Rischio ambienti confinati nel settore agricolo e vitivinicolo
Autovalutazione Rischio ambienti confinati nel settore agricolo e vitivinicolo

Negli ultimi anni, il rischio legato agli ambienti confinati in agricoltura e nel settore vitivinicolo è emerso come una delle principali criticità in tema di sicurezza sul lavoro. I dati parlano chiaro: troppi infortuni mortali hanno coinvolto agricoltori, operatori e familiari impegnati in attività di pulizia, manutenzione o controllo di cisterne, vasche e silos, senza adeguate misure di protezione.
In questi ambienti — definiti come spazi circoscritti non progettati per la presenza continuativa di persone e caratterizzati da vie di accesso limitate e ventilazione sfavorevole — si possono sviluppare atmosfere letali: carenza di ossigeno, presenza di gas tossici (come anidride carbonica, acido solfidrico, ammoniaca) o vapori infiammabili.
Settori a rischio: zootecnia e vitivinicoltura
Il settore zootecnico è tra i più esposti. Silos per cereali, fosse dei liquami, cisterne per il latte o per l’acqua, vani tecnici e centrali biogas: sono numerosi gli ambienti potenzialmente pericolosi. I rischi vanno dall’asfissia alla caduta dall’alto, dall’ingolfamento (come l’inglobamento nella massa di mais) fino al rischio biologico ed elettrico.
Il settore vitivinicolo non è da meno. Vasche di fermentazione, tini, serbatoi e distillatori sono ambienti in cui la decomposizione del materiale organico o le operazioni di pulizia possono generare atmosfere insalubri. Particolare attenzione va riservata all’anidride carbonica prodotta durante la fermentazione e ai vapori di alcol durante la distillazione.
Le cause degli incidenti
Le dinamiche infortunistiche in questi contesti sono purtroppo ricorrenti e spesso aggravate dal tentativo, istintivo ma fatale, di soccorso da parte di colleghi o familiari. Le principali cause individuate sono:
Carenza di informazione e formazione specifica
Mancanza di procedure di sicurezza
Assenza di piani di emergenza
Sottovalutazione del rischio reale
Come prevenire: misure e buone pratiche
Il Piano Mirato di Prevenzione elaborato da regioni come il Piemonte e supportato da linee guida INAIL offre un approccio strutturato. Ecco alcune delle principali indicazioni:
1. Valutazione preventiva del rischio
Il primo passo è sempre la valutazione dei rischi presenti negli ambienti di lavoro. Non tutti gli ambienti confinati sono immediatamente riconoscibili: esiste infatti anche la categoria degli "ambienti assimilabili", che pur non essendo tradizionalmente considerati confinati, presentano comunque rischi analoghi.
2. Formazione obbligatoria
Tutti i lavoratori devono ricevere formazione specifica e addestramento pratico. La normativa (DPR 177/2011) impone anche per i lavoratori autonomi e le imprese familiari la partecipazione a percorsi formativi vincolanti.
3. Identificazione e segnaletica
È essenziale identificare correttamente gli ambienti confinati tramite planimetrie e apposita segnaletica di pericolo.
4. Procedure operative sicure
Ogni accesso deve essere autorizzato tramite permessi scritti e solo dopo aver verificato:
L’assenza di gas nocivi o temperature dannose
La disponibilità di adeguata ventilazione (naturale o forzata)
La predisposizione di attrezzature di salvataggio e DPI adeguati
La presenza di personale formato e in costante comunicazione con chi opera all’interno
5. Gestione dell’emergenza
Deve essere sempre garantita la presenza di un lavoratore all’esterno, pronto a intervenire in caso di emergenza, e dotato degli stessi DPI di chi si trova all’interno.
Strumenti di supporto
Per aiutare le aziende a valutare il proprio livello di sicurezza, esistono strumenti pratici come la Scheda di Autovalutazione PMP, che guida l’imprenditore nell’identificare le criticità e definire il grado di gestione del rischio, favorendo il miglioramento continuo.
Inoltre, l’applicazione "Confined Space App", sviluppata in collaborazione con INAIL e Università di Bologna, aiuta a identificare gli ambienti a rischio e suggerisce misure preventive.
Rischio ambienti confinati. Guida alle imprese
Rischio ambienti confinati. Scheda anagrafica e di prima valutazione
Rischio ambienti confinati. Scheda di autovalutazione (formato .pdf)
Rischio ambienti confinati. Scheda di autovalutazione (formato .xls)
Buone pratiche sulla sorveglianza sanitaria. PMP Agricoltura
“Non soccorrere mai altri lavoratori senza la formazione e l’equipaggiamento adeguato.”

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