Art. 37 - Formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti
Sezione IV FORMAZIONE, INFORMAZIONE E ADDESTRAMENTO
Art. 37. Formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti
1. Il datore di lavoro assicura che ciascun lavoratore riceva una formazione sufficiente ed adeguata in materia di salute e sicurezza, anche rispetto alle conoscenze linguistiche, con particolare riferimento a:
a) concetti di rischio, danno, prevenzione, protezione, organizzazione della prevenzione aziendale, diritti e doveri dei vari soggetti aziendali, organi di vigilanza, controllo, assistenza;
b) rischi riferiti alle mansioni e ai possibili danni e alle conseguenti misure e procedure di prevenzione e protezione caratteristici del settore o comparto di appartenenza dell’azienda.
2. La durata, i contenuti minimi e le modalita' della formazione di cui al comma 1 sono definiti mediante accordo in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano adottato, previa consultazione delle parti sociali, entro il termine di dodici mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto legislativo.
Entro il 30 giugno 2022, la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano
adotta un accordo nel quale provvede all'accorpamento, alla rivisitazione e alla modifica degli accordi attuativi del presente decreto in materia di formazione, in modo da garantire:
a) l'individuazione della durata, dei contenuti minimi e delle modalita' della formazione obbligatoria a carico del datore di lavoro;
b) l'individuazione delle modalita' della verifica finale di apprendimento obbligatoria per i discenti di tutti i percorsi formativi e di aggiornamento obbligatori in materia di salute e sicurezza sul lavoro e delle modalita' delle verifiche di efficacia della formazione durante lo svolgimento della prestazione lavorativa;
b-bis) il monitoraggio dell'applicazione degli accordi in materia di formazione, nonche' il controllo sulle attivita' formative e sul rispetto della normativa di riferimento, sia da parte dei soggetti che erogano la formazione, sia da parte dei soggetti destinatari della stessa.
3. Il datore di lavoro assicura, altresì, che ciascun lavoratore riceva una formazione sufficiente ed adeguata in merito ai rischi specifici di cui ai titoli del presente decreto successivi al I. Ferme restando le disposizioni già in vigore in materia, la formazione di cui al periodo che precede è definita mediante l’Accordo di cui al comma 2.
4. La formazione e, ove previsto, l’addestramento specifico devono avvenire in occasione:
a) della costituzione del rapporto di lavoro o dell’inizio dell’utilizzazione qualora si tratti di somministrazione di lavoro;
b) del trasferimento o cambiamento di mansioni;
c) della introduzione di nuove attrezzature di lavoro o di nuove tecnologie, di nuove sostanze e miscele pericolose.
5. L’addestramento viene effettuato da persona esperta e sul luogo di lavoro.
L’addestramento consiste nella prova pratica, per l’uso corretto e in sicurezza di attrezzature, macchine, impianti, sostanze, dispositivi, anche di protezione individuale; l’addestramento consiste, inoltre, nell’esercitazione applicata, per le procedure di lavoro in sicurezza. Gli interventi di addestramento effettuati devono essere tracciati in apposito registro anche informatizzato”.
6. La formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti deve essere periodicamente ripetuta in relazione all’evoluzione dei rischi o all’insorgenza di nuovi rischi.
7. Il datore di lavoro, i dirigenti e i preposti ricevono un’adeguata e specifica formazione e un aggiornamento periodico in relazione ai propri compiti in materia di salute e sicurezza sul lavoro, secondo quanto previsto dall’accordo di cui al comma 2, secondo periodo”.
7-bis. La formazione di cui al comma 7 può essere effettuata anche presso gli organismi paritetici di cui all’articolo 51 o le scuole edili, ove esistenti, o presso le associazioni sindacali dei datori di lavoro o dei lavoratori.
7-ter. Per assicurare l’adeguatezza e la specificità della formazione nonché l’aggiornamento periodico dei preposti ai sensi del comma 7, le relative attività formative devono essere svolte interamente con modalità in presenza e devono essere ripetute con cadenza almeno biennale e comunque ogni qualvolta sia reso necessario in ragione dell’evoluzione dei rischi o all’insorgenza di nuovi rischi”.
8. I soggetti di cui all’articolo 21, comma 1, possono avvalersi dei percorsi formativi appositamente definiti, tramite l’Accordo di cui al comma 2, in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano.
9. I lavoratori incaricati dell’attività di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave ed immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell’emergenza devono ricevere un’adeguata e specifica formazione e un aggiornamento periodico; in attesa dell’emanazione delle disposizioni di cui al comma 3 dell’articolo 46, continuano a trovare applicazione le disposizioni di cui al decreto del Ministro dell’interno in data 10 marzo 1998, pubblicato nel S.O. alla G.U. n. 81 del 7 aprile 1998, attuativo
dell’articolo 13 del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626.
10. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza ha diritto ad una formazione particolare in materia di salute e sicurezza concernente i rischi specifici esistenti negli ambiti in cui esercita la propria rappresentanza, tale da assicurargli adeguate competenze sulle principali tecniche di controllo e prevenzione dei rischi stessi.
11. Le modalità, la durata e i contenuti specifici della formazione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza sono stabiliti in sede di contrattazione collettiva nazionale, nel rispetto dei seguenti contenuti minimi:
a) principi giuridici comunitari e nazionali;
b) legislazione generale e speciale in materia di salute e sicurezza sul lavoro;
c) principali soggetti coinvolti e i relativi obblighi;
d) definizione e individuazione dei fattori di rischio;
e) valutazione dei rischi;
f) individuazione delle misure tecniche, organizzative e procedurali di prevenzione e protezione;
g) aspetti normativi dell’attività di rappresentanza dei lavoratori;
h) nozioni di tecnica della comunicazione.
La durata minima dei corsi è di 32 ore iniziali, di cui 12 sui rischi specifici presenti in azienda e le conseguenti misure di prevenzione e protezione adottate, con verifica di apprendimento. La contrattazione collettiva nazionale disciplina le modalità dell’obbligo di aggiornamento periodico, la cui durata non può essere inferiore a 4 ore annue per le imprese che occupano dai 15 ai 50 lavoratori e a 8 ore annue per le imprese che occupano più di 50 lavoratori.
12. La formazione dei lavoratori e quella dei loro rappresentanti deve avvenire, in collaborazione con gli organismi paritetici, ove presenti nel settore e nel territorio in cui si svolge l’attività del datore di lavoro, durante l’orario di lavoro e non può comportare oneri economici a carico dei lavoratori.
13. Il contenuto della formazione deve essere facilmente comprensibile per i lavoratori e deve consentire loro di acquisire le conoscenze e competenze necessarie in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Ove la formazione riguardi lavoratori immigrati, essa avviene previa verifica della comprensione e conoscenza della lingua veicolare utilizzata nel percorso formativo.
14. Le competenze acquisite a seguito dello svolgimento delle attività di formazione di cui al presente decreto sono registrate nel libretto formativo del cittadino di cui all’articolo 2, comma 1, lettera i), del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, e successive modificazioni, se concretamente disponibile in quanto attivato nel rispetto delle vigenti disposizioni. Il contenuto del libretto formativo è considerato dal datore di lavoro ai fini della programmazione della formazione e di esso gli organi di vigilanza tengono conto ai fini della verifica degli obblighi di cui al presente decreto.
14-bis. In tutti i casi di formazione ed aggiornamento, previsti dal presente decreto legislativo per dirigenti, preposti,lavoratori e rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza in cui i contenuti dei percorsi formativi si sovrappongano,in tutto o in parte, è riconosciuto il credito formativo per la durata e per i contenuti della formazione e dell’aggiornamento corrispondenti erogati. Le modalità di riconoscimento del credito formativo e i modelli per mezzo dei quali è documentata l’avvenuta formazione sono individuati dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, sentita la Commissione consultiva permanente di cui all’articolo 6. Gli istituti di istruzione e universitari provvedono a rilasciare agli allievi equiparati ai lavoratori, ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettera a), e dell’articolo 37, comma 1, lettere a) e b), del presente decreto, gli attestati di avvenuta formazione sulla salute e sicurezza sul lavoro.
L'articolo 37 del D.Lgs. 81/2008 stabilisce gli obblighi del datore di lavoro in merito alla formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Di Seguito Un Riassunto Tecnico-Giuridico Dettagliato:
1. Formazione Generale
Il datore di lavoro deve garantire che ogni lavoratore riceva una formazione adeguata e sufficiente, che copra:
Concetti fondamentali: rischio, danno, prevenzione, protezione, organizzazione della prevenzione aziendale, diritti e doveri.
Rischi specifici: relativi alle mansioni svolte e alle misure di prevenzione e protezione.
2. Durata e Modalità della Formazione
La durata, i contenuti minimi e le modalità della formazione sono definiti tramite un accordo tra Stato, Regioni e Province autonome. Entro il 30 giugno 2022, un nuovo accordo provvederà a unificare e aggiornare gli accordi esistenti, includendo:
Durata e contenuti obbligatori della formazione.
Verifica finale dell'apprendimento e delle verifiche di efficacia durante il lavoro.
3. Occasioni per la Formazione e l'Addestramento
La formazione deve essere fornita:
All'inizio del rapporto di lavoro.
In caso di trasferimento o cambiamento di mansioni.
Con l'introduzione di nuove attrezzature o tecnologie.
L'addestramento pratico deve essere svolto sul luogo di lavoro e tracciato in un registro.
4. Aggiornamenti e Ripetizione della Formazione
La formazione deve essere ripetuta periodicamente in relazione all'evoluzione dei rischi o all'insorgere di nuovi rischi. Datore di lavoro, dirigenti e preposti devono ricevere formazione specifica e aggiornamenti periodici.
5. Formazione dei Rappresentanti dei Lavoratori
I rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza hanno diritto a una formazione particolare sui rischi specifici e sulle tecniche di controllo e prevenzione. La durata minima della formazione è di 32 ore, con aggiornamenti periodici di 4-8 ore annue a seconda delle dimensioni dell'impresa.
6. Modalità di Erogazione della Formazione
La formazione deve essere svolta durante l'orario di lavoro e non può comportare costi per i lavoratori. Il contenuto della formazione deve essere comprensibile e, per i lavoratori immigrati, deve essere verificata la comprensione della lingua utilizzata.
7. Riconoscimento delle Competenze e Credito Formativo
Le competenze acquisite vengono registrate nel libretto formativo del cittadino. In caso di sovrapposizione dei contenuti formativi, è riconosciuto un credito formativo per i percorsi già effettuati.
La Sezione IV del Decreto Legislativo riguarda gli obblighi relativi alla formazione, informazione e addestramento dei lavoratori, dirigenti, preposti e rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. Questi obblighi sono fondamentali per garantire un ambiente di lavoro sicuro e per prevenire infortuni e malattie professionali.
Formazione
Obbligo di Formazione:
Il datore di lavoro è tenuto a garantire che ciascun lavoratore riceva una formazione adeguata e sufficiente in materia di salute e sicurezza sul lavoro. La formazione deve essere adattata alle specifiche mansioni svolte dal lavoratore e ai rischi a cui è esposto.
Contenuti della Formazione:
La formazione deve includere concetti di base come il rischio, il danno, la prevenzione, la protezione, l'organizzazione della prevenzione aziendale, e i diritti e doveri dei soggetti aziendali. Deve anche trattare i rischi specifici legati alle mansioni e le misure di prevenzione e protezione adottate.
Modalità e Durata della Formazione:
La durata, i contenuti minimi e le modalità della formazione sono definiti mediante accordi in sede di Conferenza Stato-Regioni. Inoltre, è previsto un aggiornamento periodico della formazione in relazione all'evoluzione dei rischi o all'introduzione di nuove tecnologie.
Formazione dei Dirigenti e Preposti:
I dirigenti e i preposti devono ricevere una formazione specifica e un aggiornamento periodico adeguato alle loro responsabilità in materia di salute e sicurezza.
Formazione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS):
Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza ha diritto a una formazione specifica sui rischi presenti nei luoghi di lavoro in cui esercita la sua funzione. Questa formazione deve includere anche le tecniche di controllo e prevenzione dei rischi.
Addestramento:
L'addestramento consiste in una prova pratica sul luogo di lavoro per l'uso corretto e in sicurezza di attrezzature, macchine, impianti e dispositivi di protezione individuale. È effettuato da persone esperte e deve essere tracciato in un apposito registro.
Informazione
Obbligo di Informazione:
Il datore di lavoro deve fornire informazioni adeguate e comprensibili ai lavoratori sui rischi generali e specifici presenti sul luogo di lavoro, nonché sulle procedure di emergenza e sui nominativi dei responsabili della sicurezza.
Contenuti dell’Informazione:
Le informazioni devono riguardare i rischi per la salute e la sicurezza, le procedure di emergenza, i dispositivi di protezione, e le norme aziendali in materia di sicurezza.
Informazione dei Lavoratori Immigrati:
Quando l’informazione riguarda lavoratori immigrati, il datore di lavoro deve verificare la comprensione della lingua utilizzata nel percorso informativo.
Addestramento
Obbligo di Addestramento:
Oltre alla formazione, i lavoratori devono ricevere un addestramento pratico, specialmente quando sono introdotti nuovi attrezzi, tecnologie, o quando cambiano mansione.
Registrazione dell'Addestramento:
L'addestramento deve essere registrato in un apposito registro, anche informatizzato, per tracciare gli interventi effettuati.
Conclusione
La Sezione IV stabilisce un quadro chiaro e preciso per garantire che tutti i lavoratori, dirigenti, preposti e rappresentanti per la sicurezza ricevano una formazione e un addestramento adeguati e aggiornati. Questi obblighi sono cruciali per mantenere un alto livello di sicurezza sul lavoro, prevenire infortuni e garantire che tutti i lavoratori siano consapevoli dei rischi e delle misure di protezione necessarie. Il datore di lavoro è responsabile di organizzare e garantire l’effettiva realizzazione di questi interventi, con particolare attenzione alla comprensibilità e all’efficacia dell’informazione e della formazione fornite.
Indice Titolo I Principi comuni (art. 1-61)
Capo I Disposizioni generali
Art. 3 - Campo di applicazione
Art. 4 - Computo dei lavoratori
Capo II Sistema istituzionale
Art. 6 - Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul Lavoro
Art. 7 - Comitati regionali di coordinamento
Art. 8 - Sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro
Art. 9 - Enti pubblici aventi compiti in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
Art. 10 - Informazione e assistenza in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
Art. 11 - Attività promozionali
Art. 13 - Vigilanza
Art. 14 - Provvedimenti degli organi di vigilanza per il contrasto del lavoro irregolare e per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori
Capo III Gestione della prevenzione nei luoghi di lavoro
Sezione I MISURE DI TUTELA E OBBLIGHI
Art. 15 - Misure generali di tutela
Art. 17 - Obblighi del datore di lavoro non delegabili
Art. 18 - Obblighi del datore di lavoro e del dirigente
Art. 19 - Obblighi del preposto
Art. 20 - Obblighi dei lavoratori
Art. 22 - Obblighi dei progettisti
Art. 23 - Obblighi dei fabbricanti e dei fornitori
Art. 24 - Obblighi degli installatori
Art. 25 - Obblighi del medico competente
Art. 26 - Obblighi connessi ai contratti d'appalto o d'opera o di somministrazione
Art. 27 - Sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi tramite crediti
Sezione II VALUTAZIONE DEI RISCHI
Art. 28 - Oggetto della valutazione dei rischi
Art. 29 - Modalita' di effettuazione della valutazione dei rischi
Art. 30 - Modelli di organizzazione e di gestione
Sezione III SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
Art. 31 - Servizio di prevenzione e protezione
Art. 33 - Compiti del servizio di prevenzione e protezione
Sezione IV FORMAZIONE, INFORMAZIONE E ADDESTRAMENTO
Art. 36 - Informazione ai lavoratori
Art. 37 - Formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti
Sezione V SORVEGLIANZA SANITARIA
Art. 38 - Titoli e requisiti del medico competente
Art. 39 - Svolgimento dell'attivita' di medico competente
Art. 40 - Rapporti del medico competente con il Servizio sanitario nazionale
Art. 41 - Sorveglianza sanitaria
Art. 42 - Provvedimenti in caso di inidoneita' alla mansione specifica
Sezione VI GESTIONE DELLE EMERGENZE
Art. 43 - Disposizioni generali
Art. 44 - Diritti dei lavoratori in caso di pericolo grave e immediato
Sezione VII CONSULTAZIONE E PARTECIPAZIONE DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI
Art. 47 - Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
Art. 48 - Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale
Art. 49 - Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza di sito produttivo
Art. 50 - Attribuzioni del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
Art. 51 - Organismi paritetici
Sezione VIII DOCUMENTAZIONE TECNICO AMMINISTRATIVA E STATISTICHE DEGLI INFORTUNI E DELLE MALATTIE PROFESSIONALI
Art. 53 - Tenuta della documentazione
Art. 54 - Comunicazioni e trasmissione della documentazione
Capo IV Disposizioni penali
Sezione I SANZIONI
Art. 55 - Sanzioni per il datore di lavoro e il dirigente
Art. 56 - Sanzioni per il preposto
Art. 57 - Sanzioni per i progettisti, i fabbricanti, i fornitori e gli installatori
Art. 58 - Sanzioni per il medico competente
Art. 59 - Sanzioni per i lavoratori
Sezione II DISPOSIZIONI IN TEMA DI PROCESSO PENALE
Disclaimer
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