prevenzione e la gestione degli atti di violenza a danno degli operatori sanitari
prevenzione e la gestione degli atti di violenza a danno degli operatori sanitari
Deliberazione della Regione Lombardia (N° XII / 3672, Seduta del 16/12/2024), che approva un "Documento di indirizzo sulla prevenzione e la gestione degli atti di violenza a danno degli operatori sanitari". Questo documento è conforme all'art. 3 della L.R. n. 15 dell'8 luglio 2020, che mira a garantire la sicurezza del personale sanitario e sociosanitario.
Struttura del documento
Il documento è suddiviso in diverse sezioni e allegati che coprono vari aspetti del problema della violenza contro gli operatori sanitari:
Premessa e contesto normativo
- Definizioni di violenza secondo vari enti internazionali (OMS, OSHA, ecc.).
- Riferimenti normativi nazionali e regionali (Leggi, decreti, e raccomandazioni).
Monitoraggio degli episodi di violenza
- Utilizzo di strumenti come il "Sistema Informativo SIMES" e l'"Incident Reporting" per registrare e monitorare i casi di violenza.
Metodologia di valutazione e gestione del rischio
- Linee guida per la creazione di piani aziendali di prevenzione, inclusi strumenti come il DVR (Documento di Valutazione dei Rischi) e il PREVIOS (Piano per la Prevenzione degli Atti di Violenza sugli Operatori Sanitari).
Azioni preventive e strategie di gestione
- Misure strutturali e tecnologiche (es. pulsanti antipanico, sistemi di videosorveglianza).
- Misure organizzative (es. formazione del personale, supporto psicologico post-evento).
- Specifiche strategie per ambienti ad alto rischio come i pronto soccorso.
Formazione e sensibilizzazione
- Programmi di formazione per migliorare la gestione e prevenzione degli episodi di violenza.
- Indicazioni per la de-escalation e la gestione di situazioni critiche.
Ruoli e compiti delle figure aziendali
- Dettagli sulle responsabilità di dirigenti, RSPP, medico competente, Risk Manager e RLS.
Attività di comunicazione e informazione
- Sensibilizzazione di operatori e cittadini attraverso campagne informative e materiali dedicati.
Allegati tecnici
- Check-list per la valutazione dei rischi.
- Schemi di formazione.
- Schede di segnalazione degli eventi violenti.
- Strumenti per la gestione post-evento come il debriefing e il defusing.
Finalità del documento
L'obiettivo del documento è fornire una guida pratica e operativa per le strutture sanitarie e sociosanitarie per:
- Prevenire gli episodi di violenza contro gli operatori.
- Migliorare la sicurezza e la gestione del rischio clinico.
- Garantire un ambiente lavorativo più sicuro attraverso misure strutturali, organizzative e formative.
checklist per la valutazione del rischio specifico di atti di violenza a danno degli operatori sanitari
La checklist fornita per la valutazione del rischio specifico di atti di violenza a danno degli operatori sanitari si basa su un modello modificato da OSHA (Occupational Safety and Health Administration). Essa è organizzata in diverse sezioni che identificano i principali fattori di rischio e misure di sicurezza, sia a livello strutturale che operativo.
Struttura della checklist
Fattori di rischio principali
- Include aspetti come il contatto con il pubblico, la gestione di denaro, il lavoro in solitudine o in orari notturni, l’operatività in territori ad alto rischio criminale e la presenza di soggetti con storia di violenza.
Ispezione interna della struttura
- Verifica la presenza di responsabili della sicurezza, tesserini di identificazione, barriere protettive (es. vetri antisfondamento), aree prive di arredi pericolosi e l’adeguata visibilità delle aree di attesa.
Ispezione esterna della struttura
- Controlla la sicurezza del perimetro esterno, inclusi sistemi di illuminazione, videosorveglianza e l’assenza di potenziali nascondigli.
Ispezione delle aree di parcheggio
- Valuta la presenza di parcheggi dedicati, custoditi e adeguatamente illuminati.
Misure di sicurezza
- Esamina dotazioni come barriere fisiche, sistemi di videosorveglianza, pulsanti antipanico, telefoni di emergenza e specchi di sicurezza.
Design della struttura
- Include la verifica di vie di fuga, regolamentazione degli accessi e separazione tra aree pubbliche e private.
Procedure
- Controlla la presenza di protocolli con le forze dell’ordine, misure per ridurre i tempi di attesa e procedure per situazioni di emergenza.
Attività territoriali
- Analizza i rischi per operatori che lavorano sul campo, come la disponibilità di mappe, vie alternative in zone ad alto rischio e sistemi di comunicazione.
Obiettivo della checklist
La checklist ha lo scopo di identificare lacune e potenziali rischi nelle operazioni quotidiane e nei luoghi di lavoro, proponendo azioni correttive per:
- Migliorare la sicurezza degli operatori.
- Prevenire situazioni di conflitto o aggressione.
- Implementare misure strutturali, tecnologiche e comportamentali per mitigare i rischi.
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