ESPOSIZIONE A SCHERMI DIGITALI
- VDT
- by Testo Unico Sicurezza staff
- 11.12.2022
La Sindrome Da Esposizione Ai “Sistemi Digitali”
Per poter bene inquadrare la quantità temporale (o l’esposizione giornaliera) individualmente
dedicata ad attvità effettuata su schermi luminosi e monitor, va comunque considerato che,
generalmente, oltre alle 8 ore passate davanti al PC durante il lavoro superando ampiamente le
20 ore settimanali” minime, se ne aggiungono almeno altre 3 o 4, di tipo “semi
operativo” (per esempio: attenzione alle email o comunicazioni, notizie o altro legate al lavoro,
comunque difficilmente distinguibili da quelle esclusivamente di tipo “privato”) e “ludico”, per un
totale minimo di 12 ore giornaliere trascorse a osservare vari schermi, per esempio, del cellulare o
similari, per vedere gli ultimi aggiornamenti sui social degli amici, o lo schermo TV (film, notiziari,
svago e altro).
Tutto questo “carico visivo” si può ripetere, anche se per un totale leggermente ridotto di
esposizione giornaliera, anche nei giorni festivi, non dedica* all’attvità lavora*va ma con un
“rafforzo” temporale, estremamente variabile, su quella rientrante nella sfera privata e sociale.
Premessa e normativa.
La sindrome da esposizione ai “sistemi digitali”
Formazione e informazione
Problemi all’apparato visivo da esposizione eccessiva a schermi digitali.
La sindrome da visione al computer, diffusione e sintomi generali.
I sintomi più comuni della “Sindrome da visione al computer”
I rischi da iperconnessione
Brevi suggerimenti sulla postazione da lavoro digitale.
Il ruolo che riveste la luce nel nostro ritmo biologico
I benefici degli occhiali anti luce blu
I DPI nel lavoro al Videoterminale.
La normativa vigente e la valutazione dei rischi
I Dispositivi di protezione Individuale per la vista
dedicata ad attvità effettuata su schermi luminosi e monitor, va comunque considerato che,
generalmente, oltre alle 8 ore passate davanti al PC durante il lavoro superando ampiamente le
20 ore settimanali” minime, se ne aggiungono almeno altre 3 o 4, di tipo “semi
operativo” (per esempio: attenzione alle email o comunicazioni, notizie o altro legate al lavoro,
comunque difficilmente distinguibili da quelle esclusivamente di tipo “privato”) e “ludico”, per un
totale minimo di 12 ore giornaliere trascorse a osservare vari schermi, per esempio, del cellulare o
similari, per vedere gli ultimi aggiornamenti sui social degli amici, o lo schermo TV (film, notiziari,
svago e altro).
Tutto questo “carico visivo” si può ripetere, anche se per un totale leggermente ridotto di
esposizione giornaliera, anche nei giorni festivi, non dedica* all’attvità lavora*va ma con un
“rafforzo” temporale, estremamente variabile, su quella rientrante nella sfera privata e sociale.
INDICE DEL DOCUMENTO:
Premessa e normativa.
La sindrome da esposizione ai “sistemi digitali”
Formazione e informazione
Problemi all’apparato visivo da esposizione eccessiva a schermi digitali.
La sindrome da visione al computer, diffusione e sintomi generali.
I sintomi più comuni della “Sindrome da visione al computer”
I rischi da iperconnessione
Brevi suggerimenti sulla postazione da lavoro digitale.
Il ruolo che riveste la luce nel nostro ritmo biologico
I benefici degli occhiali anti luce blu
I DPI nel lavoro al Videoterminale.
La normativa vigente e la valutazione dei rischi
I Dispositivi di protezione Individuale per la vista
Fonte:UILTEC