Segnalazione Certificata di Agibilità SCA
Guida pratica ance agibilità degli edifici
Il documento fa il punto sulla normativa (soffermandosi per lo più sull’evoluzione normativa, a partire dal RD n. 1265/1934 fino al dlgs n. 222/2016) e sulla giurisprudenza in materia di agibilità.
Particolare attenzione è posta alla documentazione richiesta dalla disciplina nazionale e da quella regionale per la presentazione della Segnalazione certificata di agibilità nonché ai profili relativi agli immobili privi di agibilità e/o per cui è stata presentata domanda.
L’art. 24 del dpr n. 380/2001 (Testo unico Edilizia) dispone che la sussistenza delle condizioni di sicurezza, igiene, salubrità, risparmio energetico degli edifici e degli impianti negli stessi istallati, nonché la conformità dell’opera al progetto presentato e la sua agibilità, vengano attestati mediante segnalazione certificata.
La SCA è necessaria per la realizzazione dei seguenti interventi:
nuove costruzioni;
ricostruzioni o sopraelevazioni, totali o parziali;
interventi sugli edifici esistenti che possano influire sulle condizioni di sicurezza, igiene, salubrità, risparmio energetico.
Il dl 69/2013 ha introdotto l’agibilità parziale per singoli edifici o singole porzioni della costruzione o per singole unità immobiliari purché siano rispettate determinate condizioni.
Indice della Guida
1. La nozione di agibilità
2. Evoluzione normativa: dal R.D. 1265/1934 al D. Lgs. 222/2016
3. La Segnalazione Certificata di Agibilità
4. I controlli da parte dell’Amministrazione
5. Profili urbanistico-edilizi
5.1. Edifici privi di agibilità
5.2. Agibilità e condono edilizio
5.3. Agibilità e conformità
6. La documentazione richiesta dalle Regioni per l’agibilità
7. Profili contrattuali
7.1. Compravendita in assenza di agibilità
7.2. Locazione in assenza di agibilità
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Il P.S.C può essere utilizzato con poche modifiche da professionisti del settore semplicemente aggiungendo i dati specifici e aggiungendo/Modificando le varie schede fasi lavorative e attrezzature utilizzando direttamente un word processor, ad esempio word di microsoft office.
Il presente Piano di sicurezza e coordinamento ( PSC) è redatto ai sensi dell'art. 100 , c. 1, del D.Lgs. n. 81/08 in conformità a quanto disposto dall'all XV dello stesso decreto sui contenuti minimi dei piani di sicurezza.
L'obiettivo primario del PSC è stato quello di valutare tutti i rischi residui della progettazione e di indicare le azioni di prevenzione e protezione ritenute idonee, allo stato attuale, a ridurre i rischi medesimi entro limiti di accettabilità.
Il piano si compone delle seguenti sezioni principali:
identificazione e descrizione dell'opera
individuazione dei soggetti con compiti di sicurezza
analisi del contesto ed indicazione delle prescrizioni volte a combattere i relativi rischi rilevati;
organizzazione in sicurezza del cantiere, tramite:
relazione sulle prescrizioni organizzative;
lay-out di cantiere; (da inserire a vostra cura)
analisi ed indicazione delle prescrizioni di sicurezza per le fasi lavorative interferenti;
coordinamento dei lavori, tramite:
pianificazione dei lavori (diagramma di GANTT da inserire a vostra cura) secondo logiche produttive ed esigenze di sicurezza durante l'articolazione delle fasi lavorative;
prescrizioni sul coordinamento dei lavori, riportante le misure che rendono compatibili attività altrimenti incompatibili;
stima dei costi della sicurezza;
organizzazione del servizio di pronto soccorso,antincendio ed evacuazione qualora non sia contrattualmente affidata ad una delle imprese e vi sia una gestione comune delle emergenze.
Il piano che ne deriva modificando il nostro Esempio editabile in Word, avvalendosi dei testi predisposti , è perfettamente conforme ai requisiti del nuovo Testo unico.
Gli Esempi di Piano di sicurezza e coordinamento sono dei file editabili in word, che voi potrete completare e modificare a piacimento e riutilizzare in altri appalti futuri, inoltre può essere adattato in ogni sua parte secondo le vostre esigenze e rischi presenti in cantiere .