IL RISCHIO ELETTRICO
- RISCHIO ELETTRICO
- by Testo Unico Sicurezza staff
- 13.12.2022
Un Moderno Ambiente Di Lavoro O Di Vita Completamente Privo Di Energia Elettrica È Difficilmente Immaginabile, Allo Stato Attuale Dello Sviluppo Tecnologico.
L’estrema versatilità di tale forma di energia e la relativa facilità con la quale può essere distribuita agli apparecchi utilizzatori l’hanno resa praticamente insostituibile, tanto nei settori produttivi quanto in ambito civile.
All’impiego o alla semplice presenza di energia elettrica è associato un rischio per la sicurezza delle persone, comunemente chiamato rischio elettrico, avente alcune caratteristiche che lo rendono particolarmente temibile.
La prima di queste consiste proprio nella diffusione dell’energia elettrica, tanto capillare che è difficile pensare ad ambienti completamente esenti da tale rischio.
Vi è poi il fatto che l’elettricità è generalmente invisibile (tranne casi particolari, come nello sviluppo di archi elettrici) e può essere causa di incidenti e infortuni anche a distanza dall’impianto o dall’apparecchio predisposti per utilizzarla.
Le conseguenze di un infortunio di origine elettrica, purtroppo, possono essere mortali.
Le pagine di quest’area tematica sono rivolte principalmente ai datori di lavoro, ai responsabili del servizio di prevenzione e protezione, che devono valutare e gestire il rischio in ambito lavorativo senza necessariamente avere specifiche competenze elettriche.
Lo scopo è quello di fornire le nozioni di base per la conoscenza del rischio, dei suoi effetti dannosi e delle relative misure di sicurezza tecniche e organizzative previste dalla legislazione e dalla normativa, individuando, nei casi necessari, i soggetti specificamente competenti o preposti a compiti ben precisi.
Queste pagine possono essere utilizzate anche come supporto per la formazione dei lavoratori o come ausilio informativo per chiunque voglia documentarsi velocemente sul rischio elettrico.
Descrizione Del Rischio
All’impiego dell’energia elettrica sono sempre associate due grandezze, la “corrente elettrica” e la “tensione”.
Al passaggio di corrente nei circuiti segue uno sviluppo di calore dipendente dal valore della “resistenza” del circuito e, in misura maggiore, dal valore dell’intensità di corrente. In generale, il calore sviluppato in parte viene trasmesso all’ambiente esterno, in parte determina un aumento di temperatura del “conduttore” e degli “isolanti” del circuito.
Se il fenomeno termico non è correttamente gestito, l’aumento di temperatura può provocare il danneggiamento degli isolanti; in taluni casi, questi diventano oggetto di una combustione localizzata che può evolvere in un incendio.
La presenza di una tensione tra i vari punti del circuito comporta altre criticità:
•la possibilità che si verifichi un “corto circuito”, se i due punti a tensione differente entrano in contatto;
•l’innesco di “archi elettrici”, se l’isolante non è opportunamente scelto e dimensionato in funzione del valore di tensione e delle condizioni ambientali;
•il passaggio di correnti attraverso il corpo umano, qualora questo entri simultaneamente in contatto con due parti tra cui è presente la tensione. Tali correnti possono generare effetti fisiopatologici (“shock elettrico”) variabili in funzione del valore della corrente e della durata del contatto che, nei casi più gravi, possono essere letali.
Nelle pagine che seguono, saranno descritti: le varie sorgenti di rischio elettrico, i più comuni eventi dannosi e le principali misure di sicurezza necessarie a fronteggiarli.