Sbarco in Quota con una Ple
Sbarco in Quota - Sicurezza, Normative e Pratiche Operative

Le piattaforme di lavoro elevabili (PLE) sono attrezzature indispensabili nei lavori in quota. Tuttavia, il loro utilizzo per lo sbarco in quota solleva sfide tecniche e normative non coperte dalla norma EN 280, che regola le macchine mobile per l'elevazione di persone.
Le piattaforme di lavoro elevabili destinate allo sbarco in quota rappresentano una categoria speciale che esula dall’applicazione della EN 280. Pertanto, i fabbricanti e gli operatori devono adottare soluzioni tecniche e gestionali che rispettino rigorosamente i requisiti di sicurezza previsti dalla Direttiva Macchine.
Questo articolo esplora il contesto normativo, le criticità e le soluzioni pratiche relative allo sbarco in quota.
Contesto Normativo
La normativa EN 280 stabilisce che l’accesso e l’uscita dalla PLE debbano avvenire esclusivamente a livello del suolo o nel telaio. Tuttavia, per piattaforme destinate allo sbarco in quota, è necessario rispettare i requisiti essenziali di sicurezza (RESS) previsti dalla Direttiva Macchine 2006/42/CE.
Certificazioni Richieste
Le PLE progettate per lo sbarco in quota richiedono:
- Esame CE di tipo da parte di un organismo notificato.
- Procedure di garanzia qualità totale, per garantire la conformità ai RESS.
Le macchine non originariamente destinate allo sbarco in quota devono essere ricertificate con nuove valutazioni di conformità.
Criticità e Obiettivi
L’utilizzo non pianificato delle PLE per lo sbarco in quota è comune nei luoghi di lavoro, spesso senza una verifica tecnica adeguata. Obiettivi principali:
- Definire i requisiti tecnici e normativi per i fabbricanti.
- Creare linee guida operative per gli utilizzatori.
- Fornire strumenti per una corretta valutazione del rischio.
Analisi Criticità e Obiettivi Relativi allo Sbarco in Quota
Criticità Identificate
Utilizzo Diffuso delle PLE per Sbarco in Quota
- Lo sbarco in quota con piattaforme di lavoro elevabili è una pratica comune, spesso non adeguatamente pianificata o regolamentata.
Assenza di Pianificazione nei Documenti Aziendali
- Lo sbarco in quota non viene adeguatamente documentato nei Piani Operativi di Sicurezza (POS) e nei Documenti di Valutazione dei Rischi (DVR).
- Mancanza di verifiche preventive sull’idoneità delle attrezzature per tali operazioni.
Disomogeneità Normativa e di Controllo
- Differenze significative nell'approccio adottato dagli organismi di controllo tra regioni e, talvolta, anche all’interno della stessa regione.
Informazione Distorta
- Diffusione di informazioni non corrette o incomplete sulle normative di riferimento e sulle loro evoluzioni, causando confusione tra operatori e fabbricanti.
Mancanza di Uniformità Operativa
- Necessità di evitare decisioni incoerenti o contrastanti a livello locale.
Obiettivi del Gruppo di Lavoro
Confronto con i Fabbricanti
- Dialogo sistematico con le associazioni dei fabbricanti per individuare i Requisiti Essenziali di Sicurezza (RESS) necessari per le PLE progettate per lo sbarco in quota.
Valutazione delle Misure Tecniche
- Analisi delle soluzioni tecniche che i fabbricanti devono implementare per garantire il rispetto dei RESS.
Linee Guida per l’Utilizzatore
- Creazione di documenti di supporto per gli utilizzatori, per:
- Effettuare valutazioni del rischio operative.
- Definire procedure specifiche per lo sbarco in quota.
- Creazione di documenti di supporto per gli utilizzatori, per:
Documento Comune Condiviso
- Individuazione di posizioni condivise tra fabbricanti, organismi di controllo e operatori, da consolidare in un documento comune.
Supporto agli Operatori di Vigilanza
- Fornire indicazioni operative chiare e condivise agli operatori incaricati della vigilanza per la corretta valutazione delle attività di sbarco in quota.
Definizione e Ambito Applicativo della Norma EN 280
La norma EN 280 definisce le piattaforme di lavoro elevabili (PLE), o MEWP (Mobile Elevating Work Platforms), come macchine mobili destinate a spostare persone alle posizioni di lavoro in cui svolgono mansioni dalla piattaforma stessa. Secondo la versione aggiornata del 2009 della norma EN 280, la PLE è caratterizzata dai seguenti aspetti distintivi:
Accesso e Uscita dalla Piattaforma:
La norma stabilisce che l’accesso e l’uscita dalla piattaforma debbano avvenire esclusivamente:- A livello del suolo; oppure
- Sul telaio della macchina.
Non sono previste posizioni sopraelevate di ingresso o uscita.
Esecuzione delle Attività:
Le attività lavorative devono essere svolte direttamente dalla piattaforma di lavoro, senza necessità di sbarco in quota.
Esclusione dello Sbarco in Quota dall’Ambito della EN 280
La norma EN 280 non include macchine che consentono lo sbarco in quota degli operatori. Tuttavia:
- Non è vietata la progettazione e immissione sul mercato di PLE destinate allo sbarco in quota.
- Non esiste una norma armonizzata alla direttiva 2006/42/CE che definisca i requisiti costruttivi specifici per tali piattaforme.
Requisiti per le PLE Destinate allo Sbarco in Quota
In assenza di una norma armonizzata, i fabbricanti di PLE per lo sbarco in quota devono:
Applicare la Direttiva Macchine 2006/42/CE:
- Identificare e soddisfare tutti i requisiti essenziali di sicurezza (RESS).
- Descrivere le soluzioni tecniche adottate nel fascicolo tecnico.
Certificazioni Obbligatorie:
- Rivolgersi a un organismo notificato per l’emissione dell’attestato di esame CE di tipo, richiesto per le macchine che comportano un rischio di caduta dall’alto superiore a 3 metri.
- Applicare, in alternativa, la procedura di garanzia qualità totale prevista dall’allegato X della direttiva.
Modifiche Successive:
- Se una PLE originariamente non destinata allo sbarco in quota viene modificata per tale utilizzo, il fabbricante deve sottoporre la macchina a una nuova valutazione da parte di un organismo notificato.
Differenze con la Versione Precedente della EN 280
La versione antecedente al 2009 definiva la PLE come:
"Macchina mobile destinata a spostare persone alle posizioni di lavoro, nelle quali svolgono mansioni dalla piattaforma di lavoro, con l'intendimento che le persone accedano ed escano dalla piattaforma di lavoro attraverso una posizione di accesso definita..."
La principale differenza risiede nell'eliminazione dell'ambiguità sull'accesso in quota. La versione aggiornata specifica chiaramente che le posizioni di accesso/uscita sono limitate al livello del suolo o al telaio della macchina.
Sbarco in Quota: Normative e Casistiche delle Piattaforme di Lavoro Elevabili (PLE)
Le piattaforme di lavoro elevabili (PLE) sono attrezzature progettate per spostare persone alle posizioni di lavoro in sicurezza, consentendo loro di operare direttamente dalla piattaforma. La normativa EN 280 ne delinea i requisiti principali, specificando che l'accesso e l'uscita dalla piattaforma devono avvenire esclusivamente a livello del suolo o sul telaio della macchina. Tuttavia, l’utilizzo delle PLE per lo sbarco in quota solleva problematiche tecniche e normative che richiedono attenzioni particolari, data l’assenza di una norma armonizzata alla Direttiva Macchine 2006/42/CE.
Le Casistiche delle PLE
A seconda delle caratteristiche tecniche e delle certificazioni, le piattaforme di lavoro elevabili possono rientrare in diverse categorie, che regolano o limitano l’utilizzo per lo sbarco in quota.
PLE non marcate CE:
Queste piattaforme, omologate secondo la circolare ISPESL 3/88, non consentono lo sbarco in quota. L’uso è limitato alle specifiche definite dal fabbricante.PLE marcate CE per sbarco in quota:
Queste piattaforme sono dotate di una dichiarazione CE che include un attestato specifico rilasciato da un organismo notificato. Possono essere utilizzate per lo sbarco in quota, seguendo le istruzioni dettagliate del fabbricante.PLE marcate CE senza sbarco in quota:
Queste macchine, progettate conformemente alla norma EN 280, non prevedono lo sbarco in quota. L’uso al di fuori delle specifiche del fabbricante è vietato.PLE modificate per consentire lo sbarco in quota:
- In caso di modifica sostanziale della macchina, il fabbricante deve sottoporla a una nuova valutazione da parte di un organismo notificato, includendo tutti i Requisiti Essenziali di Sicurezza (RESS) applicabili.
- Se il fabbricante aggiorna la documentazione tecnica della PLE originaria, integrando nuove modalità d’uso, l’attrezzatura può essere utilizzata per lo sbarco in quota a condizione che le istruzioni siano adeguatamente riviste.
Normative di Riferimento
La Direttiva Macchine 2006/42/CE impone che le PLE destinate allo sbarco in quota rispettino i RESS pertinenti, in particolare per quanto riguarda i rischi di caduta dall’alto. Per queste macchine, il fabbricante deve:
- Redigere un fascicolo tecnico completo, indicando le soluzioni adottate per garantire la sicurezza.
- Richiedere un esame CE di tipo per le piattaforme che presentano un rischio di caduta superiore a 3 metri.
- Applicare un sistema di garanzia qualità totale per il controllo della produzione.
Criticità e Raccomandazioni
L’uso delle PLE per lo sbarco in quota presenta diverse problematiche, tra cui:
Utilizzo Improprio:
Lo sbarco in quota spesso non è pianificato nei documenti aziendali come il DVR o il POS, né viene verificata l’idoneità dell’attrezzatura per tale scopo.Disomogeneità Normativa:
Vi sono differenze nell’applicazione delle normative e nei controlli tra le diverse regioni, creando incertezza tra operatori e fabbricanti.Formazione e Valutazione del Rischio:
È fondamentale che i datori di lavoro pianifichino accuratamente le operazioni, redigendo documenti specifici e garantendo la formazione degli operatori sull’uso delle PLE.
Lo sbarco in quota rappresenta una pratica complessa che richiede il rispetto rigoroso delle normative di sicurezza. I fabbricanti devono adottare soluzioni tecniche idonee e certificazioni adeguate, mentre i datori di lavoro sono chiamati a valutare con precisione i rischi e a pianificare ogni attività. Con un approccio coordinato tra fabbricanti, utilizzatori e organismi di controllo, è possibile garantire la sicurezza e la conformità normativa in tutte le operazioni.

Sbarco in Quota: Analisi delle Casistiche e delle Procedure di Sicurezza

Lo sbarco in quota è una pratica operativa complessa che coinvolge le piattaforme di lavoro elevabili (PLE). L’esecuzione di questa attività richiede una pianificazione attenta e il rispetto delle normative di sicurezza. Le casistiche variano a seconda del tipo di ambiente, della fase operativa e delle modalità di utilizzo delle PLE, con l’obiettivo principale di garantire la protezione dei lavoratori.
Ambiti e Procedure Operative
1. Scaffalature Industriali
- Attività: Montaggio indoor/outdoor di correnti di carico e accessori in scaffalature multiprofondità.
- Svolgimento: L’operatore, salendo in quota con una PLE a pantografo, porta con sé il materiale necessario. Monta i componenti raggiungibili dalla piattaforma (entro 60 cm) e, per completare il lavoro, sbarca utilizzando un doppio cordino.
- Motivazione dello Sbarco: La posizione della scaffalatura impedisce l’accesso diretto da bordo PLE; lo sbarco consente di operare con minori rischi rispetto ad altre soluzioni.
2. Scaffalature Automatiche
- Attività: Manutenzione ordinaria o straordinaria, come il recupero di pallet danneggiati o incastrati.
- Svolgimento: Due operatori utilizzano una PLE a pantografo per raggiungere l’area di intervento. Dopo aver posizionato le attrezzature sulle guide dello scaffale, sbarcano con l’ausilio di DPI, procedendo fino al punto problematico.
- Motivazione dello Sbarco: L’utilizzo di una pedana a ruote direttamente sulla scaffalatura riduce i rischi operativi rispetto ad alternative come arrampicate manuali.
3. Tetti e Terrazze
- Attività: Montaggio di antenne e ripetitori.
- Svolgimento: Gli operatori salgono in quota con una PLE a braccio semovente o autocarrata. Raggiunta la posizione di lavoro, sbarcano sul tetto o terrazzo protetto da parapetti o linea vita, svolgendo l’attività con DPI anticaduta. Al termine, tornano sulla piattaforma.
- Motivazione dello Sbarco: La breve durata del lavoro (1-2 giorni) e l’accesso sicuro rendono la PLE la scelta più efficace rispetto ad altri sistemi.
4. Ispezioni su Coperture
- Attività: Sopralluoghi e ispezioni su tetti per rilievi o verifiche post-evento atmosferico.
- Svolgimento: Uno degli operatori sbarca dalla PLE sul tetto per effettuare i controlli, utilizzando DPI collegati a punti di ancoraggio sicuri. Terminata l’ispezione, risale sulla piattaforma.
- Motivazione dello Sbarco: L’utilizzo della PLE garantisce un accesso rapido e sicuro, fondamentale per sopralluoghi di breve durata.
5. Lavori di Ripristino su Coperture
- Attività: Sostituzione di tegole o ripristino dell’impermeabilizzazione.
- Svolgimento: Due operatori utilizzano una PLE a braccio semovente per raggiungere il tetto, portando con sé il materiale necessario. Lavorano sul tetto con DPI anticaduta e, completato l’intervento, tornano alla piattaforma.
- Motivazione dello Sbarco: L’attività, di breve durata (1-3 giorni), beneficia dell’efficienza e della sicurezza garantite dalla PLE rispetto ad altre soluzioni.
Le diverse casistiche dello sbarco in quota evidenziano l’importanza di una pianificazione meticolosa, sia in termini di attrezzature utilizzate sia di misure di sicurezza adottate. L’uso delle PLE, se correttamente pianificato, rappresenta una soluzione efficace e sicura per numerose operazioni in quota, riducendo i rischi per i lavoratori. Tuttavia, è fondamentale rispettare le istruzioni del fabbricante e predisporre un’adeguata valutazione dei rischi per ogni specifica attività.
Requisiti Essenziali di Sicurezza per lo Sbarco in Quota con PLE
Lo sbarco in quota rappresenta una pratica operativa che richiede un’attenta analisi dei rischi e il rispetto di rigidi requisiti di sicurezza. Le piattaforme di lavoro elevabili (PLE), progettate per lo sbarco in quota, devono rispondere a specifici Requisiti Essenziali di Sicurezza (RESS) previsti dalla Direttiva Macchine 2006/42/CE. In questo articolo esaminiamo le principali considerazioni tecniche e normative che i fabbricanti e gli utilizzatori devono tenere in conto.
Situazioni di Pericolo e Soluzioni Tecniche
Accesso e Uscita dalla Piattaforma a Livelli Elevati
Il fabbricante deve valutare i rischi legati all'accesso/uscita dalla piattaforma in posizioni diverse dal terreno o dal telaio. Ciò include:- La necessità di garantire stabilità durante le operazioni di sbarco.
- L'inclusione di mezzi di ancoraggio adeguati per i dispositivi di protezione individuale (DPI) contro le cadute.
- L’adozione di progettazioni che evitino l’uso scorretto ragionevolmente prevedibile, come il sovraccarico della piattaforma.
Norme Tecniche di Riferimento: EN ISO 12100:2010.
Sistemi di Comando Sicuri
I sistemi di comando devono prevenire situazioni di pericolo, considerando:- Errori umani prevedibili durante le manovre di sbarco.
- Interblocchi tra i comandi per garantire il corretto funzionamento e la sicurezza dell’operatore durante l’uscita e la risalita.
- Indicatori visivi o sonori per avvisare della presenza di persone nella zona pericolosa.
Norme Tecniche di Riferimento: EN ISO 12100:2010.
Modalità di Funzionamento Differenziate
Le PLE progettate per lo sbarco in quota possono richiedere modalità operative distinte, come:- Un selettore di modalità che consenta di passare in sicurezza tra il funzionamento standard (conforme alla EN 280) e quello per lo sbarco.
- Meccanismi di blocco per prevenire l'uso non autorizzato.
Norme Tecniche di Riferimento: EN ISO 12100:2010.
Stabilità e Sicurezza Strutturale
La piattaforma deve garantire una stabilità adeguata durante tutte le fasi operative, con particolare attenzione:- Alle condizioni atmosferiche, come il vento, che potrebbero compromettere la sicurezza.
- Alla distribuzione del peso sulla piattaforma.
Norme Tecniche di Riferimento: ISO/DIS 18893:2024.
Gestione dei Guasti del Sistema di Alimentazione
In caso di interruzione dell’alimentazione, la PLE deve:- Prevenire avvii inattesi o variazioni non controllate dei parametri.
- Mantenere efficaci i dispositivi di protezione o attivare un comando di arresto.
Norme Tecniche di Riferimento: EN ISO 12100:2010.
Informazioni sul Carico e Sugli Occupanti
La piattaforma deve riportare chiaramente:- Il numero massimo di persone consentite.
- Il carico di utilizzo massimo.
- Le misure da adottare in caso di emergenza.
Norme Tecniche di Riferimento: ISO/DIS 18893:2024.
Lo sbarco in quota con piattaforme di lavoro elevabili richiede il rispetto rigoroso dei Requisiti Essenziali di Sicurezza per garantire la protezione degli operatori. Fabbricanti e utilizzatori devono collaborare per adottare soluzioni tecniche e gestionali che riducano al minimo i rischi e assicurino la conformità normativa. La corretta applicazione delle normative e delle tecniche di progettazione rappresenta un passo fondamentale per rendere queste operazioni sicure ed efficienti.


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