Applicazione sistemi con aghi di sicurezza

Protezione Ridurre in modo significativo le punture accidentali da aghi impiegati nelle pratiche mediche e infermieristiche Uno dei principali infortuni in campo sanitario

Applicazione sistemi con aghi di sicurezza A.O.U.San Martino di Genova - Servizio Prevenzione 
Protezione Ridurre in modo significativo le punture accidentali da aghi impiegati nelle pratiche mediche e infermieristiche Uno dei principali infortuni in campo sanitario e anche uno dei più gravi per le possibili conseguenze è quello legato alle punture accidentali da aghi.L’adozione di sistemi con aghi sicuri di fatto impedisce che dopo l’uso l’ago possa ancora pungere, recando quindi un danno agli operatori sanitari ma anche al personale addetto alle pulizie, ad altri pazienti, visitatori ecc. Un successo particolare l’abbiamo ottenuto con gli aghi cannula molto pericolosi per il quantitativo di sangue che possono contenere; ebbene oggi siamo in massima sicurezza con vantaggi anche per le vene del paziente eliminando di fatto alcune mal-practise come l’entrata e uscita ripetuta con lo stesso ago.L’ago quindi che come azione medica è identica ai sistemi non sicuri, con il dispositivo di protezione automatico consente che la sicurezza viene attivata con una normale procedura clinica, senza cioè interventi straordinari da parte dell’operatore. L’introduzione d egli aghi protetti è stata effettuata attivando in parallelo un percorso formativo di sensibilizzazione sul rischio biologico e in particolare da punture accidentali e l’impiego dei nuovi dispositivi invitando gli operatori a fare emergere tutti gli incidenti, anche quelli ritenuti erroneamente non significativi, e utilizzare le nuove misure di sicurezza . Sono stati formati oltre 1300 operatori sanitari tra medici ed infermieri partendo dai reparti di pronto soccorso, terapia intensive e rianimazioni sino a tutti I dipartimenti ospedalieri.

PROBLEMATICA (pericolo/rischio/esito)


Uno dei principali infortuni in campo sanitario e anche uno dei più gravi per le possibili
conseguenze è quello legato alle punture accidentali da aghi. (Elder and Paterson 2006). Oltre 650.000 punture accidentali accadono in europa secondo il Centro Europeo Malattie infettive di Stoccolma, oltre 400.00 secondo il CDC di Atllanta negli USA molte di queste però non sono registrate per un fenomeno di sottonotifica; secondo I CDC oltre il 70% secondo dati italiani del SIROH 40% nel nostro Paese (Lee et al 2005). La preoccupazione legata a queste tipologie di infortuni è la trasmissione di agenti patogeni per via ematica in particolare legata all’impiego di aghi nei canali venoso e arterioso (Trim 2004). L’OMS stima 2.5% dei casi sieroconversione a HIV il 40% alle diverse forme di epatiti B e C e (Wilburn 2004). Altri approfondimenti sul rischio da sieroconversioni legate all’impiego di aghi contaminati con sangue infetto da intervalli da 6- 30% per epatite B, 0-7% per epatite C and 0.3% per HIV (White 2008). Inoltre considerevole il costo per le singole strutture sanitarie, le situazioni di stress alle quali è sottoposto l’operatore sanitario nei diversi periodi di controllo, almeno 6 mesi dall’incidente, i costi legati al professionista infettato che magari per tale ragione deve cambiare completamente lavoro, ecc (Lee et al 2005). Introdurre aghi sicuri però oggi è possibile, anche se in europa non esiste una direttiva specifica, in commercio sono presenti aghi di sicurezza che prevedono dopo l’impiego l’automatica scomparsa, protezione, dell’ago usato; questo è quello che abbiamo fatto al San Martino con ottimi risultati finali, dai quali la Regione Liguria ha deciso di attivare una gara regionale per tutte le aziende liguri portando il nostro sistema di protezione a tutta la Regione.

SOLUZIONE (prevenzione del rischio)

L’adozione di sistemi con aghi sicuri di fatto impedisce che dopo l’uso l’ago possa ancora
pungere, recando quindi un danno agli operatori sanitari ma anche al personale addetto alle pulizie, ad altri pazienti, visitatori ecc. Un successo particolare l’abbiamo ottenuto con gli aghi cannulamolto pericolosi per il quantitativo di sangue che possono contenere; ebbene oggi siamo in massima sicurezza con vantaggi anche per le vene del paziente eliminando di fatto alcune malpractise come l’entrata e uscita ripetuta con lo stesso ago..L’ago quindi che come azione medica è identical ai sistemi non sicuri, con il dispositivo di protezione automaticco consente che la sicurezza viene attivata con una normale procedura clinica, senza cioè interventi straordinari da parte dell’operatore. (figure 1 allegata). L’introduzione degli aghi protetti è stata effeettuata attivando in parallelo un percorso formativo di senssibilizzazione sul rischio biologico e in particolare da punture accidentali e l’impiego dei nuovi dispositivi inviatando gli operatori a fare emergere tutti gli incidenti, anche quelli ritenuti erroneamente non significativi, e utilizzare le nuove misure di sicurezza . 

Sono stati formati oltre 1300 operatori sanitari tra medici ed infermieri partendo dai reparti di pronto soccorso, terapia intensive e rianimazioni sino a tutti I dipartimenti ospedalieri 

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