Utilizzo in siCUrezza del Carrello elevatore

L’utilizzo del carrello elevatore


Il carrello elevatore è un’attrezzatura, che permette di soddisfare diverse esigenze legate alla movimentazione di merci, palettizzate e non, in modo funzionale e rapido.


L’utilizzo del carrello elevatore, richiede la massima attenzione ed il rispetto di precise regole da parte dell’operatore, in quanto manovre o comportamenti impropri possono causare conseguenze, anche particolarmente gravi, sia alla propria che all’altrui incolumità.


Nel rispetto di quanto previsto dal D.Lgs. n° 81 del 9 Aprile 2008 e s.m.i., ed in particolare dall’art. 36 (Informazione dei lavoratori), questa pubblicazione rappresenta le numerose situazioni legate alla operatività specifica del carrello elevatore, per le quali vengono dettagliatamente descritti informazioni e consigli di cui è necessario tenere conto, per prevenire possibili incidenti ed infortuni, e quindi per la miglior tutela della propria sicurezza e salute durante il lavoro.


Dall’esame di questo documeto, un carrellista già esperto può trovare spunti utili per un continuo miglioramento delle proprie conoscenze; coloro che invece si avvicinano per le prime volte a questo tipo di lavoro e, quindi, all’utilizzo di questa attrezzatura, potranno fare buon uso di tutte le istruzioni riportate nelle pagine che seguono e conservare questa pubblicazione come personale corredo da consultare in qualsiasi momento.

Cos’è il carrello elevatore

Il carrello elevatore è una macchina, più
o meno complessa, progettata e costruita per sollevare e trasportare carichi di materiale. Il carrello ha assunto all’interno di molti comparti di attività, un’importanza rilevante, motivo per cui è stato oggetto di numerose evoluzioni costruttive e, le prestazioni attuali vanno
ben oltre quello che l’aspetto esteriore potrebbe far presumere.


Cos’è il carrello elevatore
Il carrello moderno è versatile e offre un alto rendimento, ma richiede un uso appropriato e una conduzione responsabile per la quale è richiesta una abilitazione specifica.
A tale fine l’art. 37 del D.Lgs. n. 81/2008, al comma 4, stabilisce che il datore di lavoro provvede affinché i lavoratori incaricati dell’uso delle attrezzature che richiedono conoscenze e responsabilità particolari, ricevano una formazione, informazione e addestramento adeguati e specifici, tali da consentire l’utilizzo delle attrezzature stesse in modo idoneo e sicuro, anche in relazione ai rischi che possono essere causati ad altre persone.

il carrellista e la sua formazione

il carrellista è una figura professionale,
addestrata e formata per operare con il carrello in condizioni di massima sicurezza anche in situazioni di intensa produttività.
la formazione
Il carrellista deve conoscere a fondo il mezzo affidatogli. 

A tale fine la normativa prevede che l’operatore deve essere opportunamente formato e
addestrato per un appropriato e responsabile utilizzo del carrello stesso.
I requisiti minimi dei corsi di formazione teorico-pratici per i lavoratori addetti
alla conduzione di carrelli elevatori con conducente a bordo, a norma dell’art
73, comma 5, del D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i., sono stati individuati in sede di
Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato e le Regioni, con apposito
provvedimento emanato in data 22 febbraio 2012.
La partecipazione alla formazione ed il superamento delle prove di verifica
previste, produce il rilascio dell’abilitazione nominativa, alla conduzione del
carrello elevatore con validità di un periodo di 5 anni, decorsi i quali l’operatore
dovrà partecipare a corsi di aggiornamento nei modi e termini regolamentati
dallo stesso provvedimento normativo di cui sopra.

il carrello elevatore a forche


Tra le diverse tipologie di carrello elevatore, quello a forche (detto anche forklift)
è il più diffuso e strutturalmente il più completo.
Il carrello elevatore a forche è un mezzo autonomo, progettato per movimentare
carichi disposti al di fuori della propria base di appoggio.
Il carico, normalmente, è sistemato su una pedana chiamata pallet, che dispone
di aperture nelle quali si introducono le forche.

la console dei comandi

Il conducente è seduto su un sedile posto fra i due assali, e dispone di
comandi simili a quelli dell’automobile.
I comandi sono sistemati a portata di mano, in modo da rendere facile ed
efficace il lavoro, con la massima sicurezza e comodità.
Il cruscotto è completo di interruttore con chiave, asportando la quale si
impedisce ai non autorizzati di usare il carrello.
Nei carrelli elettrici la velocità del motore di trazione è comandata da un
pedale che, tramite un circuito elettronico, fa variare la corrente nel motore.
In figura 1 e 2 si possono osservare i due tipi di comandi di direzione
disponibili: con doppio pedale e a leva.


I freni sono comandati dal pedale di sinistra ed è necessario usarli
delicatamente per una maggior sicurezza e stabilità del carico trasportato.
Il freno di parcheggio, presente su tutti i carrelli, deve essere sempre attivato
ogni volta che si abbandona il carrello, in quanto non si inserisce
automaticamente.
Il carrello elevatore si basa sul principio fisico della bilancia e quindi una curva
presa troppo velocemente o una brusca frenata possono pregiudicarne la
stabilità.
La sterzata si ottiene mediante un volante di tipo automobilistico.
Occorre tenere presente però che, a differenza dell’auto, le ruote sterzanti
sono le posteriori e quindi hanno un comportamento diverso.
Date le particolari caratteristiche della sterzata sui carrelli, è bene che il
conducente prenda delle precauzioni:
fare la massima attenzione a non urtare contro persone, cataste di
materiali, colonne o macchinari;
curvare lentamente per avere la perfetta padronanza della macchina;
non sterzare mai su un piano inclinato.

I movimenti di sollevamento ed inclinazione sono comandati da leve situate a
destra del conducente.
Accanto ad ogni leva che aziona il gruppo di sollevamento, è riportato un
simbolo che indica il tipo di movimento che può effettuare.

la forza motrice

le caratteristiche strutturali


Approfondiamo la conoscenza del carrello elevatore esaminando le parti
fondamentali che lo compongono e la loro funzionalità.

l’equilibrio longitudinale e trasversale

Durante l’attività operativa, il carrello elevatore è sottoposto ad un insieme di
sollecitazioni che possono influenzarne la stabilità e quindi la sicurezza.
L’obiettivo di maggior sicurezza operativa si ottiene con il rispetto del principio
di bilanciamento che prevede di operare avendo cura di non compromettere
l’equilibrio longitudinale e trasversale del carrello elevatore, allo scopo di
prevenire le cause che ne possono determinare il ribaltamento.

l’equilibrio longitudinale

Il carrello elevatore a forche è un veicolo da trasporto che ha il carico al di
fuori del suo passo, quindi un sovraccarico può provocarne il ribaltamento.
Le cause principali che portano i carrelli elevatori alla instabilità si manifestano
quando essi sono in movimento, ed il carrellista è la sola persona che possa
far sì che un carrello sia usato senza pericolo. Normalmente il carrellista
giudica dal comportamento del carrello se è prudente o meno sollevare o
trasportare un certo carico. Oltre l’esperienza del carrellista esistono però
delle regole ben precise e dei calcoli che prevedono il rispetto dei limiti di
carico imposti dal costruttore. E’ bene sempre verificare la rispondenza del
carico a quanto sollevabile secondo la targhetta posizionata sul carrello.
E’ evidente che per considerare l’equilibrio del carrello non è sufficiente
esaminare il solo peso “P”, ma occorre considerare una ulteriore grandezza
che tenga conto della distanza del baricentro del carico dal punto di
ribaltamento del carrello. Questa distanza è data da “e” + “x”.

l’equilibrio trasversale

Nel carrello senza carico, la forza centrifuga, concentrata nel baricentro “A”
(vedi fig. pag. precedente) unitamente al peso del carrello, dà luogo ad una
forza inclinata “Fr”; finché la proiezione di detta forza risultante resta all’interno
della base di appoggio del carrello, lo stesso risulta in equilibrio, quando
fuoriesce dalla base di appoggio il carrello si ribalta trasversalmente.
Nel carrello con carico, il baricentro “B” risultante del peso del carrello e del
carico, si sposta verso le ruote anteriori, il che equivale ad avere una base di
appoggio più larga e quindi una maggiore stabilità trasversale.
Ultima considerazione è che quanto più alto è il baricentro del carrello, tanto
più facilmente si può ribaltare, per cui durante la marcia in curva del carrello,
sia a vuoto che con carico, è assolutamente necessario marciare con le forche
ad un altezza di 15-20 cm da terra.

la pendenza

Collana “Cultura della sicurezza”

Quanto esposto in questa pagina e' tratto dalla Collana “Cultura della sicurezza”
il Carrello elevatore Utilizzo in siCUrezza
Università degli Studi di Roma “La Sapienza”
Ufficio Speciale Prevenzione e Protezione
1 Prefazione 
2 Cos’é il carrello elevatore 
3 il carrellista e la sua formazione 
4 il carrello elevatore a forche 
4.1 La console dei comandi 
4.2 La forza motrice 
4.3 Le caratteristiche strutturali 
4.4 L’equilibrio longitudinale e trasversale 
4.4.1 Il baricentro del carico 
4.4.2 L’equilibrio longitudinale 
4.4.3 L’equilibrio trasversale 
4.4.4 La pendenza 
5 Controlli e verifiche 
5.1 Controlli preliminari 
6 i rischi e le misure di sicurezza 
6.1 Ribaltamento del carrello 
6.2 Vibrazioni meccaniche 
6.3 Salire e scendere dal carrello 
6.4 I dispositivi di protezione individuale D.P.I. 
7 norme per l’utilizzo in sicurezza del carrello elevatore 
7.1 Come prelevare e depositare un carico 
7.2 Le pendenze 
7.3 Terreni e pavimenti 
7.4 Situazioni particolari 
7.5 Sosta e stazionamento 
7.6 Cose da non fare
8 il decalogo del perfetto carrellista 
9 altre tipologie di attrezzature per la movimentazione dei carichi 
10 obblighi generali dei lavoratori 

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ESEMPIO DI MANUALE DEL COSTRUTTORE


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