Direttiva (UE) 2024/1785 Principali modifiche relative all'illuminazione LED

Principali modifiche relative all'illuminazione LED

La Direttiva (UE) 2024/1785 include importanti novità in relazione all'illuminazione LED, con l'obiettivo di migliorare l'efficienza energetica, ridurre l'impatto ambientale e garantire la sostenibilità nella produzione e gestione dei dispositivi di illuminazione. Di seguito una descrizione specifica per il settore dell'illuminazione:

Principali modifiche relative all'illuminazione LED:

  1. Requisiti di efficienza energetica:

    • Sono stati introdotti nuovi valori limite più stringenti per l'efficienza luminosa (lm/W), applicabili ai dispositivi LED per uso domestico, commerciale e industriale.
    • Viene incentivata l'adozione di tecnologie LED ad alta efficienza con il fine di ridurre il consumo energetico globale derivante dall'illuminazione.
  2. Riduzione delle sostanze pericolose:

    • È stato vietato o limitato l'uso di determinati materiali nocivi nella produzione dei LED, come metalli pesanti o fosfori non sicuri.
    • Sono previste linee guida per l'uso di materiali riciclabili, promuovendo un approccio di economia circolare.
  3. Standard di progettazione ecocompatibile:

    • I produttori sono obbligati a rispettare criteri di progettazione ecocompatibile, che includono la possibilità di sostituire componenti (come i driver o i moduli LED) senza dover sostituire l'intero apparecchio.
    • Viene richiesta una maggiore durata dei LED, con standard minimi di vita utile (misurata in ore) più elevati rispetto al passato.
  4. Gestione del fine vita:

    • È stato rafforzato l'obbligo di recupero e riciclo dei dispositivi LED giunti a fine vita, con obiettivi di raccolta separata e recupero dei materiali che superano il 70%.
    • I produttori devono garantire la tracciabilità dei materiali e fornire informazioni chiare per lo smaltimento corretto.
  5. Misurazioni e dichiarazioni ambientali:

    • I produttori sono tenuti a fornire dettagliate dichiarazioni ambientali relative ai consumi, all'efficienza luminosa e alle emissioni indirette associate ai loro prodotti, utilizzando etichettature aggiornate.
    • Sono previste verifiche più rigorose sui dati dichiarati, con sanzioni in caso di non conformità.
  6. Promozione dell'innovazione:

    • La direttiva incoraggia lo sviluppo di tecnologie LED intelligenti, come l'integrazione di sensori di movimento, controllo della luminosità e sistemi connessi per l'ottimizzazione dell'energia.
    • Si favoriscono iniziative di ricerca e sviluppo per l'adozione di LED con spettro luminoso ottimizzato, riducendo l'impatto sull'ambiente e sulla salute (come l'inquinamento luminoso).
  7. Norme sull'illuminazione pubblica e industriale:

    • Gli Stati membri sono invitati a favorire la sostituzione dell'illuminazione pubblica tradizionale con sistemi LED ad alta efficienza, supportando progetti di retrofit nelle città.
    • Sono previsti incentivi per le imprese che scelgono sistemi LED per l'illuminazione interna e per le aree esterne.

Impatto previsto:

  • Energetico: Riduzione significativa dei consumi di energia elettrica a livello europeo, con risparmi stimati fino al 20% nei settori illuminotecnici.
  • Ambientale: Diminuzione delle emissioni di CO₂ correlate all'uso dell'illuminazione.
  • Economico: Maggiore accessibilità ai LED, grazie alla standardizzazione e alla diffusione delle tecnologie avanzate.

La Direttiva (UE) 2024/1785 introduce requisiti più stringenti per l'efficienza luminosa dei dispositivi LED destinati all'uso domestico, commerciale e industriale. L'efficienza luminosa, espressa in lumen per watt (lm/W), misura la quantità di luce prodotta per unità di energia consumata.

Nuovi requisiti di efficienza luminosa:

  • Uso domestico: I dispositivi LED devono raggiungere un'efficienza luminosa minima di 120 lm/W.

  • Uso commerciale: Per applicazioni come uffici e negozi, l'efficienza luminosa minima richiesta è di 140 lm/W.

  • Uso industriale: In ambienti come fabbriche e magazzini, i dispositivi LED devono garantire un'efficienza luminosa minima di 160 lm/W.

Questi standard sono stati stabiliti per promuovere l'adozione di tecnologie di illuminazione più efficienti, contribuendo alla riduzione del consumo energetico e delle emissioni di gas serra. I produttori sono tenuti a conformarsi a questi requisiti entro il 1° luglio 2026, data entro la quale gli Stati membri devono recepire la direttiva nel diritto nazionale.

È importante notare che, oltre all'efficienza luminosa, la direttiva incoraggia anche l'adozione di pratiche di economia circolare, promuovendo la progettazione di dispositivi con componenti sostituibili e materiali riciclabili, al fine di ridurre l'impatto ambientale complessivo dei prodotti di illuminazione.


La Direttiva (UE) 2024/1785 introduce norme specifiche per limitare o vietare l'uso di materiali nocivi nella produzione di dispositivi LED, con l'obiettivo di ridurre i rischi ambientali e sanitari associati alla loro fabbricazione, utilizzo e smaltimento.

Materiali vietati o limitati:

  1. Metalli pesanti:

    • Mercurio (Hg): Completamente vietato nei LED, in linea con la Direttiva RoHS (Restriction of Hazardous Substances). Questa restrizione si applica anche ai LED che sostituiscono le lampade fluorescenti.
    • Piombo (Pb): È consentito solo in specifiche applicazioni dove non esistono alternative tecniche, ma con un tetto massimo dello 0,1% in peso sul totale dei materiali utilizzati.
    • Cadmio (Cd): Totalmente vietato per la sua tossicità elevata, in quanto rappresenta un rischio significativo per l'ambiente e la salute.
  2. Fosfori non sicuri:

    • I fosfori contenenti materiali tossici o non degradabili sono stati sostituiti da fosfori a base di materiali più sicuri e riciclabili.
    • La direttiva promuove l'uso di fosfori eco-compatibili, che consentono di ottenere una resa cromatica elevata senza compromettere la sicurezza ambientale.
  3. Composti alogenati:

    • I composti alogenati, spesso utilizzati nei materiali ignifughi dei componenti LED, sono vietati o fortemente limitati a causa della loro capacità di generare sostanze tossiche in fase di smaltimento o incenerimento.
  4. Plastiche non riciclabili:

    • È vietato l'uso di plastiche contenenti additivi tossici o difficili da riciclare. La direttiva incoraggia l'adozione di biopolimeri e materiali riciclabili nella produzione di involucri e componenti.

Obiettivi e impatti:

  • Riduzione dell'impatto ambientale: Eliminando sostanze nocive, si riducono le emissioni inquinanti associate alla produzione e allo smaltimento dei LED.
  • Sicurezza dei lavoratori: Viene migliorata la protezione dei lavoratori esposti durante i processi produttivi, minimizzando il rischio di esposizione a sostanze tossiche.
  • Promozione dell'economia circolare: I materiali alternativi sono progettati per essere facilmente recuperati e riutilizzati, aumentando la sostenibilità del ciclo di vita dei LED.

Questi provvedimenti si applicano sia ai LED per uso domestico che a quelli per applicazioni commerciali e industriali, con il pieno recepimento da parte degli Stati membri previsto entro il 1° luglio 2026.

Fonte:EUR-LEX

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