Valutazione del Rischio Stress Lavoro-CoRrelato settore del lavoro da remoto
modulo contestualizzato della metodologia Inail per la valutazione stress lavoro-correlato settore del lavoro da remoto e dell’innovazione tecnologica.

Negli ultimi anni, il mondo del lavoro è stato interessato da profondi cambiamenti, accelerati dalla trasformazione digitale e dall’introduzione massiva del lavoro da remoto. Questi fattori, se da un lato hanno favorito flessibilità e innovazione, dall’altro hanno portato con sé nuove sfide legate alla salute e sicurezza dei lavoratori.
In un contesto di continua evoluzione, emerge con urgenza la necessità di anticipare e gestire i rischi psicosociali emergenti, come l’iperconnessione, la sfocatura dei confini tra vita privata e lavorativa, la pressione dovuta all’uso intensivo delle tecnologie e il cosiddetto tecnostress.
Per rispondere a questa sfida, il Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale di Inail ha sviluppato un modulo contestualizzato, integrando la metodologia già consolidata di valutazione del rischio SLC con strumenti specifici dedicati proprio al lavoro da remoto e all’innovazione tecnologica.
La metodologia è destinata a tutte le organizzazioni — pubbliche e private — in cui il lavoro da remoto e l’uso delle ICT (Information and Communication Technologies) siano ormai prassi consolidata, specialmente nei settori del terziario avanzato, ma adattabile a diversi contesti produttivi.
Il modulo contestualizzato della metodologia Inail per la valutazione e gestione del rischio stress lavoro-correlato (SLC) è specificamente pensato per il settore del lavoro da remoto e dell’innovazione tecnologica.
Per essere ancora più precisi, si applica principalmente a:
Settore del terziario avanzato: Settori dove l’uso massivo di ICT (Information and Communication Technologies) e del lavoro da remoto è consolidato. Rientrano qui aziende di consulenza, servizi finanziari, assicurativi, informatici, telecomunicazioni, professionisti digitali e tutte quelle organizzazioni ad alta intensità di utilizzo di strumenti tecnologici e digitali.
Tutte le organizzazioni con lavoro da remoto Pubbliche o private, indipendentemente dal settore, purché abbiano implementato modalità di lavoro da remoto, smart working, telelavoro o lavoro a distanza.
Contesti organizzativi con forte innovazione tecnologica Anche in presenza di lavoro in sede, se l’azienda ha integrato nuove tecnologie hardware/software che modificano processi lavorativi, richiedendo nuove competenze e modifiche nella gestione operativa e delle relazioni.
Esempi pratici di settori e categorie professionali di applicazione
Per rendere ancora più concreto l’ambito di applicazione della metodologia Inail per la gestione del rischio stress lavoro-correlato nel contesto del lavoro da remoto e innovazione tecnologica, riportiamo alcuni esempi pratici di settori e figure professionali coinvolte.
Servizi Finanziari e Assicurativi Consulenti finanziari, assicuratori, addetti alla gestione sinistri e pratiche assicurative, che operano da remoto o tramite piattaforme digitali avanzate.
Information Technology (IT) Sviluppatori software, analisti di sistema, specialisti di cybersecurity, gestori di infrastrutture cloud, che lavorano in ambienti ad altissima digitalizzazione.
Telecomunicazioni Operatori di call center evoluti, tecnici di rete, ingegneri di sistema, project manager ICT, spesso con attività da remoto e gestione multi-device.
Formazione e-learning e consulenza Formatori digitali, consulenti aziendali per la trasformazione digitale, docenti di corsi online, instructional designer.
Amministrazioni pubbliche digitalizzate Funzionari e personale tecnico che operano con piattaforme di smart working nella pubblica amministrazione e servizi al cittadino digitali.
Media e comunicazione digitale Content creator, social media manager, copywriter, giornalisti digitali e responsabili di marketing online.
Ricerca e sviluppo (R&D) Team di ricerca che utilizzano strumenti di collaborazione virtuale, piattaforme di data sharing e laboratori in cloud.
Professionisti autonomi e freelance digitali Consulenti marketing, web designer, sviluppatori freelance, specialisti SEO, copywriter digitali, e professionisti che gestiscono il proprio lavoro da remoto.
Anche se la sperimentazione si è concentrata sul settore del terziario avanzato, la metodologia è altamente trasversale e può essere efficacemente applicata anche in contesti produttivi diversi, purché caratterizzati da:
Utilizzo di tecnologie digitali nella gestione quotidiana del lavoro.
Presenza di lavoratori in modalità remota o ibrida.
Necessità di valutare i rischi psicosociali derivanti dall’intensivo uso di ICT e dai cambiamenti organizzativi conseguenti alla digitalizzazione.
Metodologia Applicata
La metodologia di Inail si fonda su un processo articolato e rigoroso, basato su evidenze scientifiche e sperimentazioni sul campo. Le principali fasi operative sono:
Analisi della letteratura scientifica
È stato effettuato uno studio approfondito delle pubblicazioni internazionali relative agli effetti della digitalizzazione e del lavoro da remoto sul benessere lavorativo. Questa fase ha permesso di identificare criticità ricorrenti, come l’invasione del lavoro nella vita privata e la complessità nell’uso delle tecnologie.Interviste e focus group con aziende
Sono stati coinvolti stakeholders di aziende pubbliche e private (tra cui datori di lavoro, HR manager, RSPP, formatori e psicologi) per analizzare, tramite un approccio partecipativo, punti di forza e criticità legati all’introduzione del lavoro da remoto e delle nuove tecnologie.Sperimentazione degli strumenti
Gli strumenti integrativi sviluppati sono stati testati in oltre 19.000 lavoratori di aziende del terziario avanzato. La sperimentazione ha incluso 295 liste di controllo e più di 19.000 questionari, per garantire la validità e l’affidabilità dei nuovi indicatori specifici per il lavoro da remoto e l’innovazione tecnologica.
Strumenti Operativi della Metodologia
La metodologia aggiornata comprende diversi strumenti integrati:
Lista di controllo integrata
Utilizzata nella fase preliminare, indaga aspetti chiave del lavoro da remoto e dell'uso delle tecnologie, come la dotazione tecnologica adeguata, la formazione ricevuta e le procedure per garantire il diritto alla disconnessione.Questionario strumento indicatore
Nella fase di valutazione approfondita, analizza percezioni e vissuti dei lavoratori rispetto a carico di lavoro tecnologico, invasività, conflitto casa-lavoro, accettabilità degli strumenti e criticità specifiche del lavoro remoto.Sistema di calcolo delle soglie di rischio
Le soglie sono state definite attraverso analisi psicometriche e statistica avanzata, garantendo coerenza con la metodologia Inail standard. A punteggi più bassi corrisponde un rischio più elevato.Strumenti per la gestione del rischio
Una volta individuati i fattori critici, la metodologia guida le aziende verso la definizione di misure correttive mediante l’utilizzo di focus group e schede di supporto specifiche. Questi strumenti permettono di pianificare interventi concreti, considerando risorse disponibili, tempi di attuazione e priorità di intervento.
Obiettivo Finale
La metodologia non si limita alla sola analisi, ma mira a supportare concretamente le aziende nell’implementazione di azioni di miglioramento, promuovendo un ambiente di lavoro più sano, equilibrato e produttivo.
Adottando questo approccio, le imprese possono non solo prevenire il rischio stress lavoro-correlato, ma anche valorizzare i benefici dell’innovazione tecnologica e del lavoro flessibile, creando nuove opportunità di crescita e benessere organizzativo.
Sono inoltre presenti appendici:
Appendice 1
Lista di controllo integrata per la fase di valutazione preliminareAppendice 2
Scheda per la compilazione dei punteggi della dimensione integrativa della Lista di controlloAppendice 3
Il Questionario strumento indicatore e il modulo contestualizzatoAppendice 4
Tabella esplicativa delle dimensioni integrative del modulo lavoro da remoto e innovazione tecnologica del questionarioAppendice 5
Scheda di supporto alla conduzione del focus group per l’approfondimento dei risultati della valutazione preliminare e la proposta di azioni di interventoAppendice 6
Scheda di supporto alla conduzione del focus group per l’approfondimento dei risultati della valutazione approfondita e la proposta di azioni di interventoAppendice 7
Scheda di supporto al gruppo di gestione per l’identificazione degli interventi correttivi e/o preventivi
Fonte:Inail 2025

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