MODULISTICA VAS - VIA - AIA

Progetto CReIAMO PA - Traduzione delle linee guida della Commissione europea per la predisposizione dello Studio di Impatto Ambientale (Direttiva 2011/92/UE, come modificato dalla Direttiva 2014/52/UE)

Il documento, prodotto nell’ambito delle attività della Linea di intervento LQS1 del Progetto CReIAMO PA dedicata alle Valutazioni Ambientali - Attività AQS1.1 "Rafforzamento delle competenze e qualità della documentazione tecnica", rappresenta la traduzione non ufficiale del documento di indirizzo pubblicato dalla Commissione europea nel 2017 "Environmental Impact Assessments of Projects - Guidance on the preparation of the Environmental Impact Assessment Report (Directive 2011/92/EU as amended by 2014/52/EU)".

Il documento di indirizzo della Commissione europea è finalizzato a supportare proponenti e consulenti nella predisposizione di Studi di Impatto Ambientale di qualità ed a guidare le Autorità Competenti e gli altri soggetti coinvolti nell’analisi degli Studi, garantendo che siano rese disponibili le migliori informazioni possibili durante il processo decisionale.

La traduzione in lingua italiana ha lo scopo di favorire la divulgazione e l'utilizzo del documento di indirizzo della Commissione europea per la corretta attuazione delle disposizioni introdotte dalla Direttiva 2014/52/UE sui contenuti e sulla qualità degli Studi di Impatto Ambientale, recepite con il D.Lgs. 104/2017 (art. 22 e Allegato VII alla Parte Seconda del D.Lgs. 152/2006), nelle more dell'adozione di linee guida nazionali e norme tecniche, in attuazione dell'art. 25, comma 4 del D.Lgs. 104/2017.


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Fonte: Va.Minambiente

Domande frequenti VAS VIA

1.Chiarimenti sul riparto delle competenze operato dal D.Lgs. 104/2017 - Opere connesse

Il nuovo riparto delle competenze amministrative per le procedure di VIA/Verifica di assoggettabilità a VIA definito all’art. 7bis del D.Lgs. 152/2006, introdotto dall’art. 5 del D.Lgs. 104/2017, non modifica il rapporto tra “opera principale” ed “opere connesse” ai fini della valutazione degli impatti ambientali, con particolare riguardo a quelli cumulati.

Restano a tutt’oggi validi gli indirizzi della Commissione europea sull’applicazione della direttiva VIA con riguardo alle opere associate/connesse (“Interpretation line suggested by the Commission as regards the application of Directive 85/337/EEC to associated/ancillary works” - 05/03/2012) in base ai quali la separazione di competenze amministrative non può generare una valutazione degli effetti ambientali non coerente con le finalità della direttiva VIA che prevedono che tale valutazione sia effettuata rispetto al progetto nel suo complesso, ivi incluse le opere connesse quando queste rappresentano una parte integrante dell’opera principale.

Si conferma pertanto il principio generale in base al quale la ripartizione delle competenze amministrative non può modificare l’unicità della valutazione degli effetti ambientali dell’opera, ivi inclusi i diversi elementi/opere ad essa connesse dal punto di vista funzionale.

Tale approccio generale è motivato, in primis sotto il profilo ambientale, dalla necessità di evitare il frazionamento artificioso dei diversi elementi costituenti l’opera, da realizzarsi nel medesimo ambito localizzativo o nel suo intorno, ancorché singolarmente attribuiti dalla normativa vigente a diversi livelli amministrativi di competenza (statali, regionali). Ciò al fine di garantire sia una corretta ed efficace valutazione degli effetti ambientali, con particolare riferimento a quelli cumulativi, che una maggiore efficienza del procedimento amministrativo.

Da quanto sopra discende, in via generale, l’opportunità di ritenere prevalente la competenza amministrativa legata all’opera principale, che dovrà valutare unitariamente gli impatti ambientali dell’opera nella sua interezza, incluse le parti accessorie/connesse che possono ricadere nelle competenze amministrative di altra autorità.

Tale principio non può essere applicato in via generale ed in astratto a tutte le possibili casistiche ma deve essere applicato “caso per caso” in funzione delle specificità dell’opera principale e dell’opera connessa e del loro rapporto funzionale.

A titolo di esempio è possibile citare il caso di un impianto industriale ricadente nell’Allegato III alla Parte Seconda del D.Lgs. 152/2006 (soggetto a procedura di VIA di competenza delle Regioni o Province Autonome) che include una centrale di produzione di energia elettrica con potenza termica superiore a 50 MW (soggetto a procedura di verifica di assoggettabilità a VIA di competenza statale, punto 1.a dell’Allegato IIbis alla Parte Seconda del D. Lgs 152/2006). Qualora l’attività di produzione di energia elettrica, vapore, acqua calda è finalizzata esclusivamente al soddisfacimento dei fabbisogni energetici necessari al ciclo produttivo, la competenza regionale dell’opera principale (impianto industriale) assorbe le competenze statali della centrale termoelettrica (opera connessa all’impianto industriale).


2.Chiarimenti sull’applicazione del criterio del cumulo con altri progetti nell'ambito del DM 52/2015 e dell’Allegato V alla Parte Seconda del D.Lgs. n. 152/2006

Il DM 52/2015 recante “Linee guida per la verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale dei progetti di competenza delle regioni e province autonome” è finalizzato a integrare i criteri tecnico-dimensionali e localizzativi dell'Allegato V alla Parte Seconda del D.Lgs. 152/2006 già utilizzati per fissare le soglie stabilite per le diverse categorie progettuali degli Allegati II-bis e IV alla Parte Seconda del D. Lgs. 152/2006 al fine di rimodulare (riduzione del 50%) le medesime con conseguente estensione dell’ambito di applicazione della disciplina di VIA (procedura di verifica di assoggettabilità a VIA) limitatamente ai progetti di nuova realizzazione.

Tale disposizione è riportata all’ art. 6, comma 6, lettere c) e d) e all’art. 19, comma 10 del D.Lgs. 152/2006.

Il criterio del “Cumulo con altri progetti” così come definito al punto 4.1 delle citate Linee Guida è pertanto da utilizzare esclusivamente per l’individuazione delle soglie dimensionali da attribuire ai progetti ricadenti negli Allegati IV e IIbis alla Parte Seconda del D.Lgs.152/2006 e non ai fini della valutazione delle “Caratteristiche dei progetti” di cui al punto 1, lettera b) dell’Allegato V alla Parte Seconda del D.Lgs.152/2006 (“cumulo con altri progetti esistenti e/o approvati”).

Non è quindi applicabile, sia ai fini della predisposizione dello Studio Preliminare Ambientale da parte del proponente che nella fase di valutazione da parte dell’autorità competente, il criterio del cumulo con altri progetti limitatamente ai quelli appartenenti alla stessa categoria progettuale in quanto è necessario individuare e valutare l’interazione tra gli effetti ambientali derivanti da diverse tipologie progettuali (impatti cumulati su un determinato fattore ambientale come somma di impatti della stessa natura, quali ad esempio le emissioni acustiche da parte di un’infrastruttura strade e di un impianto industriale; impatti cumulati di eguale o diversa natura rispetto a uno specifico ricettore quali ad esempio le emissioni acustiche di un’infrastruttura ferroviaria e i prelievi idrici di un impianto industriale che possono interferire con l’integrità della componente faunistica ed ecosistemica di un’area umida).

Parimenti, l’ambito territoriale nell’ambito del quale considerare la sussistenza del criterio del “Cumulo con altri progetti” definito al punto 4.1 delle citate Linee Guida (fascia di un chilometro) non è applicabile per individuare e valutare l’interazione tra gli effetti ambientali derivanti da diverse tipologie progettuali in quanto l’area di potenziale influenza può essere determinata solo in base alle specificità del progetto (pressioni ambientali sui diversi fattori ambientali) e del contesto localizzativo, territoriale e ambientale.


3.Chiarimenti sulla categoria progettuale di cui all’Allegato IV alla Parte Seconda del D.Lgs. 152/2006, punto 1.e) Impianti di piscicoltura intensiva per superficie complessiva oltre i 5 ettari

Nell’ambito del documento della Commissione europea sull’interpretazione delle definizioni delle categorie progettuali contenute negli allegati I e II della direttiva VIA (Interpretation of definitions of project categories of annex I and II of the EIA Directive) per la categoria di progetto “Piscicoltura intensiva”, inclusa nell’Allegato II punto 1.f) della direttiva 2014/52/UE, si forniscono alcune indicazioni utili all’interpretazione di tale tipologia progettuale:

“La piscicoltura intensiva implicherebbe l’uso di tecniche finalizzate a incrementare la produzione delle specie in questione oltre la naturale capacità dell’ambiente o dello stadio colturale, sino al raccolto. Tipicamente, questa pratica comporta l'introduzione di un mangime composto addizionale per compensare la mancanza di alimento naturalmente disponibile in relazione alla densità con la quale vengono allevati gli animali.

Sono sorti dubbi in merito alle relazioni tra il termine “acquacoltura” e “piscicoltura”. Il termine “acquacoltura” si riferisce all’allevamento di qualsiasi organismo acquatico in acque dolci o marine. Include alghe, molluschi, crostacei e pesci. Il termine “piscicoltura” è usato indifferentemente con “acquacoltura” sebbene si riferisca tipicamente all’allevamento di pesci. Il termine “Piscicoltura intensiva” pertanto si riferisce a un sottoinsieme delle attività di acquacoltura ove la biomassa prodotta va oltre quella che potrebbe essere naturalmente sostenuta senza fornire nutrimento aggiuntivo. Molte delle specie allevate in maniera intensiva possono anche essere allevate in maniera estensiva senza fornire nutrimento aggiuntivo, a condizione che la densità di allevamento sia inferiore e che gli spazi delimitati coprano un’area più ampia per soddisfare il naturale fabbisogno alimentare. Questo è spesso il caso di pesci d'acqua dolce come la carpa. Gli allevamenti di alghe e molluschi sono tipicamente forme estensive di acquacoltura”.

Con l’art. 22, comma 4, lettera a) del D.Lgs. n. 104/2017 è stata recepita integralmente la definizione della tipologia progettuale di cui al punto 1.f) dell’Allegato II della direttiva 2014/52/UE, mediante l’introduzione del termine “intensiva”, già presente nelle precedenti versioni della direttiva VIA ma mai trasposto nella disciplina nazionale. Il termine “intensiva” indica pertanto, in coerenza con l’interpretazione della Commissione europea, l’uso di tecniche finalizzate a incrementare la produzione delle specie oltre la “naturale capacità dell’ambiente”, tipicamente rappresentate dall’utilizzo di mangimi artificiali che gli organismi non riuscirebbero a reperire nell’ambiente naturale, ma anche di altre sostanze (es. farmaci) o di pratiche gestionali (es. ossigenazione dell’acqua).

Considerando che la piscicoltura rappresenta un sottoinsieme delle attività di acquacoltura che includono l’allevamento o coltura di qualsiasi organismo acquatico in acque dolci, salmastre o marine (pesci, molluschi, crostacei, echinodermi, alghe, ecc.), il discrimine è rappresentato dalle caratteristiche dell’allevamento, che può essere di tipo “intensivo”, come sopra descritto e tipicamente attribuibile all’allevamento di pesci, ovvero di tipo “estensivo”, caratterizzato dall’assenza di somministrazione di mangime artificiale o di altre sostanze o sistemi di gestione, in condizioni tali da consentire agli organismi allevati di soddisfare le proprie esigenze trofiche utilizzando le risorse naturali. Quest’ultimo tipo di allevamento, come peraltro indicato dalla Commissione europea, è tipicamente associato a molluschi e ad alghe.

Sulla base degli indirizzi comunitari, peraltro condivisi con altre competenti autorità nazionali (Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali) è possibile affermare che il campo di applicazione della tipologia progettuale di cui al punto 1.e) dell’Allegato IV alla Parte Seconda del D.Lgs. 152/2006 è limitato agli allevamenti intensivi di pesci, escludendo pertanto gli allevamenti tipicamente estensivi di altre specie quali molluschi, crostacei, alghe.

Valutazioni e Autorizzazioni Ambientali: Specifiche tecniche e modulistica VAS - VIA - AIA

Specifiche tecniche e modulistica VAS-VIA-AIA
VAS-VIA
Specifiche tecniche
Documento allegato
Specifiche tecniche per la predisposizione e la trasmissione della documentazione in formato digitale per le procedure di VAS e VIA ai sensi del D.Lgs.152/2006 e s.m.i.
Documento pdf
Struttura Elenco elaborati
Documento excel
Programma per la Generazione dell'Elenco elaborati precompilato (GELAB)
Documento gelab
Programma per la generazione dei codici alfanumerici di verifica dell'integrità (MD5)
Documento zip
Struttura dati territoriali georiferiti in formato SHP
Documento zip
Guida alla compilazione dei metadati di dati territoriali georiferiti
Documento pdf
Format metadati per i dati territoriali georiferiti
Documento zip
   
Modulistica - Valutazione Ambientale Strategica Modulo
Istanza di verifica di assoggettabilità alla VAS (art.12 D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.)
Documento word
Istanza di Valutazione Ambientale strategica - Fase di Scoping (art.13 comma 1 D.Lgs.152/2006 e s.m.i.)
Documento word
Avvio consultazione sulla proposta di piano/programma, rapporto ambientale e sintesi non tecnica - VAS (artt.13 comma 5 e 14 D.Lgs.152/2006 e s.m.i.)
Documento word
Avviso al pubblico - VAS (art.14 D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.)
Documento word
Modulistica - Valutazione Impatto Ambientale Modulo
Istanza di verifica di assoggettabilità a VIA (art.19 D.Lgs.152/2006)
Documento word
Richiesta di valutazione preliminare (art.6, comma 9 D.Lgs.152/2006)
Documento word
Lista di controllo per la valutazione preliminare (art. 6, comma 9, D.Lgs. 152/2006)
Documento word
Lista di controllo per la valutazione preliminare (art. 6, comma 9, D.Lgs. 152/2006) - Impianti eolici
Documento word
Richiesta di definizione del livello di dettaglio degli elaborati progettuali ai fini del procedimento di VIA (art.20 del D.Lgs.152/2006)
Documento word
Richiesta di definizione dei contenuti dello studio di impatto ambientale (Art.21 D.Lgs.152/2006)
Documento word
Istanza di VIA (art.23 D.Lgs.152/2006)
Documento word
Avviso al pubblico - VIA (art.24 D.Lgs.152/2006)
Documento word
Istanza per il rilascio del provvedimento di VIA nell’ambito del provvedimento unico in materia ambientale (art.27 D.Lgs.152/2006)
Documento word
Avviso al pubblico - Provvedimento unico in materia ambientale (art.27 D.Lgs.152/2006)
Documento word
Dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà art.47 D.P.R. 28 dicembre 2000, n.445 (valore delle opere e pagamento oneri istruttori)
Documento word
Estratto del provvedimento di VIA da pubblicare in GU (per i procedimenti di VIA avviati prima del 16 maggio 2017)
Documento word
Istanza di Verifica dell'Ottemperanza (art.28 D.Lgs.152/2006)
Documento word
Modulistica - Valutazione Impatto Ambientale (Legge Obiettivo) Modulo
Istanza di VIA Legge Obiettivo (art.216 c.27 del D.Lgs.50/2016; artt.165 e 183 del D.Lgs.163/2006)
Documento word
Avviso al pubblico - VIA Legge Obiettivo (art.216 c.27 del D.Lgs.50/2016; art.183 del D.Lgs.163/2006)
Documento word
Dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà art.47 D.P.R. 28 dicembre 2000, n.445 (valore delle opere e pagamento oneri istruttori) - VIA Legge Obiettivo
Documento word
Istanza di Verifica dell'Ottemperanza Legge Obiettivo (art.216 c.27 del D.Lgs.50/2016; artt.166 e 185 D.Lgs.163/2006 e s.m.i.)
Documento word
Istanza di Variante Legge Obiettivo (art.216 c.27 del D.Lgs.50/2016; art.169 del D.Lgs.163/2006 e s.m.i.)
Documento word
AIA
Specifiche tecniche
Documento allegato
Decreto direttoriale n.311 del 10/10/2019 - Definizione del formato della modulistica da compilare per la  presentazione della domanda di autorizzazione integrata ambientale di competenza statale  Documento zip
Decreto direttoriale n.86 del 15/03/2016 - Definizione della modulistica da compilare per la presentazione della domanda di AIA di competenza statale, con specifico riferimento alla presentazione delle informazioni necessarie al fine del riesame ex articolo 29-octies, del D.Lgs n. 152 del 3 aprile 2006 Documento pdf
Guida alla compilazione della modulistica - 2016 Documento pdf
Guida alla predisposizione della domanda di autorizzazione integrata ambientale in formato digitale - 2016 Documento pdf
Contenuti minimi delle istanze di modifica non sostanziale alle autorizzazioni integrate ambientali rilasciate Documento pdf
Guida alla compilazione della domanda di autorizzazione integrata ambientale - 2006 Documento pdf
 
Modulistica - Autorizzazione Integrata Ambientale Modulo
Domanda di autorizzazione integrata ambientale Documento word
Scheda A - Informazioni generali Documento word
Scheda B - Dati e notizie sull’installazione attuale Documento word
Scheda C - Dati e notizie sull’installazione da autorizzare Documento word
Scheda D - Applicazione delle bat ed effetti ambientali della proposta impiantistica Documento word
Scheda E - Attuazione delle prescrizioni aia e piano di monitoraggio e controllo Documento word
Guida alla compilazione Documento word

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