valutazione e la riduzione dei rischi psicosociali nelle costruzioni
La gestione dei rischi psicosociali nel settore edile: un approccio pratico per la salute mentale sul lavoro
Il settore edile rappresenta una colonna portante dell’economia europea, impiegando milioni di lavoratori in contesti spesso dinamici, complessi e fisicamente impegnativi. Tuttavia, il lavoro in cantiere non comporta solo rischi fisici: i rischi psicosociali, come lo stress, il burnout e le difficoltà relazionali, stanno emergendo come un problema significativo che richiede attenzione.
Un recente documento realizzato dalla Federazione Europea dei Lavoratori della Costruzione e del Legno (FETBB) e dalla Federazione dell'Industria delle Costruzioni Europea (FIEC), con il sostegno della Commissione Europea, offre una guida pratica per affrontare queste sfide. Ma cosa sono i rischi psicosociali e come possono essere gestiti efficacemente?
Cosa sono i rischi psicosociali?
I rischi psicosociali sono fattori lavorativi che influenzano negativamente la salute mentale dei lavoratori. Nel settore edile, tra le principali cause troviamo:
Carichi di lavoro eccessivi e scadenze ravvicinate.
Mancanza di controllo sulle modalità di lavoro.
Relazioni difficili tra colleghi e supervisori.
Monotonia e ripetitività delle mansioni.
Condizioni di lavoro stressanti, come rumore e turni notturni.
Questi fattori possono portare a gravi conseguenze, tra cui stress cronico, depressione, diminuzione della produttività e aumento dell’assenteismo.
Una guida pratica per la prevenzione
La guida si propone come un supporto per datori di lavoro, lavoratori e rappresentanti del settore edile, suggerendo un approccio strutturato in 7 passi per valutare e ridurre i rischi psicosociali. Ecco le principali fasi:
Definire le attività e le aree da analizzare: ogni progetto edile è unico, ma è fondamentale avere una visione d’insieme delle mansioni coinvolte.
Identificare i pericoli: raccogliere dati attraverso osservazioni, interviste o questionari per individuare i fattori di rischio.
Valutare i rischi: analizzare i dati per stabilire priorità e sviluppare strategie.
Sviluppare misure preventive: ad esempio, migliorare la comunicazione, ottimizzare i turni e favorire la cooperazione tra imprese.
Implementare le misure: coinvolgere attivamente i lavoratori per garantire l’efficacia delle azioni.
Monitorare l’efficacia: valutare se le misure adottate hanno prodotto i risultati attesi.
Aggiornare e documentare: mantenere viva la valutazione e adattarla alle condizioni in evoluzione.
possibili aspetti critici legati all'organizzazione del lavoro nel settore edile e propone misure pratiche per la progettazione del lavoro. Ecco una sintesi delle informazioni presenti:
SCARICA LA TABELLA EXCEL "Aspetti Critici e Misure Correttive"
VALUTAZIONE STRESS LAVORO CORRELATO EXCEL METODO INAIL 2017/2022
SONO COMPRESI DUE FOGLI EXCEL DISTINTI, DI CUI UNO DA USARSI PER TUTTI I SETTORI ATECO, E UN ALTRO FOGLIO EXCEL SPECIFICO PER IL SETTORE SANITARIO.
L’obiettivo perseguito nello sviluppo di tale metodologia, che riadatta e integra il modello Management standard approntato dall’Health and safety executive (Hse), è stato quello di offrire un percorso sistematico, frutto di esperienze di ricerca, che permetta al datore di lavoro (DL), attraverso il coinvolgimento attivo di tutte le figure della prevenzione presenti in azienda, di gestire il rischio SLC al pari di tutti gli altri rischi previsti dalla vigente normativa, in maniera integrata, nell’ottica della semplicità ma, al tempo stesso, del rigore metodologico proposto dalla linea guida 2017 e la recente Linea guida specifica per il settore Sanitario del 2022.
SCOPRI COME RICHIEDERLI
Questionari per informazioni da organizzazioni e reti per migliorare la comprensione dei rischi psicosociali e delle strategie di gestione nei settori delle costruzioni e dell'agricoltura.
L’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA) ha pubblicato la relazione “Mental health in the construction sector: preventing and managing psychosocial risks in the workplace”, che analizza i rischi psicosociali nel settore edile e il loro impatto sulla salute mentale.
Le tre appendici (Appendice A, B e C) contenute nel documento sono progettate per raccogliere dati, analizzare i rischi psicosociali (PSR) e fornire indicazioni pratiche e strategiche per affrontarli. Ogni appendice si rivolge a specifici interlocutori o settori e ha obiettivi distinti.
L'acronimo PSR significa "rischi psicosociali" (Psychosocial Risks in inglese).
I rischi psicosociali sono fattori legati all'organizzazione e alla gestione del lavoro, oltre che al contesto sociale del luogo di lavoro, che possono influire negativamente sul benessere psicologico e fisico dei lavoratori.
Esempi di rischi psicosociali:
• Carichi di lavoro eccessivi o scadenze ravvicinate.
• Mancanza di controllo sul proprio lavoro o sui metodi di lavoro.
• Insicurezza lavorativa, come contratti a termine o instabilità occupazionale.
• Conflitti interpersonali con colleghi o superiori.
• Pressioni sociali o culturali, come stereotipi legati ai ruoli di genere o aspettative irrealistiche.
• Equilibrio vita-lavoro inadeguato, con orari lunghi o imprevedibili.
Gestire i PSR è fondamentale per garantire la salute mentale e il benessere generale dei lavoratori, nonché per migliorare la produttività e ridurre assenteismo o turnover.
metodo di valutazione dei rischi psicosociali (PSR) nei settori edile e agricolo, basato sulle tre appendici e le informazioni disponibili:
Appendice A – Questionario di intervista semi-strutturato
• Scopo:
• Raccogliere informazioni dettagliate dai singoli individui, come datori di lavoro, lavoratori e rappresentanti della sicurezza, riguardo ai rischi psicosociali e alla salute mentale nel loro specifico settore.
• Utilità:
• Identificare i principali fattori di rischio psicosociale che influenzano il benessere dei lavoratori.
• Valutare le esperienze dirette dei partecipanti e raccogliere dati sulle sfide e le opportunità di miglioramento.
• Contenuti:
• Domande generali per comprendere il contesto lavorativo.
• Valutazione dei fattori di rischio e di protezione.
• Discussione sulle strategie adottate e sulle possibili soluzioni.
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Appendice B – Partner sociali nazionali e associazioni di settore
• Scopo:
• Coinvolgere le associazioni di categoria e i partner sociali per comprendere il loro ruolo nella prevenzione e gestione dei PSR nei settori delle costruzioni e dell'agricoltura.
• Utilità:
• Esplorare come i partner sociali affrontano i rischi psicosociali e promuovono la salute mentale tra i lavoratori.
• Identificare politiche, normative e interventi già in uso o da sviluppare.
• Valutare le differenze tra gruppi di lavoratori (es. migranti, donne, lavoratori anziani).
• Contenuti:
• Analisi delle sfide specifiche per gruppi vulnerabili.
• Raccomandazioni e buone prassi adottate a livello organizzativo o nazionale.
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Appendice C – Organizzazioni e reti
• Scopo:
• Mappare il contributo delle organizzazioni e delle reti che operano nel settore per identificare interventi esistenti e potenziali alleati nel miglioramento delle condizioni di lavoro.
• Utilità:
• Evidenziare interventi di successo e condividere informazioni pratiche su iniziative già implementate.
• Identificare stakeholder chiave per promuovere collaborazioni a livello locale, nazionale o internazionale.
• Contenuti:
• Dettagli su raccomandazioni e interventi che potrebbero essere considerati buone prassi.
• Esame di come i rischi psicosociali sono gestiti a livello di rete o organizzazione.
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Sintesi generale
Queste appendici servono come strumenti operativi per:
• Raccogliere dati: Direttamente dai lavoratori, dai partner sociali e dalle organizzazioni.
• Mappare i problemi: Identificando rischi specifici, gruppi vulnerabili e fattori critici.
• Proporre soluzioni: Fornendo raccomandazioni, evidenziando buone prassi e sviluppando strategie personalizzate per prevenire e gestire i PSR.