Misure di prevenzione e protezione Addetto all’attrezzaggio e manutenzione ordinaria
Addetto all’attrezzaggio e manutenzione ordinaria
Che cos’è la scheda denominata “Profilo di Rischio”?
Questa scheda è stata realizzata sulla base del modello delle Schede Internazionali sui Rischi delle Professioni (ILO, IIOSH, CIS) integrandolo con indicazioni sulle macchine/impianti e le buone prassi laddove individuate. Il materiale in oggetto non può essere considerato esaustivo al fine della Valutazione dei Rischi di ogni realtà, ma può essere utilizzato come supporto. Sono rivolte a tutte le figure coinvolte nel processo indirizzato alla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. In questa scheda sono illustrati, secondo un formato standard, i rischi di infortunio e malattia ai quali possono essere esposti “GLI ADDETTI ALL’ATTREZZAGGIO E MANUTENZIONE ORDINARIA” durante lo svolgimento delle proprie attività. Le informazioni contenute rappresentano uno strumento informativo di ausilio alla identificazione delle cause principali degli infortuni e delle malattie professionali ed una base di partenza (indicazioni di MPP e buone prassi) per la programmazione degli interventi nella direzione del miglioramento continuo.
Un lavoratore specializzato a svolgere tutte le operazioni necessarie a predisporre la macchina per la produzione (cambio e sostituzione degli stampi) e loro manutenzione ordinaria.
Le operazioni vengono svolte con gli impianti fermi.
Quali sono i fattori di rischio connessi alla professione?
- Traumi, lacerazioni, contusioni, ferite, provocati da cadute e scivolamenti;
- Elettrocuzione o ustioni causate dal contatto con parti in tensione delle macchine;
- Lesioni agli occhi causate dalla proiezione di frammenti;
- Lesioni a carico dell’apparato uditivo (ipoacusia, perdita dell’udito) causate dall’elevato rumore (in
reparto produttivo);
- Lombalgie e traumi al rachide dovuti alle vibrazioni trasmesse al corpo intero (vibrazioni trasmesse dalle macchine/impianti a terra);
- Esposizione a radiazioni ottiche artificiali (emesso dal pezzo portato a temperatura di più di 1000 °C che emette radiazione luminosa infrarosso – in reparto);
- Esposizione a campi elettromagnetici (forni ad induzione magnetica – in reparto);
- Stress termico provocato dal microclima (sbalzi di temperatura: esterno-interno)
- Malattie respiratorie, dermatologiche e a carico dell’apparato digerente dovuto rispettivamente ad
inalazione, contatto o ingestione di prodotti chimici
- Lesioni a carico dell’apparato muscolo-scheletrico causate da lavoro ripetitivo e dalla movimentazione manuale dei carichi;
Misure di prevenzione e protezione
RISCHI INFORTUNISTICI
I pavimenti dei luoghi di lavoro devono essere fissi, stabili ed antisdrucciolevoli, nonché esenti da
cavità o piani inclinati pericolosi. Eliminare lungo le vie di circolazione evidenti ostacoli
Mantenere l’area di lavoro in ordine ed evitare l’accumulo di materiale che possa intralciare i movimenti dell’operatore;
Dotare gli ambienti di lavoro di sufficiente illuminazione naturale e/o artificiale e garantire idoneo
fattore di uniformità dell’illuminazione;
Dotare l’ambiente di lavoro di idonea segnaletica di sicurezza e vietare l’accesso alle persone non
autorizzate e progettare in modo adeguato le vie di circolazione per veicoli e pedoni al fine di evitare investimenti, incidenti tra mezzi e ribaltamenti;
Nei lavori in quota devono essere adottati idonei parapetti o altre precauzione adatte ad eliminare il
pericolo di caduta dall’alto
Prevedere idonee procedure ed istruzioni operative per lo scarico e lo stoccaggio in magazzino di materie prime;
Utilizzare scaffalature, bancali, ecc. idonei a sostenere e trattenere il carico da immagazzinare;
Prevedere idonee procedure ed istruzioni operative per l’approvigionamento del materiale dal
magazzino ai reparti di produzione al fine di evitare un’interferenza con le attività di reparto e
ribaltamenti;
Prevedere idonei sistemi di trattenuta e idonei accessori per imbracatura (catene, fasce, funi)
Prevedere idonee procedure ed istruzioni operative per l’attrezzaggio di impianti e macchine;
In caso di inceppamento della macchina, vietare la rimozione delle protezioni per intervenire e
attendere l’intervento di personale specializzato;
Verificare che le macchine e attrezzature siano dotate dei RES di cui alla Direttiva Macchine o alla
specifica Direttiva di Prodotto;
Verificare che le macchine/impianti immesse sul mercato dopo il 21/09/1996 siano corredate da:
- Marcatura CE
- Manuale d’istruzione
- Dichiarazione di conformità
Verificare che le attrezzature di lavoro di cui all’Art. 70 co.2 del D.Lgs. 81/2008 siano conformi ai requisiti di sicurezza di cui all’Allegato V del medesimo decreto
Verificare che nel corso della valutazione dei rischi siano stati individuati i rischi palesi
Eseguire manutenzione periodica e programmata delle macchine e delle attrezzature di lavoro al fine
di mantenere l’efficienza dei RES
Prevedere specifiche procedure o Istruzioni Operative per svolgere tutte le attività che comportano lo stoccaggio,il trasporto e la manipolazione di agenti chimici pericolosi per la salute e la sicurezza dei lavoratori;
Prevedere procedure di emergenza da attuare in caso di primo soccorso, lotta antincendio ed
evacuazione dei lavoratori e di pericolo grave ed immediato
Verificare la sicurezza di apparecchiature elettriche prima del loro utilizzo. Sottoporre attrezzature elettriche difettose o che presentano anomalie sospette ad ispezione ed eventuale riparazione da parte di un tecnico elettricista qualificato e mantenere i cavi elettrici in ordine;
RUMORE
Se dalle misurazioni strumentali risulta esserci un’esposizione provvedere ad applicare misure
preventive:
- Ridurre il rumore alla fonte, cioè progettare ed acquistare macchine con la più bassa emissione di rumore;
- Limitare la propagazione delle onde sonore, isolando la sorgente sonora utilizzando per le pareti, i muri ed i soffitti degli ambienti di lavoro dei materiali assorbenti;
- Limitare il tempo di esposizione del lavoratore;
Utilizzo di idonei D.P.I. otoprotettori (cuffie o tappi), come definiti dall’analisi strumentale e VDR;
VIBRAZIONI SISTEMA MANO-BRACCIO
Se dalle misurazioni strumentali risulta esserci un’esposizione provvedere ad applicare misure
preventive:
- Adozione di sistemi di lavoro ergonomici che consentano di ridurre al minimo la forza di prensione
o spinta da applicare all’utensile (impugnature e prolunghe).
- Sostituzione dei macchinari che producono elevati livelli di vibrazioni con macchinari che espongano a minori livelli di vibrazioni
- Effettuazione di manutenzione regolare e periodica degli utensili;
- Adozione di cicli di lavoro che consentano di alternare periodi di esposizione a vibrazioni a periodi in cui il lavoratore non sia esposto a vibrazioni.
Impiego di DPI (guanti antivibranti);
VIBRAZIONI CORPO INTERO
Se dalle misurazioni strumentali risulta esserci un’esposizione provvedere ad applicare misure
preventive:
- Pianificare una regolare manutenzione dei macchinari, con particolare riguardo alle sospensioni, ai sedili ed al posto di guida degli automezzi;
- Identificare le condizioni operative o i veicoli che espongono ai più alti livelli di vibrazioni ed
organizzare laddove possibile turni di lavoro tra operatori e conducenti idonei a ridurre le esposizioni individuali;
- Pianificare laddove possibile i percorsi di lavoro scegliendo quelli meno accidentati oppure, dove possibile, effettuare lavori di livellamento stradale.
- Pianificazione di una politica aziendale di aggiornamento del parco macchine, che privilegi
l'acquisto di macchinari a basso livello di vibrazioni e rispondenti a criteri generali di ergonomia del posto di guida.
CAMPI ELETTROMAGNETICI (CEM)
Se dalle misurazioni strumentali risulta esserci un’esposizione provvedere ad applicare misure
preventive:
- Utilizzare metodi di lavoro che comportano una minore esposizione;
- Verificare l’esistenza di attrezzature di lavoro alternative progettate per ridurre i livelli di
esposizione;
- Utilizzare altre soluzioni tecniche come protezioni fisse o analoghi sistemi di sicurezza;
- Minimizzare la durata e l’intensità dell’ esposizione;
- Effettuazione di manutenzione regolare e periodica degli utensili;
RADIAZIONI OTTICHE ARTIFICIALI (ROA)
Se dalle misurazioni strumentali risulta esserci un’esposizione provvedere ad applicare misure
preventive
- Utilizzare metodi di lavoro che comportano una minore esposizione;
- Verificare l’esistenza di attrezzature di lavoro alternative progettate per ridurre i livelli di
esposizione;
- Utilizzare altre soluzioni tecniche come schermature fisse o analoghi sistemi di sicurezza;
- Minimizzare la durata e l’intensità dell’ esposizione;
- Risanare l'ambiente di lavoro per minimizzare i livelli di esposizione;
- Effettuazione di manutenzione regolare e periodica degli utensili;
Proteggere il lavoratore mediante dispositivi di protezioni individuali (occhiali e indumenti idonei);
MICROCLIMA
Mantenere un corretto quantitativo di aria salubre nei luoghi di lavoro chiusi:
- Aerare sufficientemente l’ambiente di lavoro anche tramite l’ausilio di impianti di aerazione;
- Controllo, manutenzione, sanificazione e pulizia degli impianti di condizionamento quando presenti.
Mantenere un’adeguata temperatura dei locali di lavoro:
- Modificare la temperatura dell’ambiente o se non è possibile utilizzare tecniche localizzate per difendere il lavoratore da temperature troppo alte o troppo basse;
- Proteggere il lavoratore mediante dispositivi di protezioni individuale;
- Interrompere l’attività lavorativa frequentemente e svolgere altre lavorazioni;
- Prevedere idonee aree ristoro con clima adeguato e bevande fredde e calde.
RISCHIO CHIMICO
Se sono presenti e/o utilizzati e/o si generano agenti chimici pericolosi, oltre a oltre ad una corretta valutazione dei rischi da esposizione e da incidente (metodi semiquantitativi e/o quantitativi), provvedere ad applicare, quando appropriate, le seguenti misure:
Misure generali di prevenzione:
- Riduzione al minimo del n° di lavoratori esposti (limitazione dell’accesso a determinate zone;
separazione fisica delle zone per l’effettuazione di detrminate operazioni).
- Riduzione al minimo della durata e intensità dell’esposizione (prevedere una ventilazione
sufficiente dei locali; adeguare le variabili di processo senza ridurre il rendimento).
- Riduzione della quantità di agenti chimici (disporre della quantità di agenti chimici, indispensabili per il lavoro, sul luogo di lavoro).
- Fornitura di attrezzature idonee, oltre a procedure di manutenzione sicure (stabilire i requisiti
che devono possedere le attrezzature di lavoro prima di procedere al loro acquisto;
programmare e protocollare gli interventi di manutenzione).
- Concezione e organizzazione dei sistemi di lavoro sul luogo di lavoro(eliminazione o adeguamento delle operazioni in cui, pur non essendo necessario, può esservi contatto con agenti chimici pericolosi).
- Procedure di lavoro idonee (istruzioni scritte per lo svolgimento della mansione, descrivendo
passo a passo i requisiti di sicurezza di cui tenere conto).
Misure specifiche di prevenzione(da attuare in base ai risultati della valutazione dei rischi):
- Eliminazione del rischio:
- Sostituzione totale dell’agente chimico pericoloso
- Modifica del processo / utilizzo di attrezzature intrinsecamente sicure / automazione
- Riduzione / controllo del rischio:
- Sostituzione parziale dell’agente chimico pericoloso
- Cambiamento di forma o di stato fisico
- Processo chiuso
- Estrazione localizzata (LEV: local exhaust ventilation)
- Segregazione reparti “sporchi”
- Stoccaggio sicuro
- Metodi di lavoro corretti (manipolazione sicura; trasporto interno sicuro)
- Protezione del lavoratore
- Unità lavaocchi e docce
- Prevenzione e protezione da esplosione / incendio
Proteggere il lavoratore mediante dispositivi di protezioni individuali (maschere, respiratori, guanti, scarpe,tute,ecc.);
Nel caso in cui gli agenti chimici pericolosi a cui il lavoratore è esposto sono cancerogeni o mutageni è
necessario adottare anche le seguenti misure:
- Utilizzo di agenti cancerogeni/mutageni in quantitativi non superiori alle necessità delle lavorazioni;
- Divieto di accumulo sul luogo di lavoro in quantitativi superiori alle necessità della lavorazione;
- Evitare emissioni di agenti nell’aria, e se non è possibile l’eliminazione deve avvenire il più vicino
possibile mediante aspirazione localizzata;
- Pulizia accurata dei locali, attrezzature, impianti e dispositivi di protezione individuale;
- Prevedere armadietti separati per gli indumenti civili e quelli da lavoro;
- La raccolta e l’immagazzinamento ai fini dello smaltimento deve essere effettuato in sicurezza.
- Attivare registro degli esposti
RISCHIO BIOLOGICO
Profilassi medica adeguata
Sostituzione periodica degli olii emulsionabili
MMC
Se dalla Valutazione risulta una possibile esposizione al rischio è necessario adottare le seguenti misure:
- Adottare le misure organizzative necessarie e ricorrere ai mezzi appropriati, in particolare attrezzature meccaniche, per evitare la necessità di una movimentazione manuale dei carichi da parte dei lavoratori;
- Intervenire dal punto di vista tecnico/organizzativo per ridurre il rischio dovuto a:
Caratteristiche del carico (peso, ingombro, equilibrio, posizione)
Sforzo fisico richiesto (eccessivo, torsione tronco, movimenti bruschi, posizione instabile)
Caratteristiche dell’ambiente di lavoro (spazio insufficiente, pavimentazione, microclima)
Fattori individuali di rischio
- Se necessario eseguire l’attività con due o più operatori ed elaborare procedura relativa;
LAVORO RIPETITIVO
Se dalla Valutazione risulta una possibile esposizione al rischio è necessario adottare le seguenti
misure:
- Adottare interventi a livello strutturale con il fine di migliorare le posture e i movimenti incongrui, la
compressione degli arti superiori e l’uso della forza:
interventi sul lay-out, ergonomia postazione di lavoro, ergonomia attrezzature.
- Interventi a livello organizzativo con il fine di migliorare la frequenza e la ripetitività dei gesti lavorativi e la carenza dei tempi di recupero:
ritmi, pause, rotazione delle mansioni
STRESS-LAVORO CORRELATO
Se dalla Valutazione risulta una possibile esposizione al rischio è necessario adottare le seguenti misure:
- Soluzioni che intervengono sull’organizzazione, attraverso misure tecniche (potenziamento degli automatismi tecnologici…);
- Misure organizzative sull’attività lavorativa (orario sostenibile, alternanza di mansioni nei limiti di
legge e contratti, riprogrammazione attività…);
- Misure procedurali (definizione di procedure di lavoro…), misure ergonomiche (progettazione ergonomica dell’ambiente e dei processi di lavoro);
- Misure di revisione della politica aziendale (azioni di miglioramento della comunicazione interna, della gestione, delle relazioni, ecc.).
VDT
Se dalla Valutazione risulta una possibile esposizione al rischio è necessario adottare le seguenti misure:
- Accurata sistemazione dell’area di lavoro e delle attrezzature da lavoro (spazi tra postazioni,
monitor, tastiera, mouse, piano di lavoro, sedile di lavoro, ecc.);
- Porre attenzione all’illuminazione, all’igiene e al microclima (aerazione, temperatura e umidità);
- Pause frequenti con cambio attività.
PROCEDURE GESTIONALI FONDAMENTALI
Valutazione del rischio specifica per valutare l’entità dell’esposizione;
Formazione/informazione ed eventuale addestramento;
Sorveglianza sanitaria svolta dal medico competente nominato;
Prevedere specifiche procedure o istruzioni operative per svolgere l’attività;
I luoghi di lavoro in cui le lavorazioni comportano un'esposizione al rischio sono provvisti di apposita
segnaletica ed eventualmente delimitati per regolarne l'accesso;
Proteggere il lavoratore mediante dispositivi di protezioni individuali;
Programmazione dell’attività lavorativa dal punto di vista tecnico/organizzativo che tenga conto della
comprensione delle procedure e istruzioni da parte dei lavoratori stranieri;
Prevedere pause frequenti con cambio di attività.
Fonte:Inail
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