Montaggio e manutenzione di impianti solari

Gli impianti solari vengono spesso montati su tetti con elevate altezze di caduta. Il pericolo maggiore per chi lavora sui tetti è dato dalle cadute dall’alto


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Il montaggio di impianti solari e il successivo utilizzo delle coperture coinvolge una serie di persone. Per tutti (montatori, manutentori, progettisti e proprietari) si applica il seguente principio: chi accede ai tetti muniti di impianti solari deve proteggersi dalle cadute dall’alto. Attenzione: il proprietario dell’opera (committente) è responsabile dei danni causati da impianti carenti (difetti dell’opera).


La pianificazione delle misure di protezione contro
le cadute dall’alto deve tener conto di tutte le zone accessibili del tetto. I progettisti possono dare un contributo prezioso nel garantire la sicurezza durante il montaggio e la successiva manutenzione degli impianti solari.
Le misure anticaduta devono essere pianificate e adottate prima del rilievo delle misure (= parte della progettazione) e dei lavori preliminari sul tetto, ad esempio:
••montaggio delle protezioni laterali
••utilizzo di piattaforme di lavoro elevabili
••impiego di lavoratori qualificati e affidabili
••utilizzo di dispositivi di ancoraggio sicuri e dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall’alto (DPI anticaduta)


Gli interventi di manutenzione sui tetti richiedono un’accurata preparazione dei lavori, vanno pianificati
in modo sistematico e documentati.
In fase di progettazione bisogna mettere a punto un piano di sicurezza chiaro, in cui si spiega come eseguire in sicurezza i lavori di manutenzione (ad es. controllo del manto di copertura e dei bordi del tetto, manutenzione delle installazioni tecniche come apparecchi di ventilazione/climatizzazione e dispositivi di comunicazione). Il piano deve comprendere tutti i lavori di manutenzione da eseguire sul tetto e fornire indicazioni specifiche sui seguenti punti:
••accessi sicuri al tetto (dove e come)
••componenti dei DPI anticaduta
••salvataggio con mezzi propri
••trasporto di materiali e attrezzi
Le due descrizioni del sistema «Dispositivo di ancoraggio» riportate negli allegati 1 e 2 rappresentano uno strumento pratico per elaborare semplici piani di sicurezza per tetti piani e tetti inclinati.
Fondamenti di legge
Leggi, ordinanze, norme, ecc. stabiliscono quali sono le responsabilità e su chi ricadono. Le questioni relative alla pianificazione, al montaggio e alla manutenzione di impianti solari sono disciplinate principalmente dai seguenti riferimenti normativi:



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Gli impianti solari fotovoltaici o termici modificano la destinazione originaria del tetto. Tenuto conto di questo nuovo scopo e utilizzo si applicano requisiti più severi per gli accessi, le vie di passaggio e i luoghi di lavoro di terze persone.
Durante il rilievo delle misure, il montaggio e la manutenzione di impianti solari su tetti piani o inclinati bisogna tenere conto dei seguenti aspetti:
••A partire da un’altezza di caduta di 3 m occorre adottare delle misure contro le cadute dall’alto. Questo vale anche per i tetti con impianti solari.
••In caso di lavori di esigua entità con rischio di scivolamento, bisogna adottare delle misure di protezione a partire da un’altezza di caduta di 2 m.
••Gli accessi e i luoghi di lavoro devono essere sicuri.
••Per il montaggio di impianti solari bisogna predisporre un sistema di protezione collettiva (ad es. ponteggio per facciate, reti di sicurezza, passerelle).
••Se tecnicamente realizzabile, la protezione collettiva ha priorità rispetto alla protezione individuale anche durante i lavori di manutenzione sui tetti.
••Gli impianti solari realizzati sui tetti esistenti non devono pregiudicare la funzionalità o l’efficacia dei dispositivi di ancoraggio presenti, né tantomeno bloccare le vie di passaggio già predisposte. In caso contrario, bisogna procedere a opportuni adeguamenti.
••Si raccomanda di affiggere un piano dell’impianto presso l’accesso al tetto che riporti in modo chiaro e duraturo come è garantita la protezione anticaduta. Il piano è parte integrante della documentazione dell’impianto.
••Durante i lavori in quota con funi si possono utilizzare solo DPI anticaduta costituiti da elementi certificati.
••Le persone che utilizzano i DPI anticaduta devono avere una formazione specifica (durata minima 1 giorno).
••Per i tetti con parapetti perimetrali conformi alle norme, gli accessi vanno realizzati preferibilmente con scale a gradini, botole d’uscita, scale a pioli fisse con gabbia di protezione dorsale o dispositivo anticaduta (EN 353-1/2).


3.1 Lucernari
Attualmente nessun fabbricante di lucernari in materiale plastico è in grado di garantire la resistenza alla rottura durante tutto il ciclo di vita del prodotto senza misure supplementari. Di conseguenza, per i lucernari in materiale plastico (ad es. lastre translucide, cupole) bisogna rispettare i seguenti punti:
1. I lucernari in materiale plastico devono essere considerati non resistenti alla rottura a lungo termine.
2. Devono essere dotati di una protezione collettiva, ad esempio una griglia, una rete di sicurezza, un parapetto o un vetro di sicurezza.
3. Per la manutenzione dei lucernari aperti si devono installare dispositivi di ancoraggio certificati.
4. Se per il montaggio, lo smontaggio o la manutenzione dei lucernari è richiesto rimuovere il dispositivo di protezione collettiva presente, le aperture devono essere dotate di protezioni su tutta la superficie per tutta la durata dei lavori (ad es. rete di sicurezza o ponteggio di ritenuta).
I lucernari in materiale plastico devono essere dotati di una protezione collettiva permanente e questo deve avvenire prima del montaggio degli impianti solari.
Anche i lucernari in vetro devono essere protetti in modo efficace contro lo sfondamento, ad esempio con un vetro di sicurezza

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Installatore di pannelli solari sfonda lucernario (Analisi Infortunio)

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