Art. 61 - Esercizio dei diritti della persona offesa
Sezione II DISPOSIZIONI IN TEMA DI PROCESSO PENALE
Art. 61. Esercizio dei diritti della persona offesa
1. In caso di esercizio dell'azione penale per i delitti di omicidio colposo o di lesioni personali colpose, se il fatto è commesso con violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro o relative all'igiene del lavoro o che abbia determinato una malattia professionale, il pubblico ministero ne da' immediata notizia all'INAIL ed all'IPSEMA, in relazione alle rispettive competenze, ai fini dell'eventuale costituzione di parte civile e dell'azione di regresso.
2. Le organizzazioni sindacali e le associazioni dei familiari delle vittime di infortuni sul lavoro hanno facoltà di esercitare i diritti e le facoltà della persona offesa di cui agli articoli 91 e 92 del codice di procedura penale, con riferimento ai reati commessi con violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro o relative all'igiene del lavoro o che abbiano determinato una malattia professionale.
L'articolo 61 del decreto legislativo riguarda le modalità attraverso le quali viene esercitato il diritto della persona offesa in caso di reati connessi alla violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro, in particolare nei casi di omicidio colposo o lesioni personali colpose.
Notifica all'INAIL e all'IPSEMA:
Quando viene avviata un'azione penale per reati di omicidio colposo o lesioni personali colpose, commessi in violazione delle norme sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro o relative all'igiene del lavoro, o per reati che abbiano causato malattie professionali, il pubblico ministero deve informare immediatamente l'INAIL e l'IPSEMA (Istituto di Previdenza per il Settore Marittimo) in base alle rispettive competenze.
Questa notifica è fondamentale per permettere a questi enti di valutare la possibilità di costituirsi parte civile nel processo penale e di esercitare l'azione di regresso per il recupero delle somme versate come indennizzo.
Facoltà delle organizzazioni sindacali e delle associazioni dei familiari delle vittime:
Le organizzazioni sindacali e le associazioni dei familiari delle vittime di infortuni sul lavoro sono autorizzate ad esercitare i diritti della persona offesa, come previsti dagli articoli 91 e 92 del Codice di procedura penale.
Questo diritto può essere esercitato in relazione ai reati commessi con violazione delle norme di prevenzione degli infortuni sul lavoro, igiene del lavoro, o per reati che abbiano determinato una malattia professionale. In pratica, queste organizzazioni possono partecipare attivamente al processo penale, richiedendo giustizia per le vittime e sostenendo le istanze dei lavoratori coinvolti.
Sintesi
L'articolo 61 stabilisce l'obbligo del pubblico ministero di informare l'INAIL e l'IPSEMA quando viene avviata un'azione penale per reati commessi in violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro, consentendo a questi enti di intervenire come parte civile. Inoltre, conferisce alle organizzazioni sindacali e alle associazioni dei familiari delle vittime il diritto di esercitare le prerogative della persona offesa nei processi penali relativi agli infortuni sul lavoro o alle malattie professionali.
La Sezione I-2 Capo IV del Decreto Legislativo Delinea Le Sanzioni Penali E Amministrative Applicabili aLLE VARIE FIGURE DELLA SICUREZZA In Caso Di Violazione Delle Disposizioni In Materia Di Salute E Sicurezza Sul Lavoro.
Art. 55 - Sanzioni per il datore di lavoro e il dirigente
Questo articolo stabilisce le sanzioni penali e amministrative applicabili al datore di lavoro e ai dirigenti per violazioni delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Le sanzioni includono l'arresto e ammende che variano in base alla gravità delle violazioni e alla tipologia di azienda. Le violazioni più gravi, soprattutto in aziende ad alto rischio o con esposizione a pericoli particolari (biologici, esplosivi, cancerogeni), comportano pene più severe. Sono previste anche sanzioni pecuniarie differenziate per mancanze specifiche nella documentazione obbligatoria e nella formazione dei lavoratori.
Art. 56 - Sanzioni per il preposto
Le sanzioni per i preposti (responsabili diretti della sicurezza nei luoghi di lavoro) sono stabilite per il mancato rispetto delle loro specifiche responsabilità, come la supervisione delle misure di sicurezza e la formazione dei lavoratori. Le sanzioni possono includere l'arresto e/o ammende, a seconda della gravità della violazione.
Art. 57 - Sanzioni per i progettisti, i fabbricanti, i fornitori e gli installatori
Questo articolo prevede sanzioni per i progettisti, fabbricanti, fornitori e installatori che non rispettano le norme di sicurezza nei loro ambiti di competenza. Le sanzioni si applicano se i prodotti, impianti o progetti forniti non rispettano gli standard di sicurezza previsti dalla legge, mettendo così a rischio la salute e la sicurezza dei lavoratori.
Art. 58 - Sanzioni per il medico competente
Il medico competente è sanzionato per il mancato adempimento dei suoi obblighi relativi alla sorveglianza sanitaria dei lavoratori. Le sanzioni possono includere ammende e, in alcuni casi, anche la sospensione dall'esercizio della professione se le violazioni sono particolarmente gravi.
Art. 59 - Sanzioni per i lavoratori
Anche i lavoratori sono soggetti a sanzioni se non rispettano le norme di sicurezza o se agiscono in modo tale da mettere a rischio la propria salute o quella dei colleghi. Le sanzioni possono variare da multe a sanzioni disciplinari, a seconda della violazione commessa.
Art. 60 - Sanzioni per i componenti dell'impresa familiare, lavoratori autonomi, coltivatori diretti, artigiani e piccoli commercianti
Questo articolo prevede sanzioni specifiche per i componenti dell'impresa familiare, i lavoratori autonomi, i coltivatori diretti, gli artigiani e i piccoli commercianti che non rispettano le norme di sicurezza sul lavoro. Le sanzioni possono includere multe e, in alcuni casi, sospensioni delle attività.
Sezione II - Disposizioni in tema di processo penale
Art. 61 - Esercizio dei diritti della persona offesa
Questo articolo disciplina le modalità con cui la persona offesa da un reato in materia di salute e sicurezza sul lavoro può esercitare i propri diritti nel processo penale. Include disposizioni su come presentare denunce e richieste di risarcimento, nonché sui tempi e le modalità di partecipazione al processo.
Questo riassunto offre una panoramica dettagliata delle sanzioni e delle disposizioni legali relative alle violazioni delle norme di sicurezza sul lavoro, specificando le conseguenze per diverse categorie di soggetti coinvolti.
Indice Titolo I Principi comuni (art. 1-61)
Capo I Disposizioni generali
Art. 3 - Campo di applicazione
Art. 4 - Computo dei lavoratori
Capo II Sistema istituzionale
Art. 6 - Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul Lavoro
Art. 7 - Comitati regionali di coordinamento
Art. 8 - Sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro
Art. 9 - Enti pubblici aventi compiti in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
Art. 10 - Informazione e assistenza in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
Art. 11 - Attività promozionali
Art. 13 - Vigilanza
Art. 14 - Provvedimenti degli organi di vigilanza per il contrasto del lavoro irregolare e per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori
Capo III Gestione della prevenzione nei luoghi di lavoro
Sezione I MISURE DI TUTELA E OBBLIGHI
Art. 15 - Misure generali di tutela
Art. 17 - Obblighi del datore di lavoro non delegabili
Art. 18 - Obblighi del datore di lavoro e del dirigente
Art. 19 - Obblighi del preposto
Art. 20 - Obblighi dei lavoratori
Art. 22 - Obblighi dei progettisti
Art. 23 - Obblighi dei fabbricanti e dei fornitori
Art. 24 - Obblighi degli installatori
Art. 25 - Obblighi del medico competente
Art. 26 - Obblighi connessi ai contratti d'appalto o d'opera o di somministrazione
Art. 27 - Sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi tramite crediti
Sezione II VALUTAZIONE DEI RISCHI
Art. 28 - Oggetto della valutazione dei rischi
Art. 29 - Modalita' di effettuazione della valutazione dei rischi
Art. 30 - Modelli di organizzazione e di gestione
Sezione III SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
Art. 31 - Servizio di prevenzione e protezione
Art. 33 - Compiti del servizio di prevenzione e protezione
Sezione IV FORMAZIONE, INFORMAZIONE E ADDESTRAMENTO
Art. 36 - Informazione ai lavoratori
Art. 37 - Formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti
Sezione V SORVEGLIANZA SANITARIA
Art. 38 - Titoli e requisiti del medico competente
Art. 39 - Svolgimento dell'attivita' di medico competente
Art. 40 - Rapporti del medico competente con il Servizio sanitario nazionale
Art. 41 - Sorveglianza sanitaria
Art. 42 - Provvedimenti in caso di inidoneita' alla mansione specifica
Sezione VI GESTIONE DELLE EMERGENZE
Art. 43 - Disposizioni generali
Art. 44 - Diritti dei lavoratori in caso di pericolo grave e immediato
Sezione VII CONSULTAZIONE E PARTECIPAZIONE DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI
Art. 47 - Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
Art. 48 - Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale
Art. 49 - Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza di sito produttivo
Art. 50 - Attribuzioni del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
Art. 51 - Organismi paritetici
Sezione VIII DOCUMENTAZIONE TECNICO AMMINISTRATIVA E STATISTICHE DEGLI INFORTUNI E DELLE MALATTIE PROFESSIONALI
Art. 53 - Tenuta della documentazione
Art. 54 - Comunicazioni e trasmissione della documentazione
Capo IV Disposizioni penali
Sezione I SANZIONI
Art. 55 - Sanzioni per il datore di lavoro e il dirigente
Art. 56 - Sanzioni per il preposto
Art. 57 - Sanzioni per i progettisti, i fabbricanti, i fornitori e gli installatori
Art. 58 - Sanzioni per il medico competente
Art. 59 - Sanzioni per i lavoratori
Sezione II DISPOSIZIONI IN TEMA DI PROCESSO PENALE
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