tecnologie per l’isolamento sismico

dal terremoto di Avezzano alle moderne tecnologie per la sicurezza antisismica. L’Italia in testa per la sicurezza di edifici monumentali

In occasione del centenario del devastante terremoto di Avezzano del 1915, a seguito del quale rimase in piedi una sola casa e ci furono ben 30.000 vittime e la distruzione di circa 20 centri abitati, l’Enea ha pubblicato lo speciale “100 anni di ingegneria sismica“.

Nel documento vengono ricordati i terremoti che in questo secolo si sono susseguiti in varie parti d’Italia:

Irpinia 1980
San Giuliano di Puglia 2002
Aquila 2009
Emilia 2012

e viene esposto lo stato dell’arte sul tema con riferimento agli aspetti tecnico-scientifici.

Vengono affrontate le problematiche inerenti alla pericolosità sismica, all’indagine storica, all’analisi dei danni dovuti ai recenti terremoti e, soprattutto, alle moderne tecnologie antisismiche per quel che riguarda la progettazione di nuove costruzioni e l’adeguamento di quelle esistenti.

Dopo rapidi richiami sul concetto di “sicurezza abitativa” in relazione ai terremoti, viene riportato il quadro delle norme tecniche per le costruzioni in zona sismica a partire dal Regio Decreto n. 193 del 18 aprile 1909, che già conteneva importanti concetti tuttora alla base del buon costruire in zona sismica, alle vigenti Norme tecniche per le costruzioni NTC 2008 (Dm 14 gennaio 2008), attualmente in fase di revisione.

Il documento illustra, inoltre, i dispositivi antisismici e le moderne tecnologie in tema di sicurezza sismica; al riguardo l’Enea ha evidenziato che l’Italia è così classificata:

prima in assoluto per dispositivi antisismici a tutela degli edifici monumentali (come i basamenti antisismici sotto i bronzi di Riace)
prima in Europa per l’applicazione dell’isolamento e della dissipazione di energia a edifici, ponti e viadotti  (solo all’Aquila sono oltre un centinaio i nuovi edifici così isolati)
quinta classificata a livello mondiale per numero di strutture protette da sistemi antisismici (vi sono oltre 400 edifici dotati di dispositivi antisismici)

Tuttavia,  rivela che “oltre il 70% dell’edificato attuale non è in grado di resistere ai terremoti che potrebbero colpirlo, comprese scuole, ospedali e molti altri edifici strategici”.

Ecco in dettaglio gli argomenti analizzati nel documento:

Considerazioni progettuali associate alla risposta di isolatori sismici e dissipatori di energia a scala reale
Progettare in zona sismica nel terzo millennio: le moderne tecnologie
Danneggiamento e recupero degli edifici storici: l’esperienza dell’Aquila
Nuove frontiere della sperimentazione in Europa: il laboratorio CERISI dell’Università di Messina
Comportamento sperimentale e modellazione numerica di dispositivi di isolamento sismico: l’Incidente Probatorio per i dispositivi del Progetto C.A.S.E. a L’Aquila
L’isolamento sismico degli impianti a rischio di incidente rilevante
Isolare conviene: valutazioni su un edificio di nuova costruzione
Applicazione dell’isolamento sismico per il miglioramento sismico degli edifici danneggiati dal terremoto aquilano

 
Pubblicazione Enea sui terremoti 



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