Tarquinia Mastroianni, DVD Antonio Annecchini, DVD Andrea Marino, D Manuele Cattano, D Andrea Denti

INDICE GENERALE

1. La manutenzione e la sicurezza nei luoghi di lavoro

2. La manutenzione in sicurezza.

3. Le Verifiche e la manutenzione dei luoghi di lavoro 

3.1. Premessa 

3.2. Luoghi di Lavoro e Aree Riservate 
3.3. Luoghi di lavoro ordinari.
3.4. Luoghi di lavoro operativi di soccorso e in contesti emergenziali 
3.5. Luoghi di lavoro per formazione e addestramento 
3.6. Luoghi di lavoro infrastrutture e locali tecnici CNVVF
3.7. La manutenzione dei luoghi di lavoro
3.8. Fascicolo del fabbricato, BIM e manuale di manutenzione.
4. Le verifiche e la manutenzione degli impianti
4.1. Premessa

4.2. Manutenzioni periodiche previste legislativamente
4.2.1. Impianti elettrici
4.2.2. Impianti di messa a terra e impianti di protezione contro le scariche atmosferiche 
4.2.3. Ascensori (ai sensi del DPR 162/99)
4.2.4. Impianti termici 
4.2.5. Gli impianti ed il DM 37/2008
4.3. La manutenzione secondo buona tecnica 
5. L’esternalizzazione dei servizi di verifica e di manutenzione 
5.1. Premessa 
5.2. Impianti di sollevamento quali ascensori e montacarichi 
5.2.1. Messa in esercizio dell’impianto ex art.12 del DPR 162/1999 e ss.mm.ii.
5.2.2. Regolari manutenzioni di cui all’art.15 del DPR 162/1999 e ss.mm.ii.
5.2.3. Verifiche periodiche biennali di cui all’art.14 del DPR 162/1999 e ss.mm.ii. 
5.2.4. Verifiche straordinarie di cui all’art.15 del DPR 162/1999 e ss.mm.ii.
5.3. Impianti Termici
5.3.1. Il Responsabile dell’impianto
5.3.2. La figura del Terzo responsabile 
5.3.3. La figura del manutentore
5.3.4. La figura del Conduttore
5.3.5. Le ispezioni sugli impianti termici ex art. 9 del D.P.R. 74/2013
5.3.6. Il bollino verde
5.3.7. Rapporti di controllo efficienza energetica
5.4. Impianti Elettrici
6. APPENDICE


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a cura dell’Ufficio per le politiche di tutela della sicurezza sul lavoro del personale del Corpo dei vigili del fuoco

VADEMECUM DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO DEL CNVVF: “REDAZIONE DEL DUVRI”

VADEMECUM DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO DEL CNVVF: “REDAZIONE DEL DUVRI”
Il datore di lavoro (DL) committente che affida attività lavorative a ditte esterne, ai sensi dell'articolo 26 del D.Lgs. 81/2008, ha l'obbligo di promuovere la cooperazione e il coordinamento delle attività svolte da soggetti terzi, elaborando un unico documento di valutazione dei rischi interferenti (DUVRI) per attuare le necessarie misure di prevenzione e protezione e garantendo così la sicurezza dei lavoratori.

Nella gestione delle sedi del C.N.VV.F. sono preventivabili dei rischi da interferenza quando alcuni servizi sono appaltati a ditte esterne (ad esempio servizio di pulizia e mensa), per cui il datore di lavoro deve promuovere un’attività di cooperazione e di coordinamento con le diverse figure responsabili.

Si evidenzia che anche quando le situazioni di contingenza dovute allo stato emergenziale non prevedano, o non consentano, un’immediata formalizzazione della stipula contrattuale tra le parti, è necessario comunque effettuare detta valutazione dei rischi di interferenza e formalizzarla in maniera certa e documentata.

La valutazione dei rischi da interferenza è basata sulle valutazioni condotte, preliminarmente, dal committente e dall’appaltatore nella redazione delle valutazioni dei rischi specifici propri dell’attività lavorativa.

Il documento unico di valutazione dei rischi lavorativi derivanti da interferenze deve essere allegato a tutti i contratti d’appalto, d’opera e di somministrazione di servizi interni, affidati dal datore di lavoro committente e deve contenere:

1. i dati relativi all'attività dell'azienda committente, nonché delle imprese appaltatrici, compresa l'individuazione delle figure responsabili in materia di sicurezza e prevenzione e protezione;

2. la descrizione dell'attività oggetto degli appalti o contratti d'opera presi in considerazione;

3. l'individuazione dei luoghi di lavoro ove si svolgono le attività in appalto o contratto d'opera;

4. la metodologia adottata per la valutazione;

5. l'individuazione dei pericoli interferenziali e la valutazione dei relativi rischi per la sicurezza e la salute ai quali vengono esposti i lavoratori;

6. le misure di prevenzione e di protezione (di cooperazione e coordinamento), nonché l'identificazione
dei soggetti, ovvero dei ruoli dell’organizzazione aziendale, obbligati a metterle in atto.

Il DUVRI deve essere redatto quando all'interno dell'area dove si svolgono le attività di lavoro riconducibili al datore di lavoro committente (nel caso specifico nel campo base allestito in occasione di interventi in emergenza) sono in essere dei contratti d'appalto o d'opera o di somministrazione di servizi che comportino la presenza di imprese operanti, anche quando non si ravvisano particolari rischi da interferenza.

NON è necessario procedere alla redazione del DUVRI nei seguenti casi:

a) forniture di materiali o attrezzature;

b) lavori e servizi la cui durata non sia superiore ai due giorni e che non comportino rischi derivanti dalla presenza di agenti cancerogeni, biologici, atmosfere esplosive o dalla presenza dei rischi particolari di cui all’allegato XI del D.lgs. 81/08 e s.m.i.;

c) servizi per i quali non è prevista l’esecuzione in luoghi nella giuridica disponibilità del Datore di
Lavoro committente;

d) servizi di natura intellettuale, ad esempio: software, direzione lavori, collaudi, ecc.. (anche effettuati nel campo base).

INDICE GENERALE

1. INTRODUZIONE 
1.1.1. Decreto legislativo del 9 aprile 2008, n. 81, art. 26 
2. CRITERI UTILIZZATI PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA.
3. MODALITÀ D’IMPLEMENTAZIONE E CONTROLLO DELL’ATTUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE INDIVIDUATE
4. ELENCO DEI SERVIZI RESI ALL’INTERNO DELLA SEDE DA DITTE ESTERNE AL CNVVF
5. AREE DI LAVORO, ATTIVITA’ DI LAVORO, RISCHI SPECIFICI E MISURE DI EMERGENZA
6. RISCHI SPECIFICI PRESENTI
7. Norme generali di sicurezza e misure di emergenza adottate
8. VERIFICA ATTIVITA’ INTERFERENZIALI 
9. RIUNIONE DI COORDINAMENTO 
9.1. Modello verbale della riunione di coordinamento
ALLEGATO: FORMAT DUVRI 
1 PREMESSA
2 PARTE 1: DATI GENERALI DEL COMMITTENTE, DEL DATORE DI LAVORO E DELL’APPALTATORE
2.1 DATI DEL COMMITTENTE
2.2 DATI DEL DATORE DI LAVORO
2.3 - DATI DELL’APPALTATORE 
2.4 DATI APPALTO
3 PARTE 2: INFORMAZIONI SUI RISCHI SPECIFICI, MISURE DI PREVENZIONE, SICUREZZA ED EMERGENZA (ai sensi dell’art. 26 comma 1/b e comma 2 del D.Lgs 81/2008 e s.m.i.)
3.1 SCHEDA INFORMATIVA RISCHI GENERICI PRINCIPALI – XXX
3.2 RISCHI SPECIFICI ESISTENTI.
3.3 DISPOSIZIONE VOLTE ALLA RIDUZIONE DEI RISCHI 
3.4 ESTRATTO PIANO DI EMERGENZA INTERNO AL COMANDO 
3.5 PREVENZIONE INCENDI, EVACUAZIONE E PRONTO SOCCORSO
4 PARTE 3 - VALUTAZIONE DEI POTENZIALI RISCHI INTERFERENTI RILEVATI ai sensi dell’art. 26 comma 3 bis del D.Lgs 81/08
4.1 DESCRIZIONE LAVORI
4.2 VALUTAZIONE INTERFERENZE E MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE PER CIASCUNA SITUAZIONE POTENZIALE DI RISCHIO
4.3 MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE PER IL PERSONALE DELL’ IMPRESA AFFIDATARIA E DELLA SEDE DEL COMANDO/DIREZIONE
4.4 MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE GENERALI 
4.5 MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE SPECIFICATAMENTE DESTINATE AL PERSONALE DELLA DITTA ESECUTRICE
4.6 MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE SPECIFICATAMENTE DESTINATE AL PERSONALE VF
5 PARTE 4: COOPERAZIONE E COORDINAMENTO PROMOSSO DAL COMMITTENTE 
5.1 VIE ED USCITE DI EMERGENZA ED ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA 
5.2 IMPIANTI ELETTRICI
5.3 IMPIANTI TERMICI E TECNOLOGICI (a gas, gasolio e similari)

5.4 INFORMAZIONI GENERALI
5.5 DOVERI DI SICUREZZA 
5.6 GESTIONE EMERGENZA
5.7 ATTREZZATURE, MACCHINE ED IMPIANTI ESISTENTI
5.8 AGENTI FISICI E CHIMICI
5.9 RIUNIONI DI COORDINAMENTO
5.10 VALUTAZIONE DEI COSTI DELLA SICUREZZA
5.11 NOTE DI CARATTERE GENERALE
5.12 ALLEGATI DUVRI
ALLEGATO: DIAGRAMMA DI FLUSSO DUVRI – PUBBLICAZIONE INAIL


VADEMECUM DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO DEL CNVVF: “REDAZIONE DEL DUVRI” pubblicazione redatta a cura di:

“PD Tarquinia MASTROIANNI, DV Stefano LUCIDI, DVD Andrea Marino, D Manuele CATTANO, D Andrea DENTI, IA Enzo MONTAGNA”

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a cura dell’Ufficio per le politiche di tutela della sicurezza sul lavoro del personale del Corpo dei vigili del fuoco

VADEMECUM DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO DEL CNVVF: DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE.

VADEMECUM DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO DEL CNVVF: DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE.

l presente documento è stato elaborato per fornire uno strumento di informazione personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

L’informazione sui Dispositivi di Protezione Individuale (DPI), oltre ad essere un obbligo del datore di lavoro ed un diritto/dovere di tutto il personale, costituisce un efficace contributo alla diffusione della cultura della sicurezza.

La trattazione degli argomenti è stata impostata con riferimento al D.Lgs. 9 aprile
2008 n. 81, al D.M. 21 agosto 2019 n. 127, al regolamento di servizio D.P.R. 28
febbraio 2012 n. 64, alle circolari emanate dal
Corpo Nazionale e alle sentenze
giuridiche emesse in materia di sicurezza e salute dei lavoratori.

INDICE
1. Premessa 
2. Quadro normativo di riferimento e obblighi delle figure di garanzia.
3. Valutazione e scelta dei DPI.
3.1 Classificazione dei DPI ai sensi del Nuovo Regolamento (UE) 2016/425 
3.2 Valutazione dei rischi e scelta dei DPI.
3.3 DPI e Documento di Valutazione dei Rischi DVR 
4. Uso, controllo, manutenzione e verifica dei DPI.
4.1 Conservazione dei DPI 
4.2. L'obbligo di manutenzione dei DPI.
5. Approfondimenti Giurisprudenziali e di dottrina 
Bibliografia .

VADEMECUM DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO DEL CNVVF: DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE.
pubblicazione redatta a cura di: PD Tarquinia MASTROIANNI, DV Stefano LUCIDI, DV Francesco CARUSO, D Manuele CATTANO e DLG Serena
BRUNO.

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VADEMECUM DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO DEL CNVVF: “REDAZIONE DVR”

VADEMECUM DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO DEL CNVVF: “REDAZIONE DVR”


Il presente documento è stato elaborato per fornire, ai Datori di Lavoro del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, uno strumento di lavoro per la stesura del DVR.

La trattazione degli argomenti è stata impostata con riferimento al D.Lgs. n. 81 del 9 aprile 2008 e al Decreto Ministeriale n. 127 del 21 agosto 2019, decreto, quest’ultimo, che riconosce le peculiarità del servizio istituzionale del Dipartimento dei vigili del fuoco. In particolare, ai sensi dell’art. 17, comma 1, lettera a), del D.Lgs. n. 81/2008, in combinato disposto con l’art.16, comma 1, del D.M. n.127/2019, l’elaborazione del Documento di Valutazione dei Rischi, o semplicemente DVR, è uno degli obblighi principali del Datore di Lavoro esclusivamente per le sedi ed infrastrutture di competenza. Pertanto, nel presente vademecum sono stati trattati i luoghi di lavoro, per come definiti dal D.Lgs.
81/2008, quali i Comandi Provinciali (sedi centrali e distaccamenti) e le Direzioni Regionali/Interregionali (con reparti volo, centri di formazione ecc.) per fornire degli elementi di spunto per l’elaborazione del DVR esclusivamente per le già menzionate sedi di servizio.

In merito alla valutazione dei rischi da effettuare nelle aree in cui il Corpo Nazionale interviene per soccorso pubblico e/o addestramento, ai sensi dell’art. 16, comma 2, del D.M. n. 127/2019, gli obblighi di cui al D.Lgs. n. 81/2008 si intendono adempiuti adottando uno o più dei seguenti strumenti appositamente predisposti: corsi base di qualificazione e di specializzazione, attività di istruzione e addestrative di aggiornamento, verifica e mantenimento delle qualificazioni professionali acquisite, disposizioni interne, manuali addestrativi e libretti di uso e manutenzione e note informative.

Il presente lavoro integra gli altri vademecum redatti dall’Ufficio per le politiche di tutela della sicurezza sul lavoro del personale del Corpo e sviluppa gli argomenti relativi alla descrizione delle sedi di servizio, dell’organigramma funzionale ai fini della sicurezza, delle macchine, delle attrezzature tecniche, delle metodologie per la valutazione dei rischi presenti, e della scelta delle misure per la mitigazione degli stessi.

Infine nella parte finale del vademecum è stato descritto come redigere ilcronoprogramma per il miglioramento della sicurezza nel tempo, dove è necessario riportate: tutte le misure da adottare per la riduzione dei rischi; il soggetto responsabile della verifica dell’attuazione delle stesse; e le misure temporanee compensative da attuare nelle more che vengano realizzati gli interventi individuati per la mitigazione dei rischi.

Inoltre, sono state sviluppate delle appendici e delle schede, tipologia check-list, per fornire maggiori strumenti ed approfondimenti per la valutazione dei rischi.

L’intento di questa pubblicazione non è quello di realizzare un DVR definitivo per tutte le sedi di servizio ma di fornire una linea guida da attualizzare e contestualizzare in ciascuna sede del Corpo Nazionale.


1. IL DOCUMENTO VALUTAZIONE DEI RISCHI DVR 
1.1 Campo di applicazione 

1.2 Modalità di elaborazione e revisione del DVR secondo l’articolo 29 del D.Lgs. 81/2008 
1.3 Procedimento tecnico per la valutazione dei rischi 
1.4 Metodo semi-quantitativo “a matrice”
2. DESCRIZIONE DEI PROCESSI LAVORATIVI 
3. INDIVIDUAZIONE E DESCRIZIONE LUOGHI DI LAVORO EX D.LGS. 81/2008
4. INDIVIDUAZIONE E DESCRIZIONE MACCHINE ED ATTREZZATURE
5. IDENTIFICAZIONE DEI FATTORI DI RISCHIO 
5.1 Adempimenti sicurezza secondo il D.M. 127/2019.
5.2 Valutazione dei rischi nei luoghi di lavoro per come definiti dal D.Lgs. 81/2008.
5.2.1 - Rischio dovuto ad atto doloso/terroristico.
5.2.2 - Scivolamento 
5.2.3 - Caduta 
5.2.4 - Crollo di parti strutturali
5.2.5 - Rischio Impianti elettrici, Elettrocuzione, e Scariche atmosferiche 
5.2.6 - Rischio Incendio ed Esplosione
5.2.7 - Rischio Malore (primo soccorso sanitario)
5.2.8 - Investimento
5.2.9 - Lesioni
5.2.10 - Intossicazione
5.2.11 - Schiacciamento
5.2.12 - Terremoto
5.2.13 - Materiale Contenente Amianto (MCA) o da fibre artificiali vetrose (FAV)
5.2.14 - Campi elettromagnetici
5.2.15 - Posture Incongrue 
5.2.16 - Microclima 
5.2.17 - Movimentazione manuale dei carichi (MMC)
5.2.18 - Chimico 
5.2.19 - Biologico e COVID-19
5.2.20 - Radiazioni ionizzanti 
5.2.21 - Luce e Illuminazione 
5.2.22 - Radiazioni ottiche artificiali (ROA) coerenti e non coerenti 
5.2.23 - Rumore 
5.2.24 - Vibrazioni
5.2.25 - sovraccarico biomeccanico arti superiori (SBAS) – Protocollo OCRA.
5.2.26 - Stress Lavoro Correlato (SLC)
5.2.27 – Videoterminali (VdT)
5.2.28 - Rischi legati al consumo di alcool e stupefacenti 
6. MISURE DI MITIGAZIONE DEI RISCHI ATTUATE E PROGRAMMATE
6.1 Sorveglianza sanitaria 
6.2 Informazione, Formazione, ed Addestramento 

6.3 Programma di miglioramento ed adeguamento 
7. APPENDICI 
7.1 APPENDICE VALUTAZIONE DEL RISCHIO SISMICO 
7.2 APPENDICE VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
7.3 VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA ILLUMINAZIONE NON ADEGUATA.
7.4 VALUTAZIONE DEL RISCHIO DANNI ALL’APPARATO MUSCOLO-SCHELETRICO : METODO NIOSCH (carico di lavoro fisico e movimentazione manuale dei carichi, immagazzinamento di oggetti).
7.5 APPENDICE VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI A POSTURE INCONGRUE: METODO OWAS
7.6 APPENDICE VALUTAZIONE DEL RISCHIO VIBRAZIONE
7.7 APPENDICE VALUTAZIONE DEL RISCHIO RUMORE 
7.8 APPENDICE VALUTAZIONE DEL RISCHIO ESPOSIZIONE VIDEOTERMINALE VdT
8. SCHEDE - CHECK LIST

pubblicazione redatta a cura di: “PD Tarquinia MASTROIANNI, DV Stefano LUCIDI, DVD Andrea Marino, D Manuele CATTANO, D Andrea DENTI, IA Enzo MONTAGNA”

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a cura dell’Ufficio per le politiche di tutela della sicurezza sul lavoro del personale del Corpo dei vigili del fuoco

LINEE GUIDA PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA E DELL’IGIENE DEI CAMPI BASE

LINEE GUIDA PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA E DELL’IGIENE DEI CAMPI BASE

La presente Linea Guida è stata predisposta ai sensi del Decreto Ministeriale del 21 agosto 2019, n.
127 al fine di dare attuazione a quanto previsto dagli articoli 15 e 161 in materia della gestione della sicurezza e dell'igiene all’interno dei campi base dei vigili del fuoco, allestiti in occasione di eventi calamitosi per prestare soccorso alle popolazioni colpite anche nell’ambito del sistema di protezione civile nazionale.
Il modello organizzativo di seguito sviluppato è coerente con quanto previsto per le funzioni “Logistica” e “Sicurezza e igiene” nell’ambito dell’Incident Command System (I.C.S.) del Comando Regionale di Area Colpita (C.R.A.), come previsto dalla Circolare n. 1 del 28 febbraio 2020.

Il campo base è un’area logistica, riservata ai sensi dell’art. 13 del Decreto legislativo del 9 aprile 2008, n. 81, in cui sono approntati servizi, opere e strutture volti ad assicurare la permanenza temporanea del personale del C.N.VV.F. a seguito di mobilitazione.
Il campo base, nell’ambito della “funzione logistica” dell’I.C.S. del C.R.A., è diretto da un responsabile dei ruoli operativi del C.N.VV.F. designato dal Comandante Regionale di Area colpita ai sensi della Circolare 1/2020, avvalendosi della funzione di “Sicurezza e Igiene” del C.R.A. per gli specifici aspetti di competenza.
Il responsabile del campo base sovrintende all’organizzazione e alla gestione del campo stesso, avvalendosi del personale assegnato, proponendo al Comandante del C.R.A. l’attribuzione di specifici incarichi funzionali alla sicurezza e all’igiene dell’ambito del sito.

CAPO I - GENERALITÀ
1.1. Premessa 
1.2. Definizione di campo base
1.3. Obiettivi
CAPO II - MISURE STRUTTURALI
2.1. Individuazione dei siti per i campi base
2.2. Organizzazione funzionale dei campi base .
2.3. Acquisizione dei materiali per i campi base.
2.4. Predisposizione del campo base
2.5. Installazione, montaggio e gestione del campo base.
2.6. Impianti tecnologici e dichiarazione di conformità
CAPO III - MISURE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI
3.1 Personale addetto al trasporto, montaggio, manutenzione, uso, smontaggio e controllo dei materiali dei campi base
3.2. Mantenimento dei materiali per i campi base per la pronta mobilitazione
3.3. Mobilitazione dei materiali per i campi base
3.6. Presidio sanitario 
CAPO IV - MISURE COMPORTAMENTALI 
4.1. Gestione delle emergenze
4.2. Misure igienico-sanitarie

CHECK LIST per la valutazione speditiva dei rischi


VADEMECUM D.U.V.R.I. per i campi base dei vigili del fuoco

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