MODALITÀ OPERATIVE PER L’USO DELLE FORCHE IN SICUREZZA

SOLLEVAMENTO IN QUOTA DI CARICHI UNITARI E NON MEDIANTE L’USO DI FORCHE

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Si danno le seguenti indicazioni tecniche riguardo il sollevamento in quota in condizioni di sicurezza con l’uso di forche quale accessorio di sollevamento. Il sollevamento al di fuori delle condizioni sotto riportate è possibile solo per il carico/scarico dai mezzi di trasporto a terra.
Relativamente al sollevamento in quota di materiali in cantiere mediante forche, in termini di sicurezza è prioritario riferirsi a due elementi:
- l’idoneità della “forca” quale accessorio di sollevamento,
- le caratteristiche del carico che deve essere sollevato.
La forca per il sollevamento rientra tra le “attrezzature da lavoro” di cui al Titolo III del D.Lgs. 81/08 e pertanto ad essa sono applicabili tutte le indicazioni di suddetto Titolo. Inoltre i provvedimenti normativi di recepimento della Direttiva Macchine, dapprima il D.P.R. 459/96 e successivamente il D.L. 17/10, regolamentano gli “accessori di sollevamento” e ne definiscono i relativi requisiti di sicurezza.
Ai fini delle presenti indicazioni tecniche infine si applicano le definizioni riportate nelle norme tecniche UNI
EN di riferimento (UNI EN 13155 “Attrezzature amovibili di presa del carico”; UNI EN ISO 445 “Pallet per la movimentazione di merci”). Si definiscono quindi:
Forche di sollevamento: attrezzatura costituita da due o più bracci fissati a un montante con un braccio superiore, essenzialmente usata per sollevare carichi su pallet o simili.
Dispositivo di presa positivo: dispositivo che crea una connessione meccanica diretta con il carico e che non si basa esclusivamente sull’attrito, l’aspirazione o l’adesione magnetica del carico.
Dispositivo di presa positivo secondario: dispositivo che trattiene i carichi in caso di guasto del mezzo di presa primario e che non si basa sull’attrito, l’aspirazione o l’adesione magnetica del carico.
Carico unitario: singolo articolo o insieme di elementi destinati ad essere trattati come un singolo articolo.
Carico non unitario: carico non avente i requisiti, tutti o in parte, del carico unitario.
Involucro termoretraibile: involucro di plastica avvolgente per carico unitario che, riscaldato si restringe per dare maggiore sicurezza e stabilità al carico.
Pallet riutilizzabile: pallet destinato ad essere usato per più cicli di utilizzo.
Pallet a perdere: pallet non riutilizzabile; pallet monouso: pallet destinato ad essere scartato dopo un solo ciclo di utilizzo.

Sollevamento carichi unitari



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Il sollevamento-trasporto ai piani di lavoro eseguito con gli apparecchi di sollevamento, come la gru a torre, può essere effettuato per mezzo di una forca di sollevamento se sono soddisfatte le due seguenti condizioni.

1 La forca risponde ai criteri stabiliti dalla norma tecnica UNI EN 13155 (marcata “CE”); tale norma dispone che la forca sia dotata, tra l’altro, del “dispositivo di presa positivo” (per esempio catena, cinghia o barra) per impedire lo scivolamento del carico unitario dalle forche.

In alternativa alla tipologia di forca di cui sopra si ritiene possibile l’utilizzo di forche non fabbricate secondo la UNI EN 13155 ovvero di forche messe in commercio o utilizzate prima del 21 settembre

1996 (data di entrata in vigore della “vecchia Direttiva Macchine” D.P.R. n. 459/1996). Tali

attrezzature devono essere rispondenti ai requisiti previsti dall’ Allegato V, Parte II, Punto 3.1.3 del D.Lgs. 81/2008, il quale recita testualmente: “gli accessori di sollevamento devono essere marcati in modo da poterne identificare le caratteristiche essenziali ai fini di un'utilizzazione sicura”. Le caratteristiche, desunte dalle indicazioni del fabbricante o da apposita progettazione da parte di tecnico abilitato, devono riguardare almeno :

identificazione del fabbricante;

l'identificazione del carico massimo di utilizzazione;

le condizioni normali di esercizio compresa l’utilizzo di dispositivi di ritenuta atti a evitare la caduta improvvisa dei carichi;

le prescrizioni per l'uso, il montaggio e la manutenzione.



Presa di carico unitario (pallet riutilizzabile più involucro termoretraibile/reggette) con forca dotata di dispositivo di presa primario (catena). Immagine tratta dalle linee guida Regione Lombardia.


2. Il carico può essere definito “unitario” se il materiale posto sul pallet è completamente avvolto da un involucro termoretraibile o da adeguate reggette; altre forme di imballaggio devono garantire i medesimi requisiti di sicurezza mantenendo in un unico blocco tutti gli elementi che compongono il carico (carico unitario). Le reggette, quando utilizzate, devono essere disposte sul carico in modo che ogni elemento presente sulle superfici esterne sia trattenuto da almeno una fascetta; in ogni caso sul carico devono essere poste almeno due fascette in senso orizzontale e due in senso verticale, opportunamente distanziate tra loro, per dare compattezza al sistema.

È opportuno che il datore di lavoro ottenga dal fornitore sufficienti garanzie di tenuta del sistema utilizzato per la confezione del materiale sui pallet (involucro e/o reggetta).

3. Il pallet deve essere di un tipo adatto al sollevamento in quota; questo genere di pallet è definito

come “pallet riutilizzabile” (generalmente è marcato con la lettera “H”); nel caso che il fornitore utilizzi pallet monouso sarà cura del datore di lavoro porre sotto di esso un pallet adatto al sollevamento in quota.

Sollevamento carichi non unitari

Il sollevamento ai piani di lavoro eseguito con gli apparecchi di sollevamento, come la gru a torre, di carichi non unitari dovrà essere effettuato per mezzo di una forca di sollevamento, come descritta precedentemente, dotata di un dispositivo di presa positivo secondario idoneo a impedire il rilascio del carico completo o di qualsiasi parte sfusa del carico. Il dispositivo di presa positivo secondario generalmente consiste in reti o gabbie che non devono avere aperture laterali o sul fondo maggiori di 50
mm (rete o griglia con maglia ≤ 50 mm).


Presa di carico non unitario (senza pallet e involucro termoretraibile/reggette) con forca dotata di dispositivo di presa secondario (rete). Immagine tratta dalle linee guida Regione Lombardia.

SOLLEVAMENTO SENZA L’USO DI FORCHE

I materiali sfusi, come mattoni e piastrelle, o più in generale i carichi non unitari, possono essere avviati al sollevamento-trasporto utilizzando contenitori come ad esempio ceste con base staccabile, cassoni o equivalenti; tali dispositivi (che non devono essere marcati “CE” in quanto non considerati accessori di sollevamento secondo la “Comunicazione della Commissione Europea del dicembre 2009 "Classification of equipment used for lifting loads with lifting machinery”) devono consentire deposito e trattenuta del materiale sfuso al loro interno e devono poter essere sollevati mediante adeguati punti di aggancio o sostegno.

Qualsiasi dispositivo venga utilizzato è necessario accertarsi che sia corredato dalle

informazioni utili alla valutazione e alla prevenzione dei rischi derivanti dall'uso normale, o dall’uso ragionevolmente prevedibile dello stesso. In particolare dovrebbero essere, come minimo, fornite informazioni su portata e caratteristiche dimensionali.


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INFORMAZIONE FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO

Per le operazioni di sollevamento e’ necessario informare, formare e addestrare i lavoratori addetti relativamente ai seguenti argomenti:

condizioni d’impiego delle attrezzature, caratteristiche del carico da sollevare, situazioni anormali prevedibili,rischi a cui gli addetti sono esposti, modalità d’uso in sicurezza.

Il presente approfondimento è stato estrapolato dal Documento predisposto da:

Gruppo Regionale Edilizia (Franco Balsamo, Massimo Berutti, Mauro Bonifaci, Walter Lazzarotto, Stefano Nava) CPT Torino (Mario Trapani) Direzione Regionale del Lavoro (Maurizio Magri)



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