PREPARARSI AI CONTROLLI APPLICAZIONE DEL PROTOCOLLO CONDIVISO COVID-19
INL e ATS hanno concordato una lista di controllo che consente alle aziende di autoverificarsi
Questa lista di controllo consente la verifica degli adempimenti validi per tutti i settori di attività da parte dell’azienda ed è stata condivisa congiuntamente da Ispettorato Territoriale del Lavoro Milano-Lodi ed ATS Brianza per effettuare le attività di controllo coordinate dalla Prefettura.
Il Datore di Lavoro deve essere consapevole che la prosecuzione/riattivazione delle attività può avvenire solo in presenza di condizioni che assicurino alle persone che lavorano adeguati livelli di protezione. La mancata attuazione del Protocollo, che non assicuri adeguati livelli di protezione,
determina la sospensione dell’attività fino al ripristino delle condizioni di sicurezza.
Il Datore di Lavoro deve iniziare la propria valutazione prendendo conoscenza del Protocollo Condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e per il contenimento della diffusione del virus SARS- CoV-2 negli ambienti di lavoro, così come recepito dalle norme vigenti.
Il Datore di Lavoro, deve essere a conoscenza anche delle norme specifiche per il tipo di attività, riportate dalle schede tecniche di settore, allegate alle norme vigenti, e dei protocolli di settore (Costruzioni, Logistica e trasporti).
L’Azienda, si deve attivare per favorire un confronto preventivo con le rappresentanze sindacali presenti nei propri luoghi di lavoro e, per le piccole imprese, con le rappresentanze territoriali come previsto dagli accordi interconfederali, affinché ogni misura adottata possa essere condivisa e resa più efficace dal contributo di esperienza delle persone che lavorano, in particolare degli RLS e degli RLST, tenendo conto della specificità di ogni singola realtà produttiva e delle situazioni territoriali.
L’INAIL, nell’ambito delle diverse funzioni assicurativa, riabilitativa, prevenzionale e di ricerca, ha emanato una pubblicazione, approvata dal Comitato Tecnico Scientifico (CTS) istituito presso la Protezione Civile, che prende in considerazione il rischio di venire a contatto con fonti di contagio in occasione di lavoro, l’impatto connesso al rischio di aggregazione sociale anche verso “terzi”, le misure organizzative, di prevenzione e protezione, nonché di lotta all’insorgenza di focolai epidemici, anche in considerazione di quanto già contenuto nel “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2 negli ambienti di lavoro” stipulato tra Governo e Parti sociali il 26 aprile 2020.
Nel processo di valutazione del rischio, anche ai sensi del DLgs 81/08, è indispensabile coinvolgere il Medico Competente perché occorre considerare dal punto di vista medico le modalità di diffusione dell’infezione nell’ambiente di lavoro al fine di individuare le concrete misure di prevenzione.
In particolare, occorre tenere conto che l’emissione del virus da parte dei portatori avviene attraverso fluidi biologici e principalmente attraverso le goccioline di secrezioni delle mucose respiratorie (classificate come droplet o aerosol in funzione delle dimensioni); l’infezione può avvenire quando le goccioline aerodisperse vengono direttamente a contatto con le mucose della bocca, del naso e dell’occhio oppure indirettamente trasportate dalle mani venute a contatto con superfici contaminate. Le misure di prevenzione, conseguentemente devono essere sostanzialmente rivolte a:
Limitare l’aerodispersione (maschera chirurgica)
Limitare la probabilità di contatto (distanziamento)
Garantire la protezione delle vie aeree (maschera chirurgica o DPI a seconda della valutazione del rischio)
Limitare la probabilità di contatto indiretto (pulizia e disinfezione delle superfici e lavaggio e
disinfezione mani)
A valle della valutazione condivisa dei rischi e delle misure di prevenzione, fondamentale è l’attività di informazione e formazione anche su questo tema.
DOCUMENTI/INFORMAZIONI CHE POSSONO ESSERE RICHIESTI ALL’AZIENDA IN SEDE DI CONTROLLO:
1. Copia della check list compilata dall’azienda in fase di autovalutazione.
2. Documento di valutazione dei Rischi (o stralcio del documento) con particolare riferimento all’aggiornamento della valutazione rischio da contagio da virus SARS-CoV-2 (se effettuata) e/o Piano di intervento predisposto per gestire tale emergenza riportante la descrizione delle misure tecniche, organizzative e procedurali adottate.
3. Elenco dei dispositivi anti contagio posti a disposizione dei lavoratori e le istruzioni fornite per il loro utilizzo razionale, specificando circostanze e modalità d’uso (mascherine, guanti, visiere, tute, calzari ecc.).
4. Eventuali certificazioni e dichiarazione di conformità dei DPI marcati CE acquistati o in alternativa altra documentazione attestante la validazione da parte dell’Istituto Superiore di Sanità (mascherine chirurgiche) o da parte dell’INAIL (facciali filtranti).
5. Evidenza della consegna dei dispositivi di protezione ai lavoratori.
6. Attestazione di aver provveduto alla formazione del personale per l’utilizzo dei DPI.
7. Elenco dei prodotti disinfettanti anti contagio covid-19 in dotazione con scheda tecnica del prodotto che ne attesti la rispondenza a quanto previsto dal Min. della Salute e dal Istituto Superiore di Sanità.
8. Elenco delle date delle sanificazioni effettuate sui luoghi di lavoro con descrizione delle modalità operative e dei prodotti utilizzati e, qualora affidata a ditta esterna, eventuale copia dell’attestazione rilasciata dalla ditta sanificatrice.
9. Elenco degli eventuali appalti attualmente in essere all’interno dell’azienda con il nominativo delle ditte con le quali si sono stipulati e DUVRI.
10. Nominativo e recapito del Medico Competente.
INL e ATS hanno concordato una lista di controllo che consente alle aziende di autoverificarsi
SCARICA LA SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE
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Verifica delle regole DEL PROTOCOLLO di regolamentazione
Il Protocollo di regolamentazione per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus (di seguito Protocollo) prevede procedure e regole di condotta che ogni azienda individua in collaborazione con le rappresentanze sindacali e con RLS/RLST.
L’azienda è chiamata a predisporre il proprio Protocollo in collaborazione col Comitato aziendale (costituito ex paragrafo 13 c.1 dell’Allegato 12 al Protocollo condiviso), a provvedere alla sua applicazione nonché alla verifica delle misure individuate.
Nell’ambito dei lavori del Comitato Regionale di Coordinamento ex art. 7, D.Lgs 81/2008, è stato predisposto uno strumento che le aziende lombarde possono utilizzare per verificare, in collaborazione con il Comitato aziendale, se le misure individuate nel Protocollo sono state esaustivamente e correttamente applicate.
Lo strumento offerto alle aziende lombarde, di tutti i settori merceologici e indipendentemente dal numero di addetti, vuole essere di supporto all’azienda per:
facilitare la redazione del proprio Protocollo, in collaborazione col Comitato aziendale,
integrare le misure anticontagio nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR),
verificare autonomamente la puntuale applicazione delle regole del Protocollo;
effettuare un’autovalutazione della congruità delle misure anticontagio adottate,
fornire al Comitato per le finalità del Protocollo, se costituito a livello territoriale o settoriale, informazioni in merito all’applicazione delle misure anticontagio;
fornire all’ATS informazioni in merito all’applicazione delle delle regole del Protocollo.
Detto strumento è rappresentato dalla presente Scheda di verifica che è offerta in modalità online da Regione Lombardia, ATS, Associazioni datoriali e sindacali, Comitati territoriali e Istituzioni con competenza in materia.
L’azienda, compilando online la scheda, verifica l’avvenuta applicazione delle misure anticontagio in attuazione del Protocollo condiviso del 24/04/2020 e rende disponibile le informazioni caricate ai Comitati territoriali ed alle ATS. Pertanto, la presente Scheda può essere utilizzata dall’autorità di controllo in occasione di verifica dell’applicazione del Protocollo.
ndicazioni per la compilazione della scheda Verifica delle regole del Protocollo di regolamentazione
Le azioni indicate si intendono confermate quando il corrispondente 0 è barrato; diversamente si intende che l’azienda non ha attivato/previsto l’azione in oggetto.
Nella colonna “Non applicabile” appore una “X” quando non ricorre il caso specifico, ad esempio nel caso in cui:
- ci si avvale di fornitori esterni che non accedono in azienda (rivendita di frutta che si approvvigiona all’orto mercato),
- la sorveglianza sanitaria non è obbligatoria ai sensi dell’art. 21, D.Lgs 81/2008.
Nella colonna “Note” riportare:
- solo sintetiche informazioni aggiuntive. Ad esempio, l’azienda, in ottemperanza alle indicazioni del Ministero della Salute secondo le modalità ritenute più opportune, specifica il tipo d’interventi particolari/periodici di pulizia realizzati ricorrendo agli ammortizzatori sociali (anche in deroga);
- “non previsto” quando le indicazioni anticontagio non richiedono modifiche organizzative o strutturali. Ad esempio, l’azienda non ha redatto un piano di turnazione dei dipendenti dedicati alla produzione per diminuire al massimo i contatti perché ogni dipendente si trova ad operare in un’area vasta e non ha occasione di interferire con gli altri lavoratori.
Scheda aziendale del CRC Premessa per uso
Fonte: ats Brianza
Valutazione del Rischio Covid-19
Il documento proposto diventera' parte integrante del Piano Operativo di sicurezza della impresa, prevede le misure di contrasto alla diffusione del CONTAGIO del nuovo virus COVID-19 nello specifico cantiere edile, dando evidenza di un processo di controllo della applicazione delle misure stesse. Maggiori info