Notiziario online sicurezza sul lavoro

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GUIDA COMPLETA AL REGOLAMENTO PRODOTTI DA COSTRUZIONE APPLICATO AI CAVI ELETTRICI
- RISCHIO ELETTRICO
- by Testo Unico Sicurezza staff
- 13.12.2022
Il Regolamento CPR Stabilisce I Requisiti Base E Le Caratteristiche Essenziali Armonizzate Che Tutti I Prodotti Progettati Per Essere Installati In Modo Permanente Nelle Opere Di Ingegneria Civile La presente pubblicazione ha lo scopo di informare tutti coloro che quotidianamente trattano cavi elettrici per energia e trasmissione dati che ricadono nell’ambito del Regolamento Prodotti da Costruzione. La Guida è stata aggiornata ed ampliata nei contenuti per offrire a tutti gli operatori della filiera uno strumento puntuale ed aggiornato.In particolare, rispetto alla versione precedente (2017) è stato aggiornato il riferimento al DM 3 Agosto 2015 con il DM 18 ottobre 2019 (Testo Unico/ Codice di prevenzione Incendi), sono state riportate alcune ulteriori FAQ di EUROPACABLE ritenute maggiormente significative, sono stati aggiornati i riferimenti normativi, in particolar modo quelli riportati nella tabella di correlazione cavi – luoghi installativi. Il Regolamento Prodotti da Costruzione (CPR) è una legge europea direttamente applicabile che impone immediatamente doveri e diritti ai cittadini dell’Unione e/o agli Stati membri.Il Regolamento CPR stabilisce i requisiti base e le caratteristiche essenziali armonizzate che tutti i prodotti progettati per essere installati in modo permanente nelle opere di ingegneria civile (es: abitazioni, edifici industriali e commerciali, uffici, ospedali, scuole, metropolitane, ecc.) devono garantire per l’ambito di applicazione. È necessario che l’installazione avvenga in maniera stabile e duratura durante la vita di servizio dell’opera stessa. SCARICA LA LINEA GUIDA AICE
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- RISCHIO ELETTRICO
- by Testo Unico Sicurezza staff
- 13.12.2022
Un Moderno Ambiente Di Lavoro O Di Vita Completamente Privo Di Energia Elettrica È Difficilmente Immaginabile, Allo Stato Attuale Dello Sviluppo Tecnologico. L’estrema versatilità di tale forma di energia e la relativa facilità con la quale può essere distribuita agli apparecchi utilizzatori l’hanno resa praticamente insostituibile, tanto nei settori produttivi quanto in ambito civile.All’impiego o alla semplice presenza di energia elettrica è associato un rischio per la sicurezza delle persone, comunemente chiamato rischio elettrico, avente alcune caratteristiche che lo rendono particolarmente temibile.La prima di queste consiste proprio nella diffusione dell’energia elettrica, tanto capillare che è difficile pensare ad ambienti completamente esenti da tale rischio.Vi è poi il fatto che l’elettricità è generalmente invisibile (tranne casi particolari, come nello sviluppo di archi elettrici) e può essere causa di incidenti e infortuni anche a distanza dall’impianto o dall’apparecchio predisposti per utilizzarla.Le conseguenze di un infortunio di origine elettrica, purtroppo, possono essere mortali.Le pagine di quest’area tematica sono rivolte principalmente ai datori di lavoro, ai responsabili del servizio di prevenzione e protezione, che devono valutare e gestire il rischio in ambito lavorativo senza necessariamente avere specifiche competenze elettriche.Lo scopo è quello di fornire le nozioni di base per la conoscenza del rischio, dei suoi effetti dannosi e delle relative misure di sicurezza tecniche e organizzative previste dalla legislazione e dalla normativa, individuando, nei casi necessari, i soggetti specificamente competenti o preposti a compiti ben precisi.Queste pagine possono essere utilizzate anche come supporto per la formazione dei lavoratori o come ausilio informativo per chiunque voglia documentarsi velocemente sul rischio elettrico. Descrizione Del Rischio All’impiego dell’energia elettrica sono sempre associate due grandezze, la “corrente elettrica” e la “tensione”.Al passaggio di corrente nei circuiti segue uno sviluppo di calore dipendente dal valore della “resistenza” del circuito e, in misura maggiore, dal valore dell’intensità di corrente. In generale, il calore sviluppato in parte viene trasmesso all’ambiente esterno, in parte determina un aumento di temperatura del “conduttore” e degli “isolanti” del circuito.Se il fenomeno termico non è correttamente gestito, l’aumento di temperatura può provocare il danneggiamento degli isolanti; in taluni casi, questi diventano oggetto di una combustione localizzata che può evolvere in un incendio.La presenza di una tensione tra i vari punti del circuito comporta altre criticità:•la possibilità che si verifichi un “corto circuito”, se i due punti a tensione differente entrano in contatto;•l’innesco di “archi elettrici”, se l’isolante non è opportunamente scelto e dimensionato in funzione del valore di tensione e delle condizioni ambientali;•il passaggio di correnti attraverso il corpo umano, qualora questo entri simultaneamente in contatto con due parti tra cui è presente la tensione. Tali correnti possono generare effetti fisiopatologici (“shock elettrico”) variabili in funzione del valore della corrente e della durata del contatto che, nei casi più gravi, possono essere letali.Nelle pagine che seguono, saranno descritti: le varie sorgenti di rischio elettrico, i più comuni eventi dannosi e le principali misure di sicurezza necessarie a fronteggiarli.
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LAVORI DI COSTRUZIONE, MANUTENZIONE E RIMOZIONE DEGLI ELETTRODOTTI AEREI
- RISCHIO ELETTRICO
- by Testo Unico Sicurezza staff
- 13.12.2022
I lavori sugli elettrodotti aerei AT generalmente non possono essere assimilabili ad altre tipologie di lavori, quali ad esempio quelle di tipo edile, a causa delle peculiarità legate sia alla tipologia delle lavorazioni e sia alle modalità operative con le quali tali attività vengono svolte.ll presente documento, elaborato congiuntamente da TERNA ed ANIE (Federazione Nazionale Imprese Elettriche ed Elettroniche), ha lo scopo di evidenziare ed analizzare le suddette peculiarità definendo i criteri da adottare al fine di garantire lo svolgimento in sicurezza delle attività sugli elettrodotti aerei AT .I criteri adottati per la stesura del presente documento derivano da una evoluzione pluridecennale delle attività sugli elettrodotti aerei da parte di gestori di reti elettriche e di aziende, sia nazionali che internazionali, che lavorano nell’ambito di queste attività.Il lavoro congiunto ha portato alla condivisione delle tecniche di lavoro, delle attrezzature e dei DPI da utilizzare per lo svolgimento delle attività d costruzione, manutenzione e rimozione degli elettrodotti aerei.La linea guida, "Lavori di costruzione, manutenzione e rimozione degli elettrodotti aerei", si compone della presente parte generale e di:Fascicolo 1: GlossarioFascicolo 2: Metodologie di Lavoro composta da 5 documenti: Montaggio e rimozione dei sostegni tubolari; Montaggio e rimozione dei sostegni a traliccio; Interventi sugli armamenti dei sostegni tubolari; Interventi sugli armamenti dei sostegni a traliccio; Tesatura ed Interventi sui conduttori e fune di guardia.Nel presente documento si fa inoltre riferimento ad altri documenti elaborati congiuntamente da Terna e ANIE e relativi ad altri argomenti riguardanti i lavori sugli elettrodotti di seguito così suddivisi: Organizzazione dei cantieri per attività di costruzione, manutenzione e rimozione degli elettrodotti aerei AT ai sensi del D.Lgs. 81/08 e s.m.i; Metodi di Scalata e soccorso in quota, composto da 3 documenti:o Elettrodotti aerei Metodi di scalata, accesso e spostamento, posizionamento sul posto di lavoro in quota. Metodi di soccorso in quota;o Allegato 1. DPI per Lavori in quota;o Allegato 2. Attrezzatura per scalata e posizionamento. Gestione della sicurezza ambientale nei cantieri per attività sulla Rete Elettrica Nazionale ad Alta TensionePur trattandosi di cantieri e di lavori particolari, per quanto riguarda la gestione del rischio elettrico, si ritiene che la normativa nazionale e internazionale, nel particolare la norma EN 50110 e la norma CEI 11-27, soddisfino integralmente le esigenze operative dei lavori in oggetto pertantonon si ritiene necessario redigere un documento specifico sull’argomento in quanto l’applicazione viene fatta rispettando la norma CEI 11-27 in modo integrale. INDICE GENERALE DEL DOCUMENTOParte Generale Gestione della SicurezzaGlossario Documento 1 Montaggio e rimozione dei sostegni a traliccio Documento 2 Montaggio e rimozione dei sostegni tubolari Documento 3 Interventi sugli armamenti dei sostegni a traliccio Documento 4 Interventi sugli armamenti dei sostegni tubolari Documento 5 Tesatura ed interventi su conduttori e fune di guardia Lavori di costruzione, manutenzione e rimozione degli elettrodotti aerei Metodi Di Scalata, Accesso, Spostamento, Posizionamento Sul Posto Di Lavoro In Quota. Metodi Di Soccorso In Quota L’obiettivo del presente documento, è quello di fornire le prescrizioni da adottare per prevenire il rischio di caduta dall’alto, durante le attività lavorative in quota nell’ambito degli interventi per la costruzione, demolizione, manutenzione ed esercizio delle linee elettriche aeree. Sono altresì raccolte alcune procedure operative di emergenza per il soccorso in quota dei lavoratori infortunati. Sono escluse le metodologie e le attrezzature relative allo svolgimento del lavoro vero e proprio, trattate nelle pertinenti procedure.Il documento è redatto nel rispetto delle attuali norme vigenti in materia.Le attività svolte sugli elettrodotti sono state oggetto negli anni di studi e specifiche sperimentazioni con la realizzazione di attrezzature e metodologie operative da parte di gestori di reti elettriche e di aziende, sia nazionali che internazionali, che lavorano nell’ambito di queste attività.Tali studi ed analisi hanno portato alla condivisione delle tecniche di lavoro, delle attrezzature e dei DPI riportati nel seguito del presente documento, che caratterizzano questa attività rispetto ad altre attività cantieristiche, individuandone i rischi specifici e attuando le necessarie azioni di prevenzione e protezione per l’esecuzione in sicurezza dei lavori.Le risultanze delle puntuali analisi effettuate, pongono a base delle procedure in argomento le seguenti condizioni: tutti gli interventi in quota, di cui al presente documento, sono effettuati senza l’impiego di sistemi di accesso e posizionamento mediante funi. Non trovano pertanto applicazione i disposti dell’art. 116 del D.Lgs. 81/2008; sono privilegiati i dispositivi di protezione collettiva quali linea di ancoraggio rigida o flessibile che riducono il rischio di caduta dall’alto (art. 111 del D.Lgs. 81/2008); la protezione contro le cadute dall’alto è assicurata mediante l’uso dei DPI, (art. 115 del D.Lgs. 81/2008); l’accesso, lo spostamento ed il posizionamento in quota, è reso possibile anche tramite l’utilizzo di apposite attrezzature, progettate per le tipologie di lavori in argomento.Prima dell’inizio delle attività deve essere individuata la metodologia operativa di intervento dalla quale dipendono le modalità di accesso e posizionamento da adottare, fra quelle comprese nel presente documento.La scelta della metodologia non può prescindere dalle prescrizioni seguenti:1. per elettrodotti, o parte di essi che danno certezza della loro integrità meccanica, è previsto l’accesso ed il posizionamento diretto sulle strutture dell’elettrodotto;2. per elettrodotti, o parte di essi, che non danno certezza della loro integrità meccanica: si dovrà procedere a valutazione e verifiche strutturali che ne garantiscano comunque la possibilità di accesso.In questo secondo caso sono consentite la scalata ed il posizionamento diretto in quota, sulle strutture dell’elettrodotto, solamente a valle della suddette valutazione con esito positivo; In caso contrario l’accesso ed il posizionamento sul posto di lavoro in quota, nei pressi delle strutture oggetto dell’intervento lavorativo, avviene esclusivamente mediante idonea piattaforma aerea, laddove è possibile la sua accessibilità a piè d’opera;Nei casi in cui non è possibile utilizzare la piattaforma andrà studiata e approntata specifica procedura sia per le metodologie di accesso e posizionamento sul posto di lavoro che per le modalità operative.Pertanto, in detti casi, non trovano automatica applicazione le procedure standardizzate oggetto della presente, che potranno comunque essere in parte considerate nella definizione delle procedure specifiche.Condizioni atmosferiche avverse possono determinare condizione di pericolo. La decisione di procedere con l’accesso e posizionamento in quota e dare seguito alle attività lavorative vere e proprie, deve considerare le condizioni atmosferiche.Il contenuto di questo documento, deve essere oggetto di formazione rivolta agli utilizzatori.Il presente documento non tratta le disposizioni atte a prevenire il rischio elettrico nei lavori sugli elettrodotti. Tuttavia viene ricordato di prestare particolare attenzione a tutte le operazioni che prevedono il passaggio di operatori da un punto ad un altro che tra loro possono avere potenziale diverso come ad esempio: conduttori e sostegni, funi di guardia e mezzi d’opera, conduttori e mezzi d’opera, sbarre e colonnini, ecc.Per questi specifici rischi occorre rispettare le condizioni di messa a terra e di equipotenzialità previste dai documenti specifici. INDICE GENERALE DEL DOCUMENTOParte Generale Metodi di Scalata e Soccorso in quotaAllegato 1 DPI per i lavori in quota sulle linee elettriche aereeAllegato 2 Attrezzature per scalata e posizionamento Il documento è organizzato nel seguente modo: Metodi di Scalata, Accesso, Spostamento, Posizionamento sul posto di lavoro in quota. Metodi di Soccorso in quota – Parte procedurale che raccoglie le indicazioni metodologiche. Allegato 1 – DPI tipici per i lavori in quota. Allegato 2 – Attrezzature tipiche di accesso e posizionamento: caratteristiche generali ed esempi. Metodi di scalata, accesso, spostamento, posizionamento sul posto di lavoro in quota. Metodi di soccorso in quota Organizzazione Dei Cantieri Per Attività Di Costruzione, Manutenzione E Rimozione Degli Elettrodotti Aerei AT Ai Sensi Del D.Lgs. 81/08 E S.Mi. Il presente documento ha lo scopo di definire gli aspetti generali di organizzazione dei cantieri relativi alle attività di realizzazione, manutenzione e rimozione degli elettrodotti aerei AT ai fini dell’applicazione della normativa vigente in materia di salute e sicurezza sul lavoro [1].Sono escluse dal campo di applicazione del presente documento tutte le attività lavorative che interessano gli elettrodotti in cavo.Le scelte progettuali ed organizzative del cantiere, adottate in materia di salute e sicurezza sul lavoro, devono essere riportate nel Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC), laddove previsto, e pertanto ricadono nei compiti e nelle responsabilità dei Coordinatori della Sicurezza in fase di Progettazione (CSP) e di Esecuzione (CSE), e comunque riprese nel Piano Operativi di Sicurezza (POS) delle singole imprese esecutrici per le proprie specifiche attività.Tutto il personale operante nell’ambito delle attività lavorative, oltre alla specifica formazione inerente i relativi profili professionali, per le attività che prevedono lavori elettrici, deve essere anche in possesso della qualifica Persona Esperta (PES) o Persona Avvisata (PAV) ai sensi della Norma CEI 11-27. Organizzazione dei cantieri per attività di costruzione, manutenzione e rimozione degli elettrodotti aerei AT ai sensi del D.Lgs. 81/08 e s.mi.
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QUADRI ELETTRICI PER BORDO MACCHINA
- RISCHIO ELETTRICO
- by Testo Unico Sicurezza staff
- 13.12.2022
Caratteristiche, Prescrizioni E Normative Quadri elettrici per bordo macchina – dicembre 2015 – a cura di ANIE Energia La presente guida è dedicata ai costruttori e agli assemblatori di Quadri bordo macchina.Le norme tecniche e le direttive in vigore applicabili a questo comparto sono molteplici e rappresentano le linee guida alle quali attenersi per la progettazione e la realizzazione di apparecchiature con elevatissimi standard di sicurezza e affidabilità sia in fase di utilizzo che in fase di manutenzione preventiva.L’obiettivo della guida è quello di spiegare in maniera dettagliata e attraverso esempi pratici: • i contenuti delle norme e delle direttive;• le caratteristiche tecniche dei quadri bordo macchina;• i materiali utilizzati per la loro costruzione e utilizzo nei diversi ambienti produttivi;• i ruoli e le responsabilità dei costruttori e assemblatori.La guida è stata realizzata dal Gruppo di Lavoro “Quadri Bordo Macchina” di ANIE Energia. Le principali attività del gruppo riguardano il monitoraggio del mercato, la normazione tecnica attraverso una costante partecipazione attiva a comitati e organi tecnici e progetti di comunicazione. DOWNLOAD
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- RISCHIO ELETTRICO
- by Testo Unico Sicurezza staff
- 13.12.2022
LAVORI SOTTO TENSIONE Entrata in vigore la Norma CEI 11-27 III edizione ha rivoluzionato un po’ quello che sono le qualifiche e le modalità di esecuzione dei lavori elettrici in bassa tensione (fino a 1000 V c.a. o 1550 V c.c.). Una novità significativa che la Norma ha introdotto sono le figure di PES, PAV e PEI. L’articolo di oggi serve per far capire chi sono queste figure, quali sono i loro ruoli e l’eventuale formazione che va loro erogata per poter svolgere in piena sicurezza i lavori sugli impianti elettrici.. DVR ELETTRICISTA VALUTAZIONE SEMPLIFICATA RISCHIO ELETTRICO VERIFICHE PERIODICHE IMPIANTI ELETTRICI IN EXCEL Definizione Delle Tre Categorie Di Lavoro Elettrico: – Lavoro SOTTO TENSIONE: Lavoro elettrico eseguito su quadri, apparecchiature, o comunque parti attive di impianti elettrici che sono sotto tensione (ovvero collegate, attive e nel loro normale funzionamento)– Lavoro FUORI TENSIONE: Lavoro elettrico eseguito su quadri, apparecchiature o parti di impianti elettrici normalmente in funzione a cui viene tolta tensione per l’esecuzione del lavoro– Lavoro IN PROSSIMITÀ: Lavoro elettrico eseguito entro una certa distanza dalle parti attive di una qualsiasi apparecchiatura elettrica in condizioni di normale funzionamento e quindi in tensione.Bene inoltre specificare che, al contrario di come ci si potrebbe aspettare, la realizzazione di un nuovo impianto elettrico NON È UN LAVORO ELETTRICO ma di fatto risulta essere un lavoro di tipo EDILE. Figure Introdotte Dalla Norma CEI 11-27: P.ES. (Persona ESperta): Una PES è una persona con conoscenze tecniche teoriche e con un’esperienza tali da permetterle di analizzare i rischi derivanti dall’elettricità e a svolgere i lavori elettrici in piena sicurezza. Una PES può svolgere lavori elettrici FUORI TENSIONE e IN PROSSIMITÀ;– P.AV. (Persona AVvertita): Una PAV è una persona che è a conoscenza dei rischi derivanti dall’elettricità ed è in grado di svolgere i lavori elettrici in piena sicurezza. Di norma una PAV viene istruita da una PES o da una persona che comunque possiede le giuste conoscenze tecniche;– PE.I. (PErsona Idonea): Una PEI è una persona in possesso dei requisiti per poter svolgere tutti i tipi di lavori elettrici, compresi quelli SOTTO TENSIONE; Chi Può Essere Designato Come PES O Come PAV? Nel caso di un lavoratore autonomo (artigiano elettrico per esempio) è sufficiente un’autocertificazione scritta da consegnare a chi commissiona un lavoro elettrico quando la stessa committenza la richieda. Per un lavoratore dipendente di un’azienda, invece, l’assegnazione del ruolo di PES o PAV è di esclusiva facoltà del datore di lavoro: la designazione deve essere fatta per iscritto e controfirmata dal lavoratore a cui viene attribuito il ruolo. In questo caso, il datore di lavoro, per determinare se il suo dipendente può essere un PES o un PAV, deve basarsi sulla sua preparazione coadiuvato da eventuale diploma o attestato di formazione del lavoratore o dal suo bagaglio di esperienza nel campo. Solo nel caso in cui il datore di lavoro ritenga una persona non in possesso delle capacità necessarie, allora viene richiesto al lavoratore di frequentare apposito corso di formazione PES / PAV con i contenuti specifici dettati dalla normativa CEI 11-27.Chi non è tenuto a frequentare il corso dedicato alla formazione PES / PAV ?– Operatore in possesso di diploma tecnico di scuola superiore (ITIS o IPSIA o comunque equivalente);– Operatore elettrico che, a discrezione del datore di lavoro, è in possesso di tutti i requisiti necessari per essere definito PES o PAV– Datore di lavoro o lavoratore autonomo in possesso dei requisiti tecnico/pratici dettati dalla norma CEI 11-27. Chi Può Essere Designato Come PEI? LUn lavoratore può essere designato come PEI (ovvero PErsona Idonea ad eseguire lavori elettrici SOTTO TENSIONE), invece, in due modi differenti: o frequentare un modulo di formazione apposito, oppure avvalersi di quella che viene definita “Formazione per affiancamento”, ovvero un vero e proprio addestramento ai lavori sotto tensione in affiancamento al datore di lavoro o ad una PEI già in essere. Requisiti Basilari Per L’attribuzione Dei Ruoli PES / PAV – Il primo aspetto riguarda l’istruzione, cioè la conoscenza ell’impiantistica elettrica, dei pericoli ad essa connessi e della relativa normativa di sicurezza;– Il secondo aspetto riguarda l’esperienza di lavoro maturata, quale requisito per poter avere confidenza della conoscenza o meno delle situazioni caratterizzanti una o più tipologie di lavori e della maggior parte delle situazioni anche non ricorrenti;– Il terzo aspetto riguarda le caratteristiche personali, quelle maggiormente significative dal punto di vista professionale, quali le doti di equilibrio, attenzione, precisione e ogni altra caratteristica che concorra a far ritenere l’operatore affidabile.FONTI ARTICOLONorma CEI 11-27 III Edizione e Tecnologiaeambiente Attribuzione Della Condizione Di PES/PAV OGGETTO: ATTRIBUZIONE DELLA CONDIZIONE DI “PES” (Persona ESperta) per l’esecuzionedi lavori elettrici Fuori Tensione e In prossimitàIl sottoscritto ___________________ in qualità di Datore di Lavoro di _________________con sede in ________________________ a _________________________APPURATE La sua conoscenza dell’impiantistica elettrica, dei pericoli ad essa connessi e della relativanormativa di sicurezza; La sua esperienza di lavoro maturata, la sua confidenza nelle situazioni caratterizzanti il tipodi lavoro elettrico da eseguire e nelle maggior parte delle situazioni, anche non ricorrenti; Le sue caratteristiche personali, le sue doti di attenzione, precisione e serietà nell’esecuzionedei lavori elettrici;con la presente Le comunichiamo la sua designazione quale Persona ESperta (PES) ai sensi dellaNORMA CEI 11-27 e del D.Lgs. 81/08La sua attività sarà svolta conformemente alle indicazioni presenti nella Norma CEI 11-27._________________________________________(timbro e firma del Datore di lavoro) OGGETTO: ATTRIBUZIONE DELLA CONDIZIONE DI “PAV” (Persona AVvertita) perl’esecuzione di lavori elettrici Fuori Tensione e In prossimitàIl sottoscritto ___________________ in qualità di Datore di Lavoro di _________________con sede in ________________________ a _________________________APPURATE La sua conoscenza dell’impiantistica elettrica, dei pericoli ad essa connessi e della relativanormativa di sicurezza; La sua esperienza di lavoro maturata, la sua confidenza nelle situazioni caratterizzanti il tipodi lavoro elettrico da eseguire e nelle maggior parte delle situazioni, anche non ricorrenti; Le sue caratteristiche personali, le sue doti di attenzione, precisione e serietà nell’esecuzionedei lavori elettrici;con la presente Le comunichiamo la sua designazione quale Persona AVvertita (PAV) ai sensi dellaNORMA CEI 11-27 e del D.Lgs. 81/08La sua attività sarà svolta conformemente alle indicazioni presenti nella Norma CEI 11-27._________________________________________(timbro e firma del Datore di l Lavori Elettrici E’ bene ricordare che la sicurezza di un impianto elettrico dipende soprattutto dal rispetto delle norme sia per quanto riguarda la struttura degli impianti, sia per quanto riguarda i singoli componenti impiegati. Diverse statistiche hanno dimostrato che la maggior parte degli incidenti sono imputabili alla inosservanza delle norme; soprattutto negli ambienti di lavoro è stata rilevata la seguente suddivisione degli infortuni elettrici:- 50% causati da errore umano con prevalenza su lavori effettuati sotto tensione o ritenuti erroneamente fuori tensione;- 35% causati dal mancato rispetto delle norme;- 10% causati da prese eccessivamente sovraccaricate con prese multiple e adattatori vari;- 5% causati da apparecchiature non conformi alle norme.Con l’entrata in vigore del Testo Unico sulla sicurezza, D.Lgs. 81/2008 (e successivo D.Lgs. 106/2008), diviene obbligatorio (art. 82), nel caso di lavori elettrici in tensione, riconoscere l’idoneità dei lavoratori secondo le indicazioni della pertinente normativa tecnica. Nel caso specifico la normativa di riferimento è la norma CEI 11-27 terza edizione, “Esecuzione di lavori su impianti elettrici”, con i requisiti minimi di formazione per operare fuori tensione sui sistemi elettrici di categoria 0, I, II, III e sotto tensione sui sistemi di categoria 0 e I. In attesa, a breve della pubblicazione della quarta edizione della norma CEI 11-27 (con la quale saranno introdotte diverse modifiche come: nuove definizioni riguardanti le figure professionali addette ai lavori elettrici con le sigle URI e URL, modifiche delle distanze DL e DV per l’individuazione delle zone di lavoro sotto tensione e in prossimità DL passa da 15 cm a 0 cm e DV passa da 65 cm a 30 cm, possibilità di omissione da parte di artigiani e piccole aziende delle figure RI e PL, modifica dei moduli formativi per PES e PAV relative al livello di conoscenze pratiche 1B, introduzione di nuovi allegati, ecc), quella attuale che è in vigore dal 2005, si pone come traduzione della norma CEI EN 50110 che stabilisce i requisiti minimi di sicurezza che ogni Stato aderente al CENELEC deve garantire nella realizzazione della propria normativa nazionale.In particolare la norma CEI 11-27 fornisce le seguenti definizioni:- Lavoro elettrico attività lavorativa svolta su parti attive accessibili o nella vicinanza di esse con il pericolo per l’operatore di folgorazione o di ustioni da arco elettrico. Esempi di lavori elettrici sono: misure, verifiche, manutenzioni, prove, ispezioni, modifiche, ampliamenti, montaggi, sostituzioni. Si è in presenza di un lavoro elettrico solo quando viene coinvolta una parte attiva di un impianto elettrico, per cui la realizzazione di un nuovo impianto non è un lavoro elettrico, almeno fino a quando non è allacciato alla fonte di alimentazione. Non sono, infine, da considerare lavori elettrici: quelli di carattere edile, meccanico, di carpenteria anche se eseguiti in prossimità di parti attive, purché queste siano dotate di idonea protezione contro i contatti diretti; il riarmo di relè; la sostituzione di lampade o fusibili in quadri elettrici. Un lavoro elettrico può essere eseguito: fuori tensione quando si opera su impianti elettrici o parti di essi normalmente in funzione ai quali viene tolta tensione per l’esecuzione di lavori; sotto tensione quando si opera su impianti elettrici o parti di essi che risultano nel loro normale funzionamento e quindi in tensione; in prossimità quando si opera entro una certa distanza dalle parti attive in condizione di normale funzionamento;- Bassa tensione (BT) viene assunto come bassa tensione il livello uguale o inferiore a 1000 V in corrente alternata e uguale o inferiore a 1500 V in corrente continua. Oltre questi valori è consentita l’attività sotto tensione solo con il possesso di relativa abilitazione come stabilito dal decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 4 febbraio 2011 "Definizione dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni di cui all’articolo 82, comma 2, lettera c, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n.81 e successive modifiche ed integrazioni" pubblicato in Gazzetta Ufficiale in data 11 aprile 2011 al n.83, riguardante i lavori effettuati sotto tensione su impianti elettrici alimentati a frequenza industriale a tensione superiore a 1000 V.- Zona di lavoro sotto tensione (DL) è la distanza limite entro la quale l’esecuzione di un lavoro elettrico è considerato a contatto con parti in tensione, detta zona si estende per una distanza di 15 cm intorno alla parte attiva in tensione, definendo così l’area di lavoro sotto tensione. In questa zona non sono ammesse persone non autorizzate ed eventuali oggetti mobili che non vengono utilizzati per lo svolgimento del lavoro;Zona di lavoro in prossimità (DV) è la distanza oltre i 15 cm e fino a 65 cm dalla parte attiva in tensione entro la quale un lavoro elettrico viene considerato in prossimità. In questa zona devono essere messe in atto tutte le precauzioni necessarie affinché sia impedita la penetrazione, diretta o indiretta, nella adiacente zona di lavoro sotto tensione, mentre al di fuori della zona di lavoro in prossimità si presuppone l’assenza di rischio elettrico. Sotto il profilo della prevenzione antinfortunistica, in questa zona occorre valutare e mettere in atto una serie di barriere (distanza di sicurezza, impedimento fisico), coordinandole e integrandole in un sistema che rappresenterà la procedura di intervento in prossimità;- Distanza di sicurezza non è quantificata numericamente, la norma si limita ad affermare che una distanza si ritiene sicura nel momento in cui l’operatore che vi si trova con i piedi, per quanti movimenti involontari possa fare in ogni direzione, non riesce a penetrare nella zona di lavoro sotto tensione. La distanza di sicurezza va quindi individuata caso per caso valutando i seguenti fattori: tensione nominale dell’impianto con la quale è possibile ricavare la DV; tipologia del lavoro da svolgere; dimensioni delle attrezzature che dovranno essere impiegate; qualificazione del personale impiegato;- Supervisione “Complesso di attività svolte da PES, finalizzate a predisporre ambienti, misure di prevenzione e protezione, modalità d’ intervento, istruzioni, organizzazione complessiva in modo tale da minimizzare i rischi. La supervisione è un’ attività svolta prima di eseguire un lavoro, durante un lavoro o dopo l’ esecuzione di un lavoro ai fini di sovraintendere a dette attività ed allo scopo di controllare che vengano rispettate, in particolare, le prescrizioni generali di sicurezza aziendali”.- Sorveglianza “La sorveglianza oltre ad una possibile supervisione, specialmente richiesta per i lavori complessi, è un’attività di controllo continuativo svolta da PES o PAV nei confronti di altre PAV, generalmente con minore esperienza delle prime, o in particolare di PEC, atta a prevenire azioni pericolose che queste ultime potrebbero compiere ignorandone il grado di rischio”.- Terra di lavoro è la messa a terra ed in cortocircuito delle parti attive messe fuori tensione al fine di ottenere un ulteriore grado di sicurezza, la sua realizzazione è obbligatoria per lavori con tensione superiore a 1000 V, in bassa tensione è resa obbligatoria solo se non è stato possibile il sezionamento di tutte le possibili alimentazioni. Inoltre è resa obbligatoria, sempre in bassa tensione, sulle linee elettriche aeree nel caso vi siano rischi di contatti diretti o influenze con altre linee, nel caso la messa a terra non fosse possibile occorre procedere come se il lavoro fosse eseguito sotto tensione. La sua installazione è di competenza del Preposto ai Lavori e deve essere apposta in entrambi i lati della linea e ben visibile dal posto di lavoro a tutti gli addetti;- Persona preposta alla conduzione dell'impianto (Responsabile dell’Impianto, RI) è la persona a cui viene assegnato, dal datore di lavoro, il ruolo di conduzione dell’impianto; in presenza di impianti di grandi dimensioni e potenza la conduzione dell’impianto può essere affidata ad una vera e propria organizzazione comprendente uomini, mezzi e attrezzature (reparto interno all’azienda); in altri casi le risorse possono essere esterne all’azienda (affidate in appalto a ditta specializzata ed abilitata). Il responsabile di queste eventuali unità operative è sempre il RI che comunque può delegare, di volta in volta, una parte dei propri compiti. Il RI è responsabile delle seguenti operazioni: pianificazione, programmazione dei lavori in collaborazione con il PL; redazione del Piano di Lavoro; della programmazione ed esecuzione di modifiche gestionali (modifiche taratura protezioni, esclusione di richiusure, ecc) e delle manovre sull’impianto elettrico oggetto dei lavori; dell’individuazione dell’impianto elettrico interessato dai lavori e della delimitazione dell’area entro la quale il lavoro può svolgersi con le modalità previste e dell’apposizione di eventuali cartelli monitori; del trasferimento al PL delle informazioni sugli eventuali rischi elettrici ed ambientali dell’impianto oggetto dei lavori; della consegna dell’impianto oggetto dei lavori al PL.- Persona preposta alla conduzione dell'attività lavorativa (Preposto ai Lavori, PL) è una persona alla quale è affidato il compito di attuare e mantenere in opera sul posto di lavoro, le misure di sicurezza stabilite e riportate nei documenti quali il piano di lavoro, il piano di sicurezza aziendale, verificandone l’effettiva applicabilità. Il PL rimanendo costantemente sul posto di lavoro può risolvere eventuali rischi insorti durante i lavori e non previsti in sede di pianificazione, anche lui può delegare una parte dei compiti, quando lo ritiene opportuno, rimanendo sempre l’unico responsabile. Il PL risponde delle seguenti operazioni: preparazione dei lavori; definizione della sequenza più idonea per l’esecuzione dei lavori; stesura del Piano di Intervento; presa in carico dell’impianto dal RI e sua riconsegna; verifica dell’assenza di tensione ed apposizione delle terre di lavoro, nel caso di lavori fuori tensione; verifica delle condizioni ambientali prima e durante l’esecuzione dei lavori; gestione e trasferimento al personale a lui subordinato delle informazioni necessarie per il lavoro e la sicurezza; messa in opera di ulteriori misure di protezione nel caso di una eventuale insorgenza di rischi elettrici e non elettrici, non valutati preventivamente o sospensione dei lavori nel caso non sia in grado di farvi fronte; dell’organizzazione di tutte le risorse lavorative che fanno parte dell’attività lavorativa, compresi eventuali lavoratori autonomi; accertamento dell’adeguatezza delle attrezzature, dei mezzi e della strumentazione necessari al lavoro. Il Responsabile dell’Impianto e il Preposto ai Lavori possono essere anche la stessa persona e possono essere interne o esterne all'azienda. L'importante è che esse siano sempre identificate in modo inequivocabile;- Impianto e lavoro complesso un impianto si deve ritenere complesso quando: i suoi circuiti sono molto articolati, tali da essere passibili di errori di valutazione; i circuiti o i componenti risultano poco controllabili a vista da chi sta effettuando un intervento; le fonti di alimentazione sono più di una in quanto comprende gruppi elettrogeni o soccorritori statici oppure prevede utenze privilegiate; vi è presenza di impianti o componenti in media o alta tensione. Nell’eventualità di un lavoro complesso i margini di incertezza devono essere superati mediante: una completa ed accurata documentazione (schemi elettrici e planimetrie); l’esperienza e la competenza del personale impiegato; la rigorosità delle procedure aziendali. L’individuazione degli impianti complessi deve essere svolta durante la fase di valutazione dei rischi, ovvero di stesura del DVR e dovranno essere presi in esame tutti i posti di lavoro in cui potranno trovarsi ad operare i manutentori e gli impiantisti elettrici, devono inoltre essere compresi anche i rischi non prevalentemente elettrici;- Piano di Lavoro (PdL) è di esclusiva competenza del Responsabile dell’Impianto che dovrà predisporlo dopo aver consultato il Preposto ai Lavori cui il lavoro verrà affidato e tenendo conto delle sue osservazioni; è un documento che individua l’assetto che l’impianto deve assumere e mantenere durante i lavori al fine di ridurre il rischio elettrico, è necessario solo per lavori complessi e deve essere firmato dal RI per assunzione di responsabilità. Qualora su uno stesso impianto venissero previsti più lavori affidati a PL diversi, per ogni lavoro deve essere approntato un PdL diverso e trattandosi dello stesso impianto dovranno riportare tutti la firma dello stesso RI;- Piano di intervento è di esclusiva competenza del Preposto ai Lavori, è un documento che riporta le modalità di organizzazione ed esecuzione del lavoro, è necessario solo per lavori complessi e deve essere firmato dal PL per assunzione di responsabilità;- Consegna dell’impianto è effettuato tramite apposito verbale cartaceo dal Responsabile dell’Impianto al Preposto ai Lavori e rappresenta la garanzia che l’impianto risulta conforme a quanto stabilito nel PdL e che vi rimarrà fino alla restituzione a lavori ultimati.- Persona esperta (PES) è una persona con istruzione, conoscenza ed esperienza rilevanti tali da coordinare ed istruire altri lavoratori a lui affidati e soprattutto di analizzare i rischi e di evitare i pericoli che l’elettricità può creare. E’ una figura di elevata professionalità e capacità, per cui è ad essa che devono essere affidati i lavori più complessi e a maggior rischio. Un lavoratore può essere designato come PES solo dal proprio datore di lavoro, la designazione deve essere fatta per iscritto e confermata dal lavoratore stesso, il datore di lavoro per determinare se il suo dipendente può essere una PES, deve basarsi sulla sua preparazione attestata da eventuale diploma o attestato professionale oppure dalla sua esperienza personale. Solo nel caso in cui il datore di lavoro ritenga una persona non in possesso dei requisiti necessari, può richiedere al lavoratore di frequentare un apposito corso di formazione in relazione alle prescrizioni della norma CEI 11-27. Non sono tenuti a frequentare il corso di formazione gli operatori in possesso di diploma superiore di istituto tecnico industriale o diploma professionale IPSIA. Nel caso di lavoratori autonomi, ad esempio un artigiano elettrico, la designazione di PES avviene tramite un’autocertificazione scritta del lavoratore, da consegnare a chi commissiona un lavoro elettrico; in particolare l'autocertificazione deve indicare le conoscenze legislative e normative elettriche, le esperienze e i percorsi formativi effettuati, le tipologie di impianti trattati. I requisiti basilari ai quali deve riferirsi il datore di lavoro per assegnare le qualifiche di PES o PAV, in base alla norma CEI 11-27 sono: l’istruzione cioè la conoscenza dell'impiantistica elettrica, dei pericoli ad essa connessi e della relativa normativa di sicurezza; l'esperienza di lavoro con particolare riguardo alla conoscenza di varie tipologie di lavori elettrici e di situazioni impreviste; le caratteristiche personali quali precisione nel lavoro, attenzione, attitudine alla gestione del lavoro e del personale e ogni altra caratteristica che concorra a far ritenere l’operatore affidabile. Il datore di lavoro può classificare PES, nell’ambito della propria ditta, solamente lavoratori che sono adibiti professionalmente, solo ed esclusivamente a lavori elettrici;- Persona avvertita (PAV) è una persona che possiede solo alcune delle caratteristiche della PES oppure le possiede tutte ma in misura inferiore. Questa figura professionale è in grado di eseguire una determinata tipologia di lavori elettrici fuori tensione e in prossimità solamente in seguito alle istruzioni ricevute da una PES e/o sotto la sua sorveglianza. Un lavoratore può essere designato come PAV solo dal proprio datore di lavoro, la designazione deve essere fatta per iscritto e confermata dal lavoratore stesso, il datore di lavoro per determinare se il suo dipendente può essere una PAV, deve basarsi sulla sua preparazione attestata da eventuale diploma o attestato professionale oppure dalla sua esperienza personale, in alternativa può affiancarlo per un periodo ad una PES o può richiedere al lavoratore di frequentare un corso di formazione;- Persona comune (PEC) è una persona che non è in grado di gestire lavoro e rischio elettrico in autonomia, può operare autonomamente solo in totale assenza di rischio elettrico mentre può operare in presenza di rischio elettrico solo sotto costante sorveglianza di una PES o PAV;- Persona idonea (PEI) è una persona in possesso dei requisiti per poter svolgere tutti i tipi di lavori elettrici, compresi quelli sotto tensione. Un lavoratore può essere designato come PEI, dal datore di lavoro dopo aver frequentato un apposito corso di formazione riconosciuto (la norma CEI 11-27 suggerisce un corso della durata minima di 12 ore), oppure attraverso la formazione per affiancamento ovvero un periodo di addestramento con una PEI già in essere.Nella norma CEI 11-27, sono riportati i moduli formativi con le relative competenze teoriche e pratiche (livelli di competenze teoriche 1A e 1B, livelli di competenze pratiche 2A e 2B) la cui frequentazione può costituire un valido supporto per il datore di lavoro al fine di assegnare la prescritta qualifica al proprio personale; questo fermo restando che l'attribuzione dei profili PES, PAV, PEC, e PEI costituisce un'autonoma decisione del datore di lavoro che può revocarla, per iscritto, in qualsiasi momento a sua discrezione.Livelli di conoscenze per lavori fuori tensione in conformità alla norma CEI 11-27- Livello 1A conoscenze teoriche: principali disposizioni legislative in materia di sicurezza elettrica con particolare riguardo ai D.Lgs. 81/08 e 106/2009; norma CEI EN 50110-1, CEI 11-27, CEI 11-1, CEI 64-8; effetti dell’elettricità sul corpo umano e cenni di primo intervento di soccorso; attrezzature e dispositivi di protezione individuale, impiego, verifica e conservazione; responsabilità e compiti del responsabile dell’impianto e del preposto ai lavori; preparazione del lavoro; documentazione; sequenze operative di sicurezza; comunicazioni;- Livello 1B conoscenze pratiche: predisposizione e comprensione di un piano di lavoro e di un piano di intervento; definizione, individuazione, delimitazione della zona di lavoro; apposizione barriere e protezioni; apposizione di blocchi ad apparecchiature e/o macchinari; messa a terra e in cortocircuito; verifica dell’assenza di tensione; verifica della sicurezza delle masse; valutazione delle distanze ; uso e verifica dei dispositivi di protezione individuali; valutazione delle condizioni ambientali; modalità di scambio delle informazioni; verifica del corretto intervento di primo soccorso agli infortunati.Livelli di conoscenze per lavori sotto tensione in conformità alla norma CEI 11-27- Livello 2A conoscenze teoriche: norma CEI 11-27 con riguardo ai lavori sotto tensione; norma CEI EN 50110-2; caratteristiche dei componenti elettrici su cui si può intervenire nei lavori sotto tensione; attrezzature e dispositivi di protezione individuale per lavori sotto tensione;- Livello 2B conoscenze pratiche: preparazione del lavoro; valutazione rischi; scambio informazioni; competenze nei singoli ruoli; analisi del lavoro; scelta attrezzatura; definizione del posto di lavoro; preparazione cantiere; protezione da parti prossime; sequenze operative dei lavoriIn particolare una PEC non deve avere alcuna competenza; una PES deve avere le competenze 1A e 1B; una PAV deve avere una parte delle competenze 1A e una parte delle competenze 1B; una PEI deve avere oltre alle competenze 1A e 1B anche le competenze 2A e 2B relative ai lavori sotto tensione. Nel conferire ad un dipendente la qualifica di PES, PAV, PEI, il datore di lavoro attesta che egli conosce tutte le procedure per eseguire lavori elettrici indipendentemente dalle modalità con cui tali conoscenze sono state acquisite, ad esempio con corsi interni o esterni, con affiancamento a persone esperte o idonee, oppure con esperienze in altri posti di lavoro attestate da relativo curriculum vitae. Le persone PES, PAV e PEC possono operare solo su impianti fuori tensione e/o in prossimità, mentre le persone PEI possono operare anche sotto tensione.Occorre inoltre precisare che la norma CEI non ha risvolti politici o sindacali, non è previsto alcun legame tra le figure tecniche PES - PAV - PEC - PEI e i livelli o le categorie sindacali dei contratti di lavoro. In particolare si ricorda che l’attribuzione di eventuali colpe o sanzioni: a seguito di lesioni o morti causati da: mancata disponibilità o impiego di attrezzature di sicurezza; da carenza di competenze tecniche per mancata formazione; da generiche insufficienze tecniche e logistiche; sarà ascrivibile al primo dirigente responsabile in ordine gerarchico che avendo il potere e il dovere di provvedere, non lo ha fatto. Il DM 37/08 stabilisce le competenze per il responsabile tecnico di una impresa installatrice, non specifica le competenze del singolo operatore, pertanto in Italia non ci sono vincoli giuridici (esami di idoneità, certificazioni, titoli di studio) necessari per l’esecuzione di un lavoro elettrico la responsabilità ricade esclusivamente sul datore di lavoro o sul responsabile tecnico per le aziende installatrici. Proprio per questa mancanza di vincoli giuridici, per l'esecuzione di un lavoro elettrico, le norme prevedono: per il datore di lavoro, il responsabile dell'impianto e il preposto ai lavori di informare adeguatamente i collaboratori anche attraverso appositi corsi di addestramento; mentre ai singoli operatori raccomandano di controllare costantemente l'efficienza e la sicurezza delle attrezzature messe loro a disposizione, segnalare ogni eventuale imprevisto ai propri responsabili e soprattutto seguire scrupolosamente le direttive ricevute. Infine è bene ricordare che durante l'esecuzione di un qualsiasi lavoro elettrico, nel gruppo di operatori (RI, PL, PES, PAV, PEC, PEI) deve esserci almeno una persona opportunamente addestrata in grado di prestare il primo soccorso.A tale proposito il Codice civile stabilisce:art.2050– “Chiunque cagiona danno ad altri nello svolgimento di una attività pericolosa, per sua natura o per la natura dei mezzi adoperati, è tenuto al risarcimento, se non prova di avere adottato tutte le misure idonee a evitare il danno.”art.2087 – “L’imprenditore è tenuto ad adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro.”Il Codice penale stabilisce:art.437– “Chiunque omette di collocare impianti, apparecchi o segnali destinati a prevenire disastri o infortuni sul lavoro, ovvero li rimuove o li danneggia, è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni. Se dal fatto deriva un disastro o un infortunio, la pena è della reclusione da tre a dieci anni”.Per concludere, in caso di lavori elettrici più o meno complessi, è tutto direttamente dipendente dalla formazione, preparazione, istruzione, segnaletica che deve essere sempre ben visibile, e soprattutto dalla continua sorveglianza che ogni operatore di qualsiasi ordine gerarchico deve costantemente garantire.Fonte articolo Per. Ind. Bruno Orsini La IV Edizione Della Norma CEI 11- 27 È Strutturata In Analogia Alla Norma CEI EN 50110 - 1:2014 La Norma CEI 11-27 disciplina le operazioni e le attività di lavoro sugli impianti elettrici eserciti a qualunque livello di tensione. In particolare “fornisce le prescrizioni di sicurezza per attività̀ sugli impianti elettrici, ad essi connesse e vicino ad essi”, prescrizioni che “si applicano alle procedure di esercizio, di lavoro e di manutenzione” (Art. 1 “Campo di applicazione”).La quarta edizione della Norma CEI 11-27, entrata in vigore in via definitiva a Febbraio 2015, dedica ampio spazio ai cosiddetti “controlli funzionali”, che vengono trattati nell’articolo 5.3 nell’ambito della sezione 5 “Procedure per l’esercizio”.La IV edizione della Norma CEI 11- 27 è strutturata in analogia alla Norma CEI EN 50110 - 1:2014 Forti correlazioni con CEI 11-48 Esercizio degli impianti elettriciNOVITA’• nuove definizioni riguardanti le figure responsabili dell’esercizio in sicurezza degli impianti elettrici e dell’esecuzione in sicurezza dei lavori eseguiti su di essi• modifiche alle definizioni di lavoro elettrico e di lavoro non elettrico• specifiche prescrizioni di sicurezza per le persone comuni (PEC) che eseguono lavori di natura non elettrica• introduzione della distanza DA9 riguardante i lavori non elettrici per tener conto delle definizioni contenute nel Dlgs 81/08• modifiche alla distanza di lavoro elettrico sotto tensione (DL) relativa alla bassa tensione• revisione e aggiunta della modulistica correlata ai lavori elettrici e lavori non elettrici• L’allineamento della struttura editoriale della norma CEI 11 - 27 a quello della norma europea CEI EN 50110 da cui la norma italiana deriva• L’adeguamento delle distanze DL e DV alla norma CEI EN 50110• Le definizioni riguardanti i Responsabili dell’impianto elettrico e dei lavori eseguiti su di esso• Chiarimenti sull’esecuzione delle misureFIGURE GIA’ PRESENTI• Responsabile Impianto (RI)• Preposto ai Lavori (PL)• PES• PAV• PEC• PEINEO INTRODOTTE• Persona o Unità Responsabile dell’impianto elettrico (URI)• Persona o Unità Responsabile della realizzazione del Lavoro (URL)Pubblichiamo un documento del Ing. Luigi Carlo Chiarenza realizzato nell'ambito del progetto formativo, rivolto specificatamente alle professioni deputate alla sicurezza nelle strutture sanitarie, nasce dalla collaborazione tra l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma e l’Università degli Studi Roma Tre. DOWNLOAD ZONE DI PERICOLOSITÀ DELLA CORRENTE ELETTRICA Quando si parla di pericolosità della corrente elettrica si fa riferimento, convenzionalmente, ad una suddivisione su base statistica del piano (t,I), dove I è il valore della corrente (in mA) che attraversa un corpo di un individuo medio per un tempo t (espresso in ms ). Il piano viene suddiviso in 4 zone a seconda della pericolosità degli effetti procurati dalla corrente:1. in zona 1, ovvero per correnti inferiori a 0.5 mA, non si hanno reazioni percettibili2. in zona 2 si hanno reazioni del corpo umano ma senza effetti fisiologicamente pericolosi3. in zona 3 si hanno effetti pericolosi ma reversibili che abitualmente si concludono senza danni organici: contrazione dei muscoli, difficoltà respiratorie, difficoltà nella formazione e nella conduzione degli impulsi del cuore, fino alla possibilità di arresto cardiaco. Non è tuttavia contemplata la possibilità di fibrillazione ventricolare, che costituisce la più probabile causa di morte in questi casi. Al crescere del tempo di esposizione, va comunque contemplata la possibilità di ustioni per effetto termico.4. in zona 4, invece, è prevista una certa possibilità di incorrere nella fibrillazione ventricolare, via via più probabile superando le curve c2 ( 5% ) e c3 ( 50% ) LAVORI NON ELETTRICI IN PROSSIMITA' DI PARTI ATTIVE (CEI 11-27) Ai sensi dell’art. 83 del D.Lgs. 81/08, non possono essere eseguiti lavori non elettrici in vicinanza di linee elettriche o di impianti elettrici con parti attive non protette, o che per circostanze particolari si debbano ritenere non sufficientemente protette, e comunque a distanze inferiori ai limiti di cui alla tabella 1 dell’ALLEGATO IX, salvo che vengano adottate disposizioni organizzative e procedurali idonee a proteggere i lavoratori dai conseguenti rischi.Il D.Lgs. 81/08, poi, invita all’applicazione della norma CEI 11-27:2014 qualora si rientri nel campo di applicazione della stessa, ossia a tutti i lavori elettrici e non elettrici quali ad esempio lavori eseguiti in vicinanza di impianti elettrici, di linee elettriche aeree o in vicinanza di cavi sotterranei non isolati o non sufficientemente isolati.La norma si applica, pertanto, ai lavori eseguiti a distanza minore di DA9 (tabella 1 dell’ALLEGATO IX del D.Lgs. 81/08) da parti attive in tensione non protette o non sufficientemente protette, come previsto dal D.Lgs. 81/08.
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- 11.12.2022
UNA GUIDA PER GLI UTENTI, GLI INSTALLATORI ED I PROFESSIONISTI Affrontare il tema della sicurezza è tutt’altro che facile ed immediato, ma su un concetto basilare siamo universalmente d’accordo: La sicurezza deve essere per tutti. Questa frase sintetizza l’obiettivo principale del presente documento. Tutti i tecnici, i professionisti, i progettisti, gli ingegneri, nella loro pratica quotidiana affrontano in concreto il concetto della sicurezza e lo declinano a seconda della situazione. Il risultato può essere connesso alla fase di progetto o alla esecuzione opere e degli impianti, ma spesso essa non pare essere del tutto gestita durante l’utilizzo e nella pianificazione della manutenzione o degli eventi di interazione. Per una maggiore snellezza e fruibilità, sono individuati tre diversi percorsi di lettura dedicati a:1. utenti “domestici” ovvero i proprietari di immobili nonché gli amministratori di condominio; 2. utenti “commerciali” ovvero i titolari di attività commerciali e piccole imprese; 3. soggetti “professionali” ovvero installatori, consulenti per la sicurezza e tecnici non specialisti elettrici. A CURA DEL GTT12 - DEL GDL SICUREZZA DEL CNI DOWNLOAD
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- 11.12.2022
La Presente Pubblicazione Suva Contiene Le Informazioni Di Base Sulla Sicurezza Nell’uso Dell’elettricità. Usiamo tutti i giorni l’elettricità senza pensare ai pericoli che comporta perché la consideriamo sicura.Questo ci fa però «dimenticare» che l’elettricità è sicura solo se la usiamo in maniera sicura. La fretta ci può indurre a sottovalutare i pericoli e a ignorare le norme di sicurezza.Un difetto apparentemente insignificante di un cavo può avere esiti fatali. Inoltre, l’elettricità è invisibile e inodore e i pericoli sono poco evidenti. Anche questo può far sì che non valutiamo correttamente i rischi elettrici.La presente pubblicazione vuole attirare l’attenzione su questi pericoli presentando situazioni tipiche e ricordando le principali norme di sicurezza.La pubblicazione è destinata a chi usa apparecchi elettrici da «profano» e anche agli elettricisti; poiché l’abitudine può troppo facilmente far dimenticare i pericoli dell’elettricità, si rivolge quindi anche ai più esperti.Le riparazioni di apparecchi e impianti elettrici devono essere effettuate unicamente da persone autorizzate. L’utilizzatore comune deve comunque essere in grado di riconoscere subito una situazione di pericolo e rivolgersi tempestivamente a un esperto. Quali sono le situazioni di pericolo più frequenti?Si ha una situazione di pericolo quando una persona tocca un elemento sotto tensione, ad esempio quando:• manca una copertura• le coperture e gli alloggiamenti sono danneggiati• gli apparecchi sono difettosi• la testa del fusibile è danneggiata• non si procede con la dovuta cautela durante la sostituzione di lampadine o cartucce di fusibili• si entra in contatto con conduttori scoperti o con elementi sotto tensione• vengono scoperti elementi sotto tensione, ad esempio rimuovendo coperture, elementi dell’alloggiamento ecc.Se si toccano elementi sotto tensione, l’esito è fatale soprattutto se sussiste un buon collegamento verso terra, ad esempio quando ci si trova vicino all’acqua o a piedi nudi su un prato bagnato o sul pavimento.Tre tipi di infortunioElettrocuzione: quando una persona tocca un elemento sotto tensione, la corrente ne attraversa il corpo con con seguenti ustioni e alterazioni del ritmo cardiaco. Il pericolo è proporzionale all’intensità della corrente e alla duratadel passaggio.Ustioni: sono causate da temperature superficiali troppo elevate o da archi elettrici.Infortuni secondari: provocati da elettrocuzione o ustioni, ad esempio quando una persona, dopo aver subito un’elettrocuzione, si ferisce cadendo da una scala. Nel caso degli infortuni causati dall’elettricità, la gravità delle lesioni dipende soprattutto da due fattori: dall’intensità della corrente e dalla durata del passaggio attraversoil corpo.Il passaggio della corrente è particolarmente pericoloso se il flusso di corrente verso terra viene favorito da elementi metallici, terra o prato umidi. Suole di gomma o pavimenti resistenti al passaggio della corrente quali parquet o pavimenti in materia sintetica riducono leggermente il pericolo.Sull’intensità della corrente che attraversa il corpo influiscono i seguenti fattori:• la tensione cui è sottoposto l’elemento che viene toccato• la durata del passaggio della corrente• il percorso della corrente attraverso il corpo (manipiedi, manomano ecc.)• le resistenze di contatto, per esempio scarpe, indumenti, superficie cutanea• l’ambiente circostante (luogo, umidità ecc.)Fonte Suva SCARICA LA PUBBLICAZIONE
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GUIDA ALLA VALUTAZIONE E GESTIONE DEL RISCHIO ELETTRICO
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- 11.12.2022
Processo Di Valutazione E Gestione Del Rischio Elettrico Derivante Dall’applicazione Congiunta Del D.Lgs. 81/08 E Degli Altri Testi Di Legge In Vigore Il processo di valutazione e gestione del rischio elettrico derivante dall’applicazione congiunta del d.lgs. 81/08 e degli altri testi di legge in vigore (v. documento “Il quadro generale della legislazione per la protezione dal rischio elettrico” allegato alla pagina “Legislazione”) consente di ridurre tale rischio ad un livello accettabile, in conformità a quanto previsto dalle stesse leggi.Nelle attività ordinarie, nelle quali i lavoratori sono considerati utenti generici degli impianti, delle apparecchiature e dei componenti elettrici messi loro a disposizione, il datore di lavoro dovrà compiere tutte le azioni necessarie a garantire:• la realizzazione a regola d’arte di tutto il materiale elettrico reso disponibile, tenuto conto delle caratteristiche del lavoro e delle condizioni ambientali e di esercizio;• il corretto utilizzo di tale materiale, volto a prevenire i rischi;• l’adeguata manutenzione e i necessari accertamenti periodici finalizzati al mantenimento nel tempo delle condizioni di sicurezza.La valutazione potrà seguire modalità diverse e fare riferimento a documenti o attestazioni specifici per ciascuna sorgente di rischio: l’impianto elettrico, gli apparecchi utilizzatori, gli organi di collegamento mobile. Essa dovrà considerare, comunque, le condizioni di sicurezza conseguite nella costruzione del componente o nell’installazione dell’impianto, nel loro utilizzo e nel loro mantenimento nel tempo.Nelle attività specifiche che possono portare i lavoratori ad operare direttamente su parti attive accessibili (in tensione o fuori tensione) di linee o impianti elettrici, o a distanze ravvicinate da esse, la gestione del rischio elettrico richiede anche la formazione specialistica dei lavoratori, l’attribuzione dell’idoneità ad eseguire i lavori sotto tensione (ove necessario), l’adozione di specifiche procedure di lavoro, di idonee attrezzature e dispositivi di protezione collettivi e individuali, secondo quanto previsto dalle leggi e dalle norme tecniche.In ogni caso, dovrà essere effettuata la specifica valutazione del rischio per le scariche atmosferiche e, in caso di necessità, dovranno essere adottate le necessarie misure previste dalle norme tecniche per ridurre tale rischio al di sotto di quello convenzionalmente ritenuto accettabile. SCARICA LA TABELLA DEGLI ADEMPIMENTI EDITABILE IN WORD SCARICA IL DOCUMENTO INAIL Fonte:Inail VALUTAZIONE DEL RISCHIO ELETTRICO IN EXCEL
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NUOVA CEI 11-27 “LAVORI SU IMPIANTI ELETTRICI”
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- 11.12.2022
La Norma CEI 11-27 2021 Sostituisce Completamente La Norma CEI 11-27:2014-01. È stata pubblicata la nuova Norma CEI 11-27 “Lavori su impianti elettrici”, dedicata alle operazioni e attività di lavoro sugli impianti elettrici o ad essi connesse.La nuova edizione si applica agli impianti (fissi, mobili, permanenti e provvisori) eserciti a qualunque livello di tensione, dalla bassissima alla alta, e destinati a produzione, trasmissione, trasformazione, distribuzione e utilizzazione dell’energia elettrica.Fornisce le prescrizioni di sicurezza per le attività sugli impianti e si applica in particolare alle procedure di lavoro e di esercizio durante i lavori e la manutenzione.È dedicata a tutti i lavori elettrici (e non elettrici) quali, ad esempio, i lavori edili eseguiti in vicinanza di impianti elettrici, linee elettriche aeree o cavi sotterranei non isolati o insufficientemente isolati. Questa edizione della Norma CEI 11-27, che presenta una struttura identica alla Norma CEI EN 50110-1:2014-01 da cui deriva, costituisce la revisione della edizione 2014-01. Essa si applica alle operazioni e alle attività di lavoro sugli impianti elettrici e a quelle ad essi connesse e alle operazioni vicino ad essi. La Norma si applica per impianti eserciti a qualunque livello di tensione - fissi, mobili, permanenti e provvisori - e destinati alla produzione, alla trasmissione, alla trasformazione, alla distribuzione e all'utilizzazione dell'energia elettrica. Questa Norma fornisce le prescrizioni di sicurezza per attività sugli impianti elettrici sopra descritte e, in particolare, si applica alle procedure di lavoro e a quelle di esercizio durante i lavori e la manutenzione. La Norma si applica a tutti i lavori elettrici e anche ai lavori non elettrici quali ad esempio lavori edili eseguiti in vicinanza di impianti elettrici, di linee elettriche aeree o in vicinanza di cavi sotterranei non isolati o insufficientemente isolati (vedi D. Lgs 81/08 e s.m.i.). La presente Norma non si applica ai lavori sotto tensione su impianti a tensione superiore a 1000 V in corrente alternata e 1500 V in corrente continua, trattati nella Norma CEI 11-15. Le modifiche rispetto alla precedente edizione sono:a) l’aggiornamento della definizione di RI, URL e PL;b) precisazioni in merito al lavoro elettrico e ai controlli funzionali (misure);c) precisazioni riguardanti l’Organizzazione del lavoro, le comunicazioni e la formazione;d) l’aggiornamento delle esclusioni dei lavori sotto tensione;e) l’inserimento dell’Allegato H; Si vedano anche la CEI 11-81:2014-01 e la CEI EN 50110-1:2014-01 (CEI 11-48).La Norma in oggetto sostituisce completamente la Norma CEI 11-27:2014-01. La norma contiene sette paragrafi – Campo di applicazione; Riferimenti normativi; Definizioni (figure professionali, zone di lavoro, dispositivi di protezione, ecc.); Principi generali di sicurezza; Procedure per l’esercizio; Procedure di lavoro; Procedure di manutenzione – a cui seguono otto Allegati (A-H). la norma CEI 11-27 V edizione 2021 identifica, lefigure degli “Addetti ai Lavori Elettrici PES PAV PEI”, ossia:PES: persona esperta nell’esecuzione di lavori elettriciPAV: persona avvertita, ossia un addetto ai lavori elettrici che necessita di una supervisione da parte di un PES per poter svolgere i lavori elettriciPEI: personale idoneo ai lavori sotto tensione, ossia l’addetto ai lavori elettrici a cui il datore di lavoro ha riconosciuto le competenze, conoscenze e abilità necessarie per svolgere lavori elettrici su impianti in tensione. Se le figure del PES PAV PEI identificano i lavoratori che svolgono operativamente i lavori elettrici, la norma CEI 11-27 richiede la presenza di ulteriori figure per la corretta gestione e programmazione dei lavori elettrici.URI (Unità Responsabile dell’Impianto)RI (Responsabile Impianto durante i lavori elettrici)URL (Unità Responsabile dei Lavori)PL (Preposto ai Lavori elettrici) Le figure del PES PAV PEI identificano quei lavoratori che svolgono operativamente i lavori elettrici, la norma CEI 11-27 richiede la presenza di ulteriori figure per la corretta gestione e programmazione dei lavori elettrici.URI (Unità Responsabile dell’Impianto)RI (Responsabile Impianto durante i lavori elettrici)URL (Unità Responsabile dei Lavori)PL (Preposto ai Lavori elettrici) Le figure previste nella norma CEI 11-27 e quelle previste dal D. Lgs. 81/2008 determinano la necessità di assoggettare le prime (URI, RI, URL, PL) ad una formazione coerente con il ruolo svolto, con particolare riferimento alla formazione sulla sicurezza prevista dall’art. 37 e dall’Accordo Stato Regioni del 21/12/11. Si precisa che tutti gli addetti ai lavori elettrici svolgano un aggiornamento della formazione di almeno 4 ore ogni 5 anni. VAI AL SITO CEI DOVE TROVI L'ANTEPRIMA PDF DELLA NORMA
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