Ddl su lavoro autonomo e smart working
Smart Working: come viene regolato il telelavoro? Disegno di legge passato all'esame dell'aula.
Il disegno di legge prevede misure di sostegno in favore del lavoro autonomo e misure per favorire l’articolazione flessibile della prestazione di lavoro subordinato in relazione al tempo e al luogo di svolgimento.
Conciliare, innovare e competere. Sono questi i tre diversi obiettivi, apparentemente antitetici, dello smart working che si configura come un nuovo approccio all’organizzazione aziendale, in cui le esigenze individuali del lavoratore si contemperano, in maniera complementare, con quelle dell’impresa. Il concetto di smart working ricomprende molteplici aspetti. Si passa dalla flessibilità nella prestazione lavorativa di tipo orario oppure di tipo spaziale, fino a forme di welfare aziendale per facilitare i lavoratori genitori o impegnati in forme di assistenza parentale.
Lo smart working implica un nuovo modello di organizzazione del lavoro, in cui sono fondamentali questi tre elementi:
Risorse umane. È necessaria una nuova ottica da parte del personale che deve essere pronto a rivedere il proprio ruolo in un’ottica di flessibilità e disponibile a creare maggiori sinergie con il management.
Tecnologia. Le modalità di lavoro sono “agili” e tecnologicamente avanzate e l’accesso ai dati aziendali deve essere possibile da remoto, consentendo forme di lavoro più efficienti e altamente personalizzate.
Monitoraggio costante. È indispensabile un’analisi dei risultati del lavoro per valutare l’efficienza del personale a seguito dell’introduzione del nuovo modello organizzativo del lavoro.
Per quanto riguarda il lavoro autonomo, il Ddl amplia le tutele dei professionisti sul fronte dei pagamenti, del welfare e individua anche nuovi ambiti di azione, quali l’attività sussidiaria rispetto a quanto svolto finora dalla pubblica amministrazione. Altre novità prevedono l’ampliamento del raggio d’azione delle Casse di previdenza dei professionisti, che potranno erogare prestazioni di welfare a fronte di periodi di difficoltà degli iscritti, e la semplificazione della normativa sulla sicurezza degli studi professionali.
Quali sono le opportunità e le possibili criticità? Per il lavoratore un maggiore controllo nel bilanciare il rapporto lavoro-famiglia e i ritmi lavorativi con quelli giornalieri, implica un aumento della propria soddisfazione lavorativa con ripercussioni positive anche in termini di produttività e contenimento dei tassi di assenteismo. Dall’altro lato, gli aspetti negativi riguardano un minor coinvolgimento nelle dinamiche di apprendimento del know-how attraverso l’osservazione dei colleghi e l’isolamento e la mancata integrazione rispetto alla “squadra” di lavoro.
Il presidente della commissione Lavoro al Senato Sacconi sul Ddl passato all'esame dell'aula dice : “La sfida vera è di saper fare bene ciò che abbiamo sempre fatto male, cioè la formazione. E’ necessario un piano nazionale di alfabetizzazione digitale, per il quale probabilmente non occorre nemmeno una copertura aggiuntiva, le risorse ci sono. Si tratterà, ad esempio, di indirizzare alla formazione digitale le risorse che vengono dal fondo sociale europeo: si deve decidere di privilegiarne l’utilizzo per questa esigenza di base. Questo è un ingrediente fondamentale per il lavoro del futuro e per il lavoro agile. Sarà centrale riqualificare e accompagnare a nuove competenze e abilità milioni di persone, in una grande migrazione, evitando quella polarizzazione delle competenze e dei redditi che molti temono e che in alcune società si sta verificando: pochi che guadagnano bene e si posizionano al di sopra della linea tracciata dalle nuove tecnologie, e molti in difficoltà perché rimangono al di sotto di questa soglia abilitante”.
La gestione degli aspetti di salute e sicurezza legati al lavoro agile/smartworking
Riportiamo le prime righe dell’introduzione a un interessante documento prodotto da Assolombarda (in allegato) riguardante il tema della salute e sicurezza dei lavoratori che svolgono l’attività con la modalità di smartworking, o lavoro agile.
In questo documento si riportano alcuni suggerimenti per la gestione della salute e sicurezza rivolte ai lavoratori che fruiscono di modalità di lavoro definite (in alcuni casi) come “lavoro agile ” o “smartworking”. Tali fattispecie si distinguono dal “telelavoro” per la loro flessibilità nella individuazione delle giornate da dedicare a questo tipo di svolgimento del lavoro e nella scelta del luogo ove prestare l’attività lavorativa, che non coincide necessariamente con il domicilio del lavoratore (“smartworker”). A seguito dell’avvio di iniziative sul tema (es. “Prima Giornata del Lavoro Agile”, promossa da Comune di Milano in collaborazione anche con Assolombarda il 6 febbraio 2014) alcune aziende hanno contattato Assolombarda per confrontarsi su queste tematiche, approfondite in maniera specifica anche nel corso del workshop ‘‘Lavoro agile: primi spunti per gestione della salute e sicurezza” (del 26 maggio 2014). È emerso il forte interesse delle imprese ad avere un percorso che possa consentire loro di sperimentare queste nuove modalità, nel solco della normativa di salute e sicurezza sul lavoro (D.Lgs. n. 81/2008).
SCARICA LA DISPENSA DI ASSOLOMBRARDA
MESSAGGIO INFORMATIVO SUL NOSTRO SERVIZIO DI NEWSLETTER PROFESSIONAL: Gli iscritti alla nostra Newsletter Professional hanno accesso all'area condivisione gratuita dove trovare oltre 7000 file gratuiti utili sulle tematiche prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro e cantieri temporanei e mobili.
Abbonarsi alla nostra newsletter è conveniente e permette di
ricevere via mail notizie, approfondimenti,software freeware,documenti
in materia di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro...e non solo. L'iscrizione da' diritto anche a particolari scontistiche su vari servizi offerti. L'iscrizione alla Newsletter Professional non ha scadenze o rinnovi annuali da sostenersi. |
|