PIANO NAZIONALE DELLE MISURE PROTETTIVE
CONTRO LE EMERGENZE RADIOLOGICHE 2022

Documento con le linee guida e le misure da adottare in caso di incidenti Nucleari Aggiornato 2022

Il Piano considera tre scenari legati a un incidente all’estero. Il primo scenario considera un incidente a un impianto posto entro 200 chilometri dai confini nazionali “tale da comportare l’attuazione di misure protettive dirette e indirette della popolazione, e di altre misure, quali la gestione di cittadini italiani che si trovano nel Paese incidentato o che rientrano da esso, e la gestione delle importazioni di derrate alimentari e altri prodotti contaminati”.

 Il secondo scenario considera un incidente a un impianto in Europa posto oltre 200 chilometri dai confini nazionali “tale da comportare l’attuazione di misure protettive indirette della popolazione, e di altre misure quali la gestione di cittadini italiani che si trovano nel Paese incidentato o che rientrano da esso, e la gestione delle importazioni di derrate alimentari e altri prodotti contaminati”. 

Il terzo scenario considera un incidente a un impianto “posto in qualsiasi altra parte del mondo tale da comportare l’attuazione di misure di risposta quali la gestione di cittadini italiani che si trovano nel Paese incidentato o che rientrano da esso, e di misure per la gestione delle importazioni di derrate alimentari e altri prodotti contaminati”.


La radiazione è classificata in base agli effetti che produce nell’interagire con la materia: si parla quindi di radiazione non ionizzante e di radiazione ionizzante.

La radiazione non ionizzante comprende fenomeni come la luce ultravioletta, il calore radiante e le microonde.

La radiazione ionizzante comprende i fenomeni di radioattività naturale (come i raggi cosmici e la radiazione proveniente dalle materie radioattive contenute nel terreno) e fenomeni di radioattività artificiale causati dall’attività umana, come le sorgenti di raggi X per usi medici.

Il rischio radiologico corrisponde all’esposizione indebita o accidentale alla radioattività artificiale. Se nell’esposizione sono coinvolte materie fissili, come uranio e plutonio, si parla di rischio nucleare.

Il Piano nazionale per la gestione delle emergenze radiologiche e nucleari individua e disciplina le misure necessarie per fronteggiare gli incidenti che avvengono in impianti nucleari al di fuori del territorio nazionale, tali da richiedere azioni di intervento coordinate a livello nazionale. Il Piano definisce le procedure operative per la gestione del flusso di informazioni tra i diversi soggetti coinvolti, l’attivazione e il coordinamento delle componenti del Servizio Nazionale e il modello organizzativo per la gestione dell’emergenza.

A ogni tipologia di rischio radiologico corrisponde una valutazione tecnico-scientifica degli scenari di riferimento, delle conseguenze sull’ambiente e sulla salute, dei mezzi necessari per il rilevamento della radioattività e del territorio colpito dall’incidente.

Nel documento sono riportate le azioni che le autorità statali e locali devono intraprendere per limitare gli effetti della diffusione di una eventuale nube radioattiva, e le procedure per l’attivazione e il coordinamento delle principali componenti del Servizio Nazionale. Il Piano indica inoltre le modalità per lo scambio di informazioni tra le autorità, e la diffusione delle informazioni alla popolazione potenzialmente coinvolta dall'incidente.

Le reti nazionali, coordinate da ISIN-Ispettorato Nazionale per la Sicurezza Nucleare e la Radioprotezione, sono la rete Resorad per il monitoraggio della radioattività ambientale e le reti di monitoraggio automatico, tra loro complementari, Remrad e Gamma, che concorrono al Sistema nazionale di allertamento in caso di arrivo di una nube radioattiva sul territorio italiano. A queste si affianca la rete del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

In caso di emergenza, vengono intensificate le misure radiometriche, eseguite periodicamente dai laboratori delle ARPA-Agenzie regionali per la protezione dell’ambiente.

I dati raccolti dalle reti di monitoraggio, confluiscono nel sistema di calcolo Aries, una piattaforma in cui si integrano, per diverse scale geografiche, modelli di calcolo della dispersione in aria e della deposizione al suolo della radioattività, e dell'impatto sulla popolazione in base alle possibili vie di esposizione e per i diversi radionuclidi presenti nella contaminazione rilasciata. I modelli sono alimentati costantemente, in tempo reale, con i dati meteorologici acquisiti dal Centro Operativo della meteorologia dell’Aeronautica Militare.

In caso di ordine di evacuazione
Se viene diramato l’ordine di lasciare la propria abitazione o il luogo di lavoro, è importante adottare i seguenti comportamenti:

• prima di uscire, chiudere le porte e le finestre;
• tenere chiusi i finestrini della propria auto e spento l’impianto di aerazione;
• ascoltare la radio per avere informazioni utili.

In caso di riparo al chiuso
Le autorità possono emettere l’ordine di ripararsi in un luogo chiuso, ad esempio in casa o in ufficio.

In questo caso si raccomanda di:

chiudere le porte e le finestre;
spegnere gli impianti di aria condizionata e tutti i sistemi di presa d’aria esterna;
spostarsi se possibile in ambienti seminterrati o interrati.

Misure individuali di protezione
Nel caso di quantità pericolose di iodio radioattivo nell’atmosfera, le autorità per la salute pubblica possono raccomandare l’assunzione di ioduro di potassio (iodoprofilassi), in forma di compresse, che protegge la tiroide dall’assorbimento di iodio radioattivo.


Conseguenze per la salute
Le conseguenze sulla salute sono determinate dal tipo di radiazioni, dalle condizioni meteorologiche (venti e pioggia), dalla distanza dalla centrale nucleare interessata e dal fattore tempo a cui il soggetto è esposto. Il rischio di conseguenze di lungo termine aumenta se il soggetto è esposto a massicce dosi di radiazioni, per lunghi periodi di tempo.

SCARICA IL DOCUMENTO (APPROVATO MARZO 2022)

Fonte:Protezione civile

Disclaimer:Visto il continuo evolversi della normativa e della conoscenza tecnico scientifica le informazioni contenute in questa pagina potrebbero essere state superate da nuove disposizioni normative e conoscenze medico scientifiche.

Maggiori Info

ReCaptcha

Questo servizio Google viene utilizzato per proteggere i moduli Web del nostro sito Web e richiesto se si desidera contattarci. Accettandolo, accetti l'informativa sulla privacy di Google: https://policies.google.com/privacy

Google Analytics

Google Analytics è un servizio utilizzato sul nostro sito Web che tiene traccia, segnala il traffico e misura il modo in cui gli utenti interagiscono con i contenuti del nostro sito Web per consentirci di migliorarlo e fornire servizi migliori.

YouTube

I video integrati forniti da YouTube sono utilizzati sul nostro sito Web. Accettando di guardarli accetti le norme sulla privacy di Google: https://policies.google.com/privacy

Google Ad

Il nostro sito Web utilizza Google Ads per visualizzare contenuti pubblicitari. Accettandolo, si accetta l'informativa sulla privacy di Google: https://policies.google.com/technologies/ads?hl=it