Si tratta di materiale presentato ad un convegno.
Verifica ed esame delle criticità insorte nel corso delle analisi delle valutazioni aziendali relative al rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori e del rachide.
L’esperienza dell’ASL di Brescia Il rischio nel settore della grande distribuzione
Milano, 14 gennaio 2014
Pietro Gino Barbieri Servizio PSAL
Le slide presentate sono utili sia per i riferimenti nazionali ed internazionali forniti nella prima parte della presentazione sia per i risultati della loro indagine sugli addetti cassa della grande distribuzione.
Sono stati coinvolti 13 gruppi commerciali, 24 punti vendita totali: richiesta di documentazione, sopralluoghi, audit con le figure della prevenzione.
E' stato effettuato un controllo estensivo negli ipermercati e supermercati di maggiori dimensioni; controlli su coppie di piccoli supermercati (a campione)
Addetti totali interessati: circa 1.400 (nelle 24 strutture).
E' stata riscontrata una valutazione dei rischi da sovraccarico biomeccanico inadeguate in 20/24 strutture a causa di: carente analisi dell’organizzazione del lavoro; errata analisi dei tempi di lavoro ripetitivo vs non ripetitivo, senza validazione con RLS; non considerazione del rischio differenziato per diversi compiti lavorativi (cassa e rifornimenti); applicazione di risultati di una VR a tutti i punti vendita, senza preliminare contestualizzazione.
La valutazione dei rischi da sovraccarico biomeccanico quasi costantemente caratterizzate da: 1. mancato coinvolgimento del MC nella VR; 2. mancato coinvolgimento e validazione di alcuni parametri per la VR con RLS; 3. utilizzo generalizzato della check-list OCRA (22/24) con risultati uniformemente indicativi di rischio molto basso; 4. pressochè generale assenza di interventi di prevenzione conseguenti alla VR.
Per quanto riguarda la sorveglianza sanitaria
In 7/24 punti vendita garantita solo la SS preventiva e a richiesta del lavoratore-
SS in tutti i supermercati non ancorata alla VR
nel 50% dei casi contraddittoria vs contenuti della VR
SS per esposti a SBAS senza riferimento ad alcun protocollo diagnostico (suggerito o meno dalle LLGG) Non approfondimenti clinici per lavoratori che hanno riferito disturbi soggettivi compatibili con WMSDs Presenti diagnosi pregresse di patologie MS non considerate come di possibile origine o concausa professionale.
Lo PSAL in collaborazione con la UOMML ha effettuato una INDAGINE ANAMNESTICA su 173 lavoratori esaminati (> 3 anni anzianità lavoro), reclutati in base alla presenza nel punto vendita di giornate diverse i cui risultati sono:
111 (64%) con disturbi compatibili con sindromi da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori (soglia anamnestica positiva).
Da questi 111 lavoratori sono stati selezionati 51 lavoratori (quelli con un anzianità lavorativa più elevata e 2/3 part-time) ed indagati dal punto di vista clinico riscontrando 43 patologie da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori (30 lavoratori): neuropatie compressive mano-gomito-polso, tendiniti mano-polso, tendiniti spalle.
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