Esposizione a silice cristallina respirabile nei cantieri edili e di ingegneria civile

dati di esposizione a silice cristallina e a polveri respirabili relativi alle mansioni tipiche dell’edilizia e dell’ingegneria civile

La gestione del rischio da esposizione a silice cristallina respirabile è una priorità nei cantieri edili e di ingegneria civile. Oltre ad essere un obbligo legale, adottare misure preventive adeguate rappresenta un investimento fondamentale per la salute dei lavoratori e per la sostenibilità delle imprese.

La silice cristallina respirabile (SCR) rappresenta un rischio significativo per la salute nei cantieri edili e di ingegneria civile, dove le lavorazioni di materiali contenenti silice possono generare polveri sottili pericolose. Questo articolo esplora i pericoli legati all'esposizione, le normative applicabili e le misure di prevenzione essenziali.

Cos'è la Silice Cristallina Respirabile?

La silice cristallina è un componente naturale presente in molti materiali comunemente utilizzati nell'edilizia, come:

Sabbia
Cemento
Malte
Rocce come granito, quarzite e arenaria

Durante operazioni come taglio, perforazione, levigatura e demolizione, le particelle di silice cristallina possono disperdersi nell’aria sotto forma di polveri microscopiche. La frazione respirabile di queste polveri è in grado di penetrare in profondità nei polmoni, causando malattie croniche e gravi.

Rischi per la Salute

L'inalazione prolungata di SCR è associata a gravi patologie, tra cui:

Silicosi: una malattia polmonare irreversibile che riduce la capacità respiratoria e può evolvere in insufficienza respiratoria.
Cancro ai polmoni: la silice cristallina è classificata dall'OMS come cancerogeno di gruppo 1.
Broncopneumopatie croniche ostruttive (BPCO).
Malattie autoimmuni come artrite reumatoide.

Anche brevi esposizioni ad alte concentrazioni possono comportare danni significativi.

Settori a Rischio nei Cantieri

Le attività più a rischio includono:

Taglio e levigatura di pavimentazioni e pareti in cemento o pietra.
Preparazione e applicazione di malte e calcestruzzi.
Perforazione e demolizione di strutture.
Movimentazione di sabbie quarzifere.

Normativa e Obblighi

La gestione del rischio di esposizione a silice cristallina è regolata da normative europee e nazionali, tra cui:

Direttiva UE 2017/2398: inserisce la silice cristallina nell’elenco delle sostanze cancerogene.
Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro (D.Lgs. 81/08): prevede l'obbligo di valutazione del rischio e l'adozione di misure preventive.
Valori limite di esposizione: In Italia, il limite è fissato a 0,1 mg/m³ per la frazione respirabile.

Prevenzione e Controllo

Per proteggere i lavoratori dall’esposizione, è fondamentale adottare una combinazione di misure tecniche, organizzative e personali:

1. Misure Tecniche

Utilizzare strumenti con sistemi di aspirazione integrata.
Impiegare sistemi di umidificazione per ridurre la dispersione delle polveri.
Prediligere materiali a basso contenuto di silice, ove possibile.

2. Misure Organizzative

Valutare il rischio attraverso monitoraggi ambientali regolari.
Pianificare i lavori per minimizzare l’esposizione, limitando il numero di operatori nelle aree critiche.

3. Protezione Individuale

Fornire dispositivi di protezione delle vie respiratorie (FFP3).
Addestrare il personale sui rischi e sull’uso corretto dei DPI.

4. Monitoraggio della Salute

Sottoporre i lavoratori esposti a sorveglianza sanitaria periodica, con particolare attenzione alla funzione respiratoria.

Il datore di lavoro dell’impresa esecutrice, il coordinatore per la progettazione e il coordinatore per l’esecuzione dei lavori hanno l’obbligo di valutare il rischio di esposizione a silice cristallina respirabile e di inserire i risultati della valutazione nei piani di sicurezza. Gli effetti dell’inalazione di polveri che contengono silice cristallina sulla salute dei lavoratori sono molteplici, in particolare imputabili alla polvere più fine in grado di raggiungere i polmoni, la frazione respirabile. Oltre alla silicosi e altre patologie respiratorie è ormai riconosciuta anche l’azione cancerogena prodotta dai lavori comportanti esposizione a polvere di silice cristallina respirabile generata da un procedimento di lavorazione.
La monografia vuole rappresentare un supporto al datore di lavoro e agli altri soggetti
responsabili in materia di salute e sicurezza fornendo informazioni sulle attività lavorative di cantiere che generano esposizione alla polvere di silice cristallina, sui materiali da costruzione che la contengono, sui lavoratori esposti o potenzialmente esposti e sui valori di esposizione di questi lavoratori.
Per assicurare la protezione dei lavoratori dall’esposizione a silice, la valutazione iniziale dei rischi deve essere effettuata prima dell’avvio del cantiere e quindi i piani di sicurezza devono essere operativi prima che possano essere effettuate misurazioni dell’esposizione.
Fra i metodi e le possibili fonti di informazione che consentono una stima preliminare
dell’esposizione, la norma UNI EN 689 elenca anche i risultati di misurazioni da processi di lavoro simili (banche dati, letteratura), il confronto con altri luoghi di lavoro, nella stessa impresa o in altre imprese, e la modellazione dell’esposizione.
Le elaborazioni presentate in questa pubblicazione rientrano in questo tipo di metodologie costituendo uno strumento a supporto dei datori di lavoro per la riduzione del livello di rischio da inalazione di polveri silicotigene, in attuazione di quanto previsto dall’art. 28 comma 3-ter del d.lgs. 81/2008 e s.m.i.
Successivamente all’apertura del cantiere, la valutazione dei rischi, il piano di sicurezza e coordinamento e il piano operativo di sicurezza potranno essere aggiornati effettuando anche specifiche misurazioni dell’esposizione.
La variabilità dell’esposizione a polveri e a silice respirabile misurata in numerosi gruppi di esposizione similare (SEG) è stata analizzata per individuare le differenze che prevedibilmente si possono riscontrare per la stessa mansione in cantieri diversi e per imprese diverse. Le relazioni individuate permettono di descrivere l’esposizione di ogni mansione in un cantiere tipico e l’estensione del range della probabilità di esposizione in funzione di alcune variabili. Fra le variabili, nella monografia, sono esaminate le fonti di silice cristallina presenti nei cantieri, ovvero i materiali da costruzione contenenti quarzo o cristobalite e le rocce/terreni contenenti quarzo che possono essere interessati dagli scavi in un cantiere. Le correlazioni individuate fra il contenuto in silice cristallina in materiali e rocce e l’esposizione allo stesso agente chimico nei cantieri edili e di ingegneria civile rappresentano un primo passo per definire quantitativamente le variabili in gioco.

Prodotto: Volume
Edizioni: Inail - 2024

SCARICA LA TABELLA RIASSUNTIVA IN EXCEL

SCARICA LE SCHEDE DI VALUTAZIONE PER MANSIONE ESTRATTE DAL DOCUMENTO

SCARICA IL DOCUMENTO INAIL

Maggiori Info

ReCaptcha

Questo servizio Google viene utilizzato per proteggere i moduli Web del nostro sito Web e richiesto se si desidera contattarci. Accettandolo, accetti l'informativa sulla privacy di Google: https://policies.google.com/privacy

Google Analytics

Google Analytics è un servizio utilizzato sul nostro sito Web che tiene traccia, segnala il traffico e misura il modo in cui gli utenti interagiscono con i contenuti del nostro sito Web per consentirci di migliorarlo e fornire servizi migliori.

YouTube

I video integrati forniti da YouTube sono utilizzati sul nostro sito Web. Accettando di guardarli accetti le norme sulla privacy di Google: https://policies.google.com/privacy

Google Ad

Il nostro sito Web utilizza Google Ads per visualizzare contenuti pubblicitari. Accettandolo, si accetta l'informativa sulla privacy di Google: https://policies.google.com/technologies/ads?hl=it