Responsabilità sociale delle organizzazioni - Indirizzi applicativi alla UNI ISO 26000

La prassi di riferimento fornisce una serie di elementi a supporto dell’applicazione della UNI ISO 26000

La prassi di riferimento fornisce una serie di elementi a supporto dell’applicazione della UNI ISO 26000, con particolare attenzione agli aspetti della materialità (materiality), della responsabilità di rendere conto (accountability) e del coinvolgimento dei portatori di interesse (stakeholder engagement).

Le prassi di riferimento pubblicate sono gratuitamente scaricabili e restano disponibili per un periodo non superiore a 5 anni, tempo massimo dalla loro pubblicazione entro il quale possono essere trasformate in un documento normativo (UNI, UNI/TS, UNI/TR) oppure devono essere ritirate.

In essa sono delineate delle soluzioni operative applicabili a diverse tipologie di organizzazioni e sono forniti alcuni esempi pratici relativi alle fasi di applicazione di una governance della responsabilità sociale.

Responsabilità sociale delle organizzazioni, pubblicata la prassi di riferimento Uni/PdR 18:2016

Elaborata da un tavolo congiunto multistakeholder a cui ha partecipato anche l’Inail, la pubblicazione, che sarà illustrata a Milano il 21 giugno prossimo, recepisce e rende applicabili gli indirizzi operativi per l’implementazione della Uni Iso 26000, lo standard internazionale di riferimento in tema di azioni sociali da parte di enti ed istituzioni. Con indicazioni utili anche per la salute e la sicurezza sul lavoro e il benessere di addetti e lavoratori.[

Segnalare un “quasi” infortunio sul lavoro o un “mancato” incidente professionale distinguendolo per causa, età, provenienza, e genere; compiere anamnesi lavorative e screening medico-sanitari distinti per sesso; dare sostegno e assistenza a parenti disabili di lavoratori e addetti; patrocinare misure utili al reinserimento lavorativo di persone disabili; agevolare i dipendenti con l’erogazione di mutui a tasso agevolato o creando mense e asili nido interni o in convenzione oppure favorire l’utilizzo di navette al posto delle auto personali; concedere orari flessibili in grado di armonizzare tempi di vita e di lavoro; promuovere corsi e iniziative di formazione continua; sostenere attività di rilevazione e di monitoraggio del benessere organizzativo attraverso colloqui individuali e sportelli di ascolto. Sono alcune delle possibili azioni realizzabili nell’ambito dell’aspetto “salute e sicurezza sul lavoro” presente nella recente pubblicazione della prassi di riferimento Uni/PdR 18:2016 che aiuta a rendere operativi gli indirizzi contenuti nella norma Uni Iso 26000 sulla responsabilità sociale delle organizzazioni.

Prassi di Riferimento Uni/PdR 18:2016. Pubblicata il 29 aprile 2016, il documento dal titolo  “Responsabilità sociale delle organizzazioni - Indirizzi applicativi alla Uni Iso 26000”, verrà  presentato a Milano martedì 21 giugno, nel corso dell’incontro organizzato dall’Uni e dalla fondazione Sodalitas, nella sala Falck della sede di Assolombarda, è un volume di 80 pagine, pieno di spunti concettuali, soluzioni ed esempi applicativi di facile riproducibilità. Il documento è applicabile da qualunque tipo di ente o di organizzazione, pubblica o privata, lucrativa o non,  affronta e chiarisce le tematiche più critiche presenti nella Uni Iso 26000 e di più difficile realizzazione, vale a dire la materialità (materiality), la responsabilità di rendere conto (accountability) ed il coinvolgimento dei portatori di interesse (stakeholder engagement), cioè la comunicazione il più possibile completa, esauriente e trasparente delle attività e degli impatti che un ente produce in ambito sociale, ambientale, economico. 
  
Mercadante (Contarp Inail): “Un documento utile anche per la sicurezza sul lavoro”. “La prassi è stata elaborata da un gruppo di lavoro multidisciplinare, a cui ha preso parte anche l’Inail,  promosso dalla fondazione Sodalitas nell’ambito della collaborazione con Uni, l’ente italiano di normazione - spiega Lucina Mercadante, professionista della Contarp, che per l’Istituto ha partecipato al tavolo redazionale incaricato di elaborare materialmente il documento - e costituisce il punto di arrivo di un lungo percorso sul tema della responsabilità sociale a cui l’Inail guarda da tempo con attenzione e interesse, dato che il riferimento al livello etico è comune a tutte le compagini organizzative”. Una tematica a cui le aziende sono interessate a partire dai primi anni 2000, in particolare da quel 2003 in cui, su impulso del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, si iniziò a parlare nel nostro Paese di Csr, la responsabilità sociale delle imprese. “La PdR 18:2016 è importante per il tema che tratta, la responsabilità sociale delle organizzazioni, che supera quello ristretto delle sole aziende - prosegue ancora Mercadante. - Ed è importante anche per il modo in cui lo tratta: la prassi infatti si propone come obiettivo quello di fornire indirizzi operativi utili a tracciare un percorso e illustrare un metodo per applicare la Uni Iso 26000, ancora oggi unico standard internazionale di riferimento in materia di responsabilità sociale, e che l’Inail valorizza attribuendo dal 2010 una modalità di sconto nel modello OT24 per le imprese che operano per una prevenzione ancora più marcata, orientata a migliorare le condizioni di sicurezza ed igiene sul lavoro oltre i limiti di legge. E’ oltremodo importante sottolineare che anche il documento della prassi offre particolare rilievo all’ambito della salute e sicurezza sul lavoro, prendendolo a riferimento per illustrare alcuni esempi chiave”.
La responsabilità sociale rappresenta peraltro uno dei punti cardine della  funzione prevenzionale dell’Inail, come testimonia Ester Rotoli, Direttore centrale Prevenzione Inail. Rotoli sottolinea: “Essere socialmente responsabili significa andare oltre gli obblighi di legge, investendo nel capitale umano, nell’ambiente e nei rapporti con le altre parti interessate. In particolare, condizioni di lavoro sane e sicure per i lavoratori sono parte integrante della responsabilità sociale e richiedono un notevole impegno gestionale, prevedendo la partecipazione di tutti gli attori coinvolti e l’introduzione di misure innovative e sempre al passo con i tempi. In questo ambito, risulta di particolare rilievo la diffusione dell’adozione dei sistemi di gestione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (Sgsl), cui l’Istituto dedica da sempre una particolare attenzione”.

Pubblico e privato nel sociale in Italia sulla scia di Olivetti. Esaminando le buone prassi messe in campo dalle organizzazioni italiane in questi anni in tema di responsabilità sociale, si può osservare una realtà diversificata, con punte elevate di eccellenza soprattutto in ambito privato e imprese molto vicine alle esigenze e ai bisogni dei propri addetti, mentre nel pubblico sono solo alcune amministrazioni centrali e territoriali a distinguersi. In ogni caso, di strada ne è stata fatta molta e ancora oggi la figura di Adriano Olivetti, l’imprenditore che negli anni ’60 a Ivrea, accanto agli stabilimenti costruiva case e biblioteche per gli operai, resta un nume tutelare per chi voglia cimentarsi in questo campo. “La prassi mantiene lo spirito, condiviso da un gruppo di lavoro coeso e collaborativo - conclude Lucina Mercadante - di sostenere ancora e sempre più la diffusione e l’applicazione di modelli di responsabilità sociale, secondo un approccio olistico e sistematico proprio di quanti desiderano orientare strategie, politiche ed attività ispirate alla Uni Iso 26000”.

Le prassi pubblicate (agg. Agosto 2017)

Le prassi di riferimento pubblicate sono gratuitamente scaricabili e restano disponibili per un periodo non superiore a 5 anni, tempo massimo dalla loro pubblicazione entro il quale possono essere trasformate in un documento normativo (UNI, UNI/TS, UNI/TR) oppure devono essere ritirate.
Le prassi di riferimento pubblicate sono elencate qui di seguito, scaricabili in formato pdf.

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UNI/PdR 32:2017
Manager sportivo - Requisiti dei profili professionali di manager di centri sportivi e manager di eventi sportivi

UNI/PdR 31:2017
Sabbia di vetro - Metodo per la determinazione del contenuto di materiale inorganico estraneo al vetro

UNI/PdR 30:2017
Solai realizzati con casseri isolanti a rimanere di polistirene espanso (EPS)

UNI/PdR 29:2017
Attività di assistenza giuridico-economica in ambito bancario e finanziario

UNI/PdR 28:2017
Strutture ricettive - Linee guida per la definizione dei servizi aggiuntivi

UNI/PdR 27:2017
Linee guida per la gestione e lo sviluppo di processi per l’innovazione responsabile

UNI/PdR 26:2017
Tecnologia di realizzazione delle infrastrutture interrate a basso impatto ambientale
- Sezione 1: Sistemi per la localizzazione e mappatura delle infrastrutture nel sottosuolo
- Sezione 2: Posa di tubazioni a spinta mediante perforazioni orizzontali
- Sezione 3: Sistemi di perforazione guidata: Trivellazione Orizzontale Controllata (TOC)


UNI/PdR 24:2016
Abbattimento barriere architettoniche - Linee guida per la riprogettazione del costruito in ottica universal design

UNI/PdR 23:2016
Prodotti vetrari per l’edilizia - Linee guida per la progettazione ed elementi per il capitolato

UNI/PdR 22:2016
Linee Guida per la procedura operativa per l’asseverazione dei modelli di organizzazione e gestione della salute e sicurezza nelle aziende dei servizi ambientali territoriali


UNI/PdR 21:2016
Sviluppo della cultura dell’integrità dei professionisti - Indirizzi applicativi


UNI/PdR 20:2016
Caravan e autocaravan - Requisiti di servizio per la manutenzione e/o installazione accessori e impianti


UNI/PdR 19:2016
Raccomandazioni per la valutazione di conformità di parte terza accreditata ai requisiti definiti nella norma UNI 11558 "Valutatore immobiliare - Requisiti di conoscenza, abilità e competenza"


UNI/PdR 18:2016
Responsabilità sociale delle organizzazioni – Indirizzi applicativi alla UNI ISO 26000

UNI/PdR 17:2016
Profili professionali della funzione Risorse Umane delle organizzazioni - Definizione dei requisiti di conoscenza, abilità e competenza e indirizzi operativi per la valutazione della conformità

UNI/PdR 16:2016
Linee guida per le attività di sondaggio esplorativo, assistenza archeologica in corso d’opera e scavo archeologico stratigrafico

UNI/PdR 15:2015
Raccomandazioni per la valutazione di conformità di parte terza ai requisiti definiti nella UNI/PdR 4 “Servizi di integrazione dei sistemi audio, video e controlli (AVC) - Requisiti di progettazione, installazione, configurazione, taratura, programmazione e verifica tecnica”

UNI/PdR 14:2015
Pareti doccia – Linee guida per l’installazione


UNI/PdR 13:2015
Sostenibilità ambientale nelle costruzioni - Strumenti operativi per la valutazione della sostenibilità
- Sezione 0: Inquadramento generale e principi metodologici
agg. 22/06/2016
- Sezione 1: Edifici residenziali
agg. 22/06/2016


UNI/PdR 12:2014
Valutazione della qualità economica dei progetti di trasformazione urbana

UNI/PdR 11:2014
Raccomandazioni per la valutazione di conformità di parte terza ai requisiti definiti dalla UNI 11554 "Attività professionali non regolamentate - Figure professionali operanti sugli impianti a gas di tipo civile alimentati da reti di distribuzione - Requisiti di conoscenza, abilità e competenza"


UNI/PdR 3:2013
Aziende di stampa industriale - Obblighi, responsabilità e aspetti gestionali per la sicurezza sul lavoro e la tutela ambientale


UNI/PdR 2:2013
Indirizzi operativi per l’asseverazione nel settore delle costruzioni edili e di ingegneria civile

UNI/PdR 1:2012
Stabilimenti balneari - Requisiti per la sicurezza, la qualità, la fruibilità e la sostenibilità dei servizi erogati dagli stabilimenti balneari

Le prassi di riferimento pubblicate sono elencate qui di seguito, scaricabili in formato pdf.

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Fonte: Inail/Uni



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