Notiziario online sicurezza sul lavoro

  • Alcol e lavoro: alcuni risultati di un’indagine conoscitiva tra lavoratori dei settori trasporti e costruzioni

    A partire da dati di contesto sulle problematiche di salute alcol correlate e da una sintesi della normativa di riferimento, si illustrano alcuni risultati di un’indagine conoscitiva realizzata su un campione di lavoratori dei settori edilizia e autotrasporto, ambiti individuati dalla letteratura scientifica e dalla normativa vigente, ad elevato rischio di infortuni alcol correlati.   L’indagine va ad acquisire informazioni sulla percezione del rischio in materia “alcol e lavoro” anche al fine di contribuire all’identificazione di aspetti necessari di un’implementazione anche formativa per colmare eventuali lacune rispetto a conoscenze e comportamenti attesi, per un miglioramento continuo degli interventi di prevenzione, in ottica di tutela di salute globale.Prodotto: Fact sheetEdizioni: Inail - 2022 Alcol e lavoro: alcuni risultati di un’indagine conoscitiva tra lavoratori dei settori trasporti e costruzioni (.pdf - 168 kb)

  • SCHEDE DI SICUREZZA IN WORD GRATUITE POS E PSC

    SCHEDE VALUTAZIONE DEI RISCHI CANTIERI EDILI Mettiamo a disposizione quasi 1000 scede in word utili per la redazione di piani operativi di sicurezza. documenti di alutazione dei rischi per il settore edile e anche per la redazione di Piani di sicurezza e coordinamento. Le schede sono gratuite e reperibili in rete e le mettiamo a disposizione gratuitamente agli iscritti della nostra newsletter professional. ELENCO SCHEDE VALUTAZIONE DEI RISCHI PRESENTI NELLA RACCOLTA GRATUITA WORD ELENCO SCHEDE FASI LAVORATIVE GRATUITE IN WORD PRESENTI AcquedottiPosa tubi in acciaio con giunto saldatoPosa tubi in PEAD con perforazione guidata No-DigRisanamento tubazioni esistenti con pipe-burstingRisanamento tubazioni esistenti con pipe-splittingAllestimento palchi per spettacoli all’apertoCarico e scarico di strutture e scenografieInstallazione Impianto Audio (mixer, diffusori, ecc)Installazione Impianto ElettricoInstallazione Impianto Luci (fari, centraline, ecc)Montaggio ScenografieMontaggio-Smontaggio Copertura palchiMontaggio-Smontaggio copertura palco con pannelli di alluminioMontaggio-Smontaggio copertura palco con teli in PVCMontaggio-Smontaggio Pedana ModulareMontaggio-Smontaggio Struttura AmericanaMontaggio-Smontaggio TribunePosizionamento transenne in acciaio e antipanicoScarico e trasporto materiali di scenaConfinamento dinamico cantiere di bonificaConfinamento statico cantiere di bonificaDecontaminazione cantiere di bonificaImballaggio rifiuti contenenti amiantoIncapsulamento coperture in cemento-amiantoRimozione canne fumarie e serbatoi contenenti amiantoRimozione coperture in cemento-amiantoRimozione coperture e manufatti con amiantoRimozione pavimenti e pareti contenenti amiantoRimozione tubi contenenti amianto friabileSovracopertura coperture in cemento-amiantoDemolizione balconeDemolizione caminettoDemolizione canna fumaria in eternitDemolizione ciminiere industrialiDemolizione completa di fabbricatiDemolizione di gradiniDemolizione di impianti civiliDemolizione di impianti tecnologiciDemolizione di massettiDemolizione di massicciata stradaleDemolizione di murature e tramezziDemolizione di murature portanti in genereDemolizione di pareti divisorieDemolizione di pavimenti e rivestimenti Demolizione di pontiDemolizione di rampa di accessoDemolizione di rivestimentiDemolizione di solai in ferroDemolizione di solai in legnoDemolizione di solai mistiDemolizione di solaio con travetti in ferroDemolizione di solaio in latero cementoDemolizione di solette in cls armatoDemolizione di strutture in C.A.Demolizione di strutture residueDemolizione di volteDemolizione marmi perimetrali balconeDemolizione massetti in C.A.Demolizione navi ed imbarcazioniDemolizione parziale muri perimetrale per nuove apertureDemolizione scala con pinza idraulicaDemolizione scala con taglio diamantatoDemolizione scale mobiliDemolizione tavolati interniFormazione delle camerettePosa di condutture in materiale plastico pesantePosa di telai e chiusiniPosa tubazioni a cielo apertoPosa tubazioni in spazi apertiPosa tubi con tecnologia MicrotunnellingPosa tubi flessibili ed opere prefabbricatePosa tubi pesanti ed opere prefabbricateRealizzazione di scatolari in c.a. e posa con spingituboRimozione asfalto con tagli a discoTracciamento del cantiereVerifica tenuta e collaudoFacciate con moduli fotovoltaiciGuaina fotovoltaica su tettoImpianto Pannelli FotovoltaiciManutenzione Impianto Pannelli FotovoltaiciManutenzione Inverter Impianti FotovoltaiciManutenzione Modulo FotovoltaicoManutenzione Pannelli Fotovoltaici a terraManutenzione Pannelli Fotovoltaici sui tettiManutenzione Quadri Elettrici Impianti FotovoltaiciManutenzione Stringa fotovoltaicaManutenzione Supporto Pannelli FotovoltaiciPulizia di Pannelli Fotovoltaici a terraPulizia di Pannelli Fotovoltaici sui tetti  Accesso addetti ai lavoriAccesso dei non addetti ai lavoriAccesso e circolazione degli addetti ai lavoriAccesso e circolazione dei mezzi meccanici di trasporto Adeguamento Impianti Elettrici IndustrialiAdeguamento Impianti ElettriciAggottamento acqueAllacciamenti alla rete elettricaAllargamento FondazioniAllestimento area di decontaminazioneAllestimento basamenti per baracche e macchineAllestimento cantiere in ambienti confinatiAllestimento cantieri-cadute manti nevosiAllestimento cantieri-zone sismicheAllestimento impalcati protettiviAllestimento vie di circolazione per i mezziAnticarbonatazione paretiApplicazione di banda armata su spigoliApplicazione di biocidaApplicazione di carta microforata angoli interniApplicazione di carta microforata su giuntiApplicazione di nastro di armatura su giuntiApplicazione di paraspigoli metalliciApplicazione di rete autoadesiva su giuntiArea di carico e scarico materialiArea lavorazione ferroArea postazione betonieraArea postazione gruppo elettrogenoArea stoccaggio materiale da costruzioneArea stoccaggio materiale di risultaArmatura di scavi in terreni coesiviArmatura di scavi in terreni granulariArmatura pareti dello scavoArmatura pareti di trincea con pannelli in legnoBarriere paramassiBerlineseBonifica di grandi strutture coibentateBonifica di ordigni bellici in presenza di acquaBonifica di ordigni belliciBonifica di piccole strutture coibentateBonifica discaricaBonifica serbatoi interratiCarico e scarico di macchine ediliCarico e scarico materialiCarpenteria metallica saldata o bullonataCasserature in legnoCasserature metallicheCassetta di pronto soccorsoCollaudo cantiere di bonificaCollaudo impianti idriciCompattazione del terrenoCompletamento Scafo_ Raddrizzatura e controllo SaldatureCompletamento Scafo_ Allineamento con i giunti e saldaturaCompletamento Scafo_ Calettatura sovrastruttureCompletamento Scafo_ Imbarco sovrastruttureCompletamento Scafo_ Installazione giunto bimetallicoCompletamento Scafo_ Preparazione superficiCompletamento Scafo_ PrimerizzazioneComunicazione verbaleConsolidamento archi con perforazioni armateConsolidamento archi mediante architraviConsolidamento di volteConsolidamento fondazioni con cordoli in c.a.Consolidamento murature a sacco con miscela cementiziaConsolidamento murature con intonaco armatoConsolidamento pilastri con profili angolariConsolidamento pilastri mediante cerchiaturaConsolidamento solai in ferro con soletta armataConsolidamento solai in legno con massetto armatoConsolidamento solai in legno con travi in acciaioConsolidamento solai in legnoConsolidamento Sponde-Palancolata vivaConsolidamento Sponde-Palizzata vivaConsolidamento Sponde-Scogliera rinverditaConsolidamento Sponde-Viminata vivaConsolidamento Sponde-Blocchi incatenati al piedeConsolidamento Sponde-Gabbionata rinverditaConsolidamento Sponde-Materassi rinverditiConsolidamento strutture con fibre di carbonioConsolidamento superficiale paramenti in pietraConsolidamento Terreni-Graticciata in micropali, reti e stuoie sinteticheConsolidamento Terreni-InerbimentoConsolidamento Versanti-Fascinata vivaConsolidamento Versanti-Muri Cellulari in calcestruzzoConsolidamento Versanti-Muri Cellulari in legnoConsolidamento Versanti-TirantiControsoffitti in cartongessoCostruzione arco rovescio-Getto calcestruzzoCostruzione arco rovescio-Predisposizione smorza e tubi drenaggioCostruzione arco rovescio-Scavo e smarinoCostruzione calotta e piedritti-Getto e disarmoCostruzione calotta e piedritti-Traslazione cassaformaCostruzione murette-Getto e disarmoCostruzione murette-Predisposizione cassaformaCostruzione murette-Scavo e smarinoCostruzione scafo_Assemblaggio blocchiCostruzione scafo_Prefabbricazione blocchiCostruzione scafo_Ricezione materialiCostruzione scafo_Taglio e sagomaturaCostruzione sovrastrutture_Prefabbricazione pannelliCostruzione sovrastrutture_Ricezione materialiCostruzione sovrastrutture_Taglio e sagomaturaCostruzione sovrastrutture_Traferimento blocchi sullo scaloCuci e scuci di muratureDisarmo strutture in c.aDisfacimento manto stradaleDismissione di impianti industriali GPL-G-BBDismissione di impianti industriali Sostanze PericoloseDragaggioDrenaggio con elementi foratiEsecuzione di briglieEsecuzione di cordoli, marciapiedi e canaletteEsecuzione di gabbionateEsecuzione di massettiEsecuzione di pittura antiruggineEsecuzione di puntellatureEsecuzione di saldature e tagli ossiacetileniciEsecuzione di tracce in muraturaEsecuzione di vespaiEsecuzione struttura in C.A. CompletaFerro in operaFinitura di manufatti metalliciFinitura manto stradaleFondazione StradaleFondazioni in c.a.Fori con carotatriceFormazione apertura in muratura portanteFormazione di rilevatiFranamentiGanci da tettoGestione delle emergenzeGetto di calcestruzzo con pompaGetto di calcestruzzo mediante autobetonieraGetto di calcestruzzo prodotto in cantiereIdrosabbiatura di muratureImmersioni subacqueeImpermeabilizzazione con guaina di balconiImpermeabilizzazione con resina di balconiImpermeabilizzazione-Posa guaina PVCImpermeabilizzazione-Posa teli TNTImpermeabilizzazioni di copertureImpermealizzazioni di paretiImpianti AntintrusioneImpianti EoliciImpianti Fonia e DatiImpianti Messa a terra Edifici civiliImpianti Rilevazione IncendioImpianti VideosorveglianzaImpianto Ascensore ElettricoImpianto Ascensore OleodinamicoImpianto AscensoreImpianto di distribuzione acqua fredda e caldaImpianto di Illuminazione CantiereImpianto di riscaldamento autonomoImpianto di scaricoImpianto Elettrico e Messa a terra di cantiereImpianto Elettrico Edifici civiliImpianto Idrico di cantiereImpianto Idrico sanitarioImpianto Igienico sanitarioImpianto Illuminazione PonteggioImpianto Micro-Eolico DomesticoImpianto MontacarichiImpianto SatellitareImpianto Scariche atmosf. Gabbia di faradayImpianto Solare Termico su tetto a faldeImpianto Solare Termico su tetto pianoImpianto SottotracciaIniezioni cementizieIniezioni di cemento ad alta pressione in terreniInstallazione Antenna CentralizzataInstallazione Apparecchiature elettricheInstallazione canna fumaria esternaInstallazione condizionatore su facciateInstallazione condizionatore sui tettiInstallazione Contatori ElettroniciInstallazione corrimano scale e rampeInstallazione di bracci a muro per la pubblica illuminazioneInstallazione di controtelaio per finestreInstallazione di controtelaio per porte interneInstallazione di fermaneve sui tettiInstallazione di finestreInstallazione di pali per la pubblica illuminazioneInstallazione di parafulminiInstallazione di ringhiere interneInstallazione di scuriInstallazione di tapparelleInstallazione Gru a torreInstallazione gru automontanteInstallazione gruppo elettrogenoInstallazione Impianti Elettrici IndustrialiInstallazione Impianto montacarichiInstallazione macchina piegaferriInstallazione parapetti con autocestelloInstallazione Piattaforme elevatriciInstallazione Ponteggi esterni ed interniInstallazione Ponteggio in tubo e giuntoInstallazione Ponteggio PrefabbricatoInstallazione Portoncini BlindatiInstallazione Quadro di CantiereInstallazione Scale mobiliInstallazione Scomparti e Sezionatori MTInstallazione ServoscalaInstallazione silos per inerti e cementoInstallazione sostegni linee elettricheInstallazione tubi del gasInstallazione tubi gas interratiInstallazione tubi gas sotto tracciaInstallazione tubi gas su pareti esterneInterventi in ambienti confinati a minimo rischioInterventi in ambienti confinati ad elevato rischioInterventi in ambienti confinati atmosfere esplosiveInterventi in ambienti confinatiInterventi in vasche,serbatoi,silosIntonaci esterni eseguiti a macchinaIntonaci esterni eseguiti a manoIntonaci interni eseguiti a macchinaIntonaci interni eseguiti a manoIrruzione di acqueIsolamento a cappotto in polistiroloIsolamento acustico mediante pannelliIsolamento termico di copertureIsolamento termico mediante pannelliIspezione canna fumariaJet groutingLastricati di basoleLastricatiLavorazione e posa canalette portacaviLavorazione e posa ferro in barreLavorazione e posa tubi e posa scatoleLavori di giardinaggioLavori su linee in tensioneLavori su quadri elettriciLavoro all'interno di scavi profondiLevigatura pavimentiLinea di ancoraggio verticale od obliquaLinea vita flessibile orizzontale – classe CManto di copertura con tegole fotovoltaicheManto di copertura in lamiera nervataManto di copertura in lastre di fibrocementoManto di copertura in lastre di pietraManto di copertura in tegole su orditura in legnoManutenzione Copertura pianaManutenzione e riparazione impianto elettrico di cantiereManutenzione e riparazione impianto elettrico edifici civiliManutenzione Esterna di FacciateManutenzione Impianti Elettrici IndustrialiManutenzione impianti idriciManutenzione Manto di CoperturaManutenzione Pubblica IlluminazioneManutenzione tubazioni contenenti fanghi attiviMessa a terra con fiorettiMessa in opera di pozzetti prefabbricatiMicropaliMontaggio argano a bandieraMontaggio argano a cavallettiMontaggio betoniera a bicchiereMontaggio Centrale di betonaggioMontaggio controventature metallicheMontaggio della centrale di betonaggioMontaggio delle baraccheMontaggio di linee vitaMontaggio elementi di arredo urbanoMontaggio grondeMontaggio gruMontaggio infissi esterniMontaggio infissi interniMontaggio ringhiere metallicheMontaggio strutture prefabbricateMovimentazione dei carichi mediante autogruMovimentazione meccanica del terrenoMuratura a cassa vuotaMuratura a parete continuaMuratura in conci di tufoMuratura in mattoni facciavistaMuratura in mattoni tipo lecabloccoMuratura in pietrameMuretti di recinzione in c.a.Orditura portante in legnoPacchetto di medicazionePalancole MetallichePali battutiParapetti di protezione scaviParatie monolitichePavimentazione esternePavimentazione in gres porcellanatoPavimentazione in sovrapposizione su pavimento esistentePavimentazione interna in ceramicaPavimentazioni in cubetti di porfidoPavimenti industriali in clsPilastri in c.a.Posa binari della gruPosa canalette, cunette e fossi di guardiaPosa cavi e conduttoriPosa di apparecchio di illuminazione su palo di sostegnoPosa di comignolo in mattoniPosa di grondaie o conversePosa di rete armata per cappottiPosa di reti metalliche su pareti rocciosePosa di scossaline in acciaio o ramePosa di tubazioni flessibili per linee elettrichePosa in opera Collettore a piastra su tetto a faldePosa in opera Collettore a piastra su tetto pianoPosa in opera Collettori tubi sottovuoto su tetto a faldePosa in opera Collettori tubi sottovuoto su tetto pianoPosa in opera colmo ventilatoPosa in opera di armatura di illuminazione stradalePosa in opera di attrezzature ludichePosa in opera di battiscopaPosa in opera di biostuoiePosa in opera di chiusini in clsPosa in opera di chiusini in ghisaPosa in opera di elementi di arredo area verdePosa in opera di ferro lavorato (ringhiere ecc.)Posa in opera di grondaie e pluviali con autocestelloPosa in opera di grondaie e pluviali con ponteggioPosa in opera di parquet flottantePosa in opera di parquet inchiodatoPosa in opera di parquet incollatoPosa in opera di pluvialiPosa in opera di terminali per pluvialiPosa in opera di tirafondiPosa in opera dissuasori elettrici per colombiPosa in opera dissuasori meccanici per colombiPosa in opera parapetti balconiPosa in opera pavimentazione antitraumaPosa in opera pavimenti in marmoPosa in opera pavimenti in resinaPosa in opera Sistemi di Accumulo energia solarePosa in opera soglie per finestrePosa manto di copertura in cementegolaPosa marmiPosa materassino coibentePosa pacchetto di coibentazionePosa pannelli coibentatiPosa profili di supporto per cappottoPosa profili su angoli e finestrePosa rete elettrosaldata per massettiPosa tubazioni acciaio saldato per condotte di acqua a pressionePosa tubazioni di grandi dimensioniPosa tubazioni di piccolo diametroPosa tubi ed opere prefabbricate per acqua potabilePosa tubi ed opere prefabbricate per fognaturaPosa vasche di depurazionePosa zoccolini in ceramicaPosa zoccolini in legnoPreconsolidamento-Inserimento tubi e iniezioniPreconsolidamento-Perforazione e Jet groutingPreconsolidamento-Spritz BetonPreparazione maltePrerivestimento-Montaggio CentinaPrerivestimento-Posa bulloni radialiPrerivestimento-Posa catene e rete elettrosaldataPresenza di radon nei luoghi di lavoroPresenza di ventoPresidi sanitari di cantierePrevenzione dal radon negli edifici nuoviPrimo SoccorsoPronto intervento su focolai di incendioProsciugamento di scaviProtezione di superfici cementizie con resine acrilicheProtezione di superfici in mattoni con idrorepellenteProtezione superfici umide con vernice epossidicaPulizia canna fumariaPulizia di grondaie con aspiratorePulizia di grondaie e pluviali con autocestelloPulizia di grondaie e pluviali con ponteggioPulizia di grondaie e pluvialiPulizia di paramenti murari con acqua a pressionePulizia facciate, vetrate, infissi con autocestelloPulizia serbatoi e cisterne idrichePunti di ancoraggio corpo morto – classe EPunti di ancoraggio fissi – classe APunti di ancoraggio provvisori – classe BPunti di ancoraggioRasatura armata per cappottoRasature di intonaciRealizzazione Area a Verde PubblicoRealizzazione Area per CaniRealizzazione Bagni PubbliciRealizzazione di balconiRealizzazione di pareti in cartongessoRealizzazione di tetto ventilatoRealizzazione impianto antincendio con idrantiRealizzazione Impianto di Irrigazione interratoRealizzazione Passo CarraioRealizzazione scala in c.a.Realizzazione segnaletica stradale orizzontaleRealizzazione segnaletica stradale verticaleRecinzione a rete metallicaRecinzione con cavalletti mobiliRecinzione con paletti in calcestruzzoRecinzione con paletti o pannelliRecinzione del cantiereRecinzioni e cancelli in ferroRecinzioni e staccionateRestauro cornicioniRestauro marmi e pietreRestauro travi in legnoRicostruzione di cornicioni in ca con autocestelloRifacimento coperturaRifacimento di tinteggiature con autocestelloRimozione assito e struttura coperturaRimozione di caldaiaRimozione di canali e discendentiRimozione di coibentazioneRimozione di controsoffittatureRimozione di grondaie e pluviali con autocestelloRimozione di grondaie e pluviali con ponteggioRimozione di grondaie e pluvialiRimozione di lastre di pietraRimozione di manti di coperturaRimozione di manto impermeabilizzanteRimozione di opere in ferroRimozione di segnaletica stradaleRimozione di serramenti interni ed esterniRimozione di soglie davanzali e copertineRimozione di vecchie pitture con idrolavaggioRimozione di vecchie pitture con idrosabbiatriceRimozione di vecchie stuccatureRimozione Impianti di cantiereRimozione manto di copertura in piodeRimozione pavimentiRimozione serbatoi interratiRinterri di scavi a sezione ristrettaRinterro con miniescavatoreRiparazione muri intorno porte e finestreRiparazioni mediante piattaforma aerea su automezzoRipristino copriferro e trattamento armatureRipristino di cls ammalorato di pilastriRipristino di cornicioni in ca con autocestelloRipristino di frontalini e soletta balconi in caRipristino di lesioni in strutture in caRipristino di parapetti balconi in ca con autocestelloRipristino di parapetti balconi in ca con ponteggioRipristino piste di accessoRisanamento definitivo serbatoi interratiRisanamento del radon negli edifici esistentiRisanamento temporaneo serbatoi interratiRisarcitura di calcestruzzo ammaloratoRisarcitura di calcestruzzo con autocestelloRistrutturazione Edifici CiviliRistrutturazione fossi di guardiaRistrutturazione infissi esterniRiverniciatura infissi esterniRivestimenti interni in ceramicaRivestimento esterno a cappotto con applicazione di pannelli EPSRivestimento esterno a cappotto con applicazione di pannelli in lana di rocciaRivestimento su isolamento a cappottoRotaie di ancoraggio rigide – classe DSaldatura a fiamma ossiacetilenicaSaldatura elettricaSalita e discesa escavatore dal cartelloneSanificazione serbatoi di acqua potabileSbancamento generale con macchine operatrici e autocarroScavi a sezione ristrettaScavi di fondazione eseguiti a manoScavi di fondazione eseguiti con escavatoreScavi di sbancamento per rampa ed autorimessaScavi di sbancamentoScavi manualiScavo a sezione obbligata eseguito a manoScavo del fronte con esplosivoScavo del fronte con martelloneScavo del fronte-DisgaggioScavo del fronte-Pre-SpritzSegnalazione acusticaSegnalazione luminosaSegnaletica di sicurezzaSegnaletica gestualeSistemazione aree a verdeSistemazione bordo banchinaSistemazione viabilità per le personeSmantellamento cantiere e pulizia finaleSmarino del fronteSmontaggio barraccheSmontaggio macchine di cantiereSmontaggio ponteggiSmontaggio tetto in legno e tegoleSolaio misto in c.a. e laterizioSolaio prefabbricato a lastreSolaio prefabbricato a pannelliSolaio prefabbricato a travettiSostituzione piattabande in legnoSostituzione piattabande in mattoniSottomurazioniSpicconatura di intonaco internoSpicconatura intonaco esternoStruttura in legno lamellareStrutture in c.a.-GeneraleStuccatura di pavimenti e rivestimentiStuccatura giunti muratura in tufoSverniciatura di pareti con solventiTaglio a sezione obbligata di muraturaTaglio di muriTetto in legno e tegoleTinteggiatura di pareti e soffitti interniTinteggiatura su isolamento a cappottoTinteggiatura vano scalaTinteggiature di pareti interneTinteggiature esterne a rullo o a pennelloTinteggiature esterne eseguite a spruzzoTinteggiature esterneTinteggio di interniTracciamenti di cantiere per edilizia civileTracciamento asse di scavo per infrastruttureTracciamento del cantiereTrasporto di macchine ediliTrasporto di materiale da costruzione in cantiereTrasporto di materiali nell'ambito del cantiereTrasporto di persone e materiali fra piani intermediTrasporto di persone in cantiereTrasporto rifiutoTrattamento anticorrosivo dei ferri di armaturaTrattamento protettivo paramenti in pietraTravi e solai di pianoTravi in c.a.Trincee drenanti con geocomposito drenanteTrincee drenanti con geotessile e inertiTrincee drenanti con materasso di geotessile e inertiUtenza Gas B.P. -AllacciamentoVerifica Impianti ElettriciVerifica impianto elettrico in cantiereVerifica impianto elettrico in edifici civiliVerifica tenuta e collaudoVerniciatura opere in ferroVerniciatura opere in legnoVerniciatura segnaletica stradaleVespaio con cupolini in plasticaVespaio con scheggioni di cavaVespaio in muricci e tavelloniVespaio per murature contro terraViabilità e segnaletica cantiereVibrazione calcestruzzoTutte le schede e altro ancora sono gratuite e le trovi in area condivisione gratuita riservata agli iscritti della nostra newsletter professional. 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  • MISURE PREVENTIVE SICUREZZA NEI LAVORI IN QUOTA

    Misure Generali Di Prevenzione Durante I Lavori In Quota   Misure generali di prevenzioneAdottare prioritariamente misure collettive di protezione contro i rischi di caduta commisurate all’effettiva valutazione del rischio. Le misure per prevenire le cadute sono adottate prima dell’inizio del lavoro e rimangono disponibili in loco fino al termine dei lavori stessi;Valutare se si hanno le conoscenze, le competenze, l’esperienza per eseguire lavori in copertura;Per operare in maniera sicura, coloro che salgono in copertura oppure operano su una facciata devono essere adeguatamente formati per l’esecuzione di tali lavori. in modo da essere in grado di riconoscere i rischi, comprendere i sistemi di lavoro appropriati e poter svolgere con competenza i relativi compiti;Valutare il tipo di copertura dove si vuole salire ispezionandone la parte sottostante (tetto oeventuale solaio) per controllare se ci sono evidenti situazioni di fragilità o ammaloramento della stessa quali ad esempio eccessive curvature delle strutture portanti, presenza di estese macchie di umidità, lucernari, ecc.; se non si è certi della capacità portante del piano di calpestio prima di salirvi vanno adottate le misure di protezione più adeguate rispetto alle caratteristiche della copertura. In caso di facciate ventilate o continue valutare inoltre la tenuta della struttura portante del sistema, la perfetta efficienza degli ancoraggi e degli altri elementi strutturali.Pianificare con cura il lavoro da svolgere in quota al fine di minimizzare il tempo trascorso operandoin condizioni di rischio;Valutare se il lavoro si può effettuare riducendo il tempo trascorso in copertura o sulla facciata (ad esempio assemblando a terra quanto necessario);Valutare attentamente anche i rischi di “minor intensità” che in generale potrebberodeterminare una eventuale caduta, quali ad esempio: F scarsa aderenza delle calzature;F abbagliamento degli occhi;F rapido raffreddamento o congelamento; F riduzione di visibilità o del campo visivo; F colpo di calore o di sole;F insorgenza di vertigini e/o disturbi dell’equilibrio.Non assumere bevande alcoliche o sostanze psicotrope o stupefacenti prima di salire in quota;Evitare di andare sulla copertura e/o sulla facciata in presenza di pioggia, ghiaccio, neve, vento, alle prime ore del mattino nella stagione fredda e nelle ore centrali del giorno nella stagione calda in quanto la presenza di ghiaccio, umidità, muschio, vento o calore eccessivo aumenta considerevolmente il rischio di caduta di persone o materiale;Fare attenzione al materiale e alle attrezzature che si portano in quota e prendere le seguenti precauzioni:F non gettare il materiale dall’alto: per evacuare i rifiuti utilizzare gli scivoli e/o apparecchi disollevamento oppure trasportare manualmente il materiale al suolo; F non accumulare il materiale che potrebbe cadere;F impedire l’accesso ad aree pericolose poste al di sotto o nelle adiacenze delle aree su cui si sta lavorando;F utilizzare reti per rifiuti, protezioni delle vie di transito in prossimità di zone con pericolo di cadutadi materiale dall’alto;F ove possibile, evitare di portare in quota oggetti di grandi dimensioni e pesanti;F assicurarsi che tutto il materiale sia conservato in maniera appropriata, soprattutto in presenza di vento;Informare sempre il proprietario o l’Amministratore prima di ogni accesso in quota (copertura ofacciata);Prevedere la presenza-assistenza contemporanea di un collaboratore quando si accede in quota(copertura o facciata);Dotarsi di apparecchiatura per comunicare quali ricetrasmittente o telefono cellulare previa verifica della qualità della ricezione;Informare sempre una terza persona della propria presenza in quota e segnalare la propria presenzaprima degli eventuali accessi mentre si sta lavorando.Misure di prevenzione per tipologia di rischioA) Cadute per sfondamento di coperture non portanti: qualsiasi intervento che presupponga l’accesso su piani di copertura presumibilmente non praticabili o parzialmente praticabili (caratteristica strutturale determinabile dal progetto, o anche da tecnico specializzato prima dell’accesso) dovràrichiedere la presenza di percorsi attrezzati, linee vita con punti di richiamo per evitare l’effettopendolo, delimitazione di lucernari con parapetti e installazione di reti di trattenuta al di sotto di lucernari.B) Caduta da scala portatile: la scala portatile può essere usata nei lavori in quota (attività lavorativa posta ad altezza superiore a 2 m rispetto ad un piano stabile) solo nei casi in cui l’uso di altre attrezzature di lavoro considerate più sicure non sia giustificato a causa del limitato livello di rischio e della breve durata di impiego oppure a causa delle caratteristiche esistenti dei siti che il datore di lavoro non può modificare. Le scale portatili devono essere marcate CE e scelte in funzione dell’attività da svolgere (scala movibile con piattaforma, scala doppia, scala trasformabile) ed utilizzate secondo le indicazioni del fabbricante.C) Caduta da parte in quota dell’edificio: l’accesso in quota (tetti e/o coperture) presuppone per primacosa l’accertamento della praticabilità del piano per evitare lo sfondamento, la presenza di sistemi di accesso sicuri, la presenza di sistemi di protezione collettiva (parapetti di classe A,B,C in funzione della pendenza del piano e dell’altezza di caduta, reti di sicurezza, parapetti di sommità dei ponteggi resistenti all’azione dinamica di caduta), dispositivi di protezione individuale nel caso non siano adottabili sistemi collettivi (imbracatura , linee vita e punti di ancoraggio sicuro).D) Cadute da ponteggi ed opere provvisionali in genere: le misure preventive si differenziano in funzione della fase in cui ci si trova, ovvero montaggio e smontaggio del ponteggio e di utilizzo dello stesso durante l’intervento. Nelle fasi di montaggio e smontaggio ci dovrà attenere alle indicazioni del PIMUS (e del progetto ove previsto), utilizzo dei DPI di trattenuta e personale formato per i lavori in quota. La verifica giornaliera da parte del preposto dell’integrità del ponteggio è fondamentale per eliminare eventuali manomissioni che spesso avvengono durante le lavorazioni (eliminazione di parapetti interni per interventi di pitturazione della facciata, di correnti per calare il materiale, ecc.).E) Cadute all’interno di vani ascensori o vuoti lasciati nei solai: per poter prevenire questo tipo diincidenti è importante la segnalazione e l’adozione di sistemi di protezione collettivi (parapetti di delimitazione dei vani e/o varchi, realizzazione di piani con tavolato saldamente fissato a chiusura di vani nei solai).F) Cadute da sistemi di sollevamento motorizzati o per lavori con funi: l’utilizzo di attrezzature dilavoro (in questo caso di sollevamento) richiede la rispondenza delle stesse a quanto riportato nell’art.70 e siano soggette ai controlli e verifiche di cui all’art. 71 del D.Lgs. 81/08. Anche l’uso sia affidato a personale in possesso dei requisiti previsti dall’Accordo del 22 febbraio 2012. Durante le lavorazioniè importante l’uso di DPI di trattenuta e la valutazione dell’altezza di caduta ed eventuali ostacoli che possano interferire durante la caduta. Qualora non siano attuate misure di protezione collettiva, l’accesso in quota può avvenire tramite fune. In tal caso è importante valutare le modalità di ancoraggio e l’utilizzo di sistemi di protezione conformi alle norme tecniche di cui all’art.115 del D.lgs.81/08. I sistemi di linee vita installati in copertura devono essere marcati CE, progettati e dichiarati correttamente installati (conformità), inoltre verificati periodicamente per la verifica della sussistenza dei requisiti di resistenza. È importante la formazione del personale che opera in quotatramite funi.

  • IL COSTRUTTORE EDILE IN VESTE DI APPALTATORE E LE SUE RESPONSABILITÀ

    Il Dossier Fa Il Punto Sulle Diverse Forme Di Responsabilità Che L’appaltatore Assume Nei Confronti Del Committente, O In Quanto Venditore-Costruttore, In Relazione Alla Corretta Realizzazione Dell’opera/Intervento. ANCE Questa guida 2022 ANCE non tratta di tematiche legate alle responsabilita' in tema di prevenzione e sicurezza sul lavoro ma comunque e' di nota in quanto tratta delle diverse forme di responsabilità che l’appaltatore assume nei confronti del committente, o in quanto venditore-costruttore, in relazione alla corretta realizzazione dell’opera/intervento. Gli argomenti della Guida 1. IL COSTRUTTORE EDILE IN VESTE DI APPALTATORE E LE SUE RESPONSABILITÀ  2. IL CONTRATTO DI APPALTO: I TRATTI ESSENZIALI .IL COMMITTENTE L’APPALTATORE 3. INADEMPIMENTO PER MANCATO INIZIO LAVORI O DA RITARDOLE REGOLE GENERALII RIMEDI CONTRATTUALI: LA CLAUSOLA RISOLUTIVA ESPRESSA E LA CLAUSOLA PENALE NEL CONTRATTO DI APPALTO I CASI DI INADEMPIMENTO Ipotesi a): MANCATO INIZIO DEI LAVORI Ipotesi B): RITARDO NELLA ESECUZIONE/TERMINE DEI LAVORI Ipotesi C): IMPOSSIBILITA’ DI ESECUZIONE PER CAUSE NON IMPUTABILI ALLE PARTI4. LA RESPONSABILITÀ DELL’APPALTATORE IN CASO DI FURTO IN APPARTAMENTO CONDOMINIALE COMMESSO CON ACCESSO DALLE IMPALCATURE.5. RESPONSABILITA’ AMMINISTRATIVA 6. RESPONSABILITA’ PENALE PER ABUSI7. RESPONSABILITA’ PER VIZI E DIFFORMITA’ VIZI E DIFFORMITA’ DURANTE LO SVOLGIMENTO DEI LAVORI LA GARANZIA PER VIZI E DIFFORMITA’ PER I LAVORI ESEGUITIL’ESECUZIONE DEI LAVORI A REGOLA D’ARTEDIFFERENZA TRA VIZI E DIFFORMITÀ LA RESPONSABILITÀ PER VIZI DEI MATERIALI L’APPALTATORE DEVE PROVARE DI NON ESSERE RESPONSABILE: CASISTICA.TEMPI E MODI PER DENUNCIARE VIZI E DIFFORMITÀ I RIMEDI CONCESSI AL COMMITTENTECLAUSOLE DI DEROGA O MODIFICA DELLA GARANZIA GIURISPRUDENZA SU ARTT. 1667-1668 C.C.8. RESPONSABILITA’ DECENNALE PER GRAVI DIFETTI LE FORME DI RESPONSABILITÀ PREVISTE DALL’ART. 1669 TUTTI I TERMINI DELLA GARANZIA DECENNALE I DANNI RISARCIBILICASISTICA “GRAVI DIFETTI” GIURISPRUDENZA SU ART. 1669 C.C. 9. RESPONSABILITA’ DEL COSTRUTTORE-VENDITORE 10. RESPONSABILITA’ DEL SUBAPPALTATORE GIURISPRUDENZA SU RESPONSABILITA’ SUBAPPALTATORE  Fonte: Ance SCARICA LA GUIDA ANCE

  • APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO MATERIALI TIPO MOBILE

    Apparecchi Di Sollevamento Materiali Di Tipo Mobile L’articolo 71 comma 11 del d.lgs. 81/08 e s.m.i. prescrive che le attrezzature di lavoro elencate nell’allegato VII al medesimo decreto siano sottoposte a verifiche periodi- che  volte  a valutarne lo stato di conservazione e di efficienza ai fini della  sicurezza. L’Inail è preposta alla gestione, diretta o avvalendosi di soggetti pubblici o privati abilitati, della  prima di tali  verifiche, attraverso  le unità operative territoriali che operano sull’intero territorio nazionale. In tale  contesto, considerati il ruolo di titolare della  prima verifica  periodica che  il d.m.  11 aprile 2011  ha riconosciuto all’Istituto e la volontà di uniformare il compor- tamento delle  proprie unità operative territoriali, il Dipartimento innovazioni tec- nologiche e sicurezza degli  impianti, prodotti e insediamenti antropici dell’Inail ha elaborato dei documenti che  descrivono le modalità tecnico-amministrative per  la conduzione della  prima verifica  periodica. Nello specifico il presente elaborato descrive in dettaglio le macchine movimento terra e i carrelli industriali attrezzati con dispositivi per  sollevamento carichi  sospe- si e i caricatori per  la movimentazione di materiali, illustrandone le principali carat- teristiche costruttive, per  poi trattare in modo approfondito le fasi di cui si compo- ne  l’attività  tecnica di prima verifica  periodica (compilazione della  scheda tecnica dell’attrezzatura e redazione del verbale di verifica). Le istruzioni elaborate non costituiscono ovviamente un  riferimento vincolante, ma  vogliono piuttosto proporsi come esempio di armonizzazione su  scala nazio- nale dell’approccio alla prima verifica  periodica, definendo modalità per  la condu- zione dei controlli che  possano essere di pratica utilità per  tutti i soggetti coinvolti (soggetti abilitati e operatori di ASL/ARPA), anche al fine  di garantire indicazioni e comportamenti coerenti. Edizioni: Inail - 2020 DOWNLOAD

  • SICUREZZA LANA DI VETRO LANA DI ROCCIA

    Sicurezza Nelle Fasi Di Installazione E Rimozione Cosa è la lana di vetro e la lana di roccia?  La lana di vetro è realizzata con fibre di vetro, mentre la lana di roccia si ottiene dalla fusione di materiale roccioso. Dal riscaldamento e dalla successiva lavorazione meccanica si ottengono delle fibre che ricordano la lana.  Durante la fase di produzione alla lana di vetro e di roccia si aggiungono dei leganti (ad es. resine sintetiche) e oli vari. I leganti danno forma ai prodotti, mentre gli oli riducono il rilascio di polveri.  Mediante ulteriori processi la lana di vetro o di roccia viene poi modellata e trasformata in pannelli o rotoli. Questi prodotti vengono utilizzati principalmente come materiale fonoassorbente e come isolamento termico.  In generale questi materiali sono sicuri fintanto che vengono rivestiti o ricoperti con intercapedini apposite. All’eventuale rottura di tali intercapedini, è possibile che la fuoriuscita incontrollata del materiale e gli eventi meccanici successivi (rimozione, strofinamento, urti) possa disperdere nell'ambiente circostante particelle finissime dei materiali (micro fibre di vetro e di roccia, cioè alluminati e silicati).Tali particelle, quando sono molto fini, rientrano nelle casistiche delle PM 10, PM 20, PM 2,5 (il valore numerico indica la dimensione massima in micrometri delle particelle).La loro inalazione può provocare irritazione delle vie respiratorie, disturbi alla vista in caso di contatto con gli occhi, abrasioni ed irritazioni della pelle, in quanto le fibre di lana di vetro e lana di roccia, pur essendo state classificate nel gruppo 3 (non cancerogene per l’uomo) dallo IARC, mostrano fase di rischio R38 (irritanti per la pelle). Le fibre ceramiche invece, sono state classificate cancerogene R49-38.In caso di rimozione di tali materiali, pur non essendo soggetto ad approvazione ASL, l’intervento di asportazione prevede l’utilizzo di apparecchiature e metodologie analoghe, seppur meno specifiche e rigorose, a quelle applicate per l’amianto friabile. Punti essenziali • La lana di vetro e di roccia può irritare gli occhi, la pelle e le mucose.• Quando si lavora con lana di vetro e di roccia, bisogna lavorare generando poca polvere e proteggendo gli occhi, la pelle e le mucose   Effetti sulla salute durante la lavorazione  Irritazioni Durante la lavorazione di questi materiali vengono rilasciate fibre e polveri. Gli occhi, la pelle e le mucose possono subire un’irritazione per azione meccanica delle fibre aerodisperse.  È risaputo che questo causa temporaneamente un’infiammazione a carico degli occhi, delle vie respiratorie superiori, della gola e delle mucose nasali. Per la manipolazione della lana di vetro e di roccia, a causa dell’effetto irritante delle fibre,  Le misurazioni svolte  hanno dimostrato che questo valore limite è rispettato durante l’installazione di pannelli e rotoli.  Al contrario, durante la rimozione (notoriamente un’attività molto polverosa) vengono rilasciate molte più fibre.  Nessun effetto cancerogeno  L’effetto cancerogeno delle fibre dipende dalla respirabilità e dalla loro biodegradabilità nei tessuti (biosolubilità).  Dall’inizio del 2000 i produttori europei di lana di vetro e lana di roccia sono tenuti a rispettare i criteri di valutazione della legislazione sulle sostanze chimiche.  Questi requisiti comprendono la biosolubilità.    Accordo SR - Linee Guida FAV Misure Di Protezione Tecniche E Organizzative Preparazione dei lavori• Privilegiare i materiali isolanti in lana di vetro e di roccia preconfezionati.• Tagliare i prodotti nella loro pellicola protettiva oppure togliere l’imballaggio solo sul luogo di lavoro. Durante i lavori• Ventilare adeguatamente i posti di lavoro.• Evitare di sollevare polveri.• Tagliare i pannelli isolanti appoggiati su una base rigida usando le forbici o una taglierina, evitando di strapparli.• Per il taglio non impiegare seghe motorizzate senza dispositivo di aspirazione.• Rimuovere gli isolamenti già installati adottando possibilmente una tecnica non distruttiva. Pulizia• Pulire regolarmente il luogo di lavoro.• Eliminare le polveri con un aspiratore industriale (categoria M) oppure pulire a umido il posto di lavoro.Non usare una scopa per pulire.• Non usare l’aria compressa per eliminare accumuli di polvere. SmaltimentoRaccogliere eventuali ritagli e frammenti in appositi recipienti, ad es. bidoni o sacchi di plastica, e sigillarli ermeticamente. Misure Di Protezione Individuale E Misure • Indossare indumenti di lavoro che coprono sufficientemente la pelle (maniche lunghe, pantaloni lunghi e collo alto).• Indossare guanti robusti antitaglio (EN 388, resistenza al taglio min. livello 3) oppure guanti di pelle.• Per lavori molto polverosi e lavori sopra la testa indossare una tuta di protezione antipolvere di tipo usa e getta (EN ISO 13982-1, tipo 5), occhiali di protezione chiusi e una maschera antipolvere (filtro FFP2).• Igiene personale: dopo aver tolto gli indumenti di lavoro fare una doccia (l’acqua fredda ostacola la penetrazione delle fibre nella pelle).• Lavare regolarmente gli indumenti di lavoro.• In caso di pelle sensibile applicare una crema per la cura della pelle o una lozione. GLI ISOLANTI E LE SOSTANZE PERICOLOSE L’Unione Europea già da decenni si è dotata di un sistema per comunicare i rischi legati all'utilizzo dei prodotti da costruzione, la cui ultima versione costituisce il Regolamento n. 1272/2008 (CLP) e s.m.i. https://eur-lex.europa.eu/legal-content/it/TXT/HTML/?uri=CELEX:02008R1272-20200101&from=EN.In tale regolamento è presente la lista delle sostanze chimiche classificate pericolose (individuabili univocamente tramite il numero CE e il numero CAS), il motivo per cui sono classificate pericolose e le regole per comprendere quando un prodotto deve anch’esso essere classificato pericoloso.Le sostanze chimiche sono classificate pericolose se è stato riconosciuto almeno un rischio ad esse associato. I rischi riconosciuti dal Regolamento CLP sono identificati con una indicazione di pericolo formata dalla lettera H seguita da tre cifre; le indicazioni di pericolo sono le seguenti:esplosivo (H200, H201, H202, H203, H204, H205)infiammabile (H220, H221, H222, H223, H224, H225, H226, H228, H229)chimicamente instabile (H230, H231)rischio esplosione/incendio (H240, H241, H242)infiammabile all’aria o auto-riscaldante (H250, H251, H252)a contatto con l’acqua libera gas infiammabili (H260, H261)può provocare un incendio (H270, H271, H272)può esplodere (H280, H281)può corrodere i metalli (H290)tossico (H300, H301, H302, H302, H304, H310, H311, H312, H330, H331, H332)corrosivo/irritante/allergico per la pelle (H314, H315, H317) o per gli occhi (H318, H319)può provocare difficoltà respiratorie/irritazione/vertigini se inalato (H334, H335, H336)mutageno: provoca alterazioni genetiche (H340, H341)cancerogeno (H350, H351)tossico per la riproduzione (H360, H361, H362)tossico per organi specifici (H370, H371, H372, H373)tossico/nocivo per l’ambiente acquatico (H400, H410, H411, H412, H413) o per l’ozono (H420)La presenza, all'interno di un prodotto da costruzione, di sostanze pericolose non è di per sé sufficiente a classificare il prodotto come pericoloso. I prodotti pericolosi sono infatti quelli che hanno sostanze pericolose in concentrazione superiore a un determinato limite. Questo limite non è unico, ma varia a seconda dell’indicazione H di pericolo.Ad esempio, un prodotto è classificato mutageno H340 se contiene sostanze classificate H340 in concentrazione superiore a 0,1%; è invece classificato mutageno H341 se contiene sostanze classificate H341 in concentrazione superiore a 1%. Per altre indicazioni di pericolo, il limite massimo è più articolato; tali limiti sono comunque tutti contenuti nel Regolamento CLP, che viene aggiornato con frequenza annuale.Tra le migliaia di sostanze classificate nel Regolamento CLP ve ne sono alcune che, a causa dei gravissimi effetti che possono generare, sono state inserite in una apposita lista, quella delle sostanze “estremamente preoccupanti” (SVHC - Substances of Very High Concern) https://echa.europa.eu/it/authorisation-list. L’utilizzo di queste sostanze è soggetto a specifica autorizzazione, in modo da de-incentivarne l’utilizzo. L'inserimento di una sostanza nella lista SVHC non è immediato, perché la sostanza deve essere prima inserita in una lista di “sostanze candidate” https://echa.europa.eu/it/candidate-list-table.La lista delle sostanze pericolose presenti in un determinato prodotto da costruzione è contenuta nella scheda sicurezza (o scheda di corretto uso), redatta dal fabbricante del prodotto. Una scheda sicurezza correttamente redatta permette di identificare tutte le sostanze pericolose presenti in concentrazione non trascurabile e consente altresì di classificare correttamente il prodotto come pericoloso o meno.Le informazioni contenute nella scheda sicurezza non sono presenti nella scheda tecnica del prodotto ma, in modo sintetico, sull’imballaggio dello stesso. La scheda sicurezza è pertanto l’unico documento utile ad orientare la scelta di quale prodotto utilizzare, a seconda dei rischi associati ad esso.Stante l'importanza della scheda di sicurezza, stupisce che la sua redazione non sia obbligatoria. Deve infatti essere obbligatoriamente redatta solo per alcuni prodotti e mai per gli isolanti realizzati in fabbrica. Ciononostante, moltissimi produttori di isolanti, proprio in virtù della sua importanza, su base volontaria rendono disponibile la scheda sicurezza per i propri prodotti.Si ricorda che è importante disporre di una scheda sicurezza, soprattutto per gli isolanti. Questi, infatti, sono costituiti da diverse sostanze chimiche e potrebbe essere sufficiente la presenza di una sola sostanza pericolosa in concentrazione non trascurabile, affinché l'isolante sia classificato pericoloso.Un altro aspetto poco noto relativo alla scheda sicurezza, è che, usualmente, le informazioni ivi contenute sono una auto-dichiarazione del produttore, non sottoposte alla verifica di alcun ente terzo. Un'eccezione a quanto sopra sono proprio le lane minerali degli associati FIVRA. Come si evince leggendo una loro qualsiasi scheda sicurezza, le fibre minerali che costituiscono il prodotto non sono solo conformi alla Nota Q, ma sono altresì dotate di certificazione EUCEB. Ciò significa che la rispondenza alla Nota Q (che consente la classificazione come non cancerogeno della fibra minerale) non è semplicemente auto-dichiarata dal produttore ma è certificata da un ente terzo.Le sostanze chimiche classificate nel Regolamento CLP sono moltissime ma ne manca qualcuna, ad esempio la polvere di legno, che:la IARC (International Agency for Research on Cancer, massimo esperto in materia ed afferente all’Organizzazione Mondiale della Sanità) inserisce nel proprio gruppo 1 “cancerogeno certo” (cfr. “Wood dust” in https://monographs.iarc.fr/list-of-classifications)l’Unione Europea considera un agente cancerogeno, se le polveri (almeno in parte) sono provenienti da legno duro https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:02004L0037-20190726&from=ITCiononostante, il Regolamento CLP non classifica la “polvere di legno” e pertanto i prodotti che contengono polvere di legno non sono di conseguenza classificati pericolosi. venerdì 3 luglio 2020GLI ISOLANTI E LE SOSTANZE PERICOLOSENegli ultimi tempi è aumentato l'interesse riguardo alla sicurezza legata ai prodotti da costruzione. L’Unione Europea già da decenni si è dotata di un sistema per comunicare i rischi legati all'utilizzo dei prodotti da costruzione, la cui ultima versione costituisce il Regolamento n. 1272/2008 (CLP) e s.m.i. https://eur-lex.europa.eu/legal-content/it/TXT/HTML/?uri=CELEX:02008R1272-20200101&from=EN.   In tale regolamento è presente la lista delle sostanze chimiche classificate pericolose (individuabili univocamente tramite il numero CE e il numero CAS), il motivo per cui sono classificate pericolose e le regole per comprendere quando un prodotto deve anch’esso essere classificato pericoloso.Le sostanze chimiche sono classificate pericolose se è stato riconosciuto almeno un rischio ad esse associato. I rischi riconosciuti dal Regolamento CLP sono identificati con una indicazione di pericolo formata dalla lettera H seguita da tre cifre; le indicazioni di pericolo sono le seguenti:esplosivo (H200, H201, H202, H203, H204, H205)infiammabile (H220, H221, H222, H223, H224, H225, H226, H228, H229)chimicamente instabile (H230, H231)rischio esplosione/incendio (H240, H241, H242)infiammabile all’aria o auto-riscaldante (H250, H251, H252)a contatto con l’acqua libera gas infiammabili (H260, H261)può provocare un incendio (H270, H271, H272)può esplodere (H280, H281)può corrodere i metalli (H290)tossico (H300, H301, H302, H302, H304, H310, H311, H312, H330, H331, H332)corrosivo/irritante/allergico per la pelle (H314, H315, H317) o per gli occhi (H318, H319)può provocare difficoltà respiratorie/irritazione/vertigini se inalato (H334, H335, H336)mutageno: provoca alterazioni genetiche (H340, H341)cancerogeno (H350, H351)tossico per la riproduzione (H360, H361, H362)tossico per organi specifici (H370, H371, H372, H373)tossico/nocivo per l’ambiente acquatico (H400, H410, H411, H412, H413) o per l’ozono (H420)La presenza, all'interno di un prodotto da costruzione, di sostanze pericolose non è di per sé sufficiente a classificare il prodotto come pericoloso. I prodotti pericolosi sono infatti quelli che hanno sostanze pericolose in concentrazione superiore a un determinato limite. Questo limite non è unico, ma varia a seconda dell’indicazione H di pericolo.Ad esempio, un prodotto è classificato mutageno H340 se contiene sostanze classificate H340 in concentrazione superiore a 0,1%; è invece classificato mutageno H341 se contiene sostanze classificate H341 in concentrazione superiore a 1%. Per altre indicazioni di pericolo, il limite massimo è più articolato; tali limiti sono comunque tutti contenuti nel Regolamento CLP, che viene aggiornato con frequenza annuale.Tra le migliaia di sostanze classificate nel Regolamento CLP ve ne sono alcune che, a causa dei gravissimi effetti che possono generare, sono state inserite in una apposita lista, quella delle sostanze “estremamente preoccupanti” (SVHC - Substances of Very High Concern) https://echa.europa.eu/it/authorisation-list. L’utilizzo di queste sostanze è soggetto a specifica autorizzazione, in modo da de-incentivarne l’utilizzo. L'inserimento di una sostanza nella lista SVHC non è immediato, perché la sostanza deve essere prima inserita in una lista di “sostanze candidate” https://echa.europa.eu/it/candidate-list-table. La lista delle sostanze pericolose presenti in un determinato prodotto da costruzione è contenuta nella scheda sicurezza (o scheda di corretto uso), redatta dal fabbricante del prodotto. Una scheda sicurezza correttamente redatta permette di identificare tutte le sostanze pericolose presenti in concentrazione non trascurabile e consente altresì di classificare correttamente il prodotto come pericoloso o meno.Le informazioni contenute nella scheda sicurezza non sono presenti nella scheda tecnica del prodotto ma, in modo sintetico, sull’imballaggio dello stesso. La scheda sicurezza è pertanto l’unico documento utile ad orientare la scelta di quale prodotto utilizzare, a seconda dei rischi associati ad esso.Stante l'importanza della scheda di sicurezza, stupisce che la sua redazione non sia obbligatoria. Deve infatti essere obbligatoriamente redatta solo per alcuni prodotti e mai per gli isolanti realizzati in fabbrica. Ciononostante, moltissimi produttori di isolanti, proprio in virtù della sua importanza, su base volontaria rendono disponibile la scheda sicurezza per i propri prodotti.Si ricorda che è importante disporre di una scheda sicurezza, soprattutto per gli isolanti. Questi, infatti, sono costituiti da diverse sostanze chimiche e potrebbe essere sufficiente la presenza di una sola sostanza pericolosa in concentrazione non trascurabile, affinché l'isolante sia classificato pericoloso.Un altro aspetto poco noto relativo alla scheda sicurezza, è che, usualmente, le informazioni ivi contenute sono una auto-dichiarazione del produttore, non sottoposte alla verifica di alcun ente terzo. Un'eccezione a quanto sopra sono proprio le lane minerali degli associati FIVRA.  Come si evince leggendo una loro qualsiasi scheda sicurezza, le fibre minerali che costituiscono il prodotto non sono solo conformi alla Nota Q, ma sono altresì dotate di certificazione EUCEB. Ciò significa che la rispondenza alla Nota Q (che consente la classificazione come non cancerogeno della fibra minerale) non è semplicemente auto-dichiarata dal produttore ma è certificata da un ente terzo.Le sostanze chimiche classificate nel Regolamento CLP sono moltissime ma ne manca qualcuna, ad esempio la polvere di legno, che:la IARC (International Agency for Research on Cancer, massimo esperto in materia ed afferente all’Organizzazione Mondiale della Sanità) inserisce nel proprio gruppo 1 “cancerogeno certo” (cfr. “Wood dust” in https://monographs.iarc.fr/list-of-classifications) l’Unione Europea considera un agente cancerogeno, se le polveri (almeno in parte) sono provenienti da legno duro https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:02004L0037-20190726&from=IT  Ciononostante, il Regolamento CLP non classifica la “polvere di legno” e pertanto i prodotti che contengono polvere di legno non sono di conseguenza classificati pericolosi.Per concludere, diamo qualche semplice suggerimento sulle verifiche da effettuare per capire quale sia la concentrazione di sostanze pericolose presenti in un isolante.Per le lane minerali è necessario verificare se la fibra minerale è conforme alla Nota Q o alla Nota R; in caso contrario, deve essere classificata H351 “Sospettato di provocare il cancro”.Gli isolanti plastici hanno tutti un ritardante di fiamma, alcuni dei quali sono classificati pericolosi. Ad esempio, molti di essi, fino al 2015 hanno utilizzato HBCDD, una sostanza che da allora è stata inserita nella lista SVHC. Gli isolanti plastici utilizzano anche un agente espandente, alcuni dei quali sono sostanze pericolose (ad esempio il pentano, classificato H304 “Può essere letale in caso di ingestione e di penetrazione nelle vie respiratorie”, H411 “Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata”, H225 “Liquido e vapori facilmente infiammabili”, H336 “Può provocare sonnolenza o vertigini”).Quasi tutti gli isolanti di originale vegetale o animale hanno un ritardante di fiamma; in qualche caso è tuttora utilizzato l’acido borico, sostanza classificata H360 (può nuocere alla fertilità o al feto) che è anche inserita nella lista SVHC. La conoscenza di quali sostanze pericolose sono presenti in un prodotto da costruzione è importante per diversi motivi.Il primo, immediato, è che il loro utilizzo deve prevedere particolari attenzioni, al fine di minimizzare gli impatti negativi per la salute umana e per l'ambiente. Ciò vale anche nel caso in cui le sostanze pericolose siano presenti in concentrazioni insufficienti a classificare come pericoloso l'intero prodotto. Ad esempio, l'utilizzo di un isolante combustibile (avente Euroclasse di reazione al fuoco compresa tra B e F) comporta sempre dei rischi, anche se il prodotto non è classificato "infiammabile" ai sensi del Regolamento CLP.Il secondo motivo riguarda la classificazione del materiale quando diventa un rifiuto. Il Regolamento UE n. 1357/2014 contiene infatti le regole per la classificazione di pericolosità dei rifiuti e queste coincidono con quelle del Regolamento CLP. In sintesi, il Regolamento CLP si applica sia ai prodotti immessi in commercio sia ai rifiuti costituiti da essi. È importante però sottolineare che un prodotto immesso oggi sul mercato come non pericoloso potrebbe essere classificato pericoloso quando diventa un rifiuto. Infatti, negli anni successivi all’immissione sul mercato del prodotto, il Regolamento CLP potrebbe essere modificato in modo tale che ne risenta la classificazione di pericolosità del prodotto. Questo rischio non si pone tanto per le lane minerali conformi alla Nota Q (tale regola è immutata dal 1997) ma ai prodotti che contengono ritardanti di fiamma ed agenti espandenti. Infatti, negli ultimi anni, alcuni agenti espandenti sono stati inseriti nella lista SVHC mentre si è assistita ad una ri-classificazione delle sostanze che, come il pentano, sono classificate tossiche/nocive per l’ambiente acquatico. Il risultato di ciò è che alcuni isolanti, negli anni scorsi venduti correttamente come non pericolosi, a cause delle intercorse modifiche legislative, dovranno essere classificati come pericolosi quando diventeranno un rifiuto.Il terzo motivo per cui è importante conoscere quali sono le sostanze pericolose presenti in un isolante discende dai Criteri Ambientali Minimi CAM. Questi infatti (cfr. articolo 2.4.1.3 dei CAM) escludono l'utilizzo di tutti i prodotti (isolanti inclusi) che contengono sostanze presenti nella lista SVHC (in concentrazione superiore a 0,1%) o sostanze classificate con le seguenti indicazioni H di pericolo:H300 (letale se ingerito)H301 (tossico se ingerito)H310 (letale per contatto per la pelle)H311 (tossico per contatto con la pelle)H330 (letale se inalato)H331 (tossico se inalato)H340 (può provocare alterazioni generiche)H341 (sospettato di provocare alterazioni genetiche)H350 (può provocare il cancro)H351 (sospettato di provocare il cancro)H360 (può nuocere alla fertilità o al feto)H361 (sospettato di nuocere alla fertilità o al feto)H362 (può essere nocivo per i lattanti allattati al seno)H370 (provoca danni agli organi)H371 (può provocare danni agli organi)H372 (provoca danni agli organi in caso di esposizione prolungata o ripetuta)H373 (può provocare danni agli organi in caso di esposizione prolungata o ripetuta)H400 (molto tossico per gli organismi acquatici)H410 (molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata)H411 (nuoce alla salute pubblica e all'ambiente distruggendo l'ozono dello strato superiore dell'atmosfera)E’ evidente da quanto sopra scritto, che non tutti gli isolanti rispettano tali criteri e pertanto alcuni di essi non sono conformi ai CAM. Ciò significa altresì, che tali isolanti non possono essere utilizzati negli interventi a valere sul super-ecobonus, introdotto dal DL Rilancio Italia che, per gli isolanti, chiede il rispetto dei CAM (cfr. comma 1.a) dell’art. 119 del decreto).   Fonte: Fivra

  • CHIARIMENTI IN MERITO FORNITURA E POSA IN OPERA DI CALCESTRUZZO PRECONFEZIONATO

    Fornitura E Posa In Opera Del Calcestruzzo Oppure Mera Fornitura Del Calcestruzzo   Nella Nota Inl 0001753.11.08-2020 si riporta quanto segue: Pervengono a questa Direzione segnalazioni per le quali si rende necessario un chiarimento in ordine alla corretta interpretazione ed applicazione della normativa (artt. 26, comma 3 bis, e 96, comma1 bis, TU 81/2008) su cui è intervenuta la lettera circolare del Ministero del lavoro e delle politiche sociali del 10 febbraio 2011, recante “la procedura per la fornitura di calcestruzzo in cantiere”, e la nota prot. n. 2597 del 10/02/2016 emanata dall’allora DG per l’Attività Ispettiva del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.In particolare, si segnala che, diversamente dalle indicazioni fornite nelle note sopra citate, in alcuni casi si richiede il POS alle aziende fornitrici di calcestruzzo ritenendo che le stesse, anziché limitarsi alla mera fornitura, partecipino anche alla posa in opera dello stesso, in particolare quando l’operatore addetto al pompaggio del calcestruzzo della ditta fornitrice manovri a distanza il braccio della pompa mediante l’apposito radio-comando, seguendo le indicazioni dell’impresa esecutrice.Tale interpretazione non è in linea con le indicazioni fornite nei documenti sopra richiamati, in base ai quali si ravvisa la posa in opera in capo alla impresa fornitrice solo qualora l’operatore addetto alla fornitura del calcestruzzo manovri il terminale in gomma della pompa, e non solo il relativo braccio, essendo quest’ultima un’operazione di competenza degli operatori pompisti dell’impresa fornitrice prevista anche dall’accordo Stato-Regioni del 2012, allegato X, sulla formazione obbligatoria di tali lavoratori.A tale riguardo, ai fini della corretta applicazione delle indicazioni già fornite con le note sopra citate, sentito l’Ufficio Legislativo del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, si ritiene opportuno chiarire di seguito gli elementi che distinguono la mera fornitura di calcestruzzo dalla fornitura e posa in opera dello stesso.  Mera fornitura del calcestruzzo In tale fattispecie, i lavoratori della ditta fornitrice non partecipano alle operazioni di getto del conglomerato, e non manovrano il terminale in gomma della pompa o la benna o il secchione nel caso di scarico dalla betoniera. Essi si limitano a posizionare l’autobetoniera e la canaletta di distribuzione, o a direzionare - a distanza o da cabina - il braccio (ma non il terminale in gomma) della pompa per calcestruzzo o dell’autobetonpompa, ecc., a seconda della modalità di consegna.I lavoratori della ditta esecutrice, invece, provvedono alla posa in opera dirigendo materialmente il getto del calcestruzzo, manovrando e posizionando la benna, il secchione o il terminale in gomma della pompa, in modo da garantire l’omogenea distribuzione del conglomerato durante la lavorazione, nel rispetto della regola dell’arte.Pertanto, le materiali attività dei lavoratori della ditta esecutrice che eseguono i getti (conducendo, ad esempio, il terminale in gomma della pompa), si distinguono da quelle degli addetti alla conduzione di pompe per calcestruzzo, generalmente dipendenti della ditta fornitrice, che consistono nella manovra del braccio della pompa per calcestruzzo, o dell’autobetonpompa, per effettuare la consegna  (scarico) del materiale.Al fine di favorire lo svolgimento in sicurezza delle operazioni sopra descritte, la Procedura approvata dalla Commissione Consultiva Permanente nel 2011 fornisce indicazioni in merito alle “informazioni da scambiarsi in materia di sicurezza dei lavoratori coinvolti nelle diverse fasi in cui si articola il rapporto fra il fornitore di calcestruzzo preconfezionato e l’impresa cliente” e “all’indirizzo che definisca le procedure finalizzate alla sicurezza dei lavoratori coinvolti, a partire dal momento in cui vi sia la richiesta di fornitura di calcestruzzo da parte dell’impresa edile, fino alla consegna del prodotto nel cantiere di destinazione”. L’Appendice 8, in particolare, contiene due schede informative che devono essere compilate dalla ditta fornitrice per facilitare lo scambio di informazioni tra questa e l’impresa esecutrice (Informazioni fornite dall’impresa fornitrice di calcestruzzo preconfezionato e Informazioni richieste all’impresa esecutrice).Fornitura e posa in opera del calcestruzzo Nel caso in cui i lavoratori della stessa azienda provvedono sia alla fornitura (consegna/scarico) del conglomerato sia alla sua posa in opera (esecuzione dei getti) effettuando entrambe le operazioni con le modalità sopra descritte, l’impresa si configura contemporaneamente come fornitrice ed esecutrice.Chiarito quanto sopra, il personale ispettivo dovrà distinguere con particolare attenzione, nel corso dell’accesso ispettivo, la fase di fornitura (consegna, scarico) del conglomerato da quella di posa in opera (esecuzione dei getti) e verificare se, con riguardo alle attività svolte da parte dei lavoratori presenti nel cantiere, le relative lavorazioni siano messe in atto da imprese diverse (distinguendo tra la mera fornitura e l’esecuzione dei getti) ovvero dalla stessa impresa (che effettua fornitura e posa in opera).Nel primo caso, dovrà accertarsi che la ditta che effettua la mera fornitura (impresa fornitrice) segua la Procedura approvata dalla Commissione Consultiva Permanente nel 2011, e che la ditta che esegue materialmente i getti (impresa esecutrice) abbia redatto il POS di cui all’articolo 89, comma 1, lett. h) del d.lgs. n. 81/2008.Nel secondo caso, l’ispettore dovrà verificare che l’unica impresa che effettua sia la fornitura che la posa in opera abbia redatto il POS relativo alle lavorazioni della fase della posa in opera. SCARICA LA NOTA INL  


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