Faq sul Trabattello

quaderno tecnico per migliorare le prevenzione nei cantieri temporanei o mobili è dedicato ai trabattelli. Focus sulla normativa tecnica, sulla classificazione e sulla manutenzione dell’attrezzatura. Le risposte alle domande più frequenti. 


Per accrescere il livello di sicurezza nei cantieri temporanei o mobili durante l’utilizzo dei trabattelli, attrezzature di lavoro utilizzate frequentemente nelle attività edili, torniamo a sfogliare il quaderno tecnico “ Trabattelli” del Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici (DIT) dell’Inail.
Del documento, curato da Luca Rossi, Luigi Cortis, Francesca Maria Fabiani e Davide Geoffrey Svampa (DIT) con la collaborazione di Carlo Ratti e Calogero Vitale (DIT), abbiamo già presentato in un precedente articolo le indicazioni per la scelta, il montaggio, l’uso e lo smontaggio dei trabattelli.
 
Tuttavia per una scelta e utilizzo corretti dell’attrezzatura è importante conoscere anche la classificazione di queste attrezzature.


La norma UNI EN 1004: 2005 non solo “classifica i trabattelli in base alle classi di carico e al tipo di accesso agli impalcati”, ma individua “l’altezza massima dei trabattelli in riferimento alle condizioni di utilizzo”:
- classificazione in base alle classi di carico: i trabattelli vengono divisi in due classi di carico, dove la classe di carico “indica l’entità del carico uniformemente distribuito da applicare sull’ultimo impalcato del trabattello ai fini delle verifiche di progetto”;
- classificazione in base al tipo di accesso agli impalcati: sono previste quattro opzioni di accesso all’ impalcato del trabattello (accesso tipo A: scala a rampa; accesso tipo B: scala a gradini; accesso tipo C: scala a pioli inclinata; accesso tipo D: scala a pioli verticale). E il fabbricante “può fornire una o più opzioni di accesso per uno stesso trabattello e darne indicazione nella marcatura”.
- classificazione in base alle condizioni di utilizzo: la norma prevede per i trabattelli due condizioni di utilizzo. Può essere utilizzato all’esterno, ovvero con presenza di vento  (l’altezza massima del trabattello non può superare gli 8 m) e può essere utilizzato all’interno, ovvero con assenza di vento (l’altezza massima del trabattello non può superare i 12 m). Si segnala poi che “il trabattello conforme alla UNI EN 1004:2005 non può avere altezza inferiore a 2,5 m”.
 
Dopo aver affrontato il tema della marcatura (il fabbricante deve apporre sul trabattello una targhetta, in modo che sia visibile da terra, che riporti: il nome del fabbricante, il numero della norma di riferimento, la classe di carico, l’altezza massima all’esterno/all’interno, il tipo di accesso) e presentato le indicazioni relative all’uso e al montaggio del trabattello, il documento si sofferma anche sulla manutenzione.
 
A questo proposito si indica che il manuale di istruzioni “deve contenere le informazioni relative alle verifiche da effettuare sui componenti, alle modalità di movimentazione, trasporto e immagazzinaggio, ai criteri per la valutazione del danno e alle procedure da seguire per gli elementi danneggiati (sostituzione o riparazione)”. Senza dimenticare che il controllo e la manutenzione del trabattello “devono essere eseguiti da parte di personale qualificato”.



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In particolare per i componenti metallici occorre effettuare:
- “la verifica dello stato superficiale;
- la verifica dell’usura;
- la verifica dei danni dovuti alla corrosione;
- la verifica dello stato delle saldature;
- la verifica dello stato delle parti mobili;
- la verifica dello stato di viti, perni, dadi, bulloni e rivetti;
- la verifica del periodo di servizio”.
Mentre per i componenti in legno occorre effettuare:
- “la verifica sulla presenza di tagli;
- la verifica sulla presenza di abrasioni;
- la verifica dell’usura;
- la verifica dei danni dovuti al calore e a sostanze aggressive (acidi, solventi);
- la verifica del deterioramento dovuto ai raggi del sole”.
 
Chiudiamo questa presentazione con una raccolta di alcune delle risposte alle FAQ (frequently asked questions) contenute nel documento Inail sul tema dei trabattelli:
 
D. Un trabattello deve essere marcato CE?
R. No, in quanto non esiste una direttiva di prodotto.
 
D. Un trabattello conforme alla norma tecnica UNI EN 1004 lo è anche al D.Lgs.81/08 e s.m.i.?
R. No, a meno che, oltre ad essere stato costruito conformemente alla norma tecnica UNI EN 1004, risponda al D.Lgs 81/08 e s.m.i.
 
D. Un trabattello può essere realizzato in cantiere con elementi di ponteggio a cui vengono applicate delle ruote alla base?
R. No.
 
D. Un trabattello deve essere ancorato?
R. Un trabattello deve essere ancorato alla costruzione almeno ogni due piani; è ammessa deroga a tale obbligo per i trabattelli conformi all’Allegato XXIII del D.Lgs 81/08 e s.m.i.
 
D. La sicurezza strutturale del trabattello da quali fattori dipende?
R. Dall’utilizzo conforme al manuale di istruzioni, dalla corretta manutenzione degli elementi costituenti, dalla frequenza di utilizzo, dal numero dei montaggi e degli smontaggi, dal corretto stoccaggio dei componenti, dall’ambiente di lavoro e dallo stato di conservazione.
 
D. Quali sono gli elementi fondamentali ai fini della stabilità del trabattello?
R. Le dimensioni della base, gli stabilizzatori, le zavorre, il puntone a parete, le ruote.
 
D. Un trabattello deve poggiare sempre sulle ruote?
R. Sì. In caso contrario è considerato ponteggio.
 
D. Nell’uso del trabattello è indispensabile fissare gli stabilizzatori?
R. Quando previsto dalle indicazioni del fabbricante.
 
D. In caso manchi o sia insufficiente il sistema di bloccaggio delle ruote è possibile usare il trabattello?
R. No.
 
D. È possibile utilizzare tavole da cassero per l’intavolato del trabattello?
R. No.
 
D. Per salire e scendere dal trabattello cosa è necessario utilizzare?
R. Il sistema di accesso previsto dal costruttore.
 
D. Quando è necessario spostare il trabattello, cosa si deve fare?
R. Far scendere le persone e togliere il materiale di lavoro.
 
D. Cosa si intende per torre mobile di accesso e di lavoro secondo la UNI EN 1004:2005?
R. Per accesso si intende quello al trabattello e non a un’altra struttura. Il trabattello UNI EN 1004:2005 non può essere utilizzato come struttura di accesso ad altra opera ma solo come attrezzatura di lavoro.
 
D. È possibile costruire e impiegare un trabattello che permetta l’accesso alla copertura o a altre parti di un edificio?
R. Sì, purché possegga i requisiti di resistenza e stabilità necessari e garantisca l’eliminazione del rischio di caduta dall’alto. Il trabattello deve essere destinato dal fabbricante a tale scopo e il manuale d’istruzioni deve contenere la procedura di accesso in sicurezza. Il datore di lavoro, prima dell’utilizzo, deve integrare il manuale d’istruzioni redigendo un Pi.M.U.S. per la specifica applicazione.
 
D. Gli apparecchi di sollevamento possono essere fissati ai montanti del trabattello?
R. Sì, purché previsti dal fabbricante nel manuale di istruzioni.
 
D. In che modo può operare il datore di lavoro secondo il D.Lgs 81/08 riguardo il montaggio di un trabattello?
R. Il datore di lavoro deve seguire le istruzioni fornite dal fabbricante e riportate nel Pi.M.U.S..
 
D. Prima del montaggio di un trabattello il datore di lavoro deve redigere il Pi.M.U.S?
R. Si. È sufficiente il semplice riferimento alle istruzioni obbligatorie fornite dal fabbricante, eventualmente completate da informazioni relative alla specifica realizzazione.
 
D. I lavoratori addetti al montaggio, smontaggio o trasformazione dei trabattelli devono avere particolari requisiti?
R. Devono essere allo scopo incaricati dal datore di lavoro che abbia provveduto a fornire loro un’informazione, formazione e addestramento adeguati.
 
D. I lavoratori addetti al montaggio, smontaggio o trasformazione dei trabattelli devono seguire dei corsi specifici?
R. Si. Tali corsi devono avvenire in orario di lavoro e non possono comportare oneri economici per i lavoratori. I contenuti minimi di tali corsi sono indicati nel secondo e quarto punto del modulo pratico del corso ponteggi nell’Accordo Stato, Regioni e province autonome sui corsi di formazione per lavoratori addetti a lavori in quota (vedi Allegato XXI del D.Lgs 81/08 e s.m.i.). Il lavoratore deve seguire corsi di aggiornamento specifici ogni 4 anni. (puntosicuro)
 
 
 
Inail, Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici, “ Trabattelli”, Quaderno Tecnico per i cantieri temporanei o mobili a cura di Luca Rossi, Luigi Cortis, Francesca Maria Fabiani e Davide Geoffrey Svampa (DIT) con la collaborazione di Carlo Ratti e Calogero Vitale (DIT), edizione 2015 (formato PDF, 10.48 MB).

PI.M.U.S PIANO DI MONTAGGIO, USO E SMONTAGGIO PONTEGGI IN WORD 

P.I.M.U.S (Esempio di PIANO DI MONTAGGIO, USO E SMONTAGGIO DEI PONTEGGI editabile in word)l presente documento è stato redatto in base al nuovo testo unico sulla sicurezza D.Lgs 81/08 e successive modifiche introdotte dal D.Lgs 106/09..

Il presente Piano di montaggio, uso e smontaggio (Pi.M.U.S.) è redatto ai sensi dell'articolo 134 comma 1 del D.Lgs. 81/08 e s.m, in conformità a quanto disposto dall'allegato XXII dello stesso decreto sui contenuti minimi del Pi.M.U.S.

L'obiettivo primario del Piano è di fornire istruzioni e progetti particolareggiati per gli schemi speciali costituenti il ponteggio, ed è messo a disposizione del preposto addetto alla sorveglianza e dei lavoratori interessati. 

Nei lavori in quota il datore di lavoro provvede a redigerlo a tale scopo  a mezzo di persona competente, in funzione della complessità del ponteggio scelto, con la valutazione delle condizioni di sicurezza realizzate attraverso l'adozione degli specifici sistemi utilizzati nella particolare realizzazione e in ciascuna fase di lavoro prevista.
Pertanto, il presente documento assolve agli obblighi normativi succitati indicando e definendo:

Il piano che ne deriva modificando il nostro Esempio editabile in Word, avvalendosi dei testi predisposti , è perfettamente conforme ai requisiti del nuovo Testo unico.

Gli Esempi del PIMUS sono dei file editabili in word, che voi potrete completare e modificare a piacimento e riutilizzare in altri appalti futuri, inoltre può essere adattato in ogni sua parte secondo le vostre esigenze .

Tutti i documenti sono completi, tranne le parti dove si dovranno inserire i dati del lavoro e dell'impresa.
In ogni caso chi realizza il piano potrà modificare qualsiasi documento a proprio piacimento.

Troverete diversi tipi di P.I.M.U.S editabili in word da utilizzarsi a seconda della tipologia del ponteggio che andrete a realizzare.

Troverete anche il Pos per il montaggio e smontaggio del ponteggio

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