Modello per il calcolo degli indici di comfort termico
Modello per il calcolo degli indici di comfort termico PMV e PPD (ISO 7730-metodo Fanger)
Foglio di Calcolo Excel Gratis per Calcolare gli Indici di Comfort Termico
L’uomo considera un ambiente termicamente confortevole se in esso non avverte nessun tipo di disagio termico. La prima condizione per il comfort è la neutralità termica, ovvero quella particolare situazione in cui una persona non sente né troppo freddo nè troppo caldo.
Quando la temperatura della pelle scende sotto i 34°C, i sensori del freddo iniziano ad inviare segnali al cervello; se la temperatura continua a scendere i segnali aumentano. Il numero di segnali è anche funzione della velocità di variazione della temperatura: con l’aumentare di tale velocità aumenta il numero di segnali.
Analogamente, il sensore nell’ipotalamo invia segnali quando la temperatura supera i 37°C e, all’aumentare della temperatura, aumenta il numero di segnali. Si ritiene che i segnali di questi due sensori siano alla base della nostra valutazione sull’ambiente termico.
L’interpretazione dei segnali da parte del cervello può essere paragonata ad un tiro alla fune, con i sensori del caldo e del freddo che rappresentano le due estremità. Se i segnali provenienti da ambedue le parti hanno la stessa ampiezza, si raggiunge la neutralità termica, altrimenti si sente o troppo freddo o troppo caldo. Una persona in condizioni di neutralità termica, completamente rilassata, costituisce un caso a parte, perché non attiva né i sensori del caldo nè quelli del freddo.
Perché la temperatura interna vari ci vuole un po’ di tempo; i segnali provenienti dal sensore del calore determinano variazioni molto più lente rispetto a quelli provenienti dal sensore del freddo
Per mantenere il comfort termico devono essere soddisfatte due condizioni. La prima è che la combinazione della temperatura della pelle e della temperatura interna fornisca la sensazione di neutralità termica. La seconda è che il bilancio di energia sul corpo umano sia soddisfatto: l’energia metabolica prodotta deve essere uguale alle dispersioni verso l’ambiente.
Sulla base di un elevato numero di esperimenti, in condizione di neutralità termica, è stata ricavata la relazione tra i seguenti parametri: temperatura della pelle, temperatura interna ed attività fisica. Durante questi esperimenti sono state misurate la temperatura interna, la temperatura della pelle e la quantità di sudore prodotto; tutto ciò a vari livelli noti di attività, su persone in condizione di comfort termico
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