applicazione excel  sgsa Aziendale

Applicativo operativo Inail Rielaborato  

Riprendiamo e mettiamo a disposizione gratuitamente l'applicativo EX Ispesl ora presente sul sito Inail appsricercascientifica.inail.it in merito all'applicazione della sgsa Aziendale. 
Visto la datazione della procedura in excel i fogli excel possono essere utilizzati rapportando la valutazione agli standard normativi attuali.




Descrizione degli aspetti generali dell’organizzazione

Prima di procedere con l’analisi delle fasi è necessario acquisire dati ed informazioni relativi alle caratteristiche dell’organizzazione, all’ambiente circostante ed alle prestazioni ambientali e di salute e sicurezza sul lavoro. Questo potrà essere effettuato utilizzando il modello allegato “P-31-01 - Mod E (Analisi iniziale)”: in esso è necessario inserire le informazioni relative a:
descrizione dell’organizzazione e del sito. In questo capitolo è necessario specificare a quale organizzazione si applica il sistema di gestione (dati generali sull'azienda, sede, superfici, struttura). Descrivere, in particolare, se l'azienda possiede già risorse dedicate (anche in maniera non esclusiva) alla gestione dell'ambiente e della sicurezza (persone, Funzioni, procedure in vigore, ecc.).
descrizione dell’ambiente circostante. In questo capitolo si possono inserire informazioni relative alle caratteristiche del territorio nel quale l’azienda opera, e che possono avere rilevanza per l’analisi e la gestione degli aspetti ambientali dell’organizzazione: geografia, caratteristiche geomorfologiche, zonizzazione, antropizzazione, sensibilità a determinati aspetti ambientali, sottosuolo (p.e. stratigrafie, informazioni sulle falde). A meno che non siano state effettuati specifici approfondimenti dall'azienda stessa, si suggerisce di verificare la disponibilità di indagini sullo stato del territorio e dell'ambiente effettuate da Enti locali (quali Comune o dalla Provincia). Come si è detto, è opportuno focalizzarsi sulle informazioni che possono avere rilevanza per l’analisi e la gestione degli aspetti ambientali dell’organizzazione; ad esempio, informazioni sulla natura del terreno e sulle falde acquifere possono servire se le attività dell’organizzazione comportano rischi di sversamenti pericolosi nel suolo o nei corsi d’acqua superficiali; informazioni sulla densità abitativa possono servire se le attività dell’organizzazione inducono un intenso traffico automobilistico nell’area circostante; e così via. La ricerca di informazioni che non hanno e non possono avere rilevanza per la gestione degli aspetti ambientali dell’organizzazione rappresenterebbe un costo non necessario.
dati storici ed andamento dei parametri ambientali. L'estensione di questo paragrafo dipende dagli aspetti ambientali presenti. Ove possibile, si raccomanda di inserire oltre ai dati aggregati del singolo aspetto ambientale (per esempio: i consumi idrici degli ultimi tre anni), anche la disaggregazione in funzione dei processi (per esempio: consumi idrici impianto di verniciatura ad acqua). Il “P-31-01 - Mod E (Analisi iniziale)” richiama un apposito file Excel contente specifici modelli per la raccolta di questi dati.
dati storici ed andamento degli indici di sicurezza. In questo capitolo è necessario inserire gli andamenti dei fenomeni infortunistici negli ultimi anni (p.e. numero infortuni nel corso degli 2 o 3 anni) e calcolare gli indici di frequenza e gravità. Dato che il fenomeno infortunistico rappresenta una preziosa fonte di informazioni, si raccomanda di approfondire le cause degli infortuni, al fine di adottare le opportune azioni correttive.
esperienze pregresse: in particolare, incidenti ed emergenze accadute negli ultimi 5/6 anni, soprattutto se esse hanno avuto degli impatti ambientali all'esterno del sito.A questo file dovranno essere allegati inoltre i risultati delle indagini che seguiranno nei prossimi paragrafi, ottenendo così l'analisi iniziale che costituisce un primo fondamentale passo per lo sviluppo del sistema di gestione integrato. 

individuazione delle fasi del processo

Per ogni processo identificato è necessario definire le fasi che lo costituiscono.
Nel caso del processo di produzione, per esempio, potrebbero essere identificate le seguenti fasi (rappresentate nello schema con le relative componenti di produzione).

Per ogni fase del processo è necessario inoltre identificare e descrivere le condizioni in cui la fase può presentare aspetti ambientali o rischi di salute e sicurezza sul lavoro:
le condizioni normali di regolare gestione del processo (per esempio: la normale operatività di una cabina di verniciatura);
le condizioni  anormali/anomale (dette anche “non routine activities” dallo standard OHSAS 18001, quali, per esempio, le attività manutentive svolte in un reparto di produzione); ad esse è necessario associare una Frequenza di Accadimento F, con valore:
1 ≤ F < 2 per Frequenza Bassa 
2 < F < 3 per Frequenza Media
F = 3 per Frequenza Alta
le condizioni incidentali e/o di potenziale emergenza (per esempio: situazioni di sversamento di vernici). Per brevità, verranno definite semplicemente come “condizioni di emergenza”). Ad esse è necessario associare  la Probabilità P di accadimento della situazione di emergenza stessa:
P = 1 Probabilità Estremamente Bassa: in questo caso gli aspetti ambientali correlati non risulteranno mai significativi, tranne nel caso in cui siano regolati da norme di legge
 1 < P ≤ 2 Probabilità Media 
 2 < P ≤ 3 Probabilità Alta 
A tal fine viene proposto il modulo P-31-01 – Mod A (analisi delle fasi del processo), riportato nella figura seguente. Questo modulo fa parte di un file Excel che include anche altri fogli dedicati all'analisi iniziale: si consiglia pertanto, all'apertura del link, di verificare se si sta per compilare il foglio corretto (il cui nome è indicato in basso).

Ad ogni riga del modulo corrisponde una fase o un’attività: ovviamente, nel caso di un processo basato su una sola fase, si compilerà una sola riga.
Nella parte destra del modulo devono essere inseriti:
input ed output;
fasi del processo o attività;
altri dati opzionali (documenti, responsabilità, ecc.)Devono essere inserite e descritte le condizioni normali e le (eventuali) condizioni anormali o di emergenza, insieme alle relative Frequenza e/o Probabilità di accadimento.   

ovranno essere realizzati tanti moduli quanti sono i processi identificati.
ProdottiPer la definizione dei prodotti dell’organizzazione, in generale sarà sufficiente riferirsi all’output finale del processo di produzione: nel caso di P.M.I. mono-prodotto sarà sufficiente una singola voce.
Nel caso di più prodotti, aventi caratteristiche notevolmente diverse, non è necessario elencare tutto il catalogo aziendale ma è sufficiente un raggruppamento per tipologie. Un’azienda che produce letti elencherà un solo prodotto; se oltre a produrre letti commercializza anche materassi basterà considerare i due prodotti: letti e materassi. Peraltro se per i letti esistono due linee di prodotto dalle caratteristiche differenti (p.e letti con telaio in legno ed acciaio) si potranno considerare tre tipologie di prodotti per l’azienda: letti in ferro, letti in legno e materassi .
Il modulo P-31-01 – Mod A (analisi delle fasi del processo) è utilizzabile anche per inserire i prodotti: è possibile utilizzare uno stesso modulo per più prodotti o per più servizi (p.e. inserendo nel campo processo la voce “prodotti” e dettagliando i singoli prodotti nello spazio destinato alle fasi). In questo caso i campi destinati ad input ed output non devono essere utilizzati.
ServiziIn generale, gli stessi concetti utilizzati per i processi e le relative attività/fasi potranno essere utilizzati per i servizi, che devono essere registrati utilizzando il modulo P-31-01 – Mod A (analisi delle fasi del processo). 

Descrizione degli aspetti generali dell’organizzazione

Prima di procedere con l’analisi delle fasi è necessario acquisire dati ed informazioni relativi alle caratteristiche dell’organizzazione, all’ambiente circostante ed alle prestazioni ambientali e di salute e sicurezza sul lavoro. Questo potrà essere effettuato utilizzando il modello allegato “P-31-01 - Mod E (Analisi iniziale)”: in esso è necessario inserire le informazioni relative a:
descrizione dell’organizzazione e del sito. In questo capitolo è necessario specificare a quale organizzazione si applica il sistema di gestione (dati generali sull'azienda, sede, superfici, struttura). Descrivere, in particolare, se l'azienda possiede già risorse dedicate (anche in maniera non esclusiva) alla gestione dell'ambiente e della sicurezza (persone, Funzioni, procedure in vigore, ecc.).
descrizione dell’ambiente circostante. In questo capitolo si possono inserire informazioni relative alle caratteristiche del territorio nel quale l’azienda opera, e che possono avere rilevanza per l’analisi e la gestione degli aspetti ambientali dell’organizzazione: geografia, caratteristiche geomorfologiche, zonizzazione, antropizzazione, sensibilità a determinati aspetti ambientali, sottosuolo (p.e. stratigrafie, informazioni sulle falde). A meno che non siano state effettuati specifici approfondimenti dall'azienda stessa, si suggerisce di verificare la disponibilità di indagini sullo stato del territorio e dell'ambiente effettuate da Enti locali (quali Comune o dalla Provincia). Come si è detto, è opportuno focalizzarsi sulle informazioni che possono avere rilevanza per l’analisi e la gestione degli aspetti ambientali dell’organizzazione; ad esempio, informazioni sulla natura del terreno e sulle falde acquifere possono servire se le attività dell’organizzazione comportano rischi di sversamenti pericolosi nel suolo o nei corsi d’acqua superficiali; informazioni sulla densità abitativa possono servire se le attività dell’organizzazione inducono un intenso traffico automobilistico nell’area circostante; e così via. La ricerca di informazioni che non hanno e non possono avere rilevanza per la gestione degli aspetti ambientali dell’organizzazione rappresenterebbe un costo non necessario.
dati storici ed andamento dei parametri ambientali. L'estensione di questo paragrafo dipende dagli aspetti ambientali presenti. Ove possibile, si raccomanda di inserire oltre ai dati aggregati del singolo aspetto ambientale (per esempio: i consumi idrici degli ultimi tre anni), anche la disaggregazione in funzione dei processi (per esempio: consumi idrici impianto di verniciatura ad acqua). Il “P-31-01 - Mod E (Analisi iniziale)” richiama un apposito file Excel contente specifici modelli per la raccolta di questi dati.
dati storici ed andamento degli indici di sicurezza. In questo capitolo è necessario inserire gli andamenti dei fenomeni infortunistici negli ultimi anni (p.e. numero infortuni nel corso degli 2 o 3 anni) e calcolare gli indici di frequenza e gravità. Dato che il fenomeno infortunistico rappresenta una preziosa fonte di informazioni, si raccomanda di approfondire le cause degli infortuni, al fine di adottare le opportune azioni correttive.
esperienze pregresse: in particolare, incidenti ed emergenze accadute negli ultimi 5/6 anni, soprattutto se esse hanno avuto degli impatti ambientali all'esterno del sito.A questo file dovranno essere allegati inoltre i risultati delle indagini che seguiranno nei prossimi paragrafi, ottenendo così l'analisi iniziale che costituisce un primo fondamentale passo per lo sviluppo del sistema di gestione integrato. 

Identificazione dei pericoli ("sorgenti di rischio") e degli aspetti ambientaliDeterminate le fasi del processo e le relative condizioni, è necessario identificare:
i pericoli per la S&SL
gli aspetti ambientaliper ognuna delle fasi (e le relative condizioni) identificate.

individuazione degli aspetti ambientaliIl seguente elenco degli aspetti ambientali 
a) emissioni in atmosfera;
b) scarichi nei corpi idrici;
c) rilasci nel suolo;
d) utilizzo delle materie prime e delle risorse naturali;
e) utilizzo dell'energia;
f) energia emessa, per esempio calore, radiazioni, vibrazioni;
g) rifiuti e sottoprodotti;
h) caratteristiche fisiche, per esempio dimensioni, forma, colore, aspetto.
Gli aspetti ambientali individuati per ogni fase del processo/ attività, prodotto o servizio, sono riportati nel foglio corrispondente del modulo P-31-01-Mod. D, insieme alla condizione normale, anormale, di emergenza) cui si riferiscono.
Nell'esempio di compilazione sono stati inseriti gli aspetti ambientali apponendo una “x” quando l’aspetto ambientale è presente per quella fase del processo in quelle condizioni.

Aspetti ambientali indirettiNel completare la lista, è necessario considerare i cosiddetti “aspetti ambientali indiretti”, ovvero gli aspetti ambientali sui quali l’organizzazione non detiene un controllo gestionale pieno, ma sui quali essa può avere un influenza più o meno elevata, per esempio:
l’influenza potrebbe essere elevata nel caso appaltatori operanti in sito (ai quali possono essere imposte delle norme di comportamento) o nei trasporti casa-lavoro dei dipendenti (l’azienda potrebbe incentivare l’uso dei mezzi pubblici);
l’influenza è spesso scarsa nel caso di servizi di trasporto merci svolti da terzi o di prodotti acquistati da fornitori su catalogo.
La raccomandazione è di verificare il grado di controllo e, se esistono margini di intervento, includere anche questi aspetti ambientali nelle nostre analisi. A tal fine si possono presentare due casi:
il processo o la fase che genera questo aspetto sono già stati considerati. E’ sufficiente inserire l’aspetto nel modulo P-31-01 – Mod D;
molto più probabilmente, il processo o la fase (attività) non è stata prevista (p.e. abbiamo inserito tutte le fasi del processo di produzione ed abbiamo “dimenticato” la fase di trasporto prodotti svolta dai corrieri che riteniamo corretto inserire). Ritorniamo alla fase di analisi del processo ed aggiungiamo una o più fasi (oppure un nuovo processo) al modulo P-31-01 – Mod A (analisi delle fasi del processo).

Identificazione della normativa applicabileNelle sezioni precedenti sono stati identificati ed elencati gli aspetti ambientali ed i pericoli (rispettivamente nel P-31-01 - Mod. D e P-31-01 - Mod. A): in funzione dei risultati ottenuti, è necessario identificare anche la normativa applicabile. Dato che le norme applicabili sono per lo più riferibili agli aspetti ambientali e ai pericoli effettivamente presenti nell’organizzazione, il modulo P-32-01-Mod. A (elenco normativa) suddivide la normativa proprio in funzione di questi.
Dagli elenchi degli aspetti ambientali e dei pericoli del Modulo P-32-01 Mod. A (elenco normativa), è possibile accedere (tramite link ipertestuale) alla sezione applicabile all'aspetto/pericolo considerato. All’interno della singola sezione è possibile:
elencare le autorizzazioni, i certificati o altra documentazione pertinenti all’aspetto considerato, quando previsti.
accedere ad un elenco orientativo delle norme applicabili. Da questo elenco l’utente potrà rimuovere le norme non pertinenti o aggiungere altre norme effettivamente applicabili.
Si fa presente che l’elenco contiene una selezione della sola normativa nazionale (aggiornato alla data di pubblicazione delle Linee guida) e che esso deve essere attentamente verificato dall’utente al fine di identificare le norme effettivamente applicabili e adeguarlo all’evoluzione normativa.
Come verrà spiegato anche nella sezione “Pianificazione: gestione della normativa applicabile”, l’elenco andrà inoltre mantenuto “attivo”, dotandosi di un sistema di identificazione delle norme e (ovviamente) disponendo dei testi aggiornati delle norme applicabili.

Valutazione dei rischi ed identificazione delle misureSuccessivamente all’identificazione dei pericoli e delle norme applicabili è necessario effettuare la valutazione dei rischi di salute e sicurezza sul lavoro: si raccomanda di valutare tutti i pericoli elencati nel modulo "P-31-01 – Mod B (identificazione dei pericoli per fase)".
Valutazione dei rischi di esposizioneLa valutazione dell’esposizione dei lavoratori ad un pericolo può essere condotta utilizzando informazioni da diverse fonti:
l’analisi del registro infortuni. Essa può dare informazioni preziose per capire quali sono i rischi realmente presenti nell’unità produttiva e cercare di capire le cause di ciò che è avvenuto. Ad esempio, il ripetersi di cadute può significare che vi sono delle aree in cattivo stato o scivolose, che i lavoratori non hanno scarpe adatte per operare in determinati luoghi, che mancano la segnaletica o le delimitazioni appropriate, ecc.; la ricorrenza di infortuni da taglio può indicare la presenza di pericoli che possono essere eliminati, o il mancato uso di adeguate protezioni (per es., guanti), o carenze di informazione o di formazione, e così via.
interviste ai lavoratori, ai preposti dei vari reparti ed al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza al fine di valutare l’esposizione a particolari agenti. Le interviste forniscono in genere buone informazioni su rischi la cui percezione è molto evidente e legata ad aspetti sensoriali (attrezzature, illuminazione, microclima), e anche su rischi esistenti, anche se a tutt’ora non ne sono derivati infortuni;
ove esista, documentazione tecnica e da fonti istituzionali (INAIL, ARPA, ASL, ecc.), anche tramite l’assistenza delle Associazioni di Categoria. Sul sito dell’ISPESL sono disponibili check-list o profili di rischio suddivisi per comparto;
la valutazione della presenza e dell'efficacia di misure di sicurezza e/o di sistemi di prevenzione e protezione preesistenti al momento della valutazione.
In particolare in questa fase si acquisiscono i risultati di valutazioni e/o indagini specifiche previste per legge, quali: valutazione del rischio da agenti chimici e cancerogeni, valutazione dell’esposizione a rumore, valutazione del rischio incendio, valutazione dei rischi da movimentazione manuale dei carichi, valutazione del rischio di esplosione,....
E’ necessario coprire non solo il personale dipendente, ma anche quello che può trovarsi nei locali o nelle aree esterne dell’organizzazione.
Viene proposto il modulo “P-31-01 – Mod C (valutazione dei rischi)” che costituisce una traccia per lo svolgimento della valutazione. Dovranno essere realizzati tanti moduli quanti sono i processi da analizzare.  Ad ogni modulo corrisponderà la valutazione dei rischi del processo o dell’attività svolta.

Come compilare il modulo P-31-01-Mod C:
Per ciascun processo o attività indicare, rispettivamente nelle colonne del modulo indicate tra parentesi:
la fase del processo o l‘attività (colonna “B”);
se la condizione cui si fa riferimento è normale (N), anormale (A) o di emergenza (E), (colonna “C”): per questo dato si fa riferimento al modulo P-31-01- Mod.B;
il fattore di rischio (colonna “D”): si faccia riferimento all’elenco fornito nel foglio “Fattori di rischio”;
i lavoratori esposti (singole persone e/o mansioni) (colonna “E”);
la descrizione del rischio (colonna “F”);
le misure esistenti o necessarie per lo svolgimento dell’attività (colonna “G”);
i Dispositivi di Protezione Individuale necessari allo svolgimento dell’attività (colonna “H”);
il riferimento alle eventuali procedure per l'esecuzione in sicurezza dell'attività (fase del processo) (colonna “I”);
formazione ed informazione al personale (colonna “J”);
l'eventuale sorveglianza sanitaria (colonna “K”).
Le colonne da G a K sono utili per evidenziare le misure di prevenzione e protezione esistenti al momento della valutazione. Esse devono essere inserite nel documento di valutazione dei rischi nel caso in cui siano necessarie, per mantenerle efficienti, delle misure di controllo, mantenimento o gestione. Per esempio: la presenza di un parapetto “normale” su un soppalco non richiede, eccetto casi particolari, la necessità di misure di controllo; un cancello utilizzato nelle operazioni di carico e scarico sullo stesso soppalco richiede invece una certa sorveglianza sul fatto che esso venga chiuso al termine di tali operazioni (altrimenti la misura è di fatto annullata). In questo caso è necessario citare la misura di controllo all’interno del documento di valutazione dei rischi.
 Stima dei rischiUna volta determinata l’esposizione dei lavoratori si valuta:
qual è la probabilità che dal pericolo al quale il lavoratore è esposto possa derivare effettivamente un infortunio o una malattia professionale;
qual è l’entità del possibile danno se tale probabilità si materializza.

Identificazione e programmazione delle misure

A seguito della valutazione dei rischi, è necessario determinare le misure di prevenzione e protezione da adottare. Pertanto, nel modulo P-31-01 – Mod C (valutazione dei rischi) è necessario inserire:
le ulteriori misure di prevenzione e protezione necessarie per la eliminazione (ove possibile) o la riduzione dei rischi privilegiando, nell'ordine: le misure di prevenzione, le misure di protezione collettiva e, infine, le misure di protezione individuale (colonna “O”)
per ciascuna delle misure individuate sono indicate la data prevista per la sua realizzazione (colonna ”P”) e il Responsabile dell’attuazione della misura stessa (colonna “Q”).
L’applicazione delle misure può essere pianificata sulla base del livello di rischio rilevato. La tabella che segue fornisce indicazioni di massima (da non interpretare come uno schema rigido) circa le misure da adottare in funzione dei livelli di rischio. 

Valutazione di significatività degli aspetti ambientaliUna volta individuati gli aspetti ambientali nella prima parte del modulo "P-31-01 – Mod D", è richiesto di individuare quali sono quelli significativi, e di mantenere aggiornate queste informazioni (e quindi di registrarle). Occorre pertanto operare una valutazione di significatività degli aspetti ambientali: a tal fine, vengono proposti dei criteri di significatività (lasciando all’utente la possibilità di introdurne altri), da utilizzare appunto per effettuare questa valutazione.
Valutazione di significativitàLa valutazione dei criteri viene effettuata mediante l'utilizzo del modulo P-31-01 – Mod. D (Valutazione dell'aspetto ambientale per fasi del processo).
AI fini della valutazione di significatività vengono proposti i seguenti criteri, validi per l’organizzazione:
1. aspetto regolato da norme di legge, autorizzazioni, accordi (valutare la possibilità di deviazioni)
2. situazioni soggette a recenti sanzioni comminate dall’autorità competente
3. rilevanza quantitativa dell’aspetto considerato (anche in rapporto alle situazioni locali)
4. tossicità, pericolosità relativamente all’aspetto considerato
5. importanza per le parti interessate e altri impatti sulla collettività; lagnanze o proteste ricevute.
Ad ogni criterio è possibile assegnare un peso compreso tra 1 e 3 si veda il foglio di lavoro “Setup” nel modulo P-31-01 – Mod. D (Valutazione dell'aspetto ambientale per fasi del processo) per differenziarne l’importanza. Se si sceglie di non stabilire dei pesi diversificati, l’applicazione prevede un peso uguale per tutti i criteri, e pari a 3. 
Ad ogni criterio viene associato una valutazione, secondo una scala di valutazione semiquantitativa:

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